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Costa Neoriviera - Mediterraneo e Malta - maggio 2014

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

mariaefiglio

Active member
pronti per un caffè dopo pranzo?
ce l'ho prendiamo a Barcelona, no a Barcellona, proprio a Barcelona
pronti? ok, oltre al caffè vi offro pure il digestivo

e si, siamo a Barcelona, ci alziamo con calma e ancora con più calma facciamo colazione tanto, scenderemo da sole, ci hanno annullate tutte e due le escursioni che avevamo prenotato per carenza di partecipanti
alla prima avevano aderito solo 5 persone alla seconda solo noi
pazienza, tanto a Barcelona c'è sempre qualcosa da poter andare a vedere da soli, anche se questa è la seta volta che mi ci trovo
prendiamo il bus che stavolta se non abbiamo capito male non è messo a disposizione di Costa ma dalla municipalità stessa infatti, non ci aspetta dove è sempre stato ma ad una fermata poco distante e costa 3 euro andata e ritorno.
Neanche il capolinea è lo stesso, stavolta è qua

 

mariaefiglio

Active member
non è molto più distante delle volte precedenti ma, va bene lo stesso
la mia amica non è mai salita in cima alla statua di Cristoforo Colombo e decidiamo di farlo



ma, troviamo chiuso si può momentaneamente accedere solo al negozio del pianterreno e non ci interessa
la giornata è magnifica, calda e con un cielo così terso che viene voglia di stare in giro e decidiamo per un giro nei pressi, vicino al mare, questa in pratica la Capitaneria di Porto



e la zona dell'acquario







capisco che magari Barcelona è ormai conosciuta ma è così bella...............



e poi, ferme a d ammirare l'omino nell'acqua, il grande panfilo e............la torre della teleferica, ci animiamo, sappiamo dove andare



però, per arrivare alla teleferica, ci consigliano di prendere un taxi, oggi i mezzi pubblici non si a bene che fine hanno fatto



non siamo ancora state al Castello e vista la bellezza della giornata l'idea, è splendida e già a bordo della cabina ci godiamo un panorama...............







il "volo" è lungo è ci da comodamente modo di ammirare a 360°



fino a che non arriviamo



ci salutano le mura imponenti e il rumore dello sbandieramento, potrebbe non sembrare ma siamo alti e il vento anche se non freddo, si sente



questo ci indica che il Castello era in origine un forte militare
certo è che è tenuto male (il cannone)



ma le mura e tutto il resto è tenuto magnificamente e invitano ad entrare



l'ingresso dovrebbe essere gratuito ma hanno trovato un abile escamotage, se vuoi entrare devi pagare un biglietto per " una mostra, uno spettacolo, un qualunque cosa", è, ci dicono dei ragazzi, in pratica ci sono SEMPRE, delle cose, anche insulse, per giustificare il pagamento del biglietto da quando, nel 1960, il castello venne ceduto alla città di Barcellona da parte del dittatore Franco, che dopo tre anni, il 24 giugno 1963, inaugurò il Museo militare per arrivare al 30 aprile 2007, quando il Primo ministro Zapatero e il sindaco di Barcellona raggiungessero l'accordo per la definitiva cessione dell'intero castello e da allora, la città ricava un sostanzioso contributo grazie a questo sistema che, comunque consente anche, di mantenere l Castello in perfetto stato.



o quasi



entrando attraverso il passaggio mi ricordo tantissimo, lo stesso passaggio del Castello di Milazzo, paese confinante con mio



e sbuchiamo qua



certo che da questo lato il panorama non è proprio idillico però............



a guardar bene una cosa bella c'è





è stata è, a quanto pare, l'unico cannone ancora funzionante sullo spiazzo del castello che, precedentemente è stata una antica fortificazione, la prima costruzione che occupò la cima della montagna fu una torre di vedetta che serviva a informare dell'avvicinarsi di imbarcazioni alla terraferma.
Il fortino si trasformò in castello nel 1694 e a partire dal 1890 divenne centro della repressione contro operai, anarchici e rivoluzionari.
un soldato sta perennemente a guardia, certo non sempre lo stesso



ma, non è solo in panorama a richiamarci, l'intero edificio ci aspetta



dopo averci girato intorno in una tranquilla e lenta passeggiata ci portiamo nel cortile centrale, il cortile d'onore



e i meravigliosi portici dove, si aprono le sale



Attualmente questo spazio accoglie varie manifestazioni cittadine. Tra gli appuntamenti immancabili che si svolgono ogni anno al castello vi sono quelli con La Festa del La Mercé, in cui l’immenso spazio fortificato si trasforma in uno scenario per spettacoli teatrali, di acrobazia, di musica ecc, al castello vengono anche realizzate esposizioni temporanee, serate di osservazione astronomica, i barcellonesi amano il loro castello ed è proprio per questo che hanno deciso di riconvertirlo in uno spazio polifunzionale aperto alla creazione di vari progetti, uno spazio che offre molteplici possibilità d’incontro. Non è ancora ben delineato un utilizzo preciso del Castellio di Montjuic, questo perché la municipalità ha deciso di trasformarlo progressivamente in un grande centro di attività suddivise in tre direttrici: la creazione di un Centro della Memoria, un Centro di Studi e Didattica sulla Montagna di Montjuic e un centro di attività di ricreo, culturali e sociali., che come vi dicevo offre periodicamente spettacoli e mostre e alcuni appuntamenti fissi.
Entriamo anche noi in quella che è la sezione dedicata al ricordo, in pratica per quello che abbiamo pagato l'ingresso





