gimale
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Si tratta della più grande cisterna sotterranea conservata a Istanbul; fu costruita sotto Costantino e fu restaurata nel 532; poteva contenere fino a 80 milioni di litri d’acqua ed era alimentata dall’acquedotto di Valente. La volta è alta 25 metri e la struttura è larga 65 m e lunga 143.

La volta è sorretta da 336 colonne diverse tra loro il che indica che probabilmente derivano dal riuso di strutture prese da palazzi in decadenza. Cadde poi in disuso e se ne perse memoria fino a quando attorno al 1550 uno studioso olandese alla ricerca di tracce dell’Impero bizantino venne a sapere che in città molte persone si procuravano l’acqua calando dei secchi attraverso buchi nei pavimenti delle cantine. Incuriosito iniziò ricerche più approfondite e scoprì la cisterna. Durante l’impero ottomano però cadde nuovamente in disuso e divenne una sorta di discarica finchè fu ripulita e restaurata a più riprese diventando una delle principali mete turistiche di Istanbul.

Entrare nella cisterna è stato emozionante, anche l’uso di luci cangianti rende la visita particolarmente suggestiva.




La volta è sorretta da 336 colonne diverse tra loro il che indica che probabilmente derivano dal riuso di strutture prese da palazzi in decadenza. Cadde poi in disuso e se ne perse memoria fino a quando attorno al 1550 uno studioso olandese alla ricerca di tracce dell’Impero bizantino venne a sapere che in città molte persone si procuravano l’acqua calando dei secchi attraverso buchi nei pavimenti delle cantine. Incuriosito iniziò ricerche più approfondite e scoprì la cisterna. Durante l’impero ottomano però cadde nuovamente in disuso e divenne una sorta di discarica finchè fu ripulita e restaurata a più riprese diventando una delle principali mete turistiche di Istanbul.

Entrare nella cisterna è stato emozionante, anche l’uso di luci cangianti rende la visita particolarmente suggestiva.


