• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Disoccupazione Costa Crociere

Robwing

New member
Ciao a tutti,

vengo fresco fresco da una giornata di selezione. Ci hanno spiegato la questione dei 5 mesi in nave e 2 mesi a terra. Nei 2 mesi non percepiamo stipendio, ma possiamo chiedere la disoccupazione allo stato.

Ho fatto qualche ricerca su internet e ho qualche dubbio. Faccio notare che la legge è cambiata appena l'anno scorso. I miei dubbi sono i seguenti:

secondo la nuova legge ha diritto alla disoccupazione "Chi perde involontariamente il lavoro". Ora questa cosa mi fa pensare. Quando andiamo a firmare il contratto (di 5 +/- 1 mese) noi sappiamo già prima che quel lavoro finirà da lì a 5 mesi. Non perdiamo il lavoro involontariamente. Firmiamo un contratto a tempo, quindi scegliamo volontariamente di lavorare solo per 5 mesi. Basta questo a farci perdere il diritto o è solo una mia paranoia senza fondamento?

Inoltre poi, ho letto da qualche parte, che si è costretti ad andare al proprio CIP il giorno dopo essere stati licenziati altrimenti si perde tutto. E' vero? Com'è possibile tornare il giorno dopo a casa propria quando il giorno prima si è scesi dalla nave? Possibile che ci siano tempi così stretti? Faccio notare che questa cosa del giorno dopo non è scritta sul sito dell'INPS.

Sul sito dell'INPS ho letto poi che la domanda deve essere presentata in maniera telematica via web. Non la facevano i sindacati?

INPS - Mini-Disoccupazione: https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=;0;5673;8126;&lastMenu=8126&iMenu=1&iNodo=8126&p4=2

INPS - Disoccupazione: https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=;0;5673;8127;&lastMenu=8127&iMenu=1&iNodo=8127&p4=2

Grazie a chiunque mi voglia aiutare a capirci qualcosa.
Cordiali Saluti.
 
Mi sembra che puoi richiedere la disoccupazione a requisiti ridotti e viene liquidata in una unica soluzione. Ti puoi appoggiare ad un caaf
 
Mi sembra che puoi richiedere la disoccupazione a requisiti ridotti e viene liquidata in una unica soluzione. Ti puoi appoggiare ad un caaf
No, la requisiti ridotti e' stata sostituita dalla miniAspi, con domanda e pagamento immediati.
Quando smetti, in caso di Aspi, hai 7 gg di tempo per inoltrare la domanda di disoccupazione. I primi 8 gg non ti saranno liquidati, nel senso che la disoccupazione parte dall'ottavo giorno. Puoi presentarla anche dopo, ma perdi giorni di disoccupazione (cioè riscuoti meno). Quando dicono che non devi perdere il lavoro in modo volontario intendono che hai diritto alla disoccupazione se termini il contratto a seguito di licenziamento (come nel caso di contratti a tempo determinato come il tuo) e NON per dimissioni (quindi se per esempio dopo 4 mesi molli il lavoro perché non ce la fai, non puoi fare la domanda). Se non hai dimestichezza con i moduli, puoi andare in un Caaf e pensano loro ad inoltrare la domanda telematicamente, altrimenti vai nel sito del l'inps, ti registri e ti doti di password e fai da solo (la domanda, tra l'altro, e' piuttosto semplice).
La miniAspi adesso viene erogata subito, con pagamenti mensili, fino allo scorso anno la domanda andava presentata l'anno successivo.
il CIP e' il centro per l'impiego? No, non è' necessario andarci subito, ma quanto prima, comunque non oltre la settimana. A dire il vero da novembre 2013 non sarebbe obbligatorio e anzi alcuni uffici del lavoro non accolgono nessuna richiesta, io comunque andrei lo stesso per comunicare l'immediata disponibilità al lavoro poiché diverse domande di aspi sono rimaste in attesa di liquidazione proprio perché la persona non era andata all'ufficio di massima occupazione.
 
Ultima modifica:
comunque viviamo in un mondo triste...secondo voi questi contratti a 5 mesi invogliano il lavoratore a dare il massimo? secondo me no e abbassano la qualità del servizio sulle navi...intendiamoci non sarà cosi in tutti i casi ma secondo me le compagnie come qualsiasi ditta ci perdono in qualità a promuovere contratti a breve termine...
 
Guarda che ci son contratti che sono a scadenza, ma dopo il periodo a terra, senza retribuzione, vieni riassunto con le stesse modalità, i così detti "turni particolari".
 
Ok, grazie.

Certo che se facessero dei bei contratti a tempo indeterminato con retribuzione (anche dando qualcosa in meno) anche nei periodi di terra sarebbe tutto più facile. Si vede che a livello economico all'azienda conviene fare così... Alla fine se si viene sistematicamente richiamati è come aver un lavoro a tempo indeterminato... Però senza averne l'assoluta certezza. All'azienda può sempre girare male e non ti richiama più...
 
