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Crisi?

amartoni

New member
Re: Crisi?

amartoni ha detto:
Due notizie veloci entrambe da Mer et Marine: la prima è una dichiarazione di NCL che afferma che non ordineranno più nuove navi finché l'Euro rimmarrà così alto rispetto al dollaro; mentre la seconda è che al Seatrade di Miami c'è un clima attendista e per ora non si è vista la pioggia di nuovi ordini che si era verificata negli anni scorsi.
Per la prima: http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=107094
Per la seconda: http://www.meretmarine.com/article.cfm? ... e=seatrade

In effetti Antonio, è un brutto momento. Leggevo di articoli, che riguardano navi mercantili e non passeggeri, che il Subprime, ha colpito abbastanza pesantemente l'industria cantieristica. Sono di alcuni giorni fa notizie che riportano la cancellazione di ordini per numerose navi commissionate ai cantieri asiatici: rinfusiere, obo, anche di considerevole stazza. La stretta economica e il deprezzamento del dollaro, probabilmente causeranno dei contraccolpi in tutti i settori. Staremo a vedere come l'industria crocieristica saprà affrontare e rintuzzare il momento di difficoltà.
 
Re: Crisi?

capitanmonviso ha detto:
Tutta colpa del petrolio... :evil:
Chissà adesso Silvanes quanto starà gongolando :evil: :lol:

Ssssssst........ non svegliare can che dorme. (nel senso buono del termine).
 
Re: Crisi?

che ci sia crisi anche nel settore delle crociere?!non mi sembra cosi dati i numeri sempre piu crescenti di persone che vanno in crociera edel numero di navi che vengono ordinate!...ma perchè il numero delle persone sta aumentando sempre di piu, con tutte le conseguenze che ne derivano!? :wink:
 
Re: Crisi?

Posso citare alcuni dati: per alcune crociere della Azamara i prezzi sono abbassati di ben 1600 euro a coppia, si trovano crociere della Princess a 1000 euro di 12 giorni nel mediterraneo, e c'è una crociera della Queen Victoria scontata del 52%. Ho appena visto le partenze della Royal e sono pochissime le cabine e le crociere non prenotabili perchè già tutte esaurite. Di certo gli armatori soprattutto quelli che hanno una clientela per la maggior parte statunitense a mio avviso si vedono pentiti ad aver mandato cosi tante navi in Europa. Le navi invece che hanno una clientela europea al momento mi sembrano tenere abbastanza bene...
 
Re: Crisi?

Credo che il messaggio di partenza sia riferito a tutti i tipi di navi, sbaglio?

Comunque, di sicuro non stiamo passando un bel momento e non mi stupirò se per un pò non si sentirà parlare di ordini di nuove navi.

La crisi non la sta passando soltanto l'Italia, quindi..
Di sicuro non bisogna guardare le crociere che per luglio non sono ancora piene, la cultura del prenotare con mesi di anticipo (o anni) è ancora fin troppo rara in italia, poi per le crociere sul mediterraneo... :?

Prima di parlare di crisi, se si parlerà, bisogna far passare qualche anno..
per adesso secondo me è meglio parlare di un.. rallentamento della crescita ;)
 
Re: Crisi?

Non voglio fare il menagramo della situazione, ci sono persone specializzate in questo, certo è che con "super euro" così alto, un pil bassissimo, il petrolio alle stelle tra poco esporteremo solo Brunello di Montalcino e Lardo di Colonnata.
Leo
 
Re: Crisi?

valenti ha detto:
che ci sia crisi anche nel settore delle crociere?!non mi sembra cosi dati i numeri sempre piu crescenti di persone che vanno in crociera edel numero di navi che vengono ordinate!...ma perchè il numero delle persone sta aumentando sempre di piu, con tutte le conseguenze che ne derivano!? :wink:

Non stavo assolutamente parlando di crisi delle crociere; ma solo che il momento è un po' difficile e che le conseguenze potrebbero affacciarsi anche al mondo delle navi bianche. Rallentamento dei consumi, recessione possono colpire un po' tutti i settori e quindi anche le crociere. Bisognerà vedere l'evoluzione nei prossimi mesi prima di tirare qualche conclusione.
 
Re: Crisi?

VaLyUS ha detto:
Credo che il messaggio di partenza sia riferito a tutti i tipi di navi, sbaglio?

Comunque, di sicuro non stiamo passando un bel momento e non mi stupirò se per un pò non si sentirà parlare di ordini di nuove navi.

