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La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

I

Italian Cruiser

Guest
Come molti di voi sapranno la Cunard è una delle più antiche compagnie di navigazione al mondo. La sua lunga storia è comunque caratterizzata da alti e bassi. Dopo il varo della QE2 negli anni '60, la Cunard intraprese un rinnovamento della flotta alquanto insolito, decidendo di inserirsi nel mercato delle crociere di massa ai Caraibi. Contando sulla disponibilità in cantiere di una nave da crociera di medie dimensioni acquisì quella che sarebbe diventata la prima unità della sua flotta dallo scafo bianco, la CUNARD ADVENTURER, odierna Louis Coral, varata nel 1971, e presto seguita dalla gemella CUNARD AMBASSADOR, non più in servizio da diversi decenni. Nel 1977, con il varo della CUNARD PRINCESS, odierna MSC Rhapsody, battezzata a Montecarlo dalla principessa Grace, presto seguita dalla CUNARD COUNTESS, odierna Louis Ruby, la CUNARD ADVENTURER fu venduta alla Norwegian Cruise Lines. La CUNARD AMBASSADOR, seriamente danneggiata da un incendio, non era già da tempo più in servizio, essendo stata convertita in nave da trasporto. La vendita della Adventur non era stata determinata da difficoltà di tipo finanziario. Semplicemente la Cunard era interessata a navi più grandi. Negli stessi anni la compagnia procedette all'acquisizione della NORWEGIAN AMERICA LINE, con le due superbe navi di lusso SAGAFJORD, oggi Saga Rose, e VISTAFJORD, oggi Saga Ruby, praticamente gemelle, sebbebe costruite ad otto anni di distanza l'una dall'altra, in due cantieri diversi. Negli anni '80 furono acquisite le due navi gemelle SEA GODDESS I, oggi SeaDream I, e SEA GODDES II, oggi SeaDream II, primo esempio di navi yacht di lusso. Alla fine degli anni '80 la flotta Cunard era estremamente eclettica, anche nei diversi colori adottati per gruppi di navi. L'ammiraglia QE2 con scafo blu notte e ciminiera rossa, la SAGAFJORD e la VISTAFJORD con scafo grigio corno e ciminiera rossa, la CUNARD PRINCESS e la CUNARD COUNTESS con scafo bianco e ciminiera rossa, le due SEA GODDESS Con scafo bianco e ciminiera bianca con una corona d'alloro come logo.
Il carattere estremamente eclettico della flotta si sarebbe ulteriormente accentuato negli anni '90, sino all'acquisizione da parte della Carnival Cruises. Rinunciando a navi di nuova costruzione la Cunard stabilì nel 1993 una joint venture con la CROWN CRUISE LINE, per crociere informali. La Crown possedeva tre navi di recentissima costruzione, la CROWN MONARCH, oggi Jules Verne, la CROWN JEWEL, odierna SuperStar Gemini, e la gemella CROWN DYNASTY, attuale Braemar. Il primo errore fu quello di commercializzare le tre navi Crown assieme alle più vecchie Cunard Countess e Cunard Princess, tecnicamente e strutturalmente molto inferiori. Potete immaginarvi i risultati di questa joint venture. L'insuccesso delle crociere settimanali ai Caraibi, le cinque navi erano troppo piccole per poter competere con le nuove grandi unità di Carnival, Princess e Royal Caribbean, determinò un complesso riassetto della flotta. La CROWN MONARCH, che aveva trovato temporaneo impiego in Australia, e la CROWN JEWEL furono vendute in rapida successione nel 1995. La CUNARD PRINCESS, dopo una serie di stagioni nel Mediterraneo, fu venduta sempre nel 1995 alla STARLAURO, di lì a breve divenuta MSC CRUISES. La CROWN DYNASTY fu ribattezzata CUNARD DYNASTY e destinata alle crociere in Alaska. Tra il 1995 ed 1997, con la compagnia in forte perdita, Cunard decise di concentrarsi sul mercato delle crociere di lusso. La flotta mass market fu rapidamente liquidata con la messa in vendita di CUNARD COUNTESS e di CUNARD DYNASTY. La SAGAFJORD, all'epoca prossima ai trent'anni, fu anch'essa venduta, dopo esser stata parzialmente danneggiata da un incendio.
La drastica riduzione della flotta fu solo in parte compensata dall'acquisizione della ROYAL VIKING SUN, oggi Prinsendam, all'epoca giudicata come nave più lussuosa al mondo.