A dire la verita' si e' sempre fatto cosi'.
Ci si imbarca per un tot di mesi, secondo il contratto, poi si sbarca liquidati e poi si fanno le ferie e si ricomincia daccapo.
Con il passare del tempo e del lavoro si passa al turno particolare come diceva Rodolfo che viene dato secondo dei parametri che non sto a elencare, in questo modo si ha la "certezza" che allo scadere delle ferie si ha la "precedenza" su altri che ricoprono quella posizione. Poi c'è la CRL che sarebbe la continuita', ma non e' che tutti riescono a ottenerla.
Comunque si parla di contratti italiani bene o male con il registro internazionale, al contrario peggio sarebbe sotto certi punti di vista i contratti internazionali che non prevedono contributi, cassa marittima....
 
Si ma leggendo questo mi girano i marroni.. Perché praticamente così facendo è come se le compagnie armatrici usino la disoccupazione per pagare le ferie....
Come se le ferie degli operai Fiat fossero sostituite da cassa integrazione a spesa della comunità...
 
Mettili in standby ;) ;); che io sappia le ferie maturate e non godute a bordo, come tutte le altre indennità maturate, vengono monetizzate ed erogate in sede di liquidazione.
 
Scusate forse mi sono espresso male nella forma.
Intendevo dire che quando si parte si firma un contratto, si lavora a bordo e si prende lo stipendio. Quando si sbarca e quindi si va in ferie (in questo senso, intendendo il periodo a casa che normalmente non e' pagato) si e' come licenziati e per questo liquidati in toto. Poi si ricomincia un nuovo giro al termine del periodo a casa con il nuovo imbarco.
Inoltre vorrei dire che il marittimo normalmente non fa domanda di disoccupazione quando sbarca, disoccupazione di cui mi pare ce ne siano due tipi se non sbaglio e bisogna vedere se si rientra nei requisiti dovuti, non avendola mai chiesta so a grandi linee come avviene ma dovete aggiornarvi sempre perche' queste cose cambiano in continuazione.
Il marittimo non fa disoccupazione normalmente perche' non gli conviene poi tanto perche' per ogni tot di disoccupazione che si fa si devono fare piu' anni di lavoro per recuperare il periodo. Quindi considerando che fare sei mesi di disoccupazione equivarebbe a impegnarsi circa un anno di lavoro in piu' non so a chi conveng, inoltre il discorso contributivo ne risente di conseguenza.
Sperp di essermi spiegato meglio
 
.
Comunque si parla di contratti italiani bene o male con il registro internazionale, al contrario peggio sarebbe sotto certi punti di vista i contratti internazionali che non prevedono contributi, cassa marittima....

Andando oltre il mondo delle crociere e non fermandomi a quello prendo spunto per osservare che la globalizzazione del mercato del lavoro ha dilatato le opportunità d'acquisire mano d'opera a basso costo o comunque a condizioni molto vantaggiose e tra un po' probabilmente ciò che ha interessato solo la mano d'opera meno qualificata interesserà anche le categorie professionalmente più qualificate. Ciò avverrà quando anche nell'ambito di paesi emergenti ma più poveri si potranno reperire dette professionalità.
A mio modesto avviso la scelta compiuta anni fa per precisi interessi di parte (multinazionali) di liberalizzare il mercato del lavoro a livello globale senza prima attenuare e mitigare enormi differenze sociali, economiche e giuridiche tra singoli paesi e civiltà non può che peggiorare le condizioni dei lavoratori di nazioni e contesti finora più garantiti.
Una rivoluzione epocale ed un processo i cui sviluppi in corso sono di una potenza dirompente e micidiale forse sono stati gestiti senza valutarne la portata complessiva e destabilizzante.
La reazione a catena messa in moto mi sembra però ormai inarrestabile.
Spero tanto di sbagliarmi ma dall'andazzo in corso salvo energiche inversioni di rotta o efficaci correttivi i lavoratori italiani ed europei per intravedere quale rischia d'essere il loro futuro a medio e lungo termine potranno orientarsi osservando cos'è altrove il mondo del lavoro.
Preferirei pensare ad altro, essere ottimista ad oltranza.
Guardare avanti ed anticipare tempi ed eventi in certi casi non è piacevole ma guardandomi intorno prendo atto che certe cose che paventavo da molto tempo si sono poi realizzate e non si sono certo realizzate per caso ma perché ce n'erano le premesse.
 
Ultima modifica:
MareMagnum, non vorrei sbagliare, ma mi sembra che i periodi di disoccupazione siano coperti da contribuzione figurativa e valgono per il calcolo della pensione. Non so, però, se ultimamente sia cambiato qualcosa.
 
