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Italian Cruise Day 2013

tiziano

Well-known member
A registrare questa situazione è l'Italian cruise watch 2013, il report è stato presentato ieri a Livorno, in occasione dell'Italian cruise day 2013, fonte il sole 24 ore del 26 ottobre 2013.
 

francogalans

New member
Bisogna però capire quanto questo dato negativo sia reale e quanto sia "indotto" dalle compagnie. Cioè, se riducono le unità nel Mediterraneo è ovvio che i numeri calano! E se finora i dati sono sempre stati in incremento perchè riducono le navi?!
 

tiziano

Well-known member
Bisogna però capire quanto questo dato negativo sia reale e quanto sia "indotto" dalle compagnie. Cioè, se riducono le unità nel Mediterraneo è ovvio che i numeri calano! E se finora i dati sono sempre stati in incremento perchè riducono le navi?!

Il tuo ragionamento è giusto, la riduzione di navi da quello che ho letto riguarda solo Royal il motivo dovrebbe essere allargare la presenza nei caraibi a disposizione della clientela americana.
 

francogalans

New member
Non solo Royal, Princess praticamente ha lasciato una sola nave per il 2014, anche se si tratta della nuovissima Regal. Però il calo di offerta è drastico, in pratica o fai quello o niente!
 

tiziano

Well-known member
Non solo Royal, Princess praticamente ha lasciato una sola nave per il 2014, anche se si tratta della nuovissima Regal. Però il calo di offerta è drastico, in pratica o fai quello o niente!

Ma secondo te che strategia di mercato hanno adottato per lasciare il mediterraneo? Le navi sino ad oggi sono sempre state "piene", forse con altri mercati i profitti sono maggiori o la clientela spende di più nell'acquisto delle cabine, non capisco, ciao.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Piene non vuol dire margini di guadagno programmati. Prezzi bassi, passeggeri che non spendono a bordo e gli utili si riducono troppo. Il Fly & Cruise, il volo per raggiungere la nave incide troppo sul costo, e le navi si portano "vicino" agli utenti, nell'area caraibica.

Proprio un Comandante di una delle compagnie che ridurrà la sua presenza nel Mediterraneo, tempo fa, constatava che i passeggeri ci sono, ma limitano le spese al massimo. Tiziano anche qui nel Forum si parla sempre di risparmiare a bordo, un po' su tutto, e le Compagnie i loro guadagni li fanno con le attività accessorie.

A bordo si privilegia il personale d'albergo piuttosto che il personale tecnico/marinaio. Meglio un cameriere che vende un drink in più che un marinaio di mestiere che sa ammainare con professionalità una lancia. E questo diventa un altro problema legato alla sicurezza. Ma l'importante è vendere e vendere a bordo, e se non si vende o si vende poco........

Non dico sia questo il problema che "allontana" le navi dal Mediterraneo, ma una valida componente su tali decisioni credo di sì.
 

tiziano

Well-known member
Rodolfo, quello che mi "rattrista" è la tua frase: (meglio un cameriere che vende un drink in più che un marinaio che sa ammainare una lancia con professionalità), allora è come penso io, meglio spendere in qualità che in quantità!
 

tiziano

Well-known member
Ma alla fine è la verità, dovunque.

Mio padre mi ha insegnato che "l'onestà e la qualità nel tempo verranno pagate", ma io guardondo il "nostro forum" vedo che molte persone guardano solo "al risparmio" pensando che sia tutto oro quello che prentano,ma con il tempo l'oro diverrà ottone.
 

Magellano

Utente livello Platinum
Ero presente per Crocieristi. Sto preparando l'articolo con i risultati presentati al convegno e le riflessioni in merito delle compagnie crocieristiche. ;-)
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sai Tiziano cosa pensavo quando insegnavo queste cose a mio figlio? Onestà, rispetto, serietà, altruismo, solidarietà....... che un giorno mi avrebbe risposto "Ma papà, cosa mi hai insegnato che il mondo è tutto diverso". Non me l'ha mai "rinfacciato", anzi, mi sembra ne abbia fatto tesoro. ;) ;)
 
S

sciguetto

Guest
Mio padre mi ha insegnato che "l'onestà e la qualità nel tempo verranno pagate", ma io guardondo il "nostro forum" vedo che molte persone guardano solo "al risparmio" pensando che sia tutto oro quello che prentano,ma con il tempo l'oro diverrà ottone.

