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Crociera breve Costa Favolosa mediterraneo dal 21/10/2017 al 26/10/2017

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao Ilaria, anch'io ho fatto il tuo stesso viaggio con Favolosa. ma il buffet era aperto dalla h.12,00 alle h.15,00.
Forse nel tuo caso è rimasto aperto un'ora in piu', ne conseguo che hanno cambiato l'orario.

Guarda, siccome non ricordavo con certezza, prima di postarlo, ho controllato l'orario sul diario di bordo, quindi quello è l'orario che veniva indicato. In effetti, però, il giorno di imbarco a Civitavecchia, siamo arrivati prima delle 16 e già stavano chiudendo gran parte del buffet. Forse lasciano aperta soltanto una linea per gli ultimi ritardatari, in seguito siamo andati sempre prima e non ho avuto più modo di verificare.
 
Barcellona:
Arriviamo al giorno tanto atteso. Benché sia stata molte volte a Barcellona in altre crociere, ho concentrato tutte le mie forze su questo scalo in quanto la città catalana offre sempre tanto da vedere, anche a chi come me c’è già stato. Dopo aver visitato il Parco Guell, quello della Ciutadella, internamente sia la Sagrada Familia, Casa Battlò, la Petrera che Palazzo Guell, stavolta, grazie ai consigli su questo sito, siamo andati a vedere un luogo meno battuto dai turisti ma molto interessante, L’Ospedale di Sant Pau.
In verità, prima di arrivare lì, avevo previsto un tour per alcuni dei palazzi più belli del modernismo barcellonese.
Quindi abbiamo preso, come di consueto, il bus costa al prezzo di circa € 10 ciascuno (ho letto sempre nel forum che c’è anche un bus cittadino che fa lo stesso tragitto per € 4 cad. andata e ritorno però non l’ho mai preso e una volta ho visto un gran caos di gente che si affollava per riuscire a salire, quindi, alla fine abbiamo preferito non rischiare, dato che la differenza non era eccessiva) che ci ha portati nella famosa piazza, poco distante dalla statua di Colon.
Da lì abbiamo raggiunto la Rambla e siamo scesi alla prima fermata della metro più vicina, quella di Drassanes. Abbiamo acquistato il biglietto se non erro T10, quello che al prezzo di 10€, si può prendere la metro (sempre se non sbaglio) per dieci volte.
Da lì, linea L3 verde fino a Diagonal. A Diagonal, siamo scesi, in pratica davanti alla Petrera, abbiamo percorso una piccola parte del Passeig de Gracia, fino appunto all’incrocio con la grande strada Diagonal. Da lì, abbiamo svoltato a destra per incontrare, poco dopo, sulla sinistra, attraversando quindi la strada, la prima casa prevista nel mio tour fai da te: Casa Comalat, il cui progettista ha ripreso alcune caratteristiche di Casa Battlò di Gaudì. Dopo una rapida lettura delle caratteristiche della singolare costruzione scaricate da internet dalla sottoscritta, abbiamo proseguito verso il Palau del Baros de Quadras, stavolta sulla destra. Ammetto che quando ci siamo trovati davanti al luogo indicato sulla cartina, abbiamo avuto il dubbio che si trattasse proprio del palazzo in questione, dato che non era così vistoso e riconoscibile. Dopo una breve sosta, il nostro giro è proseguito sempre su Diagonal, raggiungendo, sulla sinistra la Casa de lel Punxes, ben riconoscibile, con le alte guglie che la contraddistinguono. Anche qui, mio marito si è sorbito la mia accurata descrizione (d’altronde la designata a occuparsi dei tour on line sono io, sempre la sottoscritta trascorre ore e ore sul web cercando di realizzare una buona escursione, quindi, mi pare giusto che poi lui si sorbisca il sermone da me reperito con tanta cura:D!), quindi siamo andati oltre, fino a giungere, poco distante, la fermata della metro Verdaguer, per prendere la linea L5 azzurra per l’ospedale sant Pau. Anche alla fermata Diagonal sarebbe stato possibile prendere il raccordo con questa linea, però, ho ben pensato di sfruttare la situazione per fare appunto un giro per la città, fino ad andare all’altra fermata.
Da lì, in pochi minuti siamo arrivati vicino all’ospedale costruito in stile modernista. Dalla fermata, ci siamo guardati attorno e da lontano ho scorto qualcosa che poteva assomigliare a ciò che cercavamo. Abbiamo percorso una strada in salita e per fortuna non mi ero sbagliata, ci siamo trovanti di fronte alla nostra meta.
Nel sito si entra al costo di € 13, con qualche euro in più si può prendere l’audio guida ma non c’è in Italiano, quindi non l’abbiamo presa. Nella nostra lingua, comunque, vengono distribuiti dei depliant con qualche breve spiegazione.
Da lì si accede dapprima in alcune stanze interne, dopodiché si va nei giardini interni, in cui sono dislocati diversi padiglioni.