La crisi non la sta passando soltanto l'Italia, quindi..
Di sicuro non bisogna guardare le crociere che per luglio non sono ancora piene, la cultura del prenotare con mesi di anticipo (o anni) è ancora fin troppo rara in italia, poi per le crociere sul mediterraneo... :?

Prima di parlare di crisi, se si parlerà, bisogna far passare qualche anno..
per adesso secondo me è meglio parlare di un.. rallentamento della crescita ;)
Infatti secondo me le compagnie che al momento stanno soffrendo di più sono quelle compagnie che sono frequentate dalla maggior parte per clienti dagli stati uniti. Le nostre compagnie invece reggono ancora bene...almeno sino ad ora.
 
Re: Crisi?

Di sicuro non bisogna guardare le crociere che per luglio non sono ancora piene, la cultura del prenotare con mesi di anticipo (o anni) è ancora fin troppo rara in italia

Valyus, Di questo non sono cosi sicuro... :roll:

Attualmente questo è un mercato in crescita, e pure forte, ma a me sembra una scommessa pericolosa..

Basterebbe un attentato o una disgrazia per bloccarlo per almeno sei mesi un anno, che con i costi di mantenimento di una nave sono una bella botta..

Che il prezzo del petrolio possa rappresentare un problema è anche vero, negli anni settanta fu quello il colpo finale al mondo delle navi di linea, idem con patate per le crisi economiche. Ma se avessi una famiglia forse preferirei una settimana su una nave da crociera o a Sharm, in Croazia ecc. piuttosto che andarmene due in posti poco costosi o una in posti ipercostosi, quindi la crisi c'è ma in fondo per madre/padre/figli questa è una soluzione conveniente..

Però ripeto, tra un problema sicurezza o un imprevisto (che accade in ogni campo) allora sarebbero guai, e pure grossi..

Ed ho paura che in quel caso le compagnie, invece di ripiegare sulle navi che tanto mi piacciono (20000/70000 ton.. NO FARCUS!! :P ) continuerebbero con pochi megagiganti..

Salutoni
Manlio
 
Re: Crisi?

Personalmente credo che il mancato ordine di nuove navi da parte di NCL dipenda non solo dal cambio dollaro/euro ma anche dalla situazione generale della compagnia. In particolare la divisione NCL America sta vivendo una situazione non facile: da qui il drastico ridimensionamento della flotta da 3 a 2 unità. Oggettivamente NCL si trova in una posizione abbastanza difficile, stretta com'è, nella fascia di mercato mass market che ha come riferimento il mercato crocieristico statunitense, da colossi come l'abbinata Carnival Cruises/Princess Cruises e come Royal Caribbean International.

La posizione attendista da parte di certe compagnie in merito alla questione nuove navi è da spiegarsi alla luce del fatto che la maggior parte delle grandi compagnie hanno completato, o quasi, il rinnovamento delle rispettive flotte, immettendo negli ultimi anni un numero significativo di unità sempre più grandi: e penso in particolare a Princess Cruises e ad Holland America Line. Il numero di nuove anni che saranno consegnate entro pochi anni è significativo, specie per talune compagnie, già a partire da quest'anno: solo per citare alcuni esempi le navi di classe Solstice di Celebrity Cruises, la classe Genesis di Royal Caribbean International, le numerose unità postpanamax di Carnival Cruises made by Fincantieri.
 
Re: Crisi?

Un paio di mesi fa ho visto un servizio in tv relativo ad una nave da trasporto container dotata di vela ausiliaria, con un risparmio del 20% sui consumi.
Qualcuno di voi ne sa qualcosa?

Leo
 
Re: Crisi?

leo ha detto:
Un paio di mesi fa ho visto un servizio in tv relativo ad una nave da trasporto container dotata di vela ausiliaria, con un risparmio del 20% sui consumi.
Qualcuno di voi ne sa qualcosa?

Leo

Sì, il Beluga, ci dovrebbe essere qualche cosa anche qui nel Forum; prova con la funzione ricerca.
 
Re: Crisi?

Infatti non ho detto che non sia una scommessa questo mercato.. però dico anche che le prenotazioni, almeno gli italiani, non le fanno con tantissimi mesi d'anticipo.. almeno è questo ciò che tocco con mano in agenzia..
 
Re: Crisi?

VaLyUS ha detto:
Infatti non ho detto che non sia una scommessa questo mercato.. però dico anche che le prenotazioni, almeno gli italiani, non le fanno con tantissimi mesi d'anticipo.. almeno è questo ciò che tocco con mano in agenzia..