Già, Tiziano, del resto tanti tanti anni fa da noi quell'oro si chiamava "oro del giappone, che davanti è tolla e dietro é ottone". Il brutto è che c'é chi lo "deve" strapagare, quell'oro del giappone....
 

tiziano

Well-known member
Sai Tiziano cosa pensavo quando insegnavo queste cose a mio figlio? Onestà, rispetto, serietà, altruismo, solidarietà....... che un giorno mi avrebbe risposto "Ma papà, cosa mi hai insegnato che il mondo è tutto diverso". Non me l'ha mai "rinfacciato", anzi, mi sembra ne abbia fatto tesoro. ;) ;)

Il "tesoro" è quello che gli hai insegnato, io sono uno di quelli che me lo hanno insegnato e l'ho trasmesso ai miei due figli, e da quello che vedo ne hanno fatto sino ad ora "tesoro", buonanotte.

Già, Tiziano, del resto tanti tanti anni fa da noi quell'oro si chiamava "oro del giappone, che davanti è tolla e dietro é ottone". Il brutto è che c'é chi lo "deve" strapagare, quell'oro del giappone....

Io so purtroppo chi lo "deve" pagare, ma la maggior parte delle persone non lo sa, o fa finta, ciao buonanotte.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Magellano

Utente livello Platinum
Italian Cruise Day 2013

Si è svolta a Livorno lo scorso 25 ottobre la terza edizione dell’Italian Cruise Day, evento organizzato da Risposte Turismo in collaborazione con la Camera di Commercio ed alcuni importanti sponsor. L’intensa giornata, alla quale Crocieristi ha partecipato per mezzo di un proprio delegato, ha attraversato aspetti attuali del mercato crocieristico tenendo in considerazione anzitutto l’andamento attuale e le previsioni per il 2014. A fianco alla pubblicazione dei dati e alle riflessioni sul merito, alcuni interessanti interventi tecnici e approfondimenti sulle strutture portuali e le possibili condizioni di miglioramento dei servizi ai passeggeri nei terminal italiani.

In apertura è stata illustrata un’analisi di ampio respiro riferita all’ultimo decennio. Si è evidenziata una crescita complessiva del mercato delle crociere assai significativa. Dal 2003 al 2012 sono state varate 113 nuove navi (230-240.000 posti letto). Il Mediterraneo come destinazione delle crociere è cresciuto molto, sottraendo una fetta del mercato ai Caraibi e all’America Settentrionale.

Avvicinandosi ai nostri giorni, l’attenzione si è concentrata sull’andamento del mercato 2012-2013 ed alcune proiezioni sul prossimo anno, sulla base di dati raccolti da Risposte Turismo e pubblicati nel sua rassegna annuale Italian Cruise Watch. Il Presidente, Francesco Di Cesare, ha sinteticamente illustrato l’inflessione registrata nel 2013, sottolineando come comunque si tratti di un mercato in espansione ma in termini senza dubbio ridotti rispetto alla parabola seguita sino al 2011. Il 2012 ha registrato 11 milioni di crocieristi in movimento nei porti italiani. Il 5,5% in meno rispetto al 2011. A fine 2013 si stima siano transitati 11,4 milioni di passeggeri dai terminal italiani, quindi si sarà avuto un incremento di imbarchi e sbarchi nonché di toccate nave (+5,5%). Le previsioni per il 2014 segnano un nuovo ridimensionamento del mercato con inflessioni che raggiungerebbero il -6,9% di passeggeri in movimento ed il -8,8% di toccate nave.

