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Inconvenienti tecnici; ritardi e cancellazioni.

Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

E' vero quel che dici sulla qualità, (e quello della moto avrebbe dovuto essere di alta qualità), ridondanza dei sistemi, ma troppo spesso si legge di avarie o incidenti che vengono classificati come responsabilità dell'elettronica (anche l'utlimo incidente a Queen Victoria). Ora le possibilità sono due: o l'elettronica anche sulle navi incide notevolmente sulle avarie, (oltre naturalmente agli enormi benefici che ha portato nel confort, nella sicurezza, nella ridotta attività faticosa del personale), oppure le anomalie sono assolutamente normali, ma si tende a mascherare altri errori, soprattutto dell'uomo, inquadrandoli tra quelli di natura elettronica, facendone aumentare l'incidenza.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Credo che unochenaviga potrebbe rispondere..

Mi limito a buttare lì delle ipotesi, la prima è che, come troppo spesso accade, si tende a confondere Elettronica ed Elettrotecnica: se una parte della nave andasse in Black out è probabile che il problema sia di tipo Elettrotecnico (l'alta potenza per capirci, tutta la distribuzione elettrica della nave), e la gente capisce Elettronico, la seconda è che in una nave da crociera la fiducia nell'equipaggio credo sia fondamentale, per cui è più facile 'incolpare' la parte tecnologica..

Sulla moto non ti illudere, ricordi le sonde Lambda della Fiat?

Salutoni
Manlio
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Discussione interessantissima anche se squisitamente tecnica, mi permeto solo di aggiungere che ogni soluzione non significa perfezione: nelle vecchie auto come nelle carrozze ferroviarie datate aprivi i finestrini con olio di gomito oggi se l'elettronica va in tilt rimani sigillato e rischi il soffocamente. Quanto alle meganavi da crociera, magari mi sbaglio, ma continuo a restare perplesso di fronte a certi aspetti dimensionali che non riesco a dissociare da un certo effetto moltiplicatore dei rischi legato anche al numero di persone presenti a bordo. Inoltre avete parlato di sbandamenti, di gradi, ma cosa ne dite dell'incidenza dell'altezza di queste navi "mostro". Una cosa mi è chiara: una piccola abitazione di tipo tradizionale può assolvere la sua funzione in ogni caso :wink: , mentre un arrogante grattacielo non è altro che un colosso con i piedi d'argilla, basta un blak out, una crisi energetica per renderlo inservibile o peggio pericoloso. Meditate gente meditate :roll: :!:
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

La scorsa settimana all'aereoporto De Gaulle di Parigi, mentre stavamo atterrando, già posizionati sulla pista e a pochi metri di altezza il nostro pilota dell'Alitalia ha dovuto fare una manovra di ripresa del volo perchè dalla torre era stata data prima l'indicazione di pista libera e poi di pista occupata :shock: .
Tornato a Roma mi sono documentato sull'aereo un A 319 e leggendo ho scoperto che dispone di un doppio sistema di controllo elettronico quando vola con l'autopilota.
Mi chiedo se un sistema del genere non possa essere utilizzato anche sulle navi. Non credo che siano casi molto frequenti, ma considerando l'altezza delle navi odierne....
saluti
Leo
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Quanti temi.. e domande.. :)

Dunque.. :roll:
..................... mumble mumble.. :roll:
................ :roll:
........... :( :cry:

Uno.. dove sei?! :P :P :P

Salutoni
Manlio
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

pmanlio ha detto:
Sulla moto non ti illudere, ricordi le sonde Lambda della Fiat?

