Ingresso a Miami ed altre info

[Ambrina87]

Buonasera a tutti amici crocieristi e ancora tanti auguri per queste festività! A breve io e mio marito partiremo per la crociera CARAIBI MAGICI e volevo chiedere a chi già l'ha fatta o a chi è già stato a Miami alcune cosette.....
1) Quando si arriva all'aeroporto di Miami: quanto tempo si perde nelle varie procedure di ingresso negli USA? In cosa consistono? i controlli sono molto rigorosi (ossia....vi è mai capitato di trovarvi faccia a faccia con qualche arrogantone o altro?)
2) Ci sono alcune sostanze o prodotti che è vietato introdurre negli USA?
3) Potrebbero esserci dei visti sul passaporto di altri paesi che impediscono l'ingresso negli USA?
4) Con il mio smartphone pensate che avrò problemi a prendere la linea o a mandare sms?

GRAZIE A TUTTIIIIIIIIIIIII

 

[nicoletta96]

Molto dipende dalla coda e da quanti aerei sono arrivati.... ovviamente passaporto in regola ed ESTA inserito (che a noi non hanno minimamente guardato) ti metti in fila tipo serpentone ed arrivi allo sportello, ti prendono le impronte (anche se le hai nel chip) timbrano, controllano dove vai, la carta di sbarco (se non si dorme in hotel e si imbarca subito bisogna scrive nell'indirizzo USA Transit) a volte chiedono, poi devi fare il passaggio anche per la sanità ed in teoria il controllo bagagli ed anche lì c'è andata nene ci hanno solo detto che bello che andate in crociera!!!!! Li ho trovati gentili, abbastanza comprensivi se non capisci al volo quello che ti dicono..... devo dire che ho fatto di peggio!!! (più o meno un oretta).
Non credo che ci siano paesi out..... tipo israele/paesi arabi, non credo neppure cuba....
non introdurre? droga!!!!! scherzo ricordo i cibi freschi (ma quello è un classico di quasi tutti i paesi)
quanto allo smartphone... dipende dal modello, credo che ne esistano alcuni ancora dual band diversamente tri o quadband non danno problemi, a volte può darti casino l'operatore e non riuscire ad inviare (seleziona manualmente un altro).

 

[Hermy]

Ciao. Io sono ormai di casa negli USa perchè ogni anno ormai faccio le vacanze li. Anche io devo dirti la verità che i primi tempi ho avuto molto timore dell'immigrazione perchè trovi persone cortesi e altri che è meglio se facessero un altro lavoro.

La prima cosa che ti dico è che l'immigrazione varia da aeroporto ad aeroporto. Ad Orlando in Florida mi sono sempre trovata bene forse perchè l'arrivo è sempre e quasi solo di turisti venuti per visitare i parchi e quelle zone prettamente turistiche. Miami (assieme al temibile LAX di Los Angeles) sono abbastanza un "porto di mare", nel senso che sono aeroporti piu grandi, dispersivi e con un bel bacino d'utenza. Direi che devi considerare un 20 minuti per poter accedere alla zona dell'immigrazione, dopodichè è un po' un terno al lotto. Nel senso che a volte ho sbrigato tutto in meno di 20 minuti, a volte la coda era lunghissima (come al JFK) e sono uscita dopo 2 ore. Dipende da quanti aerei atterrano assieme a te e quanta gente di riversa all'immigrazione. Le domande che fanno sono poi sempre le stesse. Fanno parlare ogni membro del gruppo (suppongo perchè registrano la voce). Se sei sposata potrai stare assieme al marito. Se sei invece solo fidanzata verrete interrogati a turno (lo so per mia esperienza personale visto che mi dividono sempre dal mio lui grrr) Ti chiedono il motivo del viaggio, che lavoro fai, quanto rimani, quand'è la data della partenza, se sei già stato in USA, a volte vogliono sapere il nome dell'hotel dove risiederai. Ti fanno apporre le mani sullo scanner e digitalizzano le impronte, ti fanno una foto, controllano passaporto. Chiedono se porti cibo con te. Dopodichè sei ammesso a ricevere il bagaglio. Dopo il bagaglio in alcuni casi mi è capitato un secondo controllo dove richiedono se porti cibo, salumi, pasta, pomodoro. Sono scrupolosissimi con gli italiani sul cibo, come lo sono con i russi con l'alcol e mille altre cose veramente pregiudizievoli... però vabbè così è...