Ogni costruzione è realizzata nello stile modernista, il tutto risulta molto piacevole e armonioso. Si può entrare in un padiglione dove era collocata una sala operatoria circolare, con tante vetrate che danno sul medesimo giardino. Poi si entra in un altro padiglione, con un grande stanzone dove venivano ricoverati malati con gravi patologie infettive e poi, per finire, nel padiglione più bello e ben decorato, dove c’è anche una stanza che porta il nome dell’architetto Montaner, che ha progettato la struttura.
Visitato quest’ultimo luogo, siamo ridiscesi per la strada di prima, raggiungendo di nuovo la nostra fermata, per tornare a Diagonal.
Da Diagonal, abbiamo passeggiato lungo Passeig de Gracia, incontrando, dapprima a sinistra, Casa Milà e, dopo circa 800 metri, Casa Battlò e le altre famose case appartenenti alla Manzana della discordia. Tale appellativo gli deriva dalla diversa interpretazione che i vari progettisti hanno dato del modernismo catalano dell’epoca. Le linee sinuose e tondeggianti di Casa Battlò, quelle più squadrate di Casa Amattler accanto alla prima, e quelle raffinate di Lleo Morera. Casa Battlò l’avevamo già visitata quindi mi ero informata per entrare in casa Amattler, anch’essa aperta al pubblico. Poi, però, causa stanchezza, dopo qualche foto di rito, abbiamo preferito proseguire oltre, lasciandocela magari per la prossima volta.
Abbiamo preso così la metro alla fermata Passeig de Gracia, fino a Liceu. Qui, abbiamo fatto una capatina nella casa del Jamon, dove vengono venduti i famosi prosciutti spagnoli. Abbiamo comprato un panino con lo squisitissimo prosciutto (davvero buonissimo) e abbiamo preso La Rambla, direzione porto, per fare ritorno in nave.
Stanchi ma soddisfatti, una volta a bordo, siamo andati a mangiare al buffet, dopodiché piccolo riposino d’obbligo. Successivamente, abbiamo fatto una dovuta capatina al buffet della merenda (non potevo rinunciare ai dolcetti ricoperti dalla golosa crema al cacao sempre presente sulle navi Costa) e poi, subito dopo, a smaltire grassi nella spa (ovviamente si fa per dire!).
Ci siamo goduti il centro benessere per qualche oretta, prima di andarci a preparare per il teatro e per la cena.
Dopo cena, era prevista, nel lido centrale del ponte nove, la notte bianca. Siamo andati a dare un’occhiatina, devo dire davvero una piacevole atmosfera, hanno organizzato proprio una bella festa. Il ponte era tutto addobbato di bianco e due violiniste suonavano sui cubi seguendo i ritmi moderni della musica diffusa. La cosa più carina delle navi da crociera è che puoi vedere scatenarsi in pista gente di tutte le età. Ragazzini galvanizzati alle prime esperienze e vecchietti ringalluzziti, a me questa cosa piace molto. Anch’io sono anni che non frequento una discoteca e una serata a bordo così fa sempre piacere.
Dopo qualche balletto, siamo scesi al ponte cinque per prendere qualcosa da bere (naturalmente compreso nel nostro ottimo pacchetto brindiamo) e poi, finalmente a nanna.

Ecco alcune foto:
Casa Comalat
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[/url]PA230082 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
Les Punxes
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[/url]PA230087 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

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Ospedale Sant Pau
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[/url]PA230112 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA230116 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA230121 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA230138 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA230141 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

Casa Batllò
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[/url]PA230151 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

Casa Amatller
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[/url]PA230152 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

Casa Lleo Morera
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[/url]PA230159 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

Menù della serata
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[/url]PA230179 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA230180 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

Io ho preso per antipasto il flan di asparagi col formaggio, molto buono. Provato a prendere il Bisque di crostacei ma in pratica ho sentito solo l'odore e visto il colore:eek:, preferendo di mandarlo indietro e garantisco che non sono così difficile di gusti. Buono il risotto coi funghi e lo strudel con radicchio e formaggio, anche naturalmente la torta con nocciole e cioccolata (sono decisamente golosa)
 
Complimenti per le bellissime foto, sembra di essere stati lì con te a osservare ad occhio nudo.
È un piacere poter seguire il tuo diario di viaggio, Ilaria.
 