Su questo come vi dicevo non ero sicuro perche' non l'ho mai chiesta per fortuna.
Pero' su qualcosa comunque ci deve essere qualche inghippo. Cerchero' di vedere se riesco ad informarmi.
Grazie Rodolfo per la precisazione
 
Mettili in standby ;) ;); che io sappia le ferie maturate e non godute a bordo, come tutte le altre indennità maturate, vengono monetizzate ed erogate in sede di liquidazione.

Sia chiaro che non c'è lho con i lavoratori marittimi che ovviamente si devono adattare a questo modo di fare, ma con le multinazionali armatrici che se ho ben capito il meccanismo a mio parere ci lucrano sopra.
 
Sinceramente non so quanto ci lucrino, anche perche' loro pagano lo stipendio, assicurazione o cassa, contributi dove dovuti per contratto, liquidazione allo sbarco. E poi 90 su 100 ti richiamano se va tutto bene e sono soddisfatti. Poi si prende con il tempo il tp, turno particolare e qualcuno riesce ancora a prendere la Crl. Questo e' il normale svolgimento delle operazioni. I marittimi che fanno disoccupazione sono pochi in fin dei conti perche' oltre al fatto di ritrovarsi nei requisiti e' anche un po' controproducente. Non riesco a cogliere dove sarebbe il guadagno delle Compagnie, saro' un po' duro...
 
Sinceramente non so quanto ci lucrino, anche perche' loro pagano lo stipendio, assicurazione o cassa, contributi dove dovuti per contratto, liquidazione allo sbarco. E poi 90 su 100 ti richiamano se va tutto bene e sono soddisfatti. Poi si prende con il tempo il tp, turno particolare e qualcuno riesce ancora a prendere la Crl. Questo e' il normale svolgimento delle operazioni. I marittimi che fanno disoccupazione sono pochi in fin dei conti perche' oltre al fatto di ritrovarsi nei requisiti e' anche un po' controproducente. Non riesco a cogliere dove sarebbe il guadagno delle Compagnie, saro' un po' duro...

Non riesco a spiegarlo bene ma il ricorrere a contratti a termine ripetuti intervallati da disoccupazione mi sembra un metodo per scaricare degli oneri (il diritto al riposo e alle ferie dei lavoratori) sulla comunità attingendo ai fondi di disoccupazione invece che mantenendolo a carico proprio.
Poi per carità il mondo dei lavoratori marittimi proprio non lo conosco, ma certo un attività di terra non potrebbe usare questa metodica.
 
Ma l'armatore che ne sa che faranno la disoccupazione? In genere pochi sono quelli che scelgono di farla, percio' non puo' avere dei grandi tornaconti. In teoria credo che se uno sta un mese e mezzo a casa non abbia nemmeno il diritto di fare la domanda e poi in un anno mi sembra che devi avere un tot di mesi che hai lavorato. Non so bene i termini ma ci sono vincoli, mica ogni volta che uno sbarca puo' fare disoccupazione.
 
Si ma leggendo questo mi girano i marroni.. Perché praticamente così facendo è come se le compagnie armatrici usino la disoccupazione per pagare le ferie....
Come se le ferie degli operai Fiat fossero sostituite da cassa integrazione a spesa della comunità...

No, non è così.

le ferie maturate e non godute a bordo, come tutte le altre indennità maturate, vengono monetizzate ed erogate in sede di liquidazione.

Esattamente ;-). Sono somme dovute e corrisposte dal datore di lavoro al termine del rapporto intercorso, quantificate ed erogare unitamente alle ordinarie retribuzioni.

MareMagnum, non vorrei sbagliare, ma mi sembra che i periodi di disoccupazione siano coperti da contribuzione figurativa e valgono per il calcolo della pensione. Non so, però, se ultimamente sia cambiato qualcosa.

Ed anche questo è vero, bravo Rudy ;-)

Non riesco a spiegarlo bene ma il ricorrere a contratti a termine ripetuti intervallati da disoccupazione mi sembra un metodo per scaricare degli oneri (il diritto al riposo e alle ferie dei lavoratori) sulla comunità attingendo ai fondi di disoccupazione invece che mantenendolo a carico proprio.

Luca, non è così tutto ciò che matura il lavoratore gli viene liquidato dal datore. Il lavoratore non prende le ferie? Il pari valore gli viene erogato al termine del rapporto di lavoro... Dunque per quei giorni maturati in conto ferie viene pagato (così come le altre indennità e le eventuali mensilità aggiuntive).
il lavoratore potrebbe, una volta a terra, trovare altra occupazione e non fare ricorso alla "disoccupazione", ovvero richiederla ;-), ma ciò non è che un diritto riconosciuto a tutti i lavoratori licenziati, compresi i marittimi.
 
Luca, tutti gli stagionali? Quelli che lavorano da aprile a ottobre per gli impianti balneari? Quelli da ottobre ad aprile per gli impianti sciistici in montagna? Solo per fare un esempio.
 
Top