L'acquisizione da parte della Carnival ha quindi rappresentato l'unica garanzia di sopravvivenza e di sviluppo della compagnia. Contrariamente a quanto accaduto a Costa, Cunard non è stata snaturata nello stile. Sebbene abbia navi di notevole dimensioni non tornerà mai ad essere la compagnia con numerose unità del passato. L'unica cosa che viene contestato alla Carnival dai critici è l'aver affidato la gestione di Cunard alla Princess Cruises.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Italian Cruiser ha detto:
Come molti di voi sapranno la Cunard è una delle più antiche compagnie di navigazione al mondo. La sua lunga storia è comunque caratterizzata da alti e bassi. Dopo il varo della QE2 negli anni '60, la ......

Sintesi molto, molto interessante: da tenere sempre a portata di mano. Toglimi una curiosità: l'hai buttata giù tutta d'un fiato, a memoria? Se è così, sei un pozzo di conoscenze. Ciao
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Buttata giù tutta d'un fiato a memoria. Seguendo un modello comune nei forum crocieristici americani, dai quali sia chiaro, non copio. Ho in mente altre sintesi per alcune compagnie molto note.
 

NicolaFank

Fondatore & Forum Master
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Italian Cruiser ha detto:
L'acquisizione da parte della Carnival ha quindi rappresentato l'unica garanzia di sopravvivenza e di sviluppo della compagnia. Contrariamente a quanto accaduto a Costa, Cunard non è stata snaturata nello stile. Sebbene abbia navi di notevole dimensioni non tornerà mai ad essere la compagnia con numerose unità del passato. L'unica cosa che viene contestato alla Carnival dai critici è l'aver affidato la gestione di Cunard alla Princess Cruises.
L'influenza della Carnival si sente sempre...
Comunque ottima recensione..
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Italian Cruiser ha detto:
Buttata giù tutta d'un fiato a memoria. Seguendo un modello comune nei forum crocieristici americani, dai quali sia chiaro, non copio. Ho in mente altre sintesi per alcune compagnie molto note.

Bene, bene, traduci al più presto le idee in concreto: sintesi fatte con lo stesso criterio di Cunard, diventeranno un piccolo ma completo vademecum. Complimenti
 

VaLyUS

Fondatore & Forum Master
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Permettetemi questo Off Topic pre-vacanza.

Volevo precisare una cosa su Carnival.

Costa Crociere, quando era al 100% italiana, aveva già iniziato ad andare verso le navi grandi! La Carnival ha continuato lungo questa strada! Le navi grandi permettono di abbassare i costi per il cliente e di conseguenza si arriva alle crociere di massa.
Ma se già la Costa aveva creato Victoria, evidentemente non voleva puntare su una clientela ed una offerta premium.
 
G

Guest

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

si ma come dice giustamente il nostro amico, nella sua bellissima recensione, nonostante il monopolio caernival le navi cunard non sono state "tradite" nel loro stilee è stata ripsetta la loro personalità. secondo me non è tanto una questione di navi grandi , quanto di allestimenti proprio. la costa rappresenta benissimo in qualche modo la nostra italianità: sudditi imperituri degli stati uniti , a ogni loro ordine noi obbediamo a capo chino. bello schifo, colpa anche nostra che non ci facciamo rispettare, la victoria è una nave grande ma ancora rispecchia il design italiano, dopodichè c'è stato solo il tracollo del gusto. sembra proprio che gli inglesi di cunard ci tengano a far capire che con l'america si, ma la propria identità non si tocca.e noi invece i soliti provincialotti.


tormentone _LICENZIATE FARCUS
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

persistenzaretiniKa ha detto:
si ma come dice giustamente il nostro amico, nella sua bellissima recensione, nonostante il monopolio caernival le navi cunard non sono state "tradite" nel loro stilee è stata ripsetta la loro personalità. secondo me non è tanto una questione di navi grandi , quanto di allestimenti proprio. la costa rappresenta benissimo in qualche modo la nostra italianità: sudditi imperituri degli stati uniti , a ogni loro ordine noi obbediamo a capo chino. bello schifo, colpa anche nostra che non ci facciamo rispettare, la victoria è una nave grande ma ancora rispecchia il design italiano, dopodichè c'è stato solo il tracollo del gusto. sembra proprio che gli inglesi di cunard ci tengano a far capire che con l'america si, ma la propria identità non si tocca.e noi invece i soliti provincialotti.


tormentone _LICENZIATE FARCUS

A parte certi tuoi commenti di carattere politico sui rapporti tra Italia e Stati Uniti, che tra parentesi trovo estranei al senso di questa discussione, concordo con le altre osservazioni.

