Nonno Apollo
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Oltre all'osservazione ci sono altre attività legate al cielo che si possono svolgere in crociera, per esempio visitare gli eventuali osservatori astronomici nelle destinazioni degli itinerari.
In molte grandi città europee si trovano ancora osservatori fondati a partire dal '6-700. Sono luoghi insoliti e suggestivi i cui ambienti e strumenti evocano i materiali dei secoli passati come l'ottone, la ghisa, il ferro, il legno e il rame. In genere gli osservatori venivano costruiti su antichi e grandi palazzi adibiti ad altri usi. Spesso sono "specole", cioè osservatori situati sulla parte più elevata di un edificio come una torre o una struttura simile.
Verso la metà del '900, per sfuggire all'inquinamento luminoso e agli altri disturbi delle città, venne in gran parte completato lo spostamento di telescopi e strumenti verso luoghi di montagna e remoti. Nelle città rimasero le sedi storiche con uffici, laboratori e musei da cui non si fecero più osservazioni e misure astronomiche per scopi scientifici.
Gli osservatori antichi sono spesso accessibili al pubblico e offrono spazi museali. Vi sono esposti telescopi e strumenti scientifici, globi celesti e terrestri, mappe stellari e atlanti, libri e manoscritti, e altre collezioni. In alcuni casi i grandi telescopi antichi sono stati restaurati e ricollocati nelle cupole originali per scopi di conservazione storica e divulgazione.
Salire su una specola è un viaggio nel tempo che fa scoprire ambienti nascosti come scale interne, passaggi stretti, terrazze, camminamenti sui tetti e panorami suggestivi. Le cupole dei telescopi antichi, con i loro materiali, evocano atmosfere ottocentesche steampunk. Ciò che colpisce di questi luoghi elevati e isolati dalle strutture circostanti è che rimangono silenziosi anche se si trovano nel centro di grandi città.
Uno dei più interessanti e facili da raggiungere in crociera si trova in un luogo turistico molto frequentato di una delle classiche mete del Mediterraneo, l'Osservatorio Astronomico di Palermo che ha sede presso il Palazzo dei Normanni. Fondato alla fine de 700, è uno dei più antichi e prestigiosi.
Se un'escursione prevede altre tappe rimane poco tempo per visitare l'osservatorio situato nella torre Pisana. Ma le cupole emisferiche scure in rame sono visibili anche dall'esterno del palazzo. Considerata l'altezza del palazzo e la posizione della specola bisogna però guardare dai lati della piazza e non troppo vicini all'edificio.
La specola di Palermo fu fondata dal sacerdote di origine valtellinese Giuseppe Piazzi che ne diventò il primo direttore. È stato uno dei più grandi astronomi di tutti i tempi ed è ricordato soprattutto per la scoperta di un'intera nuova classe di corpi celesti, gli asteroidi.
L'1 gennaio 1801 Piazzi individuò in cielo il primo asteroide, Cerere, che si muove fra le orbite di Marte e Giove e fino alla metà dell'800 venne considerato un vero e proprio pianeta.
Fu una scoperta clamorosa perché alcuni decenni prima la probabile presenza di un corpo celeste in quella zona del Sistema Solare era stata prevista matematicamente. Un gruppo di astronomi europei, denominato informalmente "polizia celeste", individuò una serie di zone del cielo ciascuna delle quali affidata alla sorveglianza di un membro del gruppo per cercare il presunto oggetto. Di questa collaborazione scientifica internazionale faceva parte anche Piazzi.
Gli asteroidi sono piccoli corpi in genere rocciosi e spesso di forma irregolare che ruotano intorno al Sole come i pianeti. Con un diametro di circa 1000 km Cerere è il più grande.
Lo strumento con cui Piazzi scoprì Cerere è ancora nella cupola originale della specola di Palermo.
In molte grandi città europee si trovano ancora osservatori fondati a partire dal '6-700. Sono luoghi insoliti e suggestivi i cui ambienti e strumenti evocano i materiali dei secoli passati come l'ottone, la ghisa, il ferro, il legno e il rame. In genere gli osservatori venivano costruiti su antichi e grandi palazzi adibiti ad altri usi. Spesso sono "specole", cioè osservatori situati sulla parte più elevata di un edificio come una torre o una struttura simile.
Verso la metà del '900, per sfuggire all'inquinamento luminoso e agli altri disturbi delle città, venne in gran parte completato lo spostamento di telescopi e strumenti verso luoghi di montagna e remoti. Nelle città rimasero le sedi storiche con uffici, laboratori e musei da cui non si fecero più osservazioni e misure astronomiche per scopi scientifici.
Gli osservatori antichi sono spesso accessibili al pubblico e offrono spazi museali. Vi sono esposti telescopi e strumenti scientifici, globi celesti e terrestri, mappe stellari e atlanti, libri e manoscritti, e altre collezioni. In alcuni casi i grandi telescopi antichi sono stati restaurati e ricollocati nelle cupole originali per scopi di conservazione storica e divulgazione.
Salire su una specola è un viaggio nel tempo che fa scoprire ambienti nascosti come scale interne, passaggi stretti, terrazze, camminamenti sui tetti e panorami suggestivi. Le cupole dei telescopi antichi, con i loro materiali, evocano atmosfere ottocentesche steampunk. Ciò che colpisce di questi luoghi elevati e isolati dalle strutture circostanti è che rimangono silenziosi anche se si trovano nel centro di grandi città.
Uno dei più interessanti e facili da raggiungere in crociera si trova in un luogo turistico molto frequentato di una delle classiche mete del Mediterraneo, l'Osservatorio Astronomico di Palermo che ha sede presso il Palazzo dei Normanni. Fondato alla fine de 700, è uno dei più antichi e prestigiosi.
Se un'escursione prevede altre tappe rimane poco tempo per visitare l'osservatorio situato nella torre Pisana. Ma le cupole emisferiche scure in rame sono visibili anche dall'esterno del palazzo. Considerata l'altezza del palazzo e la posizione della specola bisogna però guardare dai lati della piazza e non troppo vicini all'edificio.
La specola di Palermo fu fondata dal sacerdote di origine valtellinese Giuseppe Piazzi che ne diventò il primo direttore. È stato uno dei più grandi astronomi di tutti i tempi ed è ricordato soprattutto per la scoperta di un'intera nuova classe di corpi celesti, gli asteroidi.
L'1 gennaio 1801 Piazzi individuò in cielo il primo asteroide, Cerere, che si muove fra le orbite di Marte e Giove e fino alla metà dell'800 venne considerato un vero e proprio pianeta.
Fu una scoperta clamorosa perché alcuni decenni prima la probabile presenza di un corpo celeste in quella zona del Sistema Solare era stata prevista matematicamente. Un gruppo di astronomi europei, denominato informalmente "polizia celeste", individuò una serie di zone del cielo ciascuna delle quali affidata alla sorveglianza di un membro del gruppo per cercare il presunto oggetto. Di questa collaborazione scientifica internazionale faceva parte anche Piazzi.
Gli asteroidi sono piccoli corpi in genere rocciosi e spesso di forma irregolare che ruotano intorno al Sole come i pianeti. Con un diametro di circa 1000 km Cerere è il più grande.
Lo strumento con cui Piazzi scoprì Cerere è ancora nella cupola originale della specola di Palermo.