E' vero che rispetto ad altri paesi noi italiani non prenotiamo con tanto anticipo, però la tendenza sta cambiando, almeno per quello che mi dice la mia compagnia che ha un'agenzia quì a Roma.
Daltronde c'è sempre la possibilità di rinuncia 60 giorni prima, e il risparmio è a volte notevole.
Stranamente non si diffonde il pagamento rateale anche se alcuni tour operator applicano agevolazioni, cosa che nella vendita di elettronica è estremamente diffuso; probabilmente la pubblicità.
Ciao
Leo
 
Re: Crisi?

vi posto un articolo de "La Stampa" sperando fare cosa gradita, sicuramente lo avrete visto anche voi, visto che siete molto piu esperti di me!! :wink: :wink:
Come va il business delle crociere? Il settore croceristico sta vivendo un momento di forte espansione, confermandosi come il comparto che registra la crescita maggiore nel business del turismo. Nell’ambito di questo sviluppo esponenziale, l’Italia gioca un ruolo fondamentale: secondo le previsioni di Sergio Senesi, presidente della Cemar di Genova, dopo il fortissimo incremento dello scorso anno (+27,9%), anche nel 2008 si registrerà un forte aumento di passeggeri movimentati nei porti italiani, un aumento dell’ 11,8% rispetto al 2007. Nel 2008 saranno 68 i porti italiani toccati dalle 148 navi diverse delle 64 compagnie di navigazione che operano nel nostro paese, per un totale di 8.550.000 croceristi movimentati e di 4.720 (+8,5%) toccate nave. In questo modo l’Italia, nel 2008, si riconfermerà la prima destinazione crocieristica del Mediterraneo – seguita dalla Spagna - come numero totale di passeggeri movimentati. Civitavecchia sarà il primo porto del Mediterraneo, con oltre 1.800.000 croceristi previsti, superando così il porto di Barcellona.
È l’arrivo di navi sempre più grandi e lussuose e la previsione di oltre 28 nuove unità in consegna entro il 2010 a dare un segno evidente del forte sviluppo del settore croceristico. In questo contesto è anche da rimarcare il numero dei croceristi durante il periodo invernale - la cosiddetta “destagionalizzazione del settore” - raddoppiato negli ultimi quattro anni. La meno significativa crescita del numero di scali (circa il 8,5% rispetto al numero di passeggeri) indica chiaramente la tendenza crescente ad immettere sul mercato navi sempre più capienti. Ne sono testimoni MSC Crociere - con MSC Poesia e MSC Fantasia - Carnival Cruises - con Carnival Splendor - e Royal Caribbean - con Independence of the Seas - tutte unità che entreranno in servizio nei prossimi mesi. Risulta ormai evidente come i grandi gruppi americani siano fortemente presenti nel Mediterraneo, dove solo il Gruppo Carnival e il Gruppo RCC coprono ben il 66,8% del traffico movimentato nei porti italiani: nel dettaglio il Gruppo Carnival (con Costa Crociere, Carnival Cruise Line, Aida Cruises, Holland America Line, Cunard, Princess, P&O, Swan Hellenic, Seabourn e Ocean Village) movimenterà 3.660.000 passeggeri in Italia (42,80%), mentre il Gruppo RCC (Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Pullmantur, Island Cruises) arriverà a 2.055.000 passeggeri (24,03%) mentre MSC Crociere movimenterà 1.365.000 passeggeri (15,96%). Aggiungendo ai due colossi anche l’europea MSC Crociere si arriva a coprire l’82,8% dell’intero traffico italiano.
A beneficiare dell’incremento dei movimenti croceristi, così come si è verificato negli ultimi tre anni, sono soprattutto i grandi porti italiani che potranno puntare a nuovi obiettivi in termini di movimentazione di passeggeri: Civitavecchia (1.800.000), Venezia (1.350.000), Napoli (1.200.000), Livorno (930.000), Savona (740.000), Genova (550.000), Palermo (460.000), Bari (400.000), e Messina (310.000). “L’Italia, grazie alla sua posizione predominante e alle forti attrattive turistiche, è toccata in media 2,8 volte per ogni crociera nel Mediterraneo, contro lo 0,65 della Croazia, lo 0,20 della Tunisia, il 1,1% della Spagna e lo 0,88 della Francia. Questa crescita rappresenta una grande occasione per i porti italiani, per dimostrare di aver raggiunto una maturità tecnica e operativa, ma allo stesso tempo una difficile prova – ha commentato Sergio Senesi. - Da un punto di vista logistico e strutturale, infatti, non tutti questi porti saranno in grado di gestire e supportare in maniera efficace un movimento di passeggeri di così ampia portata, rischiando di creare intasamento di traffico e disagio: come già nel 2007 diverse navi non hanno trovato disponibilità di banchine nei porti già designati, anche nel 2008 alcuni porti, per mancanza di diponibilità di banchine, dovranno lasciare in rada molte navi con migliaia di passeggeri a bordo. Sarebbe opportuno -continua Senesi - che i porti iniziassero a programmare gli accosti in base alle reali possibilità, che unificassero i parametri di controllo e che creassero uno strumento per poter coordinare e monitorare le prenotazioni delle banchine in modo più trasparente, magari sfruttando le moderne tecnologie e internet”.
Da alcuni anni anche il mercato delle crociere sui fiumi registra un’importante crescita: la crociera fluviale offre una varietà di itinerari naturalistici, culturali, enologici, gastronomici e tematici, con la possibilità di scoprire almeno 12 paesi d’Europa, navigare su almeno 18 fiumi, con un rapporto qualità/prezzo della vacanza estremamente favorevole. Con oltre 180 navi impegnate nella navigazione dei principali corsi d’acqua europei, il settore crocieristico fluviale movimenta circa 1.250.000 passeggeri ogni anno, con una percentuale crescente di croceristi italiani. Tra le compagnie leader spicca CroisiEurope, che con la flotta più moderna movimenta circa 160.000 passeggeri con 32 navi e 30 anni di esperienza, seguita da Viking River Cruises (23 navi) e Peter Deilmann (11 navi).
ciao!
 