qua abbiamo la fortuna di conoscere un anziana coppia di Barcellona che, il marito è un ex professore e parla un discreto italiano, ci spiega l'anima della mostra stessa
un angosciante perenne ricordo dei dolori subiti e passati dalla popolazione nel periodo del franchismo
le lotte partigiane, la fame, la mancanza di libertà individuale di azione e di pensiero
mentre parla, mentre ci spiega, mentre ci illustra, chiamandoci "care ragazze", gli occhi gli si inumidiscono e la moglie proprio piange
il ricordo è ancora tangibile nelle parole che passano allo spagnolo, tanta l'emozione per ritornare allo strano italiano che comunque ci aiuta tantissimo a capirci e poi, passano a spiegarci pure il Castello e la sua utilità oggi, ed è quello che vi ho riportato sopra
la moglie ci racconta qualcosa e il marito traduce, abbracciandola per le spalle, " vengono spesso qua, alla mostra, sempre uguale sempre la stessa perché non voglio dimenticare e perché per loro è rendere un omaggio silente a chi, non c'è più per colpa di quei tempi, amici e parenti spariti nel nulla ma sempre vivi nei loro cuori, nella loro vita"
ci hanno tenuto una gran bella pagina di storia contemporanea che è finita che io ero già nata e, per fortuna o destino non ho vissuto e "vergogna" non mi sono mai fermata a guardala e vederla sotto un altra luce, la luce lontana dai libri di storia





adesso, quello spazio mi sta stretto e andiamo fuori e, qua si che lo spazio ci da la sensazione di libertà



ma aguzzate la vista, guardate chi è veramente libero, lo vedete??? no?? ci penso io



salutiamo i nostri nuovi amici e saliamo ancora un piano





e andiamo a goderci il panorama opposto al mare, il panorama di Barcelona che, non mi stanco mai di ammirare





non siamo proprio vicino



e proprio per questo abbiamo una vista grandiosa e bellissima su una enorme zona della città



e sulla sua architettura particolarissima



e prima di riscendere in città, scendiamo nel fossato del Castello dove c'è lo spazio della preghiera per chi ha dato la propria vita per la Patria



e qua, permettetemi una divagazione, ok che il posto silente, invita alla concentrazione, alla preghiera e alla serietà ma noi ci allontaniamo ridendo come pazze, ad un certo punto mi sono pure dovuta fermare tanto mi lacrimavano gli occhi e mi mancava il respiro
I CIPRESSI!!!!!
quelli sono stati l'imput, qua seri e silenti e adeguati e noi in nave, a parte che ce li abbiamo da per tutto, ci tengono compagnia pure e sopra tutto mentre ceniamo
ci è bastato guardarci in faccia e siamo..........dovute scappare

e adesso a pranzo
nel nostro ristornate, a Barceloneta, quello ci sta
Paella con astice e Sangria (ricordatevi che sono astemia), con prima prosciutto crudo Serrano e salamino piccante con fette di pane fritto, passato nel vino e nel pomodoro
MAGNIFICO!!!!!!!!!!!







e adesso, dopo 1 litro e 1/2 di sangria ghiacciata, in 2, per rientrare a Barcelona abbiamo deciso di farci, tutta Barceloneta a piedi, che oltre tutto ci fa bene poi, fa pure caldo..................andiamo
questa la base della funicolare che dalla montagna porta al mare



lungo la spiaggia monumenti strani e particolari
questo dedicato agli sport





e architetture particolari (l'abbiamo ammirato da qualunque lato, è un hotel 5-7 stelle)



ora, mentre tranquillamente passeggiamo, qualcosa attira la nostra attenzione, molte.......... "qualcosa" e....... ricordatevi che pur essendo astemia ho in corpo la mia buonissima dose di sangria e che lo spirito (non solo quello caratteriale) è alle stelle e queste tante "qualcosa" ci hanno..............non lo so neanch'io cosa ci hanno............
fra bambini, famiglie e gente in costume, gente completamente nuda, uomini e donne, sdraiati sulla spiaggia, a prendere il sole, a pancia su, a pancia giù, in piedi, a passeggio lungo il bordo della spiaggia-marciapiedi e c'è una coppia che gioca a racchette, saltellando qua e là, UauauauHHHHHHHHHHH
ricordate la sangria???????
ecco, pensateci un attimo

questo store mi ha salvata



ma questa la strada per arrivarci, PENSATEMI!!!!



ma mia figlia mi ha ringraziato
con una gioia infinita, si è ritrovata con un bel po' di robetta Desugual per l'estate (sperando che arrivi)

e dopo un tempo che ha superato di netto il tempo che pensavamo di impiegare siamo quasi arrivati alla fine di Barceloneta





e qua decidiamo di prendere un taxi che ci portare al terminal anche avevamo pagato anche il ritorno col bus ma, non riusciamo a frenarci e ogni tanto scoppiamo in una ridere che ci fa piegare, saremo ubriache? penso che se lo stia chiedendo pure il taxista
ma siamo a casa



e a fare compagnia alla nostra, troviamo............



ci fermeremo ancora a Barcellona e la sera abbiamo pensato di andare a vedere la "festa della fontana", luci e colori e musica sulla Collina del Montjüc, in Avenida de la Reina Maria Cristina (abbiamo l'indirizzo e se a qualcuno può interessare........). La Fontana è stata disegnata dall’ingegnere Carles Buigas per l’Esposizione Universale del 1929 ed offre uno spettacolo d'acqua e di colori unico a ritmo di musica.
Lo spettacolo a maggio, quando c'eravamo noi iniziava alle 21,00 e essendo arrivate sulla nave alle 18,00 circa, avevamo pensato di fare una doccia, riposare una mezz'ora e poi, verso le 19,30 andare
ma, purtroppo, non è andata così e la fontana ha festeggiato senza di noi
sarà per la prossima volta
Barcelona, aspettami!!!!
 

mariaefiglio

Active member
e siamo ancora a Barcelona, un altro mezza mattinata da dedicare a questa spendita città
come vi ho già detto anche oggi saltiamo l'escursione Costa perché di programma, purtroppo, non c'è niente che non abbiamo già fatto e visto e in un certo senso è pure meglio visto che, la mia amica non si è sentita benissimo la sera prima e quindi, il riposo è in assoluto il miglior rimedio
scendiamo quindi, con calma e, vediamo un po' se stamani...............



