Magellano
Utente livello Platinum
Gentili utenti,
Come da "autorizzazione" di amministratori, mi permetto di copiare qui, insieme al riferimento a crocieristi.it, il mio diario di viaggio, al fine di poterlo corredare di immagini che, a volte pù delle parole, riescono a raccontare il mio viaggio.
Savona, 5 marzo 2009
In una giornata che metereologicamente non si dimostra particolarmente clemente, mi avvicino a Savona costeggiando i mari tirreno e ligure, in poche ore raggiungo il Palacrociere. Serena fa bella mostra di sè ormeggiata al terminal, già da Albisola se ne riconosce la sagoma. Una mezzora di attesa per lasciare l'auto e la crociera ha inizio, mettendo piede a bordo. Non c'è numero di crociere che possa privarti di una sensazione magica ogni qualvolta si fa ritorno su di una nave. L'atmosfera ovattata, la pulizia, l'ordine, il silenzio dei corridoi ti trasmettono, da subito, relax.
Sono stato in altre due occasioni su Serena, ma questa volta mi sembra meno eccessiva e meno stravagante. In fin dei conti, i manichini appesi nell'atrio non sono così orribili:
Sistemato in cabina, con modesto upgrade, ho il tempo di rinfrescarmi e cambiarmi per raggiungere poi il Prometeo per il pranzo. Le sue fiammelle mi ricordano la crociera estiva ad Istanbul dell'anno scorso, le fissavo sempre durante la colazione, nel chiedermi se fossero dei corni portafortuna, le fiamme della cucina, date le padelle affisse al muro, oppure qualcosa, più probabilmente, legata al mito del Prometeo.
Noto, da subito, delle pregevoli novità in allestimento al buffet. I datati mazzi di spaghetti colorati e le classiche sculture di cera, di buona fattura ma anche di vecchia data, lasciano il posto a nuove decorazioni. Si tratta di vasi in vetro di diverse forme, con all'interno legumi, o mele, o sassi colorati con conchiglie. Nella zona della pizzeria anche opere in pane:
Simpatiche e vivaci anche le cornucopie:
Altra novità, ancora positiva, sono i dolci, serviti in recipienti di decisamente migliore fattura, in porcellana bianca, in luogo delle forse più pratiche ma più tristi ciotoline in plastica:
Dopo pranzo, come già altrove avrete visto, ho avuto il piacere di incontrare Rosalba, in visita sulla nave, ed Alice, compagna di crociera. E' stato un momento interessante, dove abbiamo avuto modo di conoscerci e, sia pure brevemente, di dialogare.
Prima della partenza ho inoltre avuto modo di scendere nuovamente al Palacrociere per incontrare il simpatico Umbe, che ringrazio per essere venuto a trovarmi.
Finalmente la nave salpa, lasciamo Savona e l'Italia. E con esse tutti i pensieri, gli impegni e le routine. Inizia il viaggio...
Passo il pomeriggio in visita alla nave. E' vero, la conoscevo, ma ogni volta che la osservo, scorgo qualcosa di nuovo. Cerco di catturare gli angoli migliori di questo piccolo paese navigante...
La Sala da Ballo Cupido:
Il Salone Luna:
Il Minerva:
Ed ancora la Caffetteria Juventas:
Il Gran Bar Apollo:
Il Bar Classico:
La Cappella:
A bordo ci si prepara per la cena. La quasi totalità dei 1100 tedeschi presenti a bordo è ormai a cena, al primo turno. Vi è tranquillità sulla nave, il mare comincia a farsi sentire e qualcuno se ne lamenta in giro per i locali di bordo.
Arriva il momento della cena, si sta bene al Ceres, la serata scorre in fretta e già si pensa al primo scalo.
6 marzo, Barcellona
Il tempo di sosta a Barcellona, lo sappiamo, è molto poco. Conosco la città molto bene e, senza fretta, decido per una passeggiata nei suoi luoghi più classici, ma non per questo meno interessanti.
Il Leone nella notte si è fatto sentire, non curante dell'inchino offertogli. La nave ferma in porto concede di riprendersi, un tiepido sole riscalda la Catalogna quest'oggi.
Oceanic e Fantasia sono ormeggiate con noi, ennesima giornata ricca di crocieristi per le Ramblas, sempre animate e vivaci.
In Plaza Reyal si respira la quiete spagnola, ancora sole e silenzio, al riparo dal traffico e dalla maggiore rumorosità delle Ramblas.
La Ciutad Vella è come un'isola all'interno della Barcellona moderna, tagliata dalla Diagonal:
Il tempo stringe, è ora di rientrare. Barcellona non ti delude mai, forse non è artisticamente una città sensazionale, ma ti infode sempre una positività, la sua visita non annoia mai.
A bordo questa sera si visitano le cucine. Una volta il tutto era accompagnato da un buffet, questa sera si riduce ad una crepes...
