Giorno 11 – Praia/Santiago
Passati quattro giorni in oceano, raggiungiamo “terra”. Il 5 Aprile approdiamo a Praia, capitale della Repubblica di Capo Verde. Precisamente ci troviamo in una delle 10 isole dell’arcipelago, chiamatasi Santiago.
L’alba ci regala una vista spettacolare e nuova sulla città di Praia e sulla scogliera appena oltre il molo commerciale (unico molo, cargo, della capitale). Dopo esserci mangiati con gli occhi la vista di questa nuova isola, mai vista fino ad oggi, facciamo un salto lato “molo” a vedere la situazione discesa e pullman per le escursioni. Beh, quel che troviamo è indubbiamente particolare

possiamo dire che sarà un’escursione molto “tipica/locale”, una vera immersione per qualche ora in questo stato africano.
Appena dopo colazione scendiamo che l’escursione ha inizio. Abbiamo prenotato dal MyCosta un’escursione di un’intera giornata che ci mostrerà vari aspetti dell’isola, si intitola “Natura all’isola di Santiago” (codice 00V8).
Il nostro “pullman”, come tutti i presenti in porto, è un piccolo van molto “particolare”. Pochi posti (pro), sedili beh…son sedili… niente aria condizionata... niente microfono… e ridiamoci sopra, la porta manco si teneva chiusa (ci pensava la guida rimanendo in piedi appoggiato alla porta per tenerla in alcuni momenti). La guida è un signore che sarà sempre simpatico ed energico, spiegando con adeguata chiarezza tanti aspetti dell’isola e della sua cultura. Tutta l’escursione si terrà in Inglese (come anche annunciatoci a bordo nave nei giorni precedenti a mezzo lettere in cabina).
Beh, partiamo! Attraverseremo la città di Praia e ci dirigeremo verso una città di artigiani per visitare uno dei laboratori ove lavorano la terracotta.
Proseguiremo poi lungo l’isola vero Nord, passando al centro dell’isola. La natura da indubbiamente spettacolo, si presenta come un’isola di chiarissime origini vulcaniche che ha subito poca erosione. Il clima desertico contribuisce ad un aspetto molto arido, in questa zona le precipitazioni sono rare. A livello naturalistico, è davvero bellissima!
L’itinerario ci porta come seconda sosta presso un orto botanico, sito dentro la ex caldera vulcanica. È un giardino botanico costruito a gradoni, il tempo passato al suo interno è indubbiamente interessante. Va solo posta molta attenzione a non scivolare (come avvenuto ad una signora di un altro tour, che si è ferita cadendo… contiamo che in questo posto le cure mediche non sono esattamente il Top…per loro è lusso andare a curarsi a Dakar in Senegal…).
Tornando sul bus proseguiamo la visita raggiungendo una grossa cittadina al centro dell’isola: Assomada. Qua avremo del tempo per visitare il mercato centrale (mercato principale/unico dell’isola) e i dintorni.
Non è sicuramente la “Boqueria” di Barcellona, ma è davvero interessante vedere la vita di tutti i giorni…i loro prodotti e come vengono vendute le cose…misurati i semi…macellate le carni… molto “tipico”.
Il tour poi prosegue nuovamente in bus verso nord, faremo una sosta lungo la strada in un punto panoramico davvero bello dentro il parco naturale Serra Malagueta.
