Come suggeritomi da VaLyUS nel mio post relativo alle foto della Trollfjord, flotta Hurtigruten, ecco il mio diario di viaggio. 9 giorni sono tanti da raccontare, quindi ho cercato di inserire le informazioni sulle tappe più importanti.
Ottobre 2004
Già nell'estate 2003 avevamo pensato a questo itinerario ma la nostra rinuncia è stata motivata dal costo astronomico del viaggio :9 giorni a luglio o agosto costavano uno sproposito !!! Abbiamo allora approfittato del nostro matrimonio per fare in modo che il nostro "sogno nel cassetto" si avverasse In effetti il costo, in quel periodo, si è praticamente dimezzato ed abbiamo così fatto quello che viene descritto come “il viaggio più bello del mondo” . Da buon perito turistico, ho vagliato i vari tour operators specializzati in questo tipo di viaggi. Inizialmente volevo affidarmi alla Costa (spendendo anche meno) ma l'ultima partenza era prevista per il 13 settembre. Noi ci siamo sposati il 2 ottobre e quindi avremmo dovuto cambiare destinazione….. oppure la data del matrimonio. Ma la mia considerazione è stata : come può una nave della portata di una Costa addentrarsi in fiordi così stretti ??? In effetti, documentandomi più a fondo, ho scoperto che l'itinerario da loro proposto prevedeva solo l'esterno dei fiordi e quindi ci saremmo persi la parte più interessante ! La nostra scelta è caduta allora sulla SEIVIAGGi, tour operator specializzato nell'Artico (e che peraltro ci ha portato in Lapponia l'anno dopo). Abbiamo quindi deciso di optare per il famoso Postale dei Fiordi della compagnia Hurtigruten, che opera giornalmente. Abbiamo scelto la rotta circolare, cioè da Bergen a Bergen.
Partenza il 4 ottobre. Atterriamo a Bergen. Come inizio non è stato dei migliori : ci aspettava un tempo da lupi , con piogge torrenziali e tanto freddo. Abbiamo girato la città , preso la funicolare fino al Monte Floyen e poi siamo rientrati in hotel per la cena ed il pernottamento. Il giorno dopo ci siamo recati al porto e ci siamo imbarcati sulla Trollfjord, la nave che ci avrebbe poi scorazzato tra i fiordi, toccando 62 porti. Francamente mi aspettavo di peggio. Pensavo che il Postale dei Fiordi fosse una nave piuttosto spartana che effettuava servizio postale in quei luoghi apparentemente dimenticati da Dio e dagli uomini. E invece mi sbagliavo di grosso !! Ci siamo trovati una nave che non ha nulla da invidiare ad una nave da crociera di quelle vere (o perlomeno da quello che ho visto dalle foto…) magari un po' meno sfarzosa ma arredata e curata nei minimi particolari, Dal rivestimento delle poltrone in pelle, al soffitto della sala lettura a fibre ottiche, che formava un effetto cielo spettacolare, alla cabina (minisuite) con tanto di tv satellite, lettore cd , tanto di punto internet, saloni con piano bar, gremite di sculture, quadri e lampade di artisti scandinavi . Non vi dico la cena : salmone e gamberetti a volontà !!! Insomma, una piacevole sorpresa che ha superato di molto le nostre aspettative.