Un'altro giorno finisce, senza che riusciamo ad accorgercene. Il tempo scorre troppo velocemente in crociera. Tutto corre e si rincorre. Domani navigheremo...
7 Marzo, in Navigazione
Siamo alla prima delle quattro giornate di navigazione. Serena si risveglia lentamente, il mare, adesso tranquillo, ha concesso riposo anche a chi non lo aveva fatto la sera precedente.
Il sole ci accompagna ancora, oggi abbiamo solo il mare attorno a noi..
La nave procede verso Sud, mentre i ponti esterni si affollano.
Un assaggio di estate, persone in costume, piscine e scivoli animatissimi. Ma anche prime scottature, persone arrossate. E pensare che in lontananza le montagne andaluse si presentano ancora copiosamente innevate.
La giornata prosegue al meglio, tra un tè elegante al Bacco, due passi tra i negozi e una visita al casinò. Questa sera ci sarà la Gala di Benvenuto, la prima delle tre previste nelle crociere di 11 giorni.
La serata, per molti, finisce presto. Casablanca è uno scalo impegnativo per chi non vi è mai stato. Poichè la conosco molto bene, mi concedo di far più tardi, sebbene la discoteca sia sempre vuota, degli angoli magici sulla nave si trovano sempre...
8 marzo, Casablanca
Il today ricorda la Festa della Donna, negli schermi di bordo, in tutte le lingue, le si porgono gli auguri.
La nave è meno disabitata di quanto credessi stamani... i "repetears" nelle crociere, lo sappiamo, sono sempre di più. In molti, quindi, non hanno affrontato le gite lunghe mattiniere.
Scendo con calma a Casablanca, affronto la simpatica e caratteristica diatriba con i tassisti. Alla fine, con 5 euro usciamo dal porto!
Piazza delle Nazioni Unite si presenta molto quieta. Oggi è festivo in Marocco, diversamente da altri paesi del Maghreb. Ciò non vale, naturalmente, per la Medina. Con le navi in porto sono poche le festività che tengono...
Mi immergo subito nel folklore marocchino, la Medina sta aprendo adesso, sono le 10.00. Non vi è la confusione serale, si riescono a vedere gli oggetti in vendita.
La zona più animata è quella degli animali e della frutta e verdura. Le donne vanno di buon ora a fare la spesa.
Rientro in nave per il pranzo e nuovamente scendo a terra nel pomeriggio. Questa volta per passeggiare nel centro più moderno.
Ogni volta che faccio ritorno in Marocco osservo un avvicinamento all'Occidente. Negozi europei, abitudini vicine a noi, un Islam meno rigido e sempre più permissivo. Dopo una lunga giornata a Casablanca il rientro a bordo è ancora maggiormente apprezzato. Calma, profumo e pulizia, relax.
Nel tardo pomeriggio ho occasione di visitare il Samsara, che non ero mai riuscito a vedere. Mi ha colpito per la grandezza e la molteplicità dei trattamenti, oltre che per l'ospitalità di alcuni ambienti.
Questa sera Cena Mediterranea, anche se siamo in Atlantico, e feste orientali. Nessuno si attiene alle indicazioni del Today, nessuno indossa un vestito a tema..
9 marzo, in Navigazione
Seconda giornata "at sea"... riposo assoluto prima del tour delle tre isole! A bordo la palestra è affollatissima. Sono i soliti pentiti delle mangiate serali! E' difficile trovare un lettino libero.
A pranzo specialità tedesche, nel pomeriggio ancora tè classico al Bacco,con un pò di pianoforte. E' un momento piacevole che si ripete ad ogni giornata di navigazione. Giro per la nave prima di cena ed osservo le diverse abitudini dei crocieristi: c'è chi gioca a carte, chi al casinò, chi si intrattiene per un aperitivo, chi fotografa, chi ha l'aria indaffarata anche se tutti sappiamo che in realtà non abbiamo niente da fare se non goderci questo ambiente.
Arriva la cena, "romantica" questa sera, ed il classico dopo cena, fatto di intrattenimenti, musica e shopping.
10 Marzo, Lanzarote
Eccoci alle Isole del Sole. E tali sono, lo realizzo scorgedo il cielo terso di Arrecife, prima di scendere per un giro dell'isola.
Prendo l'auto all'uscita del porto e mi avvio in direzione di Costa Teguise. L'isola ha un fascino tutto proprio che ogni volta che torno non posso non osservare. Sembra realmente una grande quantità di lava riversata in mare, non dà l'impressione della terra, perchè tutto è nero o sabbioso. Sembra di essere sulla luna.
Attraverso l'eccezione di Malpaso, un'eclave verde nell'isola, raggiungo Haria per un caffè nel piccolo centro.
Non ci sono turisti, i pochi abitanti che non sono per lavoro ad Arrecife, si affacciano sulla piazza principale, sorseggiando da bere e crogiolandosi al sole.
