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La terza che se ne va.

Rodolfo

Super Moderatore
La terza nave che uscirà dalla flotta Carnival C., dopo l'annuncio di qualche giorno fa, sarà AidaAura.
La nave costruita nel 2003 lascerà il marchio Aida il prossimo settembre.

 
Ormai per le "piccole" il destino è segnato, a meno che non vengano utilizzate in flotte "luxury" o in quelle di crociere-esplorazione.
Si sa chi sarà il nuovo proprietario di Aura, o prenderà la via dei cantieri di demolizione?
 
Questo dimostra che in Carnival c’è una politica aziendale nel “tagliare i rami secchi “ indipendentemente dal marchio della compagnia
 
Io non credo che queste navi per così dire minori siano rami secchi al contrario soprattutto in Europa ed in particolare nel mediterraneo potrebbero essere una risorsa perché ci sono tanti posti in cui le navi grandi non possono andare. Prendi l'itinerario di Lirica la prossima estate pensi che una Costa magica non avrebbe potuto fare qualcosa di simile egregiamente?
 
Io non credo che queste navi per così dire minori siano rami secchi al contrario soprattutto in Europa ed in particolare nel mediterraneo potrebbero essere una risorsa perché ci sono tanti posti in cui le navi grandi non possono andare. Prendi l'itinerario di Lirica la prossima estate pensi che una Costa magica non avrebbe potuto fare qualcosa di simile egregiamente?
🤔secondo te perché si disfano di unità più piccole? Forse perché meno redditizio?
 
Sicuramente, ma bisogna vedere come la impiegherà la compagnia acquirente con quali criteri.

Facciamo un esempio. Prendiamo una Seabourn Ovation, i crocieristi che la utilizzano non han certo problemi finanziari/economici: navi di lusso/extra lusso. Seabourn Ovation stazza circa 42.000 tsl, e per "fare" una Toscana ne servono più di quattro.

Quattro navi, significa 4 Comandanti, 4 Vice Comandanti, 4 Direttori di Macchina. 4 Hotel Director.............. al posto di una sola figura professionale di Toscana. In Seabourn tutto viene quadruplicato, dalle risorse umane alle tecnologie, ai costi gestionali "terra terra"; risultato costi "quadruplicati".

Aggiungiamo poi l'eventuale già discusso criterio di "invecchiamento" nave.
 
Ultima modifica:
Basta fare un confronto dei prezzi tra Diadema e Toscana sul sito della compagnia. La prima, a parità di periodo per una settimana nel mediterraneo costa almeno 3/400 euro in più. Deduco che la gestione di Toscana sia inferiore a Diadema in termini economici
 
Si ma se ragioniamo così allora si fanno due bei navoni mastodontici e tutti sopra a girare in tondo negli stessi posti.
 
E non è quello che stan facendo TUTTE le Compagnie?
Non son passati secoli da quando Carnival Destiny ha superato con gran scalpore le 100.000 tsl.: limite insuperabile si disse.
O quando Carnival accantonò il progetto Pinnacle da 180.000 perché troppo grande: eravamo ai primi del 2000.
Ora le "180.000" son diventate quasi la normalità, senza contare quelle oltre le 200.000, fino alla Icon of the Seas 251,000 tsl.
E anche le extra lusso, pur nelle loro dimensioni "contenute", hanno triplicato/quadruplicato le loro dimensioni. Ovation, non dimentichiamo, stazza come il Titanic, il Leviatano dei mari.
Questa è la strada: e vale dovunque.
Pensa alle portacontainer: "ogni giorno" si batte un record di capacità. Oggi siamo a oltre 24.000 container, cifre da capogiro, impensabili una decina/quindicina di anni fa.
Tutto nel nome dell'economia di scala.
E quando non ci saranno più navi da crociera piccole, chi vorrà andare in crociera lo farà sui mega parchi di divertimento. Royal docet.

P.S. Non siamo noi a ragionare così ;););)
 
Ultima modifica:
Adesso siamo all'inizio di questo fenomeno e la curiosità per le meganavi è ancora alta, ma alla fine le navi sono fatte per viaggiare. Questo fenomeno mi ricorda ciò che accade negli anni 90 con i villaggi turistici quando le persone erano anziché andare i vacanza in un tale posto andavano nel villaggio. Le compagnie che gestiscono queste strutture crebbero in modo imponente per poi implodere negli ultimi 20 anni perché i gusti dei vacanzieri sono cambiati. Temo che prima o poi la gente si stancherà dei villaggi galleggianti e vorrà tornare a navigare.
 
se il sistema dovesse un giorno implodere sarà una catastrofe.
ripeto: SE
Potrebbe essere. Già con il Covid l'abbiamo visto e le conseguenze sono ancora in atto.
Adesso siamo all'inizio di questo fenomeno e la curiosità per le meganavi è ancora alta, ma alla fine le navi sono fatte per viaggiare. Questo fenomeno mi ricorda ciò che accade negli anni 90 con i villaggi turistici quando le persone erano anziché andare i vacanza in un tale posto andavano nel villaggio. Le compagnie che gestiscono queste strutture crebbero in modo imponente per poi implodere negli ultimi 20 anni perché i gusti dei vacanzieri sono cambiati. Temo che prima o poi la gente si stancherà dei villaggi galleggianti e vorrà tornare a navigare.
Questo è tutto un altro discorso e per molti anche un auspicio, ma la realtà del momento è completamente diversa. Chi vivrà........
In ogni caso il mercato offre molte navi di dimensioni ridotte.
 
Ultima modifica:
A guardar bene, nel provvedimento è stata colpita sempre Costa.
A conti fatti, il gruppo Costa Aida, è quello che ha subito più "tagli" di navi.
A parte Costa, la cui situazione ben si conosce, Aida ha perso/perderà, dal 2021, ben 5 navi: AidaCara, AidaMira, AidaVita, una Excellence, AidaAura.
Direi, senza dubbio, il gruppo Carnival più colpito.
 
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