Non so se ci sono problemi con timbri di altri paesi... mentre il tuo telefono prenderà benissimo (ma pagherai molto caro il tutto).

In USA non entrare con ALCUN Cibo. E intendo anche cibo che magari ti porti dietro dall'aereo. Sono severi e i cani che fiutano sono numerosi (non sono antidroga ma sono anticibo). Mi è capitata una signora turca davanti che aveva un contenitore vuoto sporco di cibo dall'aereo e il cane l'aveva fiutato... Ti prendi spaventi per niente quindi meglio evitare

 

[Italian Cruiser]

Mi pare che sia già stato detto tutto...

Riguardo ai tempi dell'immigrazione... dipende tutto da quanti aerei sono atterrati contemporaneamente... e parlo di quelli provenienti da fuori degli USA... e dal numero di postazioni aperte... purtroppo per il Visa Waiver... ossia per quanti sono in possesso dell'ESTA e viaggiano senza alcun visto... non sono previste postazioni dedicate... di conseguenza le file sono comuni con quanti viaggiano con visto... ed i tempi si allungano... il personale addetto ai controlli è in ogni caso estremamente professionale e cortese. I turisti sono i Benvenuti negli USA.

 

[Ambrina87]

grazie a tutti per le vostre esperienze! io per fortuna anche essendo giovanissima sono già sposata e quindi mi consola avere il "supporto psicologico" di mio marito lì con me ahahahahahahah

 

[nicoletta96]

a me è mancato.... a Miami.... ci hanno fatto passare uno alla volta marito, io, mio padre, mia madre....

grazie a tutti per le vostre esperienze! io per fortuna anche essendo giovanissima sono già sposata e quindi mi consola avere il "supporto psicologico" di mio marito lì con me ahahahahahahah

 

[Italian Cruiser]

a me è mancato.... a Miami.... ci hanno fatto passare uno alla volta marito, io, mio padre, mia madre....

Strano... le famiglie in genere si presentano unite all'Immigrazione... così da impegnare un solo agente.

Negli USA si creano lunghe code... anche perché molto spesso di agenti in servizio non ce ne sono poi molti. In questo caso in genere ci permettono di utilizzare anche i tornelli riservati ai cittadini statunitensi.

 

[Giulianino]

. . Sono scrupolosissimi con gli italiani sul cibo, come lo sono con i russi con l'alcol e mille altre cose veramente pregiudizievoli... però vabbè così è...

Non credo che sia un errore, i popoli sono diversi gli uni dagli altri, le culture e le società molteplice e variegate.
Ognuna con le proprie peculiarità .
L' esperienza insegna ed essere " etichettati " può non risultare simpatico ma è necessario e vengono fatti studi molto approfonditi sulle usanze, la mentalità e le culture di tutte le popolazioni.

L' essenziale, a mio avviso, rimane il rispetto, l' educazione e il non superare la sottile linea che separa questo " etichettamento" da una vera e propria discriminazione.

IMHO

 

[nicoletta96]

stesso box ma uno dietro l'altro finito uno usciva l'altro.... e come lo vedevi che eravamo una famiglia? tranne io e mio padre che abbiamo lo stesso cognome.... e poi non sono mica una ragazzina.... io credo che non si possa generalizzare, dipende dalla gente, dai voli, dalle giornate, dai livelli di allerta.............

Strano... le famiglie in genere si presentano unite all'Immigrazione... così da impegnare un solo agente.