Salutoni
Manlio

Infatti, avevo usato il condizionale, "avrebbe dovuto", se non altro per quanto la fabbrica, a parità di modelli sul mercato, se la fa pagare.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Per una volta vado contro la netiquette, e scrivo due messaggi di seguito.
Fandelmare, più volte leggo nei tuoi post la tua "preoccupazione" per l'altezza delle attuali navi da crociera. In effetti quando si vedono passare, non si può fare a meno di considerare questo aspetto, specialmente quando si guardano di prua o di poppa, la loro altezza è assai considerevole. Però più volte ho fatto, fra me e me, delle considerazioni rassicuranti: a parte l'aspetto tecnico, è aumentata la loro altezza, hanno perso un po' di pescaggio, ma si sono anche allargate, e la larghezza è un elemento fondamentale per la stabilità, penso che le navi passeggeri circolanti al mondo siano al giorno d'oggi in numero assai superiore a quanto non lo fossero il secolo scorso. Non sono mai ferme, percorrono i mari di tutto il mondo, in condizioni atmosferiche avverse, ma nonostante tutto chi ricorda qualche meganave che nell'utimo decennio abbia avuto problemi di stabilità?
Ma i cantieri costruiscono navi pericolose o poco sicure, e gli armatori le fanno navigare trascurando la sicurezza dei passeggeri, e i Registri Navali rilasciano certificati di abilitazione inattendibili? Non voglio nemmeno pensarlo.
Per carità, mi si può ribadire che le navi da crociera, a differenza di quelle di linea di un tempo, possono variare le rotte, saltare scali per evitare condizioni meteo difficili, scelte che ad un liner erano più difficili da intraprendere, (ma non da escludere a priori).
E non credo nemmeno siano dei giganti con i piedi di argilla, come i grattacieli, perchè abbiamo visto che quest'ultimi, in più occasioni, hanno dato dimostrazione della loro solidità a forti eventi sismici.
Su una cosa sono d'accordo, quando il grave incidente, di qualsiasi natura, dal fuoco alla collisione, dall'attentato all'affondamento, dovesse verificarsi, il pensiero di gestire l'evacuazione di 4/5/6/7 mila esseri umani, è una cosa da far accapponare la pelle, e se poi l'evento si concludesse in maniera tragica .......
La sicurezza, in questo caso di un mezzo di trasporto di massa, è basata anche sulle statistiche degli episodi negativi accaduti, e non mi sembra, per ora, al di là dei soliti urti, arenamenti, black out, o qualche "botta" di mare particolarmente violenta le grandi navi abbiano dato dimostrazione di inaffidabilità o di situazioni di pericolo per gli occupanti.
La ridondanza poi dei sistemi di sicurezza e controllo delle navi in genere è uno dei requisiti basilari richiesti dai vari Registri Navali Internazionali, affinchè il singolo guasto, non condizioni l'efficienza dell'intero sistema.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

In effetti, in questi ultimi anni di affondamenti di navi da crociera mi vengono in mente solo la Oceanos nei primi anni 90,la Sea Diamond l'anno scorso, e l'Achille Lauro. La prima era una autentica carretta del mare non sottoposta a manutenzione (si ruppe, se non mi sbaglio, una valvola di scarico in mare così che il mare inziò ad entrare attraverso i WC), mentre la seconda si avvicinò troppo alle pareti di Santorini urtandole con lo scafo. Solo sulla Sea Diamond ci furono due morti, due turisti francesi che avevano la cabina in prossimità della falla, mentre sulla Oceanos si salvarono tutti grazie ad una brillante azione di salvataggio dell'Areonautica Sud Africana. Quindi, in entrambi i casi errori umani.

Discorso diverso fu l'Achille Lauro che venne devastata da un incendio, forse l'evento più temibile che possa accadere a bordo, al largo delle Seychelles.
In questo caso la preparazione dell'equipaggio fece sì che non ci fossero vittime.

Comunque le navi sono sopravvissute il tempo necessario per consentire che le operazioni di salvataggio si concludessero con successo, e questo grazie ai criteri di progettazione già in vigore negli anni '50 (Andrea Doria docet), figurarsi quindi con i criteri attuali, molto più evoluti.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Sulla stabilità delle navi alte mi riprometto di fare (quando? chi lo sà!!) i due famosi conti che accennai nel post introdotto da Fan del Mare, ma va da sè che magari saranno meno stabili delle loro antenate (cosa da verificare oltretutto, perchè essendo piatte e larghe hanno i loro vantaggi rispetto alle vecchie), ma le navi da crociera non possono certo ribaltarsi facilmente, saranno in ogni caso molto sicure..