Cominciamo la nostra navigazione verso la Rotta Nord. Prima tappa Alesund, una cittadina in stile art nouveau che ricorda molto Amsterdam. Abbiamo proseguito per Trondheim ed dopo una breve visita della città ci siamo soffermati sulla sua splendida cattedrale, dove si stavano svolgendo nuovi scavi archeologici. Tappa successiva : Rorvick, con il suo Coastal Museum, dove è stata ricostruita la vita dei pescatori durante il secolo scorso, con mobili, suppellettili ed attrezzi per la pesca d'epoca. Per la cronaca, anche ora ci sono allevamenti sparsi ovunque, di pesci e soprattutto di cozze blu. La mattina successiva, sveglia di buon'ora e dopo un piccolo trasbordo su un'imbarcazione molto più piccola e modesta, abbiamo fatto credo l'escursione più bella di tutto il viaggio. Faceva molto freddo e, anche se può sembrare strano, solo alle 10,30 il sole ha incominciato a fare capolino. Dopo aver navigato per quasi un'ora tra centinaia di piccoli fiordi, accompagnati (malgrado l'ora) da un'alba mozzafiato e dalle aquile di mare che svolazzavano sulle nostre teste, siamo arrivati al cospetto del secondo ghiacciaio più grande d'Europa : il ghiacciaio di Svartisen. Che dire….. Qualsiasi descrizione, per quanto dettagliata, non potrà mai rendere giustizia allo spettacolo che ci ha deliziati. Un ghiacciaio con striature bluastre, dovute ad un effetto ottico provocato dalla luce del sole, che va a morire in un laghetto, circondato da una foresta dai mille colori, alberi che vanno dal giallo al lilla, uno spettacolo che la natura regala a coloro che hanno la fortuna di visitare quel luogo da fiaba Dopo questo piacevole shock, era d'obbligo una tazza di cioccolata calda con torta ai frutti di bosco fatta in casa ..Al ritorno verso la nostra nave, abbiamo avuto modo di ammirare le correnti di Salstraumen, un fenomeno naturale che avviene in mare e solo in quel punto (se ricordo bene) ogni 2 ore, formando una specie di vortice che fa girare come trottole i poveretti che hanno deciso di effettuare questa escursione in gommone ! In serata siamo arrivati alle Isole Lofoten ed abbiamo fatto un breve giro della capitale, Svolvaer. Abbiamo visitato anche il Magic Ice. Un museo ricavato da un'antica ghiacciaia, dove congelavano il pesce e dove ora ci sono delle stupende statue scolpite nel ghiaccio. Tutto è di ghiaccio, il bar, i bicchieri dove servono i drink ed anche noi, dopo 10 minuti di permanenza, malgrado tutta l'attrezzatura termica fornita gentilmente all'ingresso !
Alle 7,30 del mattino dopo finalmente oltrepassiamo il Circolo Polare Artico. Lo capiamo subito al nostro risveglio perchè il paesaggio era completamente cambiato. Neve e ghiaccio ovunque ma soprattutto questo colore blu sfumato che unisce cielo e mare. Nel pomeriggio ci tocca il battesimo del Circolo Polare Artico. Durante la lettura da parte di Nettuno, Re dei mari, del rituale molto scenografico che precede il battesimo, il mio sguardo viene attirato da un bidone pieno zeppo di cubetti di ghiaccio. Guardo Roberto (mio marito) che stava beatamente riprendendo la cerimonia e gli faccio cenno di scappare a gambe levate !!!! Non mi ero sbagliata !!! I poveri turisti che si stavano allegramente godendo l'evento, in un lampo e senza nemmeno il tempo di fiatare, si sono ritrovati con un mestolo pieno zeppo di ghiaccioli infilati nella schiena !!! L'abbiamo scampata bella !!!! Fino al giorno prima mi sono chiesta a cosa servissero tutti quei pali sparpagliati qua e là per tutta la nave, imbottiti e ricoperti da una splendida pelle color grigio perla. Beh….quella mattina la mia domanda ha trovato risposta…. Per la serie “si ballaaaaaaa” abbiamo fatto 3 giorni di ottovolante, su e giù, giorno e notte !!! Per fortuna non soffriamo il mal di mare e ci siamo divertiti come matti !!! Navigando verso Tromso, ci siamo imbattuti in una tempesta di neve. Tromso è la città più grande della Norvegia, famosa per i Centri di ricerca sull'Artico. Abbiamo visitato il Polaria, divertendoci un mondo ad osservare le foche giocare nelle acque gelide e la Artic Cathedral. Tromso è davvero uno spettacolo di colori !!! Il giorno dopo finalmente arriviamo a Honnisvag, 71° Nord : in altre parole Capo Nord. Siamo a soli 2000 km dal Polo Nord !!!! Visitiamo l'accampamento SAMI con le renne e le tipiche kota e poi saliamo fino al promontorio di Capo Nord. Il freddo e il vento gelido ci tagliano la faccia. Diamo uno sguardo al Corno di Capo Nord ed alla baia, dove la leggenda narra che a causa delle forti correnti, tante navi sono scomparse. Proseguiamo la navigazione, in un panorama quasi natalizio ed arriviamo a Kirkenes, confine con la Russia. Siamo esattamente a 5102 km da Roma ed a soli 250 km da Murmansk, Siberia. Qui abbiamo visitato una delle più grandi miniere di ferro d'Europa.