Barcellona:
Arriviamo al giorno tanto atteso. Benché sia stata molte volte a Barcellona in altre crociere, ho concentrato tutte le mie forze su questo scalo in quanto la città catalana offre sempre tanto da vedere, anche a chi come me c’è già stato. Dopo aver visitato il Parco Guell, quello della Ciutadella, internamente sia la Sagrada Familia, Casa Battlò, la Petrera che Palazzo Guell, stavolta, grazie ai consigli su questo sito, siamo andati a vedere un luogo meno battuto dai turisti ma molto interessante, L’Ospedale di Sant Pau.
In verità, prima di arrivare lì, avevo previsto un tour per alcuni dei palazzi più belli del modernismo barcellonese.
Quindi abbiamo preso, come di consueto, il bus costa al prezzo di circa € 10 ciascuno (ho letto sempre nel forum che c’è anche un bus cittadino che fa lo stesso tragitto per € 4 cad. andata e ritorno però non l’ho mai preso e una volta ho visto un gran caos di gente che si affollava per riuscire a salire, quindi, alla fine abbiamo preferito non rischiare, dato che la differenza non era eccessiva) che ci ha portati nella famosa piazza, poco distante dalla statua di Colon.
Da lì abbiamo raggiunto la Rambla e siamo scesi alla prima fermata della metro più vicina, quella di Drassanes. Abbiamo acquistato il biglietto se non erro T10, quello che al prezzo di 10€, si può prendere la metro (sempre se non sbaglio) per dieci volte.
Da lì, linea L3 verde fino a Diagonal. A Diagonal, siamo scesi, in pratica davanti alla Petrera, abbiamo percorso una piccola parte del Passeig de Gracia, fino appunto all’incrocio con la grande strada Diagonal. Da lì, abbiamo svoltato a destra per incontrare, poco dopo, sulla sinistra, attraversando quindi la strada, la prima casa prevista nel mio tour fai da te: Casa Comalat, il cui progettista ha ripreso alcune caratteristiche di Casa Battlò di Gaudì. Dopo una rapida lettura delle caratteristiche della singolare costruzione scaricate da internet dalla sottoscritta, abbiamo proseguito verso il Palau del Baros de Quadras, stavolta sulla destra. Ammetto che quando ci siamo trovati davanti al luogo indicato sulla cartina, abbiamo avuto il dubbio che si trattasse proprio del palazzo in questione, dato che non era così vistoso e riconoscibile. Dopo una breve sosta, il nostro giro è proseguito sempre su Diagonal, raggiungendo, sulla sinistra la Casa de lel Punxes, ben riconoscibile, con le alte guglie che la contraddistinguono. Anche qui, mio marito si è sorbito la mia accurata descrizione (d’altronde la designata a occuparsi dei tour on line sono io, sempre la sottoscritta trascorre ore e ore sul web cercando di realizzare una buona escursione, quindi, mi pare giusto che poi lui si sorbisca il sermone da me reperito con tanta cura:D!), quindi siamo andati oltre, fino a giungere, poco distante, la fermata della metro Verdaguer, per prendere la linea L5 azzurra per l’ospedale sant Pau. Anche alla fermata Diagonal sarebbe stato possibile prendere il raccordo con questa linea, però, ho ben pensato di sfruttare la situazione per fare appunto un giro per la città, fino ad andare all’altra fermata.
Da lì, in pochi minuti siamo arrivati vicino all’ospedale costruito in stile modernista. Dalla fermata, ci siamo guardati attorno e da lontano ho scorto qualcosa che poteva assomigliare a ciò che cercavamo. Abbiamo percorso una strada in salita e per fortuna non mi ero sbagliata, ci siamo trovanti di fronte alla nostra meta.
Nel sito si entra al costo di € 13, con qualche euro in più si può prendere l’audio guida ma non c’è in Italiano, quindi non l’abbiamo presa. Nella nostra lingua, comunque, vengono distribuiti dei depliant con qualche breve spiegazione.
