Tralasciando i motivi politici, di sicurezza, sono i flussi che si tende a contenere. Le navi che venivano noleggiate erano navi di modeste dimensioni, che sappiamo bene stanno scomparendo per i noti motivi, facilmente impiegabili in percorsi esclusivi, di nicchia, impensabili ad esser svolti dalle grandi e grandissime unità, oltre al fatto di "rovesciare" a terra numeri di passeggeri da capogiro, impattando negativamente con le varie realtà.
Il caso di Santorini è più che mai evidente. Capacità di accoglienza navi pressoché illimitata; capacità di accogliere i crocieristi assolutamente difficoltosa se non impossibile. Logico il discorso che le navi portano ricchezza, posti di lavoro, benessere per molti, ma contemporaneamente portano problemi a volte insostenibili per le strutture e per coloro che vi abitano.
Anche si ampliasse la capacità di carico della funivia, cosa che probabilmente avverrà nel tempo, il centro è quel che è. Credo tutti abbiamo assistito a code ed assembramenti; io per lo meno sì, nelle cinque/sei volte che ci son stato.
Facile dire si amplia il porto, si costruiscono le strutture; intanto servono grossissimi investimenti e il gioco deve valer la candela. Devi trovare la località appetibile dal punto di vista turistico con la capacità di accogliere le navi in sicurezza.
Se io fossi un Comandante, poi magari mi "costringerebbero",
ma non me la sentirei di portare una Diadema dove un tempo arrivava Costa Classica, senza le adeguate strutture logistiche e di servizi.
Sta di fatto che tutte le Compagnie, senza esclusione, puntano anche in questi giorni, all'ampliamento, il finanziamento, la partecipazione di strutture già esistenti che possono coniugare sia l'interesse turistico che quello logistico e nessuna lo fa per località, magari bellissime, ma non adatte allo scopo.
Credo, che se ciò fosse possibile, le Compagnie non si farebbero sfuggire l'occasione di offrire ai propri ospiti nuove mete e nuovi percorsi.
Direi che in questi ultimi anni, abbiamo assistito a "test" su nuove località di scalo, abbandonate/ridimensionate nel tempo per vari motivi.