A seguire, i risultati di queste elaborazioni sono stati discussi in un dibattito moderato dal Presidente di Risposte Turismo al quale hanno partecipato Domenico Pellegrino (Direttore Generale Msc Crociere), Gianni Rotondo (Direttore Generale Italia, Royal Caribbean Cruise Line), Norbert Stiekema (Executive Vice President Sales & Marketing Costa Crociere), Roberto Piccini (Presidente Porto di Livorno 2000) e Roberto Perocchio (Venezia Terminal Passeggeri). Se tutti hanno concordato che la leggera inflessione non provochi preoccupazioni e che sia fenomeno normale da contrastare con un miglioramento dei servizi e delle offerte, ciascuno ha proposto un propria chiave di lettura per il fenomeno. Per Pellegrino le responsabilità sono da ricercarsi in un calo dell’offerta. Auspica pertanto un incremento degli investimenti per il miglioramento dei servizi e per una maggiore competitività. Per quanto riguarda le strutture portuali, il Direttore Generale di Msc Crociere sostiene che non si possa investire in più località contemporaneamente ma che si debba altresì concentrare gli sforzi su alcuni porti per creare delle eccellenze. Stiekema ha espresso poi la convinzione di Costa Crociere che la concorrenza fra compagnie non si debba svolgere sui prezzi, pena una generale riduzione dei servizi e della qualità, nonché un allontanamento delle flotte dall’area mediterranea, ma piuttosto sulla differenziazione. In questa direzione, sostiene ancora Stiekema, Costa avrebbe quindi sviluppato la Neocollection, una serie di servizi e di navi in grado di differenziare l’offerta anche all’interno della compagnia medesima. In chiusura del proprio intervento, il responsabile di Sales & Market di Costa ha ribadito che la compagnia è italiana ed intende mantenere la propria italianità, senza, ha sottolineato, cedere la bandiera. Rotondo di RCCL ha assicurato che, pur conservando la compagnia un pubblico prevalentemente statunitense, tiene molto a restare fermamente in Europa e soprattutto nel Mediterraneo. Venezia e Civitavecchia rimangono i due homeport principali. Quanto ai risultati del 2013, Royal ha registrato una inflessione del numero dei passeggeri in imbarco in Italia ma un incremento di fatturato, a testimonianza, si sostiene, della qualità dei servizi a bordo delle proprie navi. Da parte loro, i responsabili dei terminal portuali di Venezia e Livorno hanno messo in luce le strutture messe a disposizione dei crocieristi ed i loro progetti per un costante miglioramento dei servizi.

Alla presentazione dei risultati statistici prodotti da Risposte Turismo si è poi affiancato un intervento del Segretario Generale della Cruise Line International Organization, che ha avanzato alcune ipotesi per far crescere il mercato italiano in un momento di crisi economica. Isabelle Ryckbost, Segretario Generale della European Sea Ports Organization è infine intervenuta nella sessione mattutina per illustrare le novità del settore crocieristico per le autorità portuali in Italia e in Europa.
Nelle sessioni parallele pomeridiane si sono affrontati i temi della governance dei terminal crocieristici e della potenzialità della rete nella promozione e la distribuzione del prodotto crociera. Nella sessione plenaria di chiusura si è infine dibattuto sulle potenzialità dei territori interessati dalle toccate nave e le relative possibilità di sviluppo.

Nel complesso la giornata ha portato stimoli di riflessione molto interessanti per l’incremento del mercato crocieristico italiano e per lo sviluppo dei servizi ad esso collegati. Un affresco molto preciso, inoltre, dell’andamento delle crociere fra il 2011 ed il 2014.













 

lorenzo

New member
A margine del cruise day, si è svolto anche una discussione sul porto di Livorno. Sono rimasto molto "diciamo colpito" dall'intervista di Rotondo di RCL, secondo cui, la scelta di spostare alcuni scali da Livorno a Spezia è frutto del volere dei crocieristi, cui è stata fatta questa domanda. Come se fossero i passeggeri a scegliere i porti e non le compagnie secondo i loro interessi. Se il mediterraneo "forse" perde passeggeri è anche colpa degli scali che sono sempre i soliti? O meglio, delle navi che vengono dirottate in oriente? Msc e Costa poi parlano di che? usano sempre i soliti scali. Livorno, come altri porti industriali, ha fatto un accordo con chi festisce gli scali, cui da la precedenza di ormeggio alle navi da crociera a danno di quelle merci. Forse non gli basta lo vorrebbero anche gratis, mentre a noi a bordo, ci fanno pagare anche l'aria che respiriamo.
http://iltirreno.gelocal.it/livorno...to-che-parlano-i-big-delle-crociere-1.7997654
 
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