Negli USA si creano lunghe code... anche perché molto spesso di agenti in servizio non ce ne sono poi molti. In questo caso in genere ci permettono di utilizzare anche i tornelli riservati ai cittadini statunitensi.

 

[Italian Cruiser]

stesso box ma uno dietro l'altro finito uno usciva l'altro.... e come lo vedevi che eravamo una famiglia? tranne io e mio padre che abbiamo lo stesso cognome.... e poi non sono mica una ragazzina.... io credo che non si possa generalizzare, dipende dalla gente, dai voli, dalle giornate, dai livelli di allerta.............

Quello che dicevo io... stesso tornello per tutti... trattandosi di una famiglia. Naturalmente l'agente ha esaminato una persona alla volta. La procedura è quella.

 

[mal di mare]

Non credo che ci siano paesi out..... tipo israele
.

ciao...non capisco come sia nata questa leggenda...........io ho timbri di Israele sul passaporto......mai avuto il minimo problema in USA...........
..... dallo scorso anno se hai il modulo Esta non devi più compilare
la carta di sbarco a bordo dell'aereo,ma solo la dichiarazione doganale......a Novembre mi hanno chiesto
solamente la durata del viaggio e la motivazione,proprio perché tutte le altre informazioni,
compreso il recapito USA,sono già contenute nel modulo Esta che non ti viene richiesto fisicamente,
ma i cui dati sono evidentemente inseriti insieme a quelli del passaporto.

 

[Hermy]

Giulianino la mia esperienza in alcuni casi è stata estremamente irritante considerando che dopo aver fatto la prima immigrazione prima dell'uscita sono stata rifermata. Mi hanno chiesto nell'ordine "Trasporta pasta?" "Trasporta pomodori" "Trasporta salsa di pomodoro"? "Trasporta Salame?" . Avendo io già risposto all'inizio che NON traportavo NESSUN tipo di cibo le domande che sono seguite le ho trovate inutili e evitabili.
In questo caso mi sono sentita presa in giro non solamente etichettata. In ogni caso è capitato solamente un paio di volte.

 

[salabc]

Giulianino la mia esperienza in alcuni casi è stata estremamente irritante considerando che dopo aver fatto la prima immigrazione prima dell'uscita sono stata rifermata. Mi hanno chiesto nell'ordine "Trasporta pasta?" "Trasporta pomodori" "Trasporta salsa di pomodoro"? "Trasporta Salame?" . Avendo io già risposto all'inizio che NON traportavo NESSUN tipo di cibo le domande che sono seguite le ho trovate inutili e evitabili.
In questo caso mi sono sentita presa in giro non solamente etichettata. In ogni caso è capitato solamente un paio di volte.

in tutti gli aeroporti ( ad eccezione dell'area shengen / comunitaria) e' sempre previsto un doppio controllo: prima l'immigration con controllo passaporto e successivamente dopo il recupero bagagli, la dogana, e' vero che quest'ultimo molto spesso non viene effettuato pertanto capisco che quelle poche volte che si viene fermati sia una scocciature

inoltre tenete presenti che all'ingresso di certi continenti il cibo e' una delle preoccupazioni maggiori delle autorità per il rischio di immisisoni di organismi infettanti
l'australia e la nuova zelanda sono in assoluto i piu' difficili ( tutti i bagagli sono controllati da cani beagles) ma anche gli USA non scherzano

 

[nicoletta96]

io intendevo timbro di israele per entrare nei paesi arabi non in USA

ciao...non capisco come sia nata questa leggenda...........io ho timbri di Israele sul passaporto......mai avuto il minimo problema in USA...........
..... dallo scorso anno se hai il modulo Esta non devi più compilare
la carta di sbarco a bordo dell'aereo,ma solo la dichiarazione doganale......a Novembre mi hanno chiesto
solamente la durata del viaggio e la motivazione,proprio perché tutte le altre informazioni,
compreso il recapito USA,sono già contenute nel modulo Esta che non ti viene richiesto fisicamente,
ma i cui dati sono evidentemente inseriti insieme a quelli del passaporto.