Da lì si accede dapprima in alcune stanze interne, dopodiché si va nei giardini interni, in cui sono dislocati diversi padiglioni.
Ogni costruzione è realizzata nello stile modernista, il tutto risulta molto piacevole e armonioso. Si può entrare in un padiglione dove era collocata una sala operatoria circolare, con tante vetrate che danno sul medesimo giardino. Poi si entra in un altro padiglione, con un grande stanzone dove venivano ricoverati malati con gravi patologie infettive e poi, per finire, nel padiglione più bello e ben decorato, dove c’è anche una stanza che porta il nome dell’architetto Montaner, che ha progettato la struttura.
Visitato quest’ultimo luogo, siamo ridiscesi per la strada di prima, raggiungendo di nuovo la nostra fermata, per tornare a Diagonal.
Da Diagonal, abbiamo passeggiato lungo Passeig de Gracia, incontrando, dapprima a sinistra, Casa Milà e, dopo circa 800 metri, Casa Battlò e le altre famose case appartenenti alla Manzana della discordia. Tale appellativo gli deriva dalla diversa interpretazione che i vari progettisti hanno dato del modernismo catalano dell’epoca. Le linee sinuose e tondeggianti di Casa Battlò, quelle più squadrate di Casa Amattler accanto alla prima, e quelle raffinate di Lleo Morera. Casa Battlò l’avevamo già visitata quindi mi ero informata per entrare in casa Amattler, anch’essa aperta al pubblico. Poi, però, causa stanchezza, dopo qualche foto di rito, abbiamo preferito proseguire oltre, lasciandocela magari per la prossima volta.
Abbiamo preso così la metro alla fermata Passeig de Gracia, fino a Liceu. Qui, abbiamo fatto una capatina nella casa del Jamon, dove vengono venduti i famosi prosciutti spagnoli. Abbiamo comprato un panino con lo squisitissimo prosciutto (davvero buonissimo) e abbiamo preso La Rambla, direzione porto, per fare ritorno in nave.
Stanchi ma soddisfatti, una volta a bordo, siamo andati a mangiare al buffet, dopodiché piccolo riposino d’obbligo. Successivamente, abbiamo fatto una dovuta capatina al buffet della merenda (non potevo rinunciare ai dolcetti ricoperti dalla golosa crema al cacao sempre presente sulle navi Costa) e poi, subito dopo, a smaltire grassi nella spa (ovviamente si fa per dire!).
Ci siamo goduti il centro benessere per qualche oretta, prima di andarci a preparare per il teatro e per la cena.
Dopo cena, era prevista, nel lido centrale del ponte nove, la notte bianca. Siamo andati a dare un’occhiatina, devo dire davvero una piacevole atmosfera, hanno organizzato proprio una bella festa. Il ponte era tutto addobbato di bianco e due violiniste suonavano sui cubi seguendo i ritmi moderni della musica diffusa. La cosa più carina delle navi da crociera è che puoi vedere scatenarsi in pista gente di tutte le età. Ragazzini galvanizzati alle prime esperienze e vecchietti ringalluzziti, a me questa cosa piace molto. Anch’io sono anni che non frequento una discoteca e una serata a bordo così fa sempre piacere.
Dopo qualche balletto, siamo scesi al ponte cinque per prendere qualcosa da bere (naturalmente compreso nel nostro ottimo pacchetto brindiamo) e poi, finalmente a nanna
Io ho preso per antipasto il flan di asparagi col formaggio, molto buono. Provato a prendere il Bisque di crostacei ma in pratica ho sentito solo l'odore e visto il colore:eek:, preferendo di mandarlo indietro e garantisco che non sono così difficile di gusti. Buono il risotto coi funghi e lo strudel con radicchio e formaggio, anche naturalmente la torta con nocciole e cioccolata (sono decisamente golosa)