Lo faccio anch'io per una mezzora, poi, riparto verso Teguise. Il suo caratteristico campanile, simbolo della Lanzarote ch non è solo Timanfaya, si erge sulla piazza, anch'essa poco animata e frequentata.
Attraversando la zona occidentale dell'isola, El Golfo, paradiso del surf, Soo e Tinaho raggiungo Los Hervideros, il mio angolo di isola preferito. Li vicino, il lago verde.
La zona è una delle più battute dal vento, che ne ha modificato anche le forme:
Passando dalle saline ridiscendo fino a Puerto del Carmen, dove mi abbandono in spiaggia per un pò di sole ed un riposino. In molti fanno il bagno, io mi accontento di stare in costume!
Non rientro in nave se non prima di attraversare la strada eccezionalmente bella, nella sua austerià, del Timanfaya. Un saluto ai cammelli, poi, è doveroso!
Come ogni partenza, anche quella da Lanzarote mi lascia un pò di tristezza.
Ma la crociera prosegue, questa sera Gala del Comandante!!
11 Marzo, Tenerife
Tenerife la conosco molto bene. In altre occasioni ho avuto modo di apprezzare Puerto La Cruz, la Laguna, La Orotava, il Teide e Las Americas. Oggi decido quindi di rimanere a Santa Cruz, una passeggiata tranquilla per Candelaria, Castillo e Piazza di Spagna.
Nella piazza sono finalmente ultimati i lunghi lavori di risistemazione. Adesso si apprezza l'ampia piazza in una nuova veste, molto curata.
Santa Cruz è assolata e vivace. Vi si passeggia volentieri, dal mare sino a Piazza Weyler si susseguono le vetrine ed i negozi. A buon prezzo i ricami ed i classici souvenir delle Canarie.
Calle Castillo vede affiancarsi edifici molto diversi fra loro, ma complessivamente il loro scorrere non contrasta e risulta sempre armonico:
Qualche traccia del Carnevale rimane ancora.
Rientro in nave per pranzo, mi attendono al buffet le specialità messicane. Non so apprezzarle, e vado sul tradizionale. Non riscendo nel pomeriggio, attendo sotto un caldo sole, seppur filtrato da una lieve foschia, la partenza.
Le casette che si arrampicano sulle montagne accompagnano la nave che fa rotta verso Nord, costeggiando Tenerife ancora per un pò.
Rimango a lungo in coperta ma il paesaggio non mi offre uno spettacolo invitante. Scende la nebbia e diventa freddo. Torno in cabina e mi preparo alla serata. Un altro giorno è volato.
12 Marzo, Madera
In questa occasione ancor più di altre ho avuto modo di sperimentare come Madera sia veramente l'isola dell'eterna primavera. Fiori, profumi, pollini, piante di ogni genere mi hanno accompagnato attraverso l'isola, muovendomi da Sud verso Nord.
Prima tappa il Pico dos Barcelos, con vista mozzafiato su Funchal e su Serena. Già il verde di Madera si fa evidente. La strada è contorta ma offre scorci spettacolari.
Proseguo sulla montagna, a 1400 metri di altitudine. L'aria è fragrante ma ancora tiepida, 20 gradi. Attraverso l'abitato di Monte e mi soffermo a Ribeira Fria, dove si allevano trote. Mi fermo a pranzo a Faial, dove dal paese si ha un bellissimo spettacolo sull'omonima valle.
Dopo pranzo, proseguo per Santana per far le foto alle tipiche casette.
Per rientrare a Funchal cambio il percorso, in modo da passare da Machico. La sua baia mi sorride sempre, è un luogo ricco di fascino dell'isola. Giungo finalmente nella mondana Funchal, due passi per il centro animato, e le cassiche fotografie alla nave ormeggiata, in bella mostra sul lungomare.
Rientrato in nave, in attesa della partenza, ho modo di assistere al citato episodio di ritardari imbarcati con la pilotina. In molti su ponte hanno notato l'evento e lo hanno seguito con interesse e divertimento. La partenza da Funchal è sempre affascinante.
La cena questa sera è al Bacco che, in tutta sincertà, non mi entusiasma affatto. L'ambiente è accogliente, sebbene meno di altri ristoranti Club, ma il cibo non mi appare di qualità eccellente.
La serata termina in piscina, dove dopo la consueta serata di ballo, si allestisce un ricco buffet.
13 Marzo, in Navigazione
Quando la nave da Funchal mette la prua verso le Colonne d'Ercole, qualcosa a bordo cambia. Tutti sappiamo che stiamo "tornando". Ma non disperiamo, ci sono ancora alcuni giorni da godersi al meglio. La navigazione, ad esempio, non è mai piatta, offre sempre qualcosa da osservare. Sia essa una costa, o un'imbarcazione, nonchè un uccello od un semplice riflesso.
La giornata a bordo si svolge simile alle altre