L'evoluzione verso navi più grandi era già iniziata nell'era pre Carnival, seguendo le logiche di mercato proprie degli anni '90.
Del resto è l'evoluzione stessa della Cunard: una flotta attualmente composta da pochissime navi di tonnellaggio notevole, ben diversa dalla flotta estremamente eclettica della compagnia dei primi anni '90, dove c'era veramente di tutto: navi di linea, yachts superlusso, navi degli anni '70, navi classiche di lusso, navi di medie dimensioni anni '90, quella che allora era considerata la nave più lussuosa al mondo. Un minestrone insomma. Il bilancio è che a Cunard l'acquisizione Carnival ha giovato e parecchio. Altrimenti, nonostante la sua gloriosa storia, sarebbe scomparsa dal panorama crocieristico mondiale.
 
G

Guest

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

capisco bene che intendi dire, ma la politica di un paese è il suo biglietto da visita nel mondo e i rapporti tra un paese e un altro si vedono soprattutto nelle scelte commerciali.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

persistenzaretiniKa ha detto:
capisco bene che intendi dire, ma la politica di un paese è il suo biglietto da visita nel mondo e i rapporti tra un paese e un altro si vedono soprattutto nelle scelte commerciali.

Non è comunque questa la sede adatta per certi discorsi pro o contro gli Stati Uniti. Non credo che Cunard abbia evitato di essere Carnivalizzata come Costa per via dei diversi rapporti tra Regno Unito e Stati Uniti. Che tra parentesi al Regno Unito di Cunard, compagnia a capitale privato, non è mai (e giustamente) importato niente. Infatti prima che da Carnival erano stati comprati dalla finlandese Kvarner Masa Yards senza che nessuno battesse ciglio.
 

Miglia

Active member
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Mi sembra di capire quindi che molte compagnia crocieristiche erano in dissesto finanziario a metà degli anni 90...ossia nel momento in cui si comincia ad avvicinare al mercato nuova gente che prima le crociere se le sognava letteralmente... :wink: :wink:
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

miglia ha detto:
Mi sembra di capire quindi che molte compagnia crocieristiche erano in dissesto finanziario a metà degli anni 90...ossia nel momento in cui si comincia ad avvicinare al mercato nuova gente che prima le crociere se le sognava letteralmente... :wink: :wink:

Esatto. La prima grande crisi del mercato crocieristico risale alla metà degli anni '90. La serrata concorrenza tra i grandi gruppi, Carnival, Royal Caribbean e P&O-Princess Cruises, concretizzatasi nella corsa alla costruzione di navi sempre più grandi mise in crisi diverse compagnie. La Regency Cruises, a capitale greco, ma attiva principalmente sul mercato statunitense, fallì. L'Epirotiki stabilì un infelice joint venture con Carnival Cruises, per poi fondersi con la rivale Sun Lines. La Kloster/Ncl mise in liquidazione sia Royal Viking Line che Royal Cruise Line. Costa Crociere si lanciò già dal '90 in tutta una serie di iniziative, non sempre felici: Prestige Cruises, American Family Cruises e Costa Playa su Cuba. E la Cunard diede origine alla flotta in assoluto più eclettica di quegli anni !
 
G

Guest

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

Scusa ma Epirotiki era la compagnia che mandava in giro la nave LA PALMA??
 
I

Italian Cruiser

Guest
Re: La Cunard dagli anni '70 all'era Carnival

persistenzaretiniKa ha detto:
scusa ma epirotiki era la compagnia che mandva in giro la nave LA PALMA??

No La Palma era di proprietà della società Intercruises (Pireo). Epirotiki aveva navi come Triton, World Renaissance, Odysseus, Pallas Athena, Olympic.
 

ettore74

New member
Discussione molto interessante... in poche righe è stata riassunta per Noi neo crocieristi la storia di un gloriosa Compagnia.... Grazie del contributo.
 
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