A questo punto del viaggio, giro di boa : si torna indietro. Verso mezzanotte, siamo saliti sul ponte e con una splendida parata di fuochi d'artificio, abbiamo salutato l'incrocio con la "Midnatsol" l'altra nave della Hurtigruten che stava facendo la rotta inversa. Tappa a Vardo dove abbiamo visitato un magnifico fortino del 1737, ad Hammerfest, graziosa cittadina e ad Harstad per poi arrivare a Trondenes, dove si trova l'interessantissimo Museo Vichingo. La navigazione continua, con i suoi paesaggi surreali fino ad arrivare al fiordo più famoso, il Trollfjord, che dà il nome alla nostra nave. Spettacolo mozzafiato !!!! Un fiordo strettissimo ed altissimo dove rocce maestose da cui scorrono cascate da fiaba si alternano ad una folta vegetazione. Proseguiamo facendo tappa a Bronnoysund, incontrando poi "le 7 Sorelle", una piccola catena montuosa composta da 7 cime di forma diversa l'una dall'altra e la famosa "montagna con il buco" fenomeno naturale al quale fior di studiosi non hanno ancora saputo dare una spiegazione. Ci ha fatto compagnia uno stupendo e malinconico tramonto….
Eccoci di nuovo a Bergen, dove ci attende l'aereo per Copenhagen, prossima ed ultima tappa del nostro viaggio.
E' stato un viaggio favoloso, ricco di sorprese sia dal punto di vista paesaggistico che culturale.
Ogni tanto rivedo il filmino con tanta nostalgia.
Forse mi sono dilungata, forse troppo, ma volevo dare l'opportunità a coloro che non hanno avuto o non avranno la possibilità di fare questo itinerario, di condividere con noi un viaggio che ci porteremo sempre nel cuore.
Ottobre 2004
Già nell'estate 2003 avevamo pensato a questo itinerario ma la nostra rinuncia è stata motivata dal costo astronomico del viaggio :9 giorni a luglio o agosto costavano uno sproposito !!! Abbiamo allora approfittato del nostro matrimonio per fare in modo che il nostro "sogno nel cassetto" si avverasse In effetti il costo, in quel periodo, si è praticamente dimezzato ed abbiamo così fatto quello che viene descritto come “il viaggio più bello del mondo” . Da buon perito turistico, ho vagliato i vari tour operators specializzati in questo tipo di viaggi. Inizialmente volevo affidarmi alla Costa (spendendo anche meno) ma l'ultima partenza era prevista per il 13 settembre. Noi ci siamo sposati il 2 ottobre e quindi avremmo dovuto cambiare destinazione….. oppure la data del matrimonio. Ma la mia considerazione è stata : come può una nave della portata di una Costa addentrarsi in fiordi così stretti ??? In effetti, documentandomi più a fondo, ho scoperto che l'itinerario da loro proposto prevedeva solo l'esterno dei fiordi e quindi ci saremmo persi la parte più interessante ! La nostra scelta è caduta allora sulla SEIVIAGGi, tour operator specializzato nell'Artico (e che peraltro ci ha portato in Lapponia l'anno dopo). Abbiamo quindi deciso di optare per il famoso Postale dei Fiordi della compagnia Hurtigruten, che opera giornalmente. Abbiamo scelto la rotta circolare, cioè da Bergen a Bergen.
Partenza il 4 ottobre. Atterriamo a Bergen. Come inizio non è stato dei migliori : ci aspettava un tempo da lupi , con piogge torrenziali e tanto freddo. Abbiamo girato la città , preso la funicolare fino al Monte Floyen e poi siamo rientrati in hotel per la cena ed il pernottamento. Il giorno dopo ci siamo recati al porto e ci siamo imbarcati sulla Trollfjord, la nave che ci avrebbe poi scorazzato tra i fiordi, toccando 62 porti. Francamente mi aspettavo di peggio. Pensavo che il Postale dei Fiordi fosse una nave piuttosto spartana che effettuava servizio postale in quei luoghi apparentemente dimenticati da Dio e dagli uomini. E invece mi sbagliavo di grosso !! Ci siamo trovati una nave che non ha nulla da invidiare ad una nave da crociera di quelle vere (o perlomeno da quello che ho visto dalle foto…) magari un po' meno sfarzosa ma arredata e curata nei minimi particolari, Dal rivestimento delle poltrone in pelle, al soffitto della sala lettura a fibre ottiche, che formava un effetto cielo spettacolare, alla cabina (minisuite) con tanto di tv satellite, lettore cd , tanto di punto internet, saloni con piano bar, gremite di sculture, quadri e lampade di artisti scandinavi . Non vi dico la cena : salmone e gamberetti a volontà !!! Insomma, una piacevole sorpresa che ha superato di molto le nostre aspettative.
Cominciamo la nostra navigazione verso la Rotta Nord. Prima tappa Alesund, una cittadina in stile art nouveau che ricorda molto Amsterdam. Abbiamo proseguito per Trondheim ed dopo una breve visita della città ci siamo soffermati sulla sua splendida cattedrale, dove si stavano svolgendo nuovi scavi archeologici. Tappa successiva : Rorvick, con il suo Coastal Museum, dove è stata ricostruita la vita dei pescatori durante il secolo scorso, con mobili, suppellettili ed attrezzi per la pesca d'epoca. Per la cronaca, anche ora ci sono allevamenti sparsi ovunque, di pesci e soprattutto di cozze blu. La mattina successiva, sveglia di buon'ora e dopo un piccolo trasbordo su un'imbarcazione molto più piccola e modesta, abbiamo fatto credo l'escursione più bella di tutto il viaggio. Faceva molto freddo e, anche se può sembrare strano, solo alle 10,30 il sole ha incominciato a fare capolino. Dopo aver navigato per quasi un'ora tra centinaia di piccoli fiordi, accompagnati (malgrado l'ora) da un'alba mozzafiato e dalle aquile di mare che svolazzavano sulle nostre teste, siamo arrivati al cospetto del secondo ghiacciaio più grande d'Europa : il ghiacciaio di Svartisen. Che dire….. Qualsiasi descrizione, per quanto dettagliata, non potrà mai rendere giustizia allo spettacolo che ci ha deliziati. Un ghiacciaio con striature bluastre, dovute ad un effetto ottico provocato dalla luce del sole, che va a morire in un laghetto, circondato da una foresta dai mille colori, alberi che vanno dal giallo al lilla, uno spettacolo che la natura regala a coloro che hanno la fortuna di visitare quel luogo da fiaba Dopo questo piacevole shock, era d'obbligo una tazza di cioccolata calda con torta ai frutti di bosco fatta in casa ..Al ritorno verso la nostra nave, abbiamo avuto modo di ammirare le correnti di Salstraumen, un fenomeno naturale che avviene in mare e solo in quel punto (se ricordo bene) ogni 2 ore, formando una specie di vortice che fa girare come trottole i poveretti che hanno deciso di effettuare questa escursione in gommone ! In serata siamo arrivati alle Isole Lofoten ed abbiamo fatto un breve giro della capitale, Svolvaer. Abbiamo visitato anche il Magic Ice. Un museo ricavato da un'antica ghiacciaia, dove congelavano il pesce e dove ora ci sono delle stupende statue scolpite nel ghiaccio. Tutto è di ghiaccio, il bar, i bicchieri dove servono i drink ed anche noi, dopo 10 minuti di permanenza, malgrado tutta l'attrezzatura termica fornita gentilmente all'ingresso !
Alle 7,30 del mattino dopo finalmente oltrepassiamo il Circolo Polare Artico. Lo capiamo subito al nostro risveglio perchè il paesaggio era completamente cambiato. Neve e ghiaccio ovunque ma soprattutto questo colore blu sfumato che unisce cielo e mare. Nel pomeriggio ci tocca il battesimo del Circolo Polare Artico. Durante la lettura da parte di Nettuno, Re dei mari, del rituale molto scenografico che precede il battesimo, il mio sguardo viene attirato da un bidone pieno zeppo di cubetti di ghiaccio. Guardo Roberto (mio marito) che stava beatamente riprendendo la cerimonia e gli faccio cenno di scappare a gambe levate !!!! Non mi ero sbagliata !!! I poveri turisti che si stavano allegramente godendo l'evento, in un lampo e senza nemmeno il tempo di fiatare, si sono ritrovati con un mestolo pieno zeppo di ghiaccioli infilati nella schiena !!! L'abbiamo scampata bella !!!! Fino al giorno prima mi sono chiesta a cosa servissero tutti quei pali sparpagliati qua e là per tutta la nave, imbottiti e ricoperti da una splendida pelle color grigio perla. Beh….quella mattina la mia domanda ha trovato risposta…. Per la serie “si ballaaaaaaa” abbiamo fatto 3 giorni di ottovolante, su e giù, giorno e notte !!! Per fortuna non soffriamo il mal di mare e ci siamo divertiti come matti !!! Navigando verso Tromso, ci siamo imbattuti in una tempesta di neve. Tromso è la città più grande della Norvegia, famosa per i Centri di ricerca sull'Artico. Abbiamo visitato il Polaria, divertendoci un mondo ad osservare le foche giocare nelle acque gelide e la Artic Cathedral. Tromso è davvero uno spettacolo di colori !!! Il giorno dopo finalmente arriviamo a Honnisvag, 71° Nord : in altre parole Capo Nord. Siamo a soli 2000 km dal Polo Nord !!!! Visitiamo l'accampamento SAMI con le renne e le tipiche kota e poi saliamo fino al promontorio di Capo Nord. Il freddo e il vento gelido ci tagliano la faccia. Diamo uno sguardo al Corno di Capo Nord ed alla baia, dove la leggenda narra che a causa delle forti correnti, tante navi sono scomparse. Proseguiamo la navigazione, in un panorama quasi natalizio ed arriviamo a Kirkenes, confine con la Russia. Siamo esattamente a 5102 km da Roma ed a soli 250 km da Murmansk, Siberia. Qui abbiamo visitato una delle più grandi miniere di ferro d'Europa.
A questo punto del viaggio, giro di boa : si torna indietro. Verso mezzanotte, siamo saliti sul ponte e con una splendida parata di fuochi d'artificio, abbiamo salutato l'incrocio con la "Midnatsol" l'altra nave della Hurtigruten che stava facendo la rotta inversa. Tappa a Vardo dove abbiamo visitato un magnifico fortino del 1737, ad Hammerfest, graziosa cittadina e ad Harstad per poi arrivare a Trondenes, dove si trova l'interessantissimo Museo Vichingo. La navigazione continua, con i suoi paesaggi surreali fino ad arrivare al fiordo più famoso, il Trollfjord, che dà il nome alla nostra nave. Spettacolo mozzafiato !!!! Un fiordo strettissimo ed altissimo dove rocce maestose da cui scorrono cascate da fiaba si alternano ad una folta vegetazione. Proseguiamo facendo tappa a Bronnoysund, incontrando poi "le 7 Sorelle", una piccola catena montuosa composta da 7 cime di forma diversa l'una dall'altra e la famosa "montagna con il buco" fenomeno naturale al quale fior di studiosi non hanno ancora saputo dare una spiegazione. Ci ha fatto compagnia uno stupendo e malinconico tramonto….
Eccoci di nuovo a Bergen, dove ci attende l'aereo per Copenhagen, prossima ed ultima tappa del nostro viaggio.
E' stato un viaggio favoloso, ricco di sorprese sia dal punto di vista paesaggistico che culturale.
Ogni tanto rivedo il filmino con tanta nostalgia.
Forse mi sono dilungata, forse troppo, ma volevo dare l'opportunità a coloro che non hanno avuto o non avranno la possibilità di fare questo itinerario, di condividere con noi un viaggio che ci porteremo sempre nel cuore.
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