In generale il grado di sicurezza dipende da scelte di progettazione e da scelte legislative: le seconde sono obbligatorie, le prime mettono in mezzo l'economia..

Per me una nave come la Genesis non è 'sicura' a priori, non perchè gli manchi qualcosa nella progettazione, ma perchè la massa impaurita è un problema..
Non penso si possano fare paragoni con il passato (vedi Doria o Achille Lauro ad esempio) dove tutti in qualche modo reagirono bene, in mezzo a 5000 persone ed all'interno di un gigante la confusione è gia un problema, e l'effetto diffusione del panico pure..
Mi piacerebbe fare un 'esperimento' (che non si farà mai..) un incendio simulato sulla Genesis, un incendio da poco, circoscritto e controllabilissimo, ma visibile a molta gente, vorrei vedere che succede..

Vorrei però far notare che in generale, legislazione o no, la sicurezza è un tira e molla che va a periodi, spesso una serie di eventi tranquillissimi portano poi a trascurarla..
Prendo ad esempio l'astronautica: dopo alcuni incidenti le capsule Apollo e Soyuz furono riprogettate e divennero molto sicure.. venne poi lo Shuttle..
Lo Shuttle era pensato con grande attenzione sulla sicurezza ed andò bene.. ad un certo punto però se ricordate furono dati degli ok ai lanci forzando i sistemi di bordo.. perchè?
Perchè per la Nasa e gli USA fare un ritardo sui piani di volo era una brutta figura ed un costo economico.. e la ridondanza sulla sicurezza sembrava quasi eccessiva, vista la confidenza con il mezzo, tra l'altro estremamente affidabile..

Lo fecero partire in mezzo all'occhio di un ciclone, lo fecero partire con due forzature del sistema informatico di bordo che rifiutava di andare..
L'incidente (il primo) avvenne poi per altri motivi, ma loro tornarono a stringere su tutte le procedure di partenza..

Questo è un fatto normale: il non aver problemi ti porta prima o poi ad allargare le maglie, anche inconsapevolmente..

E quello di fare megagiganti stracarichi di gente potrebbe essere un errore quasi inconsapevole..

Salutoni
Manlio
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

sgrat sgrat sgrat......
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

leo ha detto:
unochenavigaverament ha detto:
sgrat sgrat sgrat......
Silenziosamente eloquente!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Hola!! Qui si scherza!! :P :P

Erano rimaste un numero assurdo di domande per unochenaviga!!

Mica andrà a finire che mi devo mettere a cercare le risposte in giro tra web, professori universitari ecc. :wink:

Salutoni!! :P :P

Manlio
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Se iniziamo a fare una classifica di tutti gli incidenti che possono capitare, non la finiamo più.
Anni fa ero in montagna, a San Martino di Castrozza e ci fu una lieve scossa di terremoto (S. Martino è a non più di 80 Km, in linea d'aria dall'epicentro del terremoto del Friuli). Bene quel giorno in montagna, in parete, c'era un solo alpinista, e con quella scossa cadde un solo macigno, che però cadde proprio sulla testa di quell'unico alpinista.....
Lo shuttle non è propriamente un esempio di mezzo sicuro, non per cattiva volontà, ma per la natura intrinseca della sua missione: volare a 28000 Km/h a 460000 metri di quota E' PERICOLOSO. Ma anche in questo caso i due incidenti che si sono verificati sono imputabili non a delle defaiance della macchina, ma ai due elementi più difficili da eliminare: l'errore umano (il primo) ed il fato (il secondo).
Consideriamo il trasporto aereo: è un'attività ad alto rischio, in caso di incidente le procedure di emergenza sono a loro volta rischiose, è un'attività commerciale inserita in un mercato quasi selvaggio, con forti economie sul personale e sulla manutenzione, ciascun aereo porta centinaia di persone, l'ultimo Airbus quasi mille (una nave da crociera volante), con pochissime persone di equipaggio, volano migliaia di aerei al giorno, con centinaia di migliaia di passeggeri.
Eppure gli incidenti in un anno sono poco più di una decina, e non tutti letali.
Questo perché le norme che regolano il trasporto aereo, o per meglio dire le norme che regolano la progettazione, la certificazione e l'utilizzo degli aerei, nonché la loro manutenzione sono talmente precise ed esuastive da aver trasformato gli aerei nel sistema di trasporto più sicuro dopo le navi da crociera, nonostante tutte le economie di mercato.
Certo 5000 pax sono una folla enorme, e, come diceva Giobbe Covatta "la folla fa male perché la folla sono tanti", ma è altrettanto vero che nelle moderne navi da crociera ci sono un numero altissimo di membri dell'equipaggio (il rapporto è di circa un membro dell'equipaggio ogni 2-3 pax) che in caso di necessità hanno proprio il compito di governare la "mandria".
Ma, come per gli aerei, le navi sono progettate in primo luogo per garantire la sicurezza di chi ci naviga sopra, e sono soggette ad un numero molto elevato di norme per la progettazione, la certificazione, l'uso e la manutenzione, anche perché, come ho già scritto in un altro post, un incidente ad una nave da crociera avrebbe conseguenze tremende per l'armatore (chiedere ad Aponte per conferma).


