Tornato da pochi giorni da Costa Firenze e dai Fiordi Norvegesi. Devo dire che è stato quasi tutto perfetto soprattutto per quanto riguarda il clima, davvero clemente rispetto alle settimane precedenti. Per il resto, la Norvegia è un incanto. Consiglio vivamente a tutti di andarci almeno una volta nella vita, anche meglio senza una crociera in modo da viverla completamente.
Nota dolente il volo charter di ritorno con Electra Airways: all'andata era stato tutto perfetto, magari perché "obbligati" a rispettare gli orari di Costa. Per il volo di ritorno siamo stati abbandonati in balia di questa compagnia bulgara.
Il nostro volo prevedeva partenza da Amburgo alle ore 15.20 per Catania con scalo tecnico a Venezia.
Per iniziare il gate apre con mezz'ora di ritardo rispetto alle 14.35 previste, poichè, abbiamo scoperto dopo, che l'aereo non era ancora arrivato.
Iniziano le procedure di imbarco: io e la mia famiglia siamo tra i primi a salire nel primo bus shuttle che, dopo aver fatto il giro dell'aeroporto, si ferma nei pressi dell'aereo dal quale stavano ancora scendendo i passeggeri del volo precedente. Tempo di attesa all'interno del bus 15 minuti.
Finalmente riusciamo a salire nell'aereo (sono le 15.20, l'ora prevista per la partenza) dove la hostess ripete più volte all'interfono <<Sbrigatevi a sistemare i bagagli e prendete posto!! Dobbiamo partire tra 10 minuti!!>>. Tra l'incredulità generale i passeggeri prendono posto, i portelli vengono chiusi e le scale rimosse. A quel punto, l'hostess, tramite interfono, ci comunica <<Niente da fare!! Abbiamo perso il nostro slot!! Dobbiamo aspettare 30 minuti!>>. Nel frattempo, all'esterno, iniziano le procedure di scarico dei bagagli precedenti e il carico dei nostri bagagli. Un po' tutti ci sentiamo presi in giro. Il personale di bordo inizialmente non ammette che il volo precedente aveva ritardato, per carità, una cosa che può capitare, ma perché non dichiarare il ritardo? Perché farci salire a bordo quando era chiaro a tutti che non saremmo partiti in tempo? Potevano lasciarci tranquillamente all'interno dell'aeroporto con l'aria condizionata. Sì, perché, poco dopo l'annuncio, l'aereo è spento, le porte chiuse, l'aria condizionata non funziona e, all'interno dell'aereo, l'aria diventa irrespirabile con 130 passeggeri e con la temperatura che schizza a 40°C. Una persona anziana si sente male e viene soccorsa dagli altri passeggeri, i bambini sono completamenti zuppi di sudore e gli adulti adirati. Il personale di bordo completamente incapace a gestire la situazione: invece di scusarsi, tranquillizzare e assistere gli ospiti, inveiva contro di loro e generava solo panico tra i passeggeri. Infine, con i passeggeri in piedi e la signora anziana ancora sdraiata tra i sedili con un'hostess che le passava una salviettina imbevuta sul collo, l'aereo inizia a muoversi. Dall'altro lato dell'aereo, un'altra hostess gridava all'interfono: <<Stiamo partendo! Stiamo Partendo!!>>. L'aereo, con una fretta mai vista, decolla velocemente. E così siamo in viaggio verso la prima tappa Venezia.
A Venezia scendono alcuni passeggeri. Noi purtroppo rimaniamo in balia di questi incompetenti.
Ci dicono che i restanti passeggeri devono scendere dall'aereo poiché devono fare rifornimento. Attendiamo circa 20 minuti prima che una navetta arrivi dall'aeroporto, perlomeno questa volta i portelli sono aperti e circola un po' di aria. Saliamo sulla navetta che sosta per 10 minuti davanti all'aereo, il tempo del rifornimento. Risaliamo in aereo e attendiamo. A un certo punto, ci comunicano che partiremo di lì a breve e prendiamo posto. In realtà poco dopo ci comunicano che dovevamo aspettare altri 20 minuti. Una presa in giro continua. Dopo circa 2 ora finalmente riprendiamo il nostro viaggio verso casa. Le hostess, esaurite tutte le giustificazione, infine dichiarano che c'è stato un problema tecnico.
A mio avviso non c'è stato nessun problema tecnico, solo l'incapacità del personale nel gestire la situazione, non l'ho mai sentito scusarsi per il disagio, e l'errata gestione iniziale del loro ritardo.
Sono alquanto sconcertato che Costa Crociere si affidi a compagnie del genere o offra servizi del genere, perché, se consideriamo anche l'aspetto economico, abbiamo pagato quasi 2.000€, tre persone AR, per volare con una compagnia alla quale non darei neanche 1€ per volare con loro. Con quei soldi avremmo potuto viaggiare con compagnie di bandiera piuttosto.
Un altro aspetto che volevo sottolineare è il cambio di itinerario operato da Costa: la crociera che abbiamo scelto a Gennaio prevedeva:
Kiel > Copenhagen > Sea Day > Flam > Bergen > Stavanger > Sea Day > Kiel
Venti giorni prima della partenza, dopo aver già saldato il conto, ci viene cambiato l'itinerario tra l'altro senza alcuna comunicazione, me ne sono accorto entrando per caso nell'App Costa. Al posto di un giorno di navigazione e di Bergen, e sottolineo Bergen, ci propinano due tappe insignificanti Kristiansand e Aarhus.
