Black Mamba
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GIORNO 5: Palermo
Tappa meravigliosa, la più attesa. Non tornavo nella terra che ha dato i natali a mio padre da dieci anni. Ad attendermi i miei cugini, che alle otto di mattina erano già al porto. Le bimbe dormivano ancora quando riceviamo un loro selfie con alle spalle la nave che sta attraccando e un messaggio: non fate colazione! Ci prepariamo in fretta a furia e andiamo incontro alla mia famiglia lontana. Ci hanno portato a fare colazione in un posto di cui mi dispiace, mi sfugge il nome, che pare essere la pasticceria migliore di Palermo. Mi capirete, ero intontita dlall'emozione. Passeggiamo per la città con loro che ci fanno da Cicerone, partendo dal teatro Massimo, attraversando via Maqueda, i quattro canti e giungendo alla Cattedrale. Da lì ci spostiamo fino a due chiesette meravigliose, una delle quali porta il nome di un dolce siciliano e poi passeggiamo per la Vucciria. All'una ci portano a pranzo in un'ottima osteria che prepara pranzetti tipici siciliani, un ambiente molto accogliente proprio accanto al duomo di MONREALE, dove ad attenderci troviamo la restante parte della famiglia. Il locale si chiama Peper's e lo consiglio assolutamente se passata di lì. E a fine pranzo, grande sorpresa, arriva la torta con 41 candeline. Ebbene sì, il destino ha voluto portarmi nella città che sento mia, nonostante non ci sia nata, proprio il giorno del mio compleanno. Alle sei torniamo in nave pieni di gioia. Ripenso alla bellezza dell'arrivo a Palermo e quel riflesso dorato della terra che si può vedere solo arrivando dal mare. Dopo una vita capisco perché viene chiamata "Conca d'oro". E io che pensavo che quel soprannome si riferisse ai campi di agrumi. L'oro si riferisce proprio al colore di quella terra all'alba, e quando la lascio non riesco a trattenere due lacrime.
Tappa meravigliosa, la più attesa. Non tornavo nella terra che ha dato i natali a mio padre da dieci anni. Ad attendermi i miei cugini, che alle otto di mattina erano già al porto. Le bimbe dormivano ancora quando riceviamo un loro selfie con alle spalle la nave che sta attraccando e un messaggio: non fate colazione! Ci prepariamo in fretta a furia e andiamo incontro alla mia famiglia lontana. Ci hanno portato a fare colazione in un posto di cui mi dispiace, mi sfugge il nome, che pare essere la pasticceria migliore di Palermo. Mi capirete, ero intontita dlall'emozione. Passeggiamo per la città con loro che ci fanno da Cicerone, partendo dal teatro Massimo, attraversando via Maqueda, i quattro canti e giungendo alla Cattedrale. Da lì ci spostiamo fino a due chiesette meravigliose, una delle quali porta il nome di un dolce siciliano e poi passeggiamo per la Vucciria. All'una ci portano a pranzo in un'ottima osteria che prepara pranzetti tipici siciliani, un ambiente molto accogliente proprio accanto al duomo di MONREALE, dove ad attenderci troviamo la restante parte della famiglia. Il locale si chiama Peper's e lo consiglio assolutamente se passata di lì. E a fine pranzo, grande sorpresa, arriva la torta con 41 candeline. Ebbene sì, il destino ha voluto portarmi nella città che sento mia, nonostante non ci sia nata, proprio il giorno del mio compleanno. Alle sei torniamo in nave pieni di gioia. Ripenso alla bellezza dell'arrivo a Palermo e quel riflesso dorato della terra che si può vedere solo arrivando dal mare. Dopo una vita capisco perché viene chiamata "Conca d'oro". E io che pensavo che quel soprannome si riferisse ai campi di agrumi. L'oro si riferisce proprio al colore di quella terra all'alba, e quando la lascio non riesco a trattenere due lacrime.