Re: Crisi?

leo ha detto:
VaLyUS ha detto:
Infatti non ho detto che non sia una scommessa questo mercato.. però dico anche che le prenotazioni, almeno gli italiani, non le fanno con tantissimi mesi d'anticipo.. almeno è questo ciò che tocco con mano in agenzia..

E' vero che rispetto ad altri paesi noi italiani non prenotiamo con tanto anticipo, però la tendenza sta cambiando, almeno per quello che mi dice la mia compagnia che ha un'agenzia quì a Roma.
Daltronde c'è sempre la possibilità di rinuncia 60 giorni prima, e il risparmio è a volte notevole.
Stranamente non si diffonde il pagamento rateale anche se alcuni tour operator applicano agevolazioni, cosa che nella vendita di elettronica è estremamente diffuso; probabilmente la pubblicità.
Ciao
Leo
credo che per parlare dei mesi di luglio e agosto (e definire o meno una crisi) bisognerà aspettare tutto aprile. Se ne parlerà a maggio insomma.

Oltretutto, il problema (credo) si andrebbe a verificare nel caso in cui le navi fossero piene a metà, ma se ad esempio non sono stracolme ma gli mancano solo 500 cabile su 2.500, il problema non si verifica.. con i last minute.. le crociere viaggiano piene comunque ed un discreto margine di guadagno lo si recupera da tutti i servizi di bordo.
 
Re: Crisi?

VaLyUS ha detto:
credo che per parlare dei mesi di luglio e agosto (e definire o meno una crisi) bisognerà aspettare tutto aprile. Se ne parlerà a maggio insomma.

Oltretutto, il problema (credo) si andrebbe a verificare nel caso in cui le navi fossero piene a metà, ma se ad esempio non sono stracolme ma gli mancano solo 500 cabile su 2.500, il problema non si verifica.. con i last minute.. le crociere viaggiano piene comunque ed un discreto margine di guadagno lo si recupera da tutti i servizi di bordo.

Mi trovi in pieno accordo. Anzi a mio avviso il settore( se c'è una crisi), ne risentirà in maniera ritardata rispetto ad altri settori commerciali.
Voglio dire che dalle ultime stime il settore immobiliare che si prevedeva avesse un ripiegamento del 10-15 % , non solo è rimasto stabile ma in alcuni casi è aumentato. Il tutto nonostante l'aumento dei tassi variabili e l'aumento del costo della vita. E' molto dfficile parlare di crisi, e dell'entità della stessa. Ricordiamo in ogni caso che le navi sono mezzi mobili.Se c'è molta crisi in europa possono fare sempre scalo base ad Odessa o in un porto Orientale.Russia e Cina sono stracolmi di nuovi ricchi che non tarderanno ad usufruire del mercato.
Leo
 
Re: Crisi?

Anche Carnival congela la costruzione di nuove navi. La Compagnia, per bocca del presidente Arison, annuncia la sospensione di nuovi ordini in attesa che il dollaro diventi nuovamente competitivo; è, per ora, diventato impossibile commissionare una nave, dal costo in euro, e pagarla in valuta americana.
 
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