PS
Riguardo ai grattaceli ricordo che le torri gemelle sono sopravvissute all'impatto con aerei pesanti più di un centinaio di tonnellate ciascuno e volanti a più di 400 Km/h.
Sono crollate per la deformazione della struttura dovuta la calore dell'incendio alimentato dalle decine di tonnellate di cherosene fuoriuscite dagli aerei.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Per quanto riguarda i grattacieli, quando ho parlato di giganti con i piedi d'argilla, non mi riferivo alla loro solidità o alla tenuta strutturale ma alle difficoltà d'evacuazione insite per natura in tutte le strutture di notevole sviluppo verticale. Mi sembra di capire che, per legge fisica, l'uomo si sposta più facilmente sul piano orizzontale rispetto a quello verticale visto che dispone di gambe ma manca di ali.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

A mio avviso la parola "mandria" usata da amartoni è molto indicativa della pericolosità delle grandi strutture; marine o terrestri che siano, l'evaquazione in caso di pericolo può diventare più rischiosa del pericolo stesso. Nessuno è preparato a rimanere impassibile difronte ad un'emergenza.
E lì solo l'esperienza del personale addetto può salvare la gente.
C'è da dire che quando si sale a bordo di una nave , a parte la più o meno utile esercitazione, sarebbe molto più educativo se venissero date alcune informazioni sulla sicurezza della nave anche in caso di avaria o di evaquazione.
Lunedì, durante la visita alla Galaxy ,un signore giapponese e consorte, appena imbarcati si stavano informando alla reception su dove fossero le scialuppe e le vie di fuga :shock: :shock: :shock:
Leo
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Giorno infausto per le navi da crociera il 7 luglio; ben 6 navi hanno avuto problemi tecnici, causando ritardi e scali cancellati o ridotti di durata. Arcadia, Aurora di P&O, Carnival Miracle, Jewel of the Seas di RCL, Caribbean Princess, Discovery di Voyages of Discovery, hanno segnalato problemi ai propulsori, generatori o meccanici.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Segnamoci la data ed evitiamo di prenotare crociere per il 7 luglio.
 
Re: Inconvenienti tecnici.

Re: Inconvenienti tecnici.

Due episodi di black out in pochi giorni; uno su di una nave in partenza da Ancona, muta a qualsiasi comando, per poco non collideva con un'altra nave in banchina e ieri giornata massacrante a Venezia per migliaia di persone in arrivo e partenza sul Ro-Ro Zeus Palace della Grimaldi.
Appena entrato in laguna ha subito un black out totale, tanto da dover dar fondo alle ancore per evitare peggiori conseguenze.
Nemmeno una squadra di tecnici portata a bordo è riuscita a risolvere il guasto e alla fine dopo nove ore di sofferenza, senza acqua, aria condizionata, servizi in genere è stata lentamente rimorchiata in banchina. Enormi i disagi per i passeggeri.
E dall'episodio, stanno montando ad arte le proteste per allontanare le navi dalla laguna.
 
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