capricorno
Super Moderatore
Prendo spunto da questo stralcio di articolo da...
https://inchieste.quotidiano.net/covidfuturo/
di Valentina Bertuccio D’Angelo
Due anni fa un dramma che ci sembrava lontano nello spazio e nelle possibilità irrompeva nelle nostre vite. A distanza di due anni e 155 mila morti, con uno stato di emergenza ancora in corso ma sempre meno giustificato, forse l’Italia sta trovando la via della normalità post Covid. Ma non saremo più quelli di prima. Ci saranno delle cose che, anche con la fine della pandemia, non potremo lasciarci alle spalle. Dalle mascherine, prima “vezzo” asiatico, poi oggetto del desiderio e ora prodotto da supermercato. E ancora: lo smart working, gli acquisti e le commissioni online, le videochiamate con amici e parenti, le sessioni di psicoterapia o yoga via web, le restrizioni alla libertà.
Far finta di nulla: impossibile e non auspicabile • Insomma, far finta che in questi due anni non sia successo nulla, non sarà possibile. «E non sarebbe neanche auspicabile. Significherebbe essere impermeabili a ciò che accade e incapaci di imparare», dice Elena Colombetti, professoressa di Filosofia Morale alla Cattolica di Milano e autrice, con altri colleghi, del libro “Vulnus. Persone nella pandemia” (Mimesis Edizioni). «Quello che serve è invece una riflessività per ripensare a quanto è accaduto, a come abbiamo risposto, alle risorse che abbiamo saputo mettere in campo e a quanto ci è mancato».
Penso che un po' per tutti non è facile riprendere il senso della vita, molte cose sono cambiate, vi è più incertezza, poca voglia a volte ed è facile lasciarsi andare specie per chi ha avuto gravi problemi, perdite di affetti...la vita non è più come prima.
https://inchieste.quotidiano.net/covidfuturo/
Cosa non ci lasceremo alle spalle
di Valentina Bertuccio D’Angelo
Due anni fa un dramma che ci sembrava lontano nello spazio e nelle possibilità irrompeva nelle nostre vite. A distanza di due anni e 155 mila morti, con uno stato di emergenza ancora in corso ma sempre meno giustificato, forse l’Italia sta trovando la via della normalità post Covid. Ma non saremo più quelli di prima. Ci saranno delle cose che, anche con la fine della pandemia, non potremo lasciarci alle spalle. Dalle mascherine, prima “vezzo” asiatico, poi oggetto del desiderio e ora prodotto da supermercato. E ancora: lo smart working, gli acquisti e le commissioni online, le videochiamate con amici e parenti, le sessioni di psicoterapia o yoga via web, le restrizioni alla libertà.
Far finta di nulla: impossibile e non auspicabile • Insomma, far finta che in questi due anni non sia successo nulla, non sarà possibile. «E non sarebbe neanche auspicabile. Significherebbe essere impermeabili a ciò che accade e incapaci di imparare», dice Elena Colombetti, professoressa di Filosofia Morale alla Cattolica di Milano e autrice, con altri colleghi, del libro “Vulnus. Persone nella pandemia” (Mimesis Edizioni). «Quello che serve è invece una riflessività per ripensare a quanto è accaduto, a come abbiamo risposto, alle risorse che abbiamo saputo mettere in campo e a quanto ci è mancato».
Penso che un po' per tutti non è facile riprendere il senso della vita, molte cose sono cambiate, vi è più incertezza, poca voglia a volte ed è facile lasciarsi andare specie per chi ha avuto gravi problemi, perdite di affetti...la vita non è più come prima.