Re: Crisi?
vi posto un articolo de "La Stampa" sperando fare cosa gradita, sicuramente lo avrete visto anche voi, visto che siete molto piu esperti di me!! :wink: :wink:
Come va il business delle crociere? Il settore croceristico sta vivendo un momento di forte espansione, confermandosi come il comparto che registra la crescita maggiore nel business del turismo. Nell’ambito di questo sviluppo esponenziale, l’Italia gioca un ruolo fondamentale: secondo le previsioni di Sergio Senesi, presidente della Cemar di Genova, dopo il fortissimo incremento dello scorso anno (+27,9%), anche nel 2008 si registrerà un forte aumento di passeggeri movimentati nei porti italiani, un aumento dell’ 11,8% rispetto al 2007. Nel 2008 saranno 68 i porti italiani toccati dalle 148 navi diverse delle 64 compagnie di navigazione che operano nel nostro paese, per un totale di 8.550.000 croceristi movimentati e di 4.720 (+8,5%) toccate nave. In questo modo l’Italia, nel 2008, si riconfermerà la prima destinazione crocieristica del Mediterraneo – seguita dalla Spagna - come numero totale di passeggeri movimentati. Civitavecchia sarà il primo porto del Mediterraneo, con oltre 1.800.000 croceristi previsti, superando così il porto di Barcellona.
È l’arrivo di navi sempre più grandi e lussuose e la previsione di oltre 28 nuove unità in consegna entro il 2010 a dare un segno evidente del forte sviluppo del settore croceristico. In questo contesto è anche da rimarcare il numero dei croceristi durante il periodo invernale - la cosiddetta “destagionalizzazione del settore” - raddoppiato negli ultimi quattro anni. La meno significativa crescita del numero di scali (circa il 8,5% rispetto al numero di passeggeri) indica chiaramente la tendenza crescente ad immettere sul mercato navi sempre più capienti. Ne sono testimoni MSC Crociere - con MSC Poesia e MSC Fantasia - Carnival Cruises - con Carnival Splendor - e Royal Caribbean - con Independence of the Seas - tutte unità che entreranno in servizio nei prossimi mesi. Risulta ormai evidente come i grandi gruppi americani siano fortemente presenti nel Mediterraneo, dove solo il Gruppo Carnival e il Gruppo RCC coprono ben il 66,8% del traffico movimentato nei porti italiani: nel dettaglio il Gruppo Carnival (con Costa Crociere, Carnival Cruise Line, Aida Cruises, Holland America Line, Cunard, Princess, P&O, Swan Hellenic, Seabourn e Ocean Village) movimenterà 3.660.000 passeggeri in Italia (42,80%), mentre il Gruppo RCC (Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Pullmantur, Island Cruises) arriverà a 2.055.000 passeggeri (24,03%) mentre MSC Crociere movimenterà 1.365.000 passeggeri (15,96%). Aggiungendo ai due colossi anche l’europea MSC Crociere si arriva a coprire l’82,8% dell’intero traffico italiano.
A beneficiare dell’incremento dei movimenti croceristi, così come si è verificato negli ultimi tre anni, sono soprattutto i grandi porti italiani che potranno puntare a nuovi obiettivi in termini di movimentazione di passeggeri: Civitavecchia (1.800.000), Venezia (1.350.000), Napoli (1.200.000), Livorno (930.000), Savona (740.000), Genova (550.000), Palermo (460.000), Bari (400.000), e Messina (310.000). “L’Italia, grazie alla sua posizione predominante e alle forti attrattive turistiche, è toccata in media 2,8 volte per ogni crociera nel Mediterraneo, contro lo 0,65 della Croazia, lo 0,20 della Tunisia, il 1,1% della Spagna e lo 0,88 della Francia. Questa crescita rappresenta una grande occasione per i porti italiani, per dimostrare di aver raggiunto una maturità tecnica e operativa, ma allo stesso tempo una difficile prova – ha commentato Sergio Senesi. - Da un punto di vista logistico e strutturale, infatti, non tutti questi porti saranno in grado di gestire e supportare in maniera efficace un movimento di passeggeri di così ampia portata, rischiando di creare intasamento di traffico e disagio: come già nel 2007 diverse navi non hanno trovato disponibilità di banchine nei porti già designati, anche nel 2008 alcuni porti, per mancanza di diponibilità di banchine, dovranno lasciare in rada molte navi con migliaia di passeggeri a bordo. Sarebbe opportuno -continua Senesi - che i porti iniziassero a programmare gli accosti in base alle reali possibilità, che unificassero i parametri di controllo e che creassero uno strumento per poter coordinare e monitorare le prenotazioni delle banchine in modo più trasparente, magari sfruttando le moderne tecnologie e internet”.
Da alcuni anni anche il mercato delle crociere sui fiumi registra un’importante crescita: la crociera fluviale offre una varietà di itinerari naturalistici, culturali, enologici, gastronomici e tematici, con la possibilità di scoprire almeno 12 paesi d’Europa, navigare su almeno 18 fiumi, con un rapporto qualità/prezzo della vacanza estremamente favorevole. Con oltre 180 navi impegnate nella navigazione dei principali corsi d’acqua europei, il settore crocieristico fluviale movimenta circa 1.250.000 passeggeri ogni anno, con una percentuale crescente di croceristi italiani. Tra le compagnie leader spicca CroisiEurope, che con la flotta più moderna movimenta circa 160.000 passeggeri con 32 navi e 30 anni di esperienza, seguita da Viking River Cruises (23 navi) e Peter Deilmann (11 navi).
ciao!