Complimenti per il bel diario,ho fatto la stessa Crociera dal 10 al 15,mi sono trovato molto bene con Costa Favolosa...
 
Ultima modifica:
Anch'io sto seguendo il tuo diario e....complimenti ...tuo marito deve essere entusiasta di te che ti sei aggiornata sulla visita dei vari palazzi.

Ho fatto anch'io questa crociera e precisamente dal 10 al 15 ottobre, ....e vedo che i menu' non sono cambiati.
Ho fatto poi una recensione dei questa crociera postata in un thread, e sono curiosa di vedere se ti sei trovata bene come me.(ma non in tutto)....aspetto il seguito....
 
Anch'io sto seguendo il tuo diario e....complimenti ...tuo marito deve essere entusiasta di te che ti sei aggiornata sulla visita dei vari palazzi.

Ho fatto anch'io questa crociera e precisamente dal 10 al 15 ottobre, ....e vedo che i menu' non sono cambiati.
Ho fatto poi una recensione dei questa crociera postata in un thread, e sono curiosa di vedere se ti sei trovata bene come me.(ma non in tutto)....aspetto il seguito....

Avevo letto la tua recensione e anche partecipato attivamente:D. Sono d'accordo con te in molti punti, anch'io era un po' che non salivo a bordo di una nave Costa, veramente la prima crociera che ho fatto, dopo diversi anni, è stata ad aprile su Pacifica, ma l'esperienza non è stata entusiasmante, forse però si è trattato solo di sfortuna. A dire il vero, non avrei voluto prenotare di nuovo con la Compagnia, ero orientata decisamente sulla concorrenza, che in genere non mi ha mai deluso. Poi, però, abbiamo trovato questa crociera breve, a un prezzo molto vantaggioso, inoltre adoro il Samsara, quindi alla fine la nostra scelta è ricaduta su Favolosa e non ce ne siamo pentiti. È andato tutto piuttosto bene, non posso lamentarmi di nulla o quasi. Anch'io ho notato meno personale a bordo, credo provino ad ottimizzare al massimo, penso sia indispensabile per garantire prezzi così bassi.
 