Da qua proseguiremo direzione “sosta pranzo”. Entreremo in un locale “nel nulla” che si presenta comunque molto bene. Ha un ingresso stretto (al pelo per i bus) ma avremo tutti i tavoli sistemati all’aperto attorno ad una “piscina”. Questo scopriamo essere anche un hotel del luogo. Ci verranno serviti vari piatti locali (non ho foto del cibo, mia grossa mancanza, ero preso dal momento). Contro ogni nostra aspettativa, abbiam anche mangiato bene! (ndr, il posto si chiama “Bangaló Buzio Relax”)
Finita la sosta pranzo/bagno, riprendiamo il tour andando verso Tarrafal, una città a nord dell’isola. Prima di raggiungere la città, faremo una sosta per visitare il vecchio campo di concentramento, oggi museo alla memoria, usato dal regime portoghese negli anni 90 come campo di prigionia per gli oppositori. Una visita interessante. Colpisce di questo campo anche il vedere come le vecchie “case dei custodi” del campo ora sono case occupate dai locali per abitare. Su questo mi pronuncerò a fine tour, a brevissimo.
Lasciando il campo ci dirigiamo per una sosta a Tarrafal. Si presenta come un centro cittadino che prova ad attirare turismo, con delle spiagge, un molo malconcio, un hotel “di lusso” per qua e varie case per i turisti che vengono affittate.
E qua mi pronuncio come questo tour ci stia trasmettendo un mix di emozioni contrastanti ed aprendo un poco gli occhi su quest’isola.
Naturalmente parlando è spettacolare. Ma la realtà abitativa qua è tutt’altro. La popolazione è mediamente molto ma molto povera e lo si percepisce in tutto. Nelle loro case, abitudini, come vanno in giro, il mercato… la differenza sociale tra quasi tutta la popolazione locale ed i turisti che di qua passano è aberrante. Non ho un termine più adatto che questo. Ti lascia basito, esterrefatto e fa riflettere molto… ma tutto questo rimane indubbiamente interessante. Uno sguardo privilegiato verso un mondo che sogna i nostri agi (ed altro che lamentarsi di una sosta saltata, di un pasto non di nostro gusto o di un bar che non ha il nostro aperitivo in frigo quella sera…).
Vedere con i propri occhi quest’isola, la sua popolazione, ogni suo piccolo paesino… fa riflettere.
E tantissime cose non le ho impresse, ho passato buona parte del tour guardando fuori per osservare tutto questo, lì davanti ai miei occhi.
E visto che a noi europei piacciono i numeri per avere confronti, lo stipendio minimo (nonché il più diffuso su queste isole) corrisponde a 154 euro nostri al mese.
Interessante, davvero, ma fa anche sentire a disagio (parte del gioco di emozioni), perché davvero come crocieristi, diventa quasi disagio il confronto “automatico” che viene fuori.
Chiudendo questa parentesi dovuta, umanitaria, proseguiamo il tour. Lasciamo Tarrafal per rientrare verso Praia (a Sud dell’isola), stavolta procedendo lungo costa per vedere altri panorami e cittadine varie. Le scogliere nere sul mare sono maestose.
Faremo anche un’ultima sosta su un punto panoramico (ignorando l’immondizia ai nostri piedi) su quella che chiamano la “Valle delle Palme”. Bellissima vista.
Rientriamo così in nave, nel nostro mondo occidentale che va tanto in contrasto con l’isola…ma per noi è indubbiamente un piacere tornare a “Casa”.
La partenza anche sarà molto bella a calar del sole…e via… si torna in oceano per proseguire la navigazione verso Nord, direzione isole Canarie. Ci attendono altri due giorni in mare.
La serata proseguirà ovviamente tra teatro, cena, bar e feste varie. Io personalmente passerò questa serata un poco col magone, mi guardo attorno… e ripenso a quanto visto qualche ora prima.
Seguiranno MOLTE foto, meritano qualche post, per mostrare l’isola.
Non ho volutamente ripreso varie “brutte” scene viste con i miei occhi, sarebbe stato di cattivo gusto e poco rispetto. Proverò a mostrare solo il bello e qualcosa di reale dell’isola e della sua amichevole popolazione.
Giusto, una nota che mancava. Tantissimi problemi, ma non mancavano mai tanti sorrisi e saluti al nostro bus di occidentali che passava…osservando e fotografando le loro vite.
--- seguiranno vari post di sole foto ---