niente da fare, stamani è ancora peggio, tutto chiuso
anche se, siamo già a metà mattinata la città ha un aspetto sonnacchioso, anche il tempo non è proprio come ieri, una leggerissima nuvolaglia a tratti nasconde il sole ma fa caldo e la passeggiata è piacevole
e poi, quando c'è una cosa così.......... non so perché, torno piccina







anzi per essere sincera lo so, mi ricorda quando da bambina, a Messina, correvo al balcone, al rumore di zoccoli e mi estasiavo a vedere scendere lungo il viale di casa mia, i carabinieri a cavallo
che spettacolo!! e per una bambina poi.............sarà da allora che, ho sempre amato queste manifestazioni anche se sommarie e senza pompa e domani 2 giugno, sarà un altro momento che mi godrò anche se solo attraverso il televisore
e poi, un ricordo, i cavalli, mi riportano pure a Londra, anche là.............
certo che sono fortunata, ho visto e vissuto posti e momenti che mi riempiono cuore e mente
ma continuiamo la nostra passeggiata in una Rambla non proprio movimentata e allegra come l'ultima volta



mancano ancora i personaggi con i più strani, allegorici e colorati abbigliamenti, le particolari statue viventi e anche molte delle bancarelle sono chiuse e i bar poco frequentati ma, ci va bene pure così, un minimo di calma mi aiuta a socializzare con un anziano negoziante e mi levo lo sfizio di capire finalmente cos'è questa architettura





avevo sempre avuto un idea errata della sua destinazione e adesso finalmente conosco la "verità"
Casa Bruno Quadros conosciuta come Casa de los paraguas, fu costruita tra il 1891 e il 1896 dall’architetto Josep Vilaseca i Casanovas in stile modernista catalano e originariamente destinata a negozio di ombrelli ventagli e parasoli.
Ogni volta restavo stupita scoprendo che c'è un dragone che dall'alto di un palazzo scruta La Rambla e che sui muri dello stesso palazzo sono appesi degli ombrelli, ed adesso so che era solo un vecchio negozio di ombrelli di fine '800 abbellito con riferimenti allegorici all'Oriente. La bellezza del dragone e i colori dei muri, ne hanno fatto uno dei soggetti più fotografati della Rambla. L'anziano negoziante mi spiega che è un bell'esempio di architettura modernista, con riferimenti, nei balconi, anche all'Egitto ed elementi decorativi che ricordano il Giappone, però per me, il vero protagonista è e resta sempre il dragone verde che tiene un ombrello e anche se ormai il negozio non c'è più e una banca ha preso il suo posto, resta di fatto un punto focale in una passeggiata sulla Rambla e uno di quei posti che non ci si nega mai.
Stavolta, giriamo subito a destra e ci inoltriamo proprio nella via acconto al famoso palazzo e anche qua l'architettura ci offre il suo spettacolo







e non solo l'architettura, anche l'arte, ci regala bei momenti
e questo budda realizzato in un unico blocco di giada gialla ci attira e si lascia ammirare



intanto la città inizia ad animarsi nel consolidato stile mediterraneo che fa di spagnoli e italiani cugini nelle particolarità sonore
ma la città anche se parzialmente conosciuta è sempre una continua scoperta, nei suoi padii, nelle sue piazze, nei suoi momenti.





Quasi a metà della Rambla, Placa Reial compare come la realizzazione di una meta. Le palme e le arcate con ristorantini e bar sono l'ideale per una sosta e per godersi questo microcosmo fatto di turisti e barcellonesi. Raccolta, tranquilla e bella da vedere, la Piazza Reale ha la fortuna di mostrare ancora oggi le lampade e la fontana centrale prime opere di un giovane Gaudì, e come al solito facciamo sempre nuove scoperte e stavolta la scoperta è che una volta l'anno, in ragione del gemellaggio con Piazza Garibaldi di Città del Messico, si celebra nella piazza un festival di musica mariachi.
Peccato non essere nel momento giusto e perdersi lo spettacolo che sicuramente sarà grandioso.
Per tornare verso la Rambla usciamo dal romantico Passatge Bacardí.



ma, non del tutto casualmente, ci troviamo davanti...........



devo, dobbiamo entrare
ho bisogna di quest'ondata di colore, odori, vita, umanità



















comprerei di tutto e di più, peccato che a casa arriverebbe poco però qua, una certa scorta posso farla



e quando scopro questi spray sono al settimo cielo



e questi li mangio subito



li avevo scoperti a Melbourne, se non nella forma, là lunghi e quasi sottili, qua corti e grassocci ma sempre squisiti e mielosi
e vabbè, prendo pure questi che a casa mia si chiamano "pitoni" e qua "empanadas" e sono ugualmente ottimi



e tutto va fino a che non guardiamo l'orologio
ok, si rientra ma, uscendo dal mercato, una folla vociante, urlante, festosa fatta di ragazzi di divere nazionalità ci fa fermare e alzare gli occhi a................



ma voi, vi siete mai accorti di.................



ma siamo già sulla via e stavolta ci sorridono i fiori e ci salutano i colori



e poi, il grigio



e siamo a "casa"

 

mariaefiglio

Active member
ciao Raffa79, farai un gran bel giro su una nave per me, bellissima
e poi ci dirai anche le tue impressioni
e intanto io sono arrivata a.........



intanto guardate bene il meteo del today e andiamo avanti
in pratica gioco in casa e proprio per questo e anche perché non ho mai visitato la cittadina di Camilleri decido con la mia amica di restare in zona
già dal panorama riconosco qualcosa di familiare



i colori di questa parte di Sicilia, il profumo di un ambiente che mi appartiene e ancora il calore del sole delle mie latitudini e alla faccia del meteo, già fa caaaaaaaaaaaldo e mi sa che, oggi possiamo mettere il costume ma, intanto scendiamo dalla nave, sullo spiazzo i pullman pronti per le escursioni di tutta la giornata che porteranno gli ospiti alle radici del barocco siciliano, un gran bel tragitto che regalerà a chi ha deciso di andare, la scoperta dei bellissimi momenti d'arte e cultura e poi, se avranno l'opportunità una cucina che, ne sono sicura, li farà sognare di tornare nella mia terra