Marsiglia
A Marsiglia, l’escursione fai da te non è andata bene come a Barcellona. Premetto che anche in questa città siamo stati più volte, visitando la Chiesa di Notre Dame de la Garde, le isole, in particolare le chateau d’if, il famoso carcere in cui veniva rinchiuso Edmond Dantes nel romanzo “Il conte di Montecristo”. Una curiosità, se tale personaggio è pura opera di fantasia, un altro pare abbia davvero transitato nelle prigioni: La maschera di ferro. Sembra, infatti, che qui stette per molti anni un uomo dal volto ricoperto da una maschera di ferro, la cui identità alcuni attribuiscono al fratello gemello del Re Sole.
Per chi non è stato sull’isolotto, consiglio la visita, meglio nel periodo estivo dato che sia i battelli che partono dal porto vecchio che le escursioni delle Compagnie, in genere, prevedono anche una sosta sull’altra isola più grande, circondata da acque turchesi dove poter fare un tuffo.
Tornando alla mia ultima escursione fai da te, avendo già visto tutte queste belle cose e informandomi sul web, avevo scelto di prendere come al solito la navetta Costa per raggiungere il porto vecchio e da lì fare una passeggiata al forte San Jean, che si trova proprio all’imboccatura, quindi, attraverso un ponte, arrivare ai grandi padiglioni moderni per vedere il museo delle Civiltà del Mediterraneo. Questo avevo letto navigando su internet e le recensioni erano tutte positive.
Quando siamo arrivati a destinazione, però, non ho trovato ciò che mi aspettavo o meglio, il forte era lì ma non sembrava visitabile. Inizialmente, non riuscivo a capire proprio dove si entrasse, poi, salendo delle scale, abbiamo trovato un ponte in ferro che pareva dare accesso alla fortezza, ma il cancello era chiuso e, a dire il vero, lo sembrava da molto. Non sono nemmeno riuscita ad arrivare ai musei… Così ho pensato di andare a visitare la grande chiesa poco distante, la Cattedrale de la Major, ma, incamminandoci in sua direzione, ci siamo resi conto che anch’essa era chiusa. Che il martedì sia il giorno di chiusura a Marsiglia? Francamente, non ho fatto nulla per scoprirlo, tanto ormai quel che è stato è stato, pazienza.
Così, abbiamo fatto una passeggiata per il Porto vecchio, addentrandoci in una delle strade principali (dovrebbe essere la Canebiere), dove abbiamo trovato un bel negozio, pieno di leccornie a prezzi accessibili, un Franchising di nome Hema. Non conoscendolo, e fidandoci poco, abbiamo acquistato giusto qualcosa attirati dai prezzi accessibili. Ho avuto brutte esperienze comprando generi alimentari all’estero, ci è capitato spesso di buttarli al rientro. Stavolta, invece, ci siamo pentiti di non averne comprati di più, sia i dolci che i salati erano proprio buoni! Pensavo che anche in Italia ci fosse questa catena ma a quanto pare non è così. Ho cercato al pc e sembra che nel Bel Paese ancora non esistano dei punti vendita, comunque, è possibile fare acquisti on line.
Dopo la passeggiata, siamo tornati alla fermata dello Shuttle, che hanno spostato nella strada adiacente al Forte Saint Jean (ho pensato di essere stata fortunata, prima di scoprire che era chiuso:)!).
Un’altra curiosità: transitando col bus nel porto commerciale di Marsiglia, quello dov’era ormeggiata la Favolosa, abbiamo notato la Costa NeoClassica ferma in un bacino, immaginando per un restauro. Sono andata a informarmi sul web e pare ci sia stata una diatriba tra il porto di Genova e la Compagnia. La nave era ferma nel porto italiano, pronta per subire una manutenzione straordinaria di qualche giorno. Però, a seguito di uno sciopero, sembra che la Compagnia abbia deciso di trasferirla a Marsiglia, nel timore di subire inaccettabili ritardi.
Comunque, la nave, da quanto ho capito, non subirà modifiche importanti. Noi avevamo notato una poppa alquanto singolare, non proprio in armonia con il resto dello scafo e pensavamo che si trattasse di una miglioria fatta nel porto francese. In verità, si tratta di una variazione apportata dal passaggio da Classica a Neo Classica, avvenuto qualche anno fa.
Tornando al diario, giunti in nave, rendendomi conto a sorpresa che il ristorante era aperto (venivo da una crociera Costa in cui a pranzo il ristorante era stato aperto solo il giorno di navigazione), siamo andati a pranzare lì, in total relax. A dirla tutta, a me piace sedermi a tavola senza dover fare file al buffet o andare in cerca del cibo preferito, prendendo un mucchio di cose che non si sa se siano di proprio gradimento. Non so, sarà solo una sensazione mia, ma davvero pranzare a buffet lo trovo confusionario e non parlo solo della quantità di gente, quella, per fortuna, con gli scali lungi, in genere non è un problema. Mi riferisco, in particolar modo, a quella sensazione a fine pasto di non capire se si è mangiato troppo, il giusto, o troppo poco:(. Ammetto che, qualche volta, un po’ per sbrigarsi, andiamo anche noi su, pure per la curiosità di vedere cosa viene servito, però il mio preferito resta il ristorante.
Dopo pranzo, riposino, mio marito, da qualche tempo appassionato di bicicletta, è andato in palestra per un po’ di Cyclette, io nel frattempo, per restare coerente con tutto il resto della crociera, capatina al buffet delle merenda!
Dopodiché, le solite cose: Spa, teatro (bello spettacolo dei pattinatori sul ghiaccio, ballerini e cantanti), ristorante, sosta al bar Palatino per il mio cocktail preferito e quindi a nanna, nella consapevolezza di avvicinarsi inesorabilmente verso la fine della crociera.

Costa NeoClassica ferma in porto
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[/url]SAM_0078 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

particolare della poppa
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Qualche scatto a Marsiglia
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Spettacolo dei pattinatori
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[/url]PA240226 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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[/url]PA240229 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
 