Sono rimasto molto deluso da questo.
Note a margine (per chi può interessare, per me indifferenti):
Nota dolente il volo charter di ritorno con Electra Airways: all'andata era stato tutto perfetto, magari perché "obbligati" a rispettare gli orari di Costa. Per il volo di ritorno siamo stati abbandonati in balia di questa compagnia bulgara.
Il nostro volo prevedeva partenza da Amburgo alle ore 15.20 per Catania con scalo tecnico a Venezia.
Per iniziare il gate apre con mezz'ora di ritardo rispetto alle 14.35 previste, poichè, abbiamo scoperto dopo, che l'aereo non era ancora arrivato.
Iniziano le procedure di imbarco: io e la mia famiglia siamo tra i primi a salire nel primo bus shuttle che, dopo aver fatto il giro dell'aeroporto, si ferma nei pressi dell'aereo dal quale stavano ancora scendendo i passeggeri del volo precedente. Tempo di attesa all'interno del bus 15 minuti.
Finalmente riusciamo a salire nell'aereo (sono le 15.20, l'ora prevista per la partenza) dove la hostess ripete più volte all'interfono <<Sbrigatevi a sistemare i bagagli e prendete posto!! Dobbiamo partire tra 10 minuti!!>>. Tra l'incredulità generale i passeggeri prendono posto, i portelli vengono chiusi e le scale rimosse. A quel punto, l'hostess, tramite interfono, ci comunica <<Niente da fare!! Abbiamo perso il nostro slot!! Dobbiamo aspettare 30 minuti!>>. Nel frattempo, all'esterno, iniziano le procedure di scarico dei bagagli precedenti e il carico dei nostri bagagli. Un po' tutti ci sentiamo presi in giro. Il personale di bordo inizialmente non ammette che il volo precedente aveva ritardato, per carità, una cosa che può capitare, ma perché non dichiarare il ritardo? Perché farci salire a bordo quando era chiaro a tutti che non saremmo partiti in tempo? Potevano lasciarci tranquillamente all'interno dell'aeroporto con l'aria condizionata. Sì, perché, poco dopo l'annuncio, l'aereo è spento, le porte chiuse, l'aria condizionata non funziona e, all'interno dell'aereo, l'aria diventa irrespirabile con 130 passeggeri e con la temperatura che schizza a 40°C. Una persona anziana si sente male e viene soccorsa dagli altri passeggeri, i bambini sono completamenti zuppi di sudore e gli adulti adirati. Il personale di bordo completamente incapace a gestire la situazione: invece di scusarsi, tranquillizzare e assistere gli ospiti, inveiva contro di loro e generava solo panico tra i passeggeri. Infine, con i passeggeri in piedi e la signora anziana ancora sdraiata tra i sedili con un'hostess che le passava una salviettina imbevuta sul collo, l'aereo inizia a muoversi. Dall'altro lato dell'aereo, un'altra hostess gridava all'interfono: <<Stiamo partendo! Stiamo Partendo!!>>. L'aereo, con una fretta mai vista, decolla velocemente. E così siamo in viaggio verso la prima tappa Venezia.
A Venezia scendono alcuni passeggeri. Noi purtroppo rimaniamo in balia di questi incompetenti.
Ci dicono che i restanti passeggeri devono scendere dall'aereo poiché devono fare rifornimento. Attendiamo circa 20 minuti prima che una navetta arrivi dall'aeroporto, perlomeno questa volta i portelli sono aperti e circola un po' di aria. Saliamo sulla navetta che sosta per 10 minuti davanti all'aereo, il tempo del rifornimento. Risaliamo in aereo e attendiamo. A un certo punto, ci comunicano che partiremo di lì a breve e prendiamo posto. In realtà poco dopo ci comunicano che dovevamo aspettare altri 20 minuti. Una presa in giro continua. Dopo circa 2 ora finalmente riprendiamo il nostro viaggio verso casa. Le hostess, esaurite tutte le giustificazione, infine dichiarano che c'è stato un problema tecnico.
A mio avviso non c'è stato nessun problema tecnico, solo l'incapacità del personale nel gestire la situazione, non l'ho mai sentito scusarsi per il disagio, e l'errata gestione iniziale del loro ritardo.
Sono alquanto sconcertato che Costa Crociere si affidi a compagnie del genere o offra servizi del genere, perché, se consideriamo anche l'aspetto economico, abbiamo pagato quasi 2.000€, tre persone AR, per volare con una compagnia alla quale non darei neanche 1€ per volare con loro. Con quei soldi avremmo potuto viaggiare con compagnie di bandiera piuttosto.
Un altro aspetto che volevo sottolineare è il cambio di itinerario operato da Costa: la crociera che abbiamo scelto a Gennaio prevedeva:
Kiel > Copenhagen > Sea Day > Flam > Bergen > Stavanger > Sea Day > Kiel
Venti giorni prima della partenza, dopo aver già saldato il conto, ci viene cambiato l'itinerario tra l'altro senza alcuna comunicazione, me ne sono accorto entrando per caso nell'App Costa. Al posto di un giorno di navigazione e di Bergen, e sottolineo Bergen, ci propinano due tappe insignificanti Kristiansand e Aarhus.
Sono rimasto molto deluso da questo.
Note a margine (per chi può interessare, per me indifferenti):
- La maggior parte del personale di bordo parlava solo esclusivamente inglese
- Animazione molto soft
- Le temperature e il clima non mediterraneo non hanno reso possibile sfruttare appieno gli spazi esterni
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