la municipalità ha messo a disposizione un mezzo gratuito per arrivare in città e la fermata è proprio sul viale centrale che troviamo parzialmente in pieno lavori di restauro pavimentazione che, peccato, guasta un po' l'insieme, ci potevano pure pensare prima dell'arrivo della prima nave da crociera nella città ma, ormai si sa come vanno le cose e anzi, qua ci raccontano una storia di positività del presente sindaco e della sua giunta che, sta portando avanti promesse fatte e già parzialmente mantenute
intanto ci lasciamo andare lungo la strada dove, in modo del tutto siculo la gente, ci saluta e ci ferma, senza conoscerci, così solo per il gusto di sapere, per la curiosità di sentire parlare e per la gioia di informarci, anche due vigilesse che girano in bici, sorridendo si fermano per indicarci i punti che potrebbero interessarci della loro assolata e calda città
sono e mi sento a casa
questa è la mia gente, non me ne voglia nessuno ma, girando ho ormai, potuto accertarmi che sono al sud dell'Italia e soprattutto nella mia Isola, la gente ha questa predisposizione alla socializzazione e più ci si addentra più la gente ti circonda, ti abbraccia, ti coinvolge, ti fa suo
in Sicilia nessuno si perde e tutti partono portandosi via qualcosa di noi, e forse, è questo il segreto che fa della mia terra, la terra di tutti e per tutti
ed eccomi davanti al monumento di uno dei padri di questa terra



e, scopro un ricordo che ancora in questo angolo di Sicilia è un presente vivo, la costruzione esterna di una struttura in origine nata per il gabinetto che, risalente alla dominazione araba era esterno alla casa vera e propria e oggi, presente anche se con funzioni diverse e che mi riporta alla mia infanzia quando anche nella mia città potevo vedere queste appendici che, come ventose si tenevano avvinte alla struttura originale e ormai sparite da tempo



ma, lasciamoci andare lungo il centro storico empedoclino che si sviluppa lungo l'immancabile Via Roma, toponomastica di quasi tutte le cittadine della Sicilia, grandi e piccole, come a volere auto riconoscersi con qualcosa di assolutamente italica, una via che è un vera istituzione che insieme al Porto formano la storia di Porto Empedocle sin dalle radici, essendo il punto nevralgico dal quale si è sviluppata negli anni l'intera città e qua lungo il suo corso troviamo la "Casa del popolo" il Municipio, che qua ancora si chiama "Palazzo di città"



e subito dopo, quasi attaccate, come uso di antica architettura socio-culturale in Sicilia, come a voler bilanciare i poteri, il sacro e il profano, la "Chiesa Madre" dedicata al SS. Salvatore, alla Immacolata e S. Gerlando, patrono della città



con il suo interno barocco e bianco per mitigare sia lo stile sia la calura esterna



e gli antichi confessionali, sicuramente portati da una chiesa più antica di questa che ha origine agli inizi del 900



e sempre lungo il corso, una presenza che ritroviamo spesso in Sicilia
le scale decorate con la ceramica, qua in piccolo ma, in altri siti, pezzo forte della presenza delle fabbriche, un paio su tutte, Caltagirone e Santo Stefano di Camastra per chi volesse scoprirne di più



ci indirizzano verso un edificio che, alla fine del corso, è diventato uno dei simboli della rinascita di questa felice cittadina

La Torre







ne vanno giustamente fieri anche perché, è una delle promesse realizzate dal presente sindaco che, a quanto ci dicono, ha un particolare attaccamento alla città e un sociale molto sentito, favorito anche, da chi giustamente si è prodigato a fare di questo angolo di terra un centro culturale conosciuto nel resto di Italia



e scusate se anch'io..................
ma andiamo con ordine e diamo un occhiata a questo "territorio", potrebbe interessare pure voi, chissà che............



e soffermiamoci un attimo a cosa sia la Torre di CarloV
Nel XVI secolo l'imperatore Carlo V , fece costruire questa torre dalle dimensioni imponenti, che doveva servire per difendere dagli attacchi dei corsari che spesso, con azioni rapide, depredavano le popolazioni dei centri abitati posti sulle coste.
L'edificio è caratterizzato da una forma a piramide tronca che termina in alto in un'ampia terrazza utilizzata come punto d'osservazione.
L'interno è composto da alcuni ambienti la cui copertura è del tipo volta a botte. Dal 1780 i Borboni fecero della Torre una prigione.
Oggi al suo interno troviamo la "Sala Cannoniera" e ai piani superiori, è in esposizione una Mostra d'arte di un illustre concittadino, Giuseppe Agnello di cui, mi perdonerete ma, con orgoglio e stima per l'artista vi propongo la biografia

"Giuseppe Agnello è nato a Racalmuto, in provincia di Agrigento, il 9 dicembre 1962; ha frequentato la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo diplomandosi nel 1985.
Ha insegnato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Attualmente insegna Scultura al Biennio in Arti Visive e Tecniche della Scultura al Triennio in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ha realizzato diverse opere pubbliche, sia in Italia che all’estero.
Nel 1998 realizza i ritratti dell’allora presidente della Siria, Hafez Al Assad, e del figlio Basel, rispettivamente collocati nel mausoleo omonimo ad Aleppo e presso il teatro di Damasco.
Nel 2003 ha realizzato dei calchi per la scenografia del film di Ciprì e Maresco “Il ritorno di Cagliostro”.
Nel 2008 ha collaborato alla realizzazione della parte scultorea del progetto VB62 di Vanessa Beecroft per la performance allo Spasimo di Palermo.
È l’autore del celebre ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale, e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle.
Vive e lavora a Racalmuto in contrada Serrone."

e adesso entriamo nella Torre per godere pure noi di cosa offre e, iniziamo dagli ambienti delle "fosse" con quello che fu



ci saluto lo stemma araldico di Carlo V



e, ci regala appunto, quello che essa conteneva







vestigia di un altro momento





per spostarci poi ai piani superiori dove, una civetta forte della sua dualità di intenti, la saggezza e la sfortuna a seconda delle intenzioni del sapere siculo, ci apre alla mostra





a cui non desidero aggiungere niente ma, vi regalo una lunga ma non totale serie di scatti per una parziale conoscenza dell'autore























solo di questa permettetemi un pensiero sullo straziante e favoloso momento di ogni madre





e ora, prima di dare un saluto alla calda e tranquilla città di Porto Empedocle, una visita di rigore a cui, nessuno può esentarsi, al Commissario Montealbano (anche se stavolta la foto non è mia)



bronzo di, sempre, Giuseppe Agnello
e adesso a tutti voi auguro un buon proseguimento di giornata e..................vi aspetto tutti in Sicilia, "terra di focu, di canti e d'amuri"
 

mariaefiglio

Active member
vi chiedo scusa in anticipo ma, per diversi motivi fra cui il mare, che volete il richiamo è forte, al momento niente crociere in compenso si va al mare
come si dice, chi si accontenta gode
comunque vi chiedevo scusa se, vi faccio aspettare e ancora di più se, divido l'escursione fatta allo scalo di Malta, in due o più "puntate"
ma intanto iniziamo col dire che "EVVIVAAAAAAAAA" riusciamo ad avere l'escursione lunga, non siamo tanti, 15 precisi precisi ma, l'importante è poterla fare
una gran bella giornata a Gozo e Cumino, in motoscafo e jeep, dopo 4 volte a Malta ci sta proprio anche se, oltre a queste mete mi resta ancora da vedere tanto
ma in fondo ho da vedere la quasi totalità del mondo e quindi, qualunque cosa viene, ben venga e intanto SON QUAAAAAAA
intanto la fortuna è dalla nostra, oggi sembra essere estate, grandioso e allora, andiamo
certo, goderci Malta dal mare, è sempre splendido e stavolta non dalla nave anzi, lei la guardiamo dal motoscafo che, lascia il porto lentissimamente
bellissimo!!



e riusciamo a goderci tranquillamente le mura della La Valletta



passiamo davanti all'Ospedale dell'ordine dei Cavalieri di Malta e ai giardini Baracca, lassù, serviti dal comodissimo ascensore



e, lentamente, arriviamo quasi all'uscita del porto



senza dimenticare di ammirare, The Siege Bell, la campana che venne posta a perenne ricordo del sacrificio dei soldati periti nel corso del Grande Assedio
la Campana dell'Assedio, che spande i suoi rintocchi ogni giorno a mezzodì, è custodita in una torretta posta all'ingresso del porto



e da qua, come ad un segnale silenzioso il nostro motoscafo aumenta l'andatura, portandoci in alto mare senza comunque farci perdere di vista lo spettacolo di questa meravigliosa isola



e andando avanti abbiamo una visione della parte moderna di Malta





e là, lontano, una visione
la Costa Favolosa in avvicinamento a Malta, dove arriverà verso le due e che al rientro possiamo ammirare accanto alla nostra piccola



lungo la costa ci godiamo, Sliema (la città moderna vista su), Mellieha, dove c'è il famoso villaggio di Braccio di ferro, il Popey americano e Bugibba e parte delle mille chiese dell'isola di Malta





e anche questa strana collina a gradoni



e poi, scopriamo da un ilarissimo scafista che si tratta di "mondezza"
la raccolgono là, creando sto po' po' di roba e appena arriva ad una certa altezza verrà, ricoperta di alberi, creando così un "parco verde"
chissà che profumo avranno gli alberi
bho!! mha!!

e siamo a Gozo
e non dico finalmente perché, mi stavo divertendo e avrei voluto continuare ad andare per mare, magari ancora un "tanticchio"



ci accoglie una cittadina pulita e piena di colore, nella zona del porto un mare di gioventù ma pure le nostre 3 jeep
prendiamo posto, l'aria calda e profumata ci regala la possibilità di stare tranquillamente all'aperto ma, ci consegnano delle bottigliette d'acqua, ci dicono che non sembra ma ne avremo bisogno, andando avanti troveremo ancora più caldo
più caldo di casa mia a luglio? mha!!
certo è che, non mancano i fiori



e l'ennesima enorme Chiesa



siamo a Xewkija, la cittadina che ospita la Chiesa più grande e spettacolare dell'Isola di Gozo, con una delle enormi cupole che piacciono tantissimo ai cattolicissimi Maltesi



qui è passato pure San Paolo e se ne trovano tracce per tutto il paese e la cittadinanza ne va fiera e orgogliosa e non dimentica di ripeterlo ossessivamente ma, lo spirito di questa gente è così ospitale e tranquilla che penso che la visita del Santo ha portato solo o anche tantissima pace



l'interno è fresco e grandioso



sola la cupola vista dall'interno vale la visita



ma tutto l'interno è davvero bello e armonioso



il tripudio dell'altare



e la maestosità delle colonne in cerchio



un simpatico incontro



ma è arrivato il momento di risalire sulle nostre jeep



e di andare



c'è ancora tanto da vedere, tanto da scoprire, tanto............tanto...............tanto
 

mariaefiglio

Active member
ed eccoci ancora qua, nell'Isola di Gozo per una escursione in posti da sogno
la giornata è lunga anche se poi alla fine sembra sia stata cortissima grazie a momenti deliziosi in località da sogno e una compagnia all'altezza della situazione
non manca la visita al negozio di gastronomia di Malta ma, in tutta sincerità ne vale la pena anche se, personalmente non ho comprato niente perché le stesse cose le trovo a casa mia in Sicilia ma gli amici veneti e milanesi hanno fatto scempio



e poi, piano piano in jeep si continua in un panorama paradisiaco fino ad arrivare ad una delle nostre mete, Xlendi, dove possiamo fermarci per pranzare, fare il bagno e rilassarci in un piacevole ambiente che già dalla strada panoramica è un invito





è una bella zona turistica ma tranquilla con ristoranti sul mare e deliziosi negozietti e si può fare sport acquatico affittando le attrezzature



una scala porta in cima alla rupe per godere di qualcosa di unico e se potete, non perdetevelo



e poi, si continua godendosi tutto quello che ci viene offerto dalla natura



anche la tranquillità dei paesi caratteristici che si attraversano



senza dimenticare l'anima di questo popolo



qua a San Lawrenz il Duomo dedicato a San Lorenzo



e sempre, in tranquillità seguiamo una lunga strada a nastro che ci porta in una delle meraviglie della natura, un sito protetto dall'UNESCO





Nella zona di Dwejra



dove abbiamo tempo di ammirare il Mare Interno, dovuto al crollo della volta di una grande caverna per un centinaio di metri, che creò un lago di acqua marina collegato al mare aperto attraverso una profonda fenditura nella roccia.



e a qualche metro più in là,



si può ammirare la maestosa Finestra Azzurra, un arco di pietra scavato dal mare che domina l'intera zona





e fa un caldo!!!! fortunatamente ci sono delle piscine naturali che servono benissimo ai piedi accaldati



peccato che a me nessuno ha fatto una foto
A circa 700 m a sud si può ammirare la Rocca del Generale, un immenso blocco di roccia che fuoriesce dal mare per oltre 50-60 metri e che, per la bellezza dei fondali, è un noto punto per le immersioni subacquee. La guida ci dice che sulla sommità crescono funghi rari che devono essere conservati e per questo la roccia è sempre sorvegliata e protetta dalle intemperie





ci fermiamo abbastanza da goderci il tutto in tranquillità e senza assillo ma, sappiamo che la prossima tappa ci porterà in un punto dell'isola dove potremo prendere un bagno prima che il nostro motoscafo ci raggiunga per portarci in altri luoghi
e quindi proseguiamo attraversando ancora Paesi di cui perdiamo i nomi ma non il ricordo



e arriviamo infine alla nostra meta e già da lontano ne aspiriamo le aspettative



e restiamo là in dolce far niente, crogiolandoci al sole, assaporando ancora questa estate anticipata
e a casa mia piove
finche non arriva il nostro motoscafo ed è ora di andare



ma ancora non è finita, ancora c'è tanto
beata neocollections
 

mariaefiglio

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buongiorno come state?
in una giornata partita bene e che invece si sta rilevando nuvola meglio godersi momenti che, mi hanno dato il meglio in assoluto e allora, venite con me in questa ultima trance di escursione in quel di Malta
ed eccoci partiti per raggiungere un altro posto da sogno, colorato di tutte le tonalità del mare e del cielo
già da lontano ci aggredisce con gioiosa bellezza un anfiteatro marino fatto, per quanto ci è dato vedere, da brulle colline che....................



ben presto esplode in una tranquillità marina dai colori cristallini che, le poche barche e la gente presente non disturba affatto



siamo a Laguna Blu
Situata tra l’isola di Comino e la più piccola Cominotto, in uno stretto canale che deve il proprio nome alle limpide acque turchesi presenti in questo luogo e alle tranquille correnti che regalano a queste acque una limpidezza e una pulizia che fanno un vero e proprio scorcio di paradiso
in alcuni punti si distinguono gli splendidi fondali che sono meta di molti subacquei. La spiaggia lascia davvero senza parole e non possiamo fare a meno di innamorarci del mare trasparente, delle rocce scintillanti, del sole caldo e dei fiori della macchia mediterranea, in un incantevole scenario naturale.





la guida ci spiega che, durante i mesi di luglio ed agosto, se non ci fosse una rigidissima legge che consente di accedere alla laguna solo a chi abbia prenotato con larghissimo anticipo un posto barca, la laguna sarebbe presa d'assalto da turisti mordi e fuggi e da barche di ogni metratura e tipo e il luogo finirebbe con essere il paradiso idilliaco che è, così invece, pochissimi mezzi privati, hanno accesso e solo un mezzo pubblico al giorno ha la possibilità di portare un determinato numero di turisti sulla spiaggia facendo si, che il sito resti sempre quello che la natura ha creato.
Questa baia stretta e lunga circondata da rocce e poche piccole spiaggette è come una piscina naturale, perfetta per galleggiare, tuffarsi, fare snorkeling, immergersi o semplicemente rilassarsi.
I bambini possono giocare in tutta sicurezza nelle calde acque poco profonde, la Laguna Blu non è solo luogo preferito dai turisti, ma anche dagli sceneggiatori. Infatti, la zona viene regolarmente utilizzata come location ed è apparsa, tra gli altri, nella mini-serie Elena di Troia e in film come Swept Away, con Madonna, rifacimento di quell'italianissimo "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" della meravigliosa Lina Wertmüller con i grandissimi Mariangela Melato e Giancarlo Giannini (altro che Madonna) e Il Conte di Monte Cristo e di quest'ultimo, possiamo ammirare il forte che nel film del 2002, è la prigione del povero Edmond Dantès
mi scuso per la foto



questa è un po' meglio e si può pure ammirare meglio la spiaggia attrezzata che si affaccia in laguna



e una ancora più panoramica



uno sguardo alle acque che, comunque la mia foto non risalta quanto sarebbe giusto ma, tanto per averne un idea................



e adesso un giro intorno a Laguna blu anche per ammirare da vicino gli anfratti che ospitano barche e genti pronti a godersi il tutto in armonia e tranquillità e a noi la possibilità di bearci di posti unici nel
loro genere accompagnati sempre dal cristallo delle acque









una di queste grotte è stata usata come set sempre del Conte di Montecristo e ambientata come la grotta del favoloso tesoro dell' abate Faria
ma adesso, la nostra giornata, meravigliosa, fantastica, unica giornata volge al termine e volgendo la prua verso La Valletta, rientriamo senza per questo non continuare a godere di ancora meraviglie su meraviglie



e seguendo la nostra rotta, scopriamo ancora unicità



ancora grotte in cui il pilota del nostro mezzo non ci lesina dei momenti grandiosi



e sempre scusandomi per la foto che riconosco schifosa ma inserisco tanto per dare un idea, passiamo accanto ai grandissimi vivai dei tonni dalla pinna gialla, diventato uno dei primissimi mercati a livello mondiale di questi pesci facendo di Malta un dei porti principali dove i giapponesi si vengono a rifornire di queste carni prelibate per i loro sushi e sashimi facendo dell'economia maltese una delle più ricche al mondo e infatti, le entrate della vendita dei tonni sta per superare anche quelle dovute al turismo facendo di questa economia la prima del Paese mediterraneo



ed intanto andando ci rigodiamo la splendida e mondana Comino che già dal mare, ci solletica il naso col profumo della pianta che da il nome dell'isola e che ritroviamo in polvere nelle nostre cucine, il cumino appunto, molto più usato nei Paesi anglosassoni e ancora di più di lingua tedesca che non da noi è comunque ideale per condire, leggermente perché il sapore è particolarmente forte ed intenso nelle marinate di carne bianca, come anche negli spezzatini e nelle carni rosse da cuocere alla brace.
La guida ci dice che, in zona producono anche un particolare olio al cumino che applicato sulla pelle come unguento, o usato come condimento, è in grado di riattivare e stimolare la circolazione sanguigna costante in ogni parte del corpo e che questa spezia, conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà, era usata sì come medicinale, ma anche come stimolante sessuale.
Son sempre notizie utili. ;) :cool:



e con un ultimo sguardo ritorniamo a "casa"

 

mariaefiglio

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ed eccoci all'ultima fermata, anche stavolta è saltata l'escursione ma, stranamente ne alla mia amica ne a me è interessato più di tanto, siamo entrate tanto nell'ottica di neocollections che ormai, anche la mente oltre il corpo si è adagiata a questo nuovo modo di fare crociera e...............ci alziamo tardi, facciamo colazione con una calma estrema, giriamo per nave come se passeggiassimo lungo, che so, mettiamo "il più bel km d'Italia"
sapete dov'è vero? si, bene
no, andate a cercarlo
intanto io, me la godo, decidendo di andare in piscina a fare il bagno e prendere il sole e vi ho già fatto vedere pure la foto, qualche pagina fa, per i vostri incubi peggiori, poi sempre con calma estrema un ottimo pranzo e solo a quel punto decidiamo di scendere a Salerno
stranamente sembra nuvolo ma, sul ponte un ufficiale ci rassicura che è solo questione di minuti e paciocche paciocche si va
intanto due vedute dalla nave sui colli di Salerno



con il Simbolo della città è il castello di Arechi,



appena uscite dalla nave il sole ci bacia
sa quanto siamo belle, io per prima e quindi non si può esimersi dal farci da cavaliere e così felici e giulive come le oche del Campidoglio prendiamo il bus che ci porta fuori dal porto commerciale, che a proposito è messo a disposizione dal comune ed è gratuito
almeno per quella volta
ci diranno in seguito che forse......può darsi.........insomma vorrebbero che si pagasse
però, qualcuno si è preso la briga di salutare il nostro arrivo



all'uscita dal porto ci sorprende un presepe fuori stagione che non delude, anzi............





però, attendiamo a lungo, troppo a lungo il mezzo pubblico e il centro città è distante e fa caldo e quando ci dicono al chiosco fuori porto che essendo domenica........... decidiamo di chiamare un taxi che, ci viene a prendere nel giro di qualche minuto
il taxista è simpatico e la macchina comoda e rilassante che decidiamo di farci portare a Vietri sul mare, tanto, abbiamo tempo per vedere Salerno, la nave parte a mezzanotte e dopo una ventina di minuti arriviamo in un coloratissimo borgo che ci sorride pieno di allegria, storia, panorami e tranquillità



la passeggiata panoramica sul golfo è da togliere il fiato





e qua, il pisolino dopo pranzo si gusta nelle piazze, dove la municipalità ha provveduto a far si che cittadini e turisti trovino la loro comodità dove gli pare più giusto
Bravissimi!!



ma anche in pienissimo centro le origini contadini non si sono ancora perse



e rilassate ci lasciamo fare l'occhiolino da Albori, un grappolo di case appeso ai pendii della Costiera Amalfitana, di fronte all'anfiteatro naturale rappresentato dalle gole del Falerio.
informazione avuta dal taxista



tutta la cittadina è ricca di fioriere di ceramica tipica, allegre e coloratissime per lo più a forma di pesce



fra i tantissimi simboli della citta di Vietri troviamo la, ormai famosissima fontana
recuperata e ristrutturata la storica fontanina su trova su Piazza Matteotti



e accanto a lei, un omaggio che ricorda il centenario della nascita di Giovannino Carrano, storico ed apprezzato ceramista vietrese, che ha fatto di quest'arte una delle colonne portanti dell'economia del Paese, conosciuto in tutto il mondo





e con lui il simbolo che l'artista ha donato alla città e che è ricercatissimo dai turisti stranieri



certo che visitare tutte le botteghe artigiane è praticamente impossibile ma, le tentazioni sono molte anzi troppe, le decine di botteghe vendono di tutto. Visitarne il più possibile è comunque molto importante perchè ognuna ha il proprio laboratorio, le proprie idee e i propri colori: e oltre ai piatti del classico "buon ricordo", alle mattonelle, ai portavaso, alle tazzine e ai bicchieri da limoncello, ai lumi, alle lanterne e ai posacenere, spuntano i "coccetti profumati", impregnati chissà come degli odori della Costiera. E ancora: crocifissi colorati, uova portafortuna, portafiammiferi, anfore e soprammobili, ma anche colamozzarelle e tisaniere.
E se come me avete da prendere un aereo, niente paura, vi mandano tutto direttamente a casa.
Non me l'avessero detto!!!!!!





fortuna vuole che alla mia amica non interessano proprio e io mi salvo
averne di amiche così :mad:

vabbè, andiamo e il taxista ci porta a Palazzo della Ceramica Solimene, il vero biglietto da visita della città, realizzato dall'architetto Paolo Soleri sul modello del Guggenheim Museum di New York
E' un'imponente costruzione, formata dal corpo centrale di fabbrica e otto torrioni altissimi, ed è sede di una dei più antichi e prestigiosi opifici di ceramica dell'intera Italia meridionale, ha la facciata interamente ricoperta da tubuli cilindrici in cotto di colore rosso mattone e verde. L'impatto è semplicemete spettacolare e dentro ci si perde in meraviglie, dal medioevo ad oggi.



ma adesso è arrivato il momento di scendere nuovamente a Salerno, non prima di prendere un limoncino della Costiera (vi ricordo che sono astemia) e perdersi nelle sue stradine caratteristiche



il taxista ci porta ad ammirare pezzi unici come la Fontana dei Pesci, disegnata da Luigi Vanvitelli (le foto rispecchiano la mia astemicità ;)



per poi, lasciarci godere di una bellissima passeggiata di una mezz'ora lungo il meraviglioso lungomare Trieste, dove le palme hanno ricevuto e continuano a ricevere le cure amorevoli della municipalità contro il punteruolo rosso e io smaltisco quel goccio di nettare oro che oltre alla testa mi ha rammollito pure le gambe ma, mi ha aumentato il buon umore
potenza dei liquidi



per poi riprenderci e continuare un giro per le architetture della città



il bellissimo e imponente Palazzo Barone, apprezzato particolarmente da Vittorio Emanuele III, che incontriamo nella zona del porto



ritornando a casa

 

mariaefiglio

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bene e adesso come promesso per chiudere in bellezza ci facciamo del male o comunque io vi propongo e voi se volete farvi del male.............
bandi agli scherzi, vi propongo una gran bella carrellata dei piatti che, ci hanno consentito di portare a casa una media di 3 kg
e fortunatamente.......camminavano e tanto
andiamo a noi
ogni giorno nel menù, venivano proposti anche dei piatti regionali, ogni giorno una regione, certo non sceglievamo sempre questo tipo di piatti ma, capitava che sceglievamo o solo l'antipasto o il primo o il secondo o il dolce o due piatti o tutti, insomma nessuna regola fissa
si inizia con la Toscana

Guazzetto
frutti di mare in guazzetto di pomodoro con bruschetta all'aglio



Risotto ai funghi



Crepè
farcita con fontina e funghi freschi con salsa cremosa alla erbe



Merluzzo alla livornese
con patate, pomodori e vino bianco



Zuccotto
pan di spagna con mousse di cioccolato, vaniglia e frutta candita




e ora passiamo alla Liguria

Bresaola servita con rucola e Grana Padano



Trenette Accomodate
con pesto, patate e fagiolini



Flan di zucchini
servito con salsa di formaggio "Blu Cheese"



Filetto di Branzino alla griglia
con verdure al vapore e salsa Salmoriglio



Torta al doppio formaggio e fragola
con composta di frutti di bosco




per poi passare alla Provenza con:

Bouillabaisse
zuppa di pesce allo zafferano e salsa Rouille



Tarte à la Provencale
torta di verdura con zucchini, pomodori, uova ed erbe aromatiche provenzali



Supreme de poulet roti à la tapenade
petto di pollo arrosto con olive macinate e pomodori



Pece spada grigliato
con pomodori freschi e olive nere servito con asparagi e carote saltate



e sorpresa delle sorprese il dolce tipico di Sant Tropeaz, e se anche non è la ricetta originalissima, una vera delizia

Tarte Tropizienne
brioche ripiena di crema alla vaniglia




Catalogna.............

Sopa de frijol Ganxet
zuppa di fagioli ganxet



Carpaccio di Manzo
con inalata di sedano e Parmigiano



Orata fresca
con pomodorini ritti e patate al prezzemolo schiacciate



Sorbetto del giorno
Ananas



passiamo all'Andalusia

Gambas
gamberetti saltati con pomodori e salsa allo sherry



Croquetas de jamon Serrano
crocchette di prosciutto Serrano
e io aggiungo: con patate VERE!!



Tonno fresco
con insalata nizzarda e biscotti alle mandorle





Donuts
donuts di zucca ripieni di crema pasticcera



oggi Calabria e...............vedrete la

Pasta 'ncasciata
rigatoni con ragù e polpette di carne, salsiccia, uova sode, pecorino e provolone



e le FAMOSE polpette che qualcuno a definito semplicisticamente "pasta con le polpette", mi spiace criticare ma, mangiarne di pasta e polpette come questa



Zuppa di sedano
con salsiccia, formaggio caciocavallo e soppressa di maiale (una cosa leggerina leggerina ma di un gusto............)



una cosa che quando c'è, anche giornalmente non manco mai di ordinare, comunque sia cucinato: salmone

Salmone grigliato
con zucchini e salsa al basilico



Siciliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Pasta Chi Sardi
casarecce con finocchi, acciughe, uva passa e pinoli (favolosaaaaaaaaaaaaa)



Ravioli di zucca
con pesto siciliano e pomodoro fresco



Seppie ripiene
seppie ripiene con pomodori, pane, uva passa e pinoli (ordinata due volte, alla faccia del fegato)



Formaggi (uno per tutti, cambia la varietà ma...........)



Cassata siciliana
non proprio siciliana e un po' meno che palermitana ma..........ottima



facciamo un salto in Puglia

Tonno affumicato con insalata verde



Orecchiette con broccoli



Scaloppina di Mahi-Mahi arrosto
con sala ai crostacei e finocchi saltati



Frutta del giorno



Semifreddo al cappuccino
con salsa al cioccolato al latte




Si va in Campania

Insalata di frutti di mare
con capperi di Salina



Mozzarella di bufala fresca (da 110 e lode, meravigliosa)
servita con crema al basilico e julienne di pomodori



Risotto con zafferano e carciofi



Coniglio all'ischitana
coniglio stufato con pomodori e vino bianco (che dire? non mi entrava più niente..........fortunatamente)



tranne un angolino per
Torta "Diplomatica"
pasta foglia e pan di spagna con crema alla vaniglia




SARDEGNA

Bombas cun Bagna
polpette di carne con salsa di pomodoro alla Sarda (boneeeeeeeeeeee)



Fregola Sarda
con verdure



Casadinas
con pecorino dolce, zafferano e arancia (la pasta si scioglieva in bocca e il pecorino...............uhhhhhhhhhhhhhhh)



e questo solo per le cene
ora una carrellata di portate, tutte di pranzo e per non errare non scriverò cos'era a meno che.............ma no, già sto male
guardate e basta
































piatti da buffet








a questo punto se siete ancora vivi o almeno ancora in grado di connettere non posso fare altro che offrirvi un caffè e un digestivo e poi, mandarvi a casa a digerire il tutto e darvi appuntamento.................alla prossima
chissà se ci verrete
a tutti voi un enorme grazie per la compagnia e l'affetto e da parte mia con immensa gratitudine e simpatia
CIAOOOOOOOOOOO
 
Stato
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