Ultima modifica:
Savona.
Ed eccoci purtroppo all’ultima tappa.
Anche qui, avendo scelto già in passato l’escursione (che consiglio) a Montecarlo, quella all’acquario di Genova e giro del porto in battello, essendo stati più volte in quest’ultima città (Genova) con navi della concorrenza e avendo anche già fatto una bella escursione fai da te a Savona, dove abbiamo visto la cattedrale, le varie piazze più importanti e il forte Priamar, stavolta abbiamo scelto di scendere per una passeggiata senza troppe pretese.
Confesso che, da crocierista incallita, ciò che mi piace di questa modalità di viaggio, non è solo vedere città nuove ma anche, o forse soprattutto, il resto, che rende la crociera unica. Il mare, i tramonti, le coccole, il divertimento, il benessere, il buon cibo ecc. ecc. ecc. Spero che qualcuno qui, nel sito, comprenda cosa intendo perché al di fuori spesso è difficile farsi capire. In molti, dicono sia meglio andare a conoscere i luoghi nel loro cuore, sostandoci con calma, soggiornando in albergo. Probabile che sia meglio per alcuni versi, per avere più tempo per le escursioni, ma in tal modo si perdono tutte quelle cose che solo una crociera ti può dare. Ammetto di aver riflettuto molto al riguardo ma, almeno al momento, resto dell’idea che viaggiare a bordo delle meravigliose navi da crociera, sia il mio tipo di vacanza preferita.
Comunque, dato che in effetti, ultimamente ci siamo un po’ ripetuti con diverse crociere con tappe simili, ora abbiamo deciso di allargare i nostri orizzonti e ripromessi che per la prossima, ci allontaneremo un po’. Perché, unire il confort della nave e di tutti i suoi servizi alla scoperta di posti da favola, è fantastico e l’ho provato ad esempio con la crociera a Dubai, che porto nel cuore.
Tornando a noi, a Savona, quindi, siamo scesi per una passeggiata, percorso la nota Via Paleocapa, poi svoltato a destra, in Corso Italia, come letto dai consigli su questo sito, fino a giungere a Piazza Marconi, con la fontana Del Pesce e il Teatro Chiabrera. Da lì, siamo tornati indietro, verso Via Paleocapa, in cerca di qualcosa di tipico da assaggiare. Avevo letto che una specialità del luogo fosse la Farinata ma ho chiesto in molti forni e nessuno ne aveva. La volta precedente eravamo stati in un locale, di cui avevo letto sempre nel sito, che si trova su di una parallela di Via Paleocapa. Detto locale si chiama proprio “Farinata” e io contavo di assaggiare la pietanza tipica. In verità, ci dissero che era troppo presto e che sarebbe stata pronta per l’ora di pranzo, quindi, non avendo voglia di attendere, ce ne siamo andati. Stavolta, abbiamo provato a tornarci ma era chiuso. In giro, dalle informazioni desunte, credo di aver capito che venga servita solo in alcuni ristoranti mentre io pensavo si potesse acquistare come una pizza salata da forno…
Comunque, dato l’insuccesso con la Farinata e avendo letto anche di un altro piatto tipico, le panisse fritte, da poter acquistare in un altro locale vicino, sito in una strettissima traversa di Via Pia, siamo andati a provare lì. Stavolta siamo stati più fortunati, il proprietario del locale (credo si chiami “Fette Panissa”, il locale naturalmente ;-)) è stato gentilissimo, ha fritto le panisse al momento, per noi, ci ha spiegato qualcosa sulla loro preparazione (simile a una polenta ma di farina di ceci) e servito le panisse calde calde nel mezzo di un panino morbido: inutile dire che erano sublimi!! Consigliatissime, naturalmente.
Soddisfatti, con in mano i nostri panini imbottiti, abbiamo fatto un altro giretto per le vie di Savona, quindi tornati a bordo per pranzare al buffet (il giorno di imbarco a Savona il ristorante era chiuso).
Dopo pranzo e dopo il riposino, ultima volta alla nostra amatissima spa, dove siamo rimasti per qualche oretta tra bolle d’acqua, tisane e tanto relax.
Alla fine della nostra ultima giornata di crociera, solita cena al ristorante, due salti al bar palatino, dove c’erano i ballerini che invitavano gli ospiti ai balli di gruppo e io non mi sono fatta pregare. Sorseggiato il mio amatissimo cocktail analcolico (non ne ricordo il nome, forse pink panther), a base di fragole, cocco, se non erro ananas e poi panna montata a guarnire il tutto, ottimo per chi è goloso come la sottoscritta.
E così, è terminata anche quest’ultima giornata, l’indomani ci aspettava una di certo meno entusiasmante. Lo sbarco, comunque, è stato abbastanza rapido, forse troppo l’intervallo tra l’orario in cui si doveva lasciare la cabina e quello dello discesa a terra, però, una volta giunti al luogo di incontro, ci hanno fatto aspettare meno del previsto, quindi non mi lamento.
Finisce qui il mio diario, spero non vi abbia annoiato troppo ma anzi di avervi dato qualche consiglio utile e magari fatto un po’ sognare, insieme a me!
Se qualcuno ha domande da fare, sono a disposizione, a presto con la prossima crociera!

Prua della Favolosa
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[/url]PA250231 by ilaria carioti, su Flickr[/IMG]

cattedrale
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Fontana del Pesce
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Stato
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