Sono spariti, dal testo del decreto, gli sgravi contributivi per le navi attive nel corto cabotaggio ma resiste l'articolo che consente a Costa di fare crociere di cabotaggio usufruendo di sgravi sia fiscali che contributivi.
https://www.shippingitaly.it/2020/0...-le-navi-di-cabotaggio-marittimi-penalizzati/
Ci ritroviamo esattamente nella situazione ipotizzata da Stefano Messina, presidente di Assarmatori. Citando parte dell'articolo: "lo Stato utilizza fondi per agevolare il costo del lavoro nelle attività ricreative o commerciali su navi da crociera, mentre nega gli stessi aiuti ai marittimi italiani che operano su navi che garantiscono servizi essenziali di trasporto passeggeri e merci, in particolare da e per le isole garantendo i diritti di rango costituzionale sottesi alla continuità territoriale delle popolazioni ivi residenti, questa sarebbe una ipotesi molto grave!”
Come ho sempre sostenuto, non è affatto giusto nei confronti delle compagnie che svolgono servizi di linea! E paradossalmente si negano gli aiuti a chi ne ha bisogno, per darli a Costa che magari non li utilizzerà non facendo crociere di cabotaggio. Non ho parole!
Serviva davvero portare avanti questa battaglia del cabotaggio da Confitarma? Tra l'altro ci sta rimettendo anche questa associazione.
Esatto, e fa ancora più rabbia perché sono stati messi a disposizione dei fondi che probabilmente non verranno utilizzati da Costa, facendo rimanere senza nessun aiuto chi ne aveva pienamente diritto!
Risultato: peggio che prima!
Chi sosteneva che l'emendamento pro-Costa era a costo 0 per lo Stato dovrebbe solo vergognarsi perché è evidente che non lo è stato.
Non penso che sia a costo 0 perché nell'articolo si parla di "probabili questioni di copertura finanziaria" come motivo dell'esclusione degli sgravi fiscali per le navi attive nel corto cabotaggio.
Quello che ipotizzo è che siano stati messi a disposizione dei fondi, che paradossalmente non possono essere utilizzati da chi opera nel corto cabotaggio ma possono essere utilizzati da Costa per operare tra porti nazionali. Penso che questi fondi, ormai stanziati, rimangano inutilizzati nel caso in cui Costa utilizzasse scali esteri. Sembra un cane che si morde la coda!
Sicuramente sarebbe stato più opportuno dare priorità a chi svolge servizi nazionali di linea.
Kgnuno leggd le cose come vuole e qualche associazione le dice come meglio ritiene. Nessuno avrebbe tirato fuori un euro; si sono dimenticati di dire che ora gli sgravi fiscali che Costa ha per il suo registro internazionale le avranno solo le compagnie di navigazione, traghetti, etc. che fino al 31 dicembre risparmieranno un bel po' di tasse, non Costa che quasi certamente non fara' cabotaggio. Il costo per lo stato sarebbe stato in teoria le mancate tasse ( dal momento di inizio cabotaggio fino al 31/12 ) che non avrebbe incassato se Costa avesse dovuto iscriversi al registro ordinario per fare cabktaggio: paradossalmente Costa ha sostenuto tutta la costosa trafila per ottenere di poter fare cabotaggio, non servendosene alla fine, ma gli altri ne godranno i vantaggi, quelli che le erano contro.
Detto questo, Costa otterra' degli aiuti dallo stato, probabilmente, come ogni altra azienda italiana in difficolta' e che paga regolarmente le tasse in Italia.
Per riassumere.
Costa e’ iscritta al registro navale internazionale che impedisce di fare cabotaggio nella nazione di appartenenza bandiera.
Il registro internazionale permette di avere una tassazione agevolata, la ton tax.
Le compagnie che fanno cabotaggio ( traghetti in particolare ) sono iscritti invece, per poterlo fare, al Registro Navale Ordinario, che ha un sistema di tassazione piu’ pesante della ton tax.
Quindi Costa proporzionalmente paga meno tasse delle compagnie di traghetti.
Costa aveva chiesto di poter fare cabotaggio ma di mantenere sempre la ton tax per i mesi nei quali avrebbe fatto cabotaggio. Le compagnie di traghetti ed MSC ( sotto forma di associazione ) hanno detto no; se vuol fare cabotaggio deve essere sottoposta per quei mesi alle stesse nostra tassazione. Lo stato nicchia poi concede, qualche giorno fa e fino al 31/12, di loter fare cabotaggio a Costa e a tutti gli altri concede la stessa tassazione no tax a tutti gli altri.
Costa nel frattempo ha trovato altre soluzioni, non usufruira’ del cabotaggio, ma le altre compagnie per 5 mesi invece pagheranno meno tasse, quindi saranno loro a guadagnarci.
Lo stato non avrebbe tirato fuori fisicamente neppure un euro, solo un virtuale mancato incasso ( che comunque in situazioni normali non avrebbe comunque avuto ) per Costa, mentre rinuncera’ ora a qualcosa ma alla fine aiutera’ le compagnie di traghetti.
Quesllo che ho esposto e’ come stanno veramente le cose, il resto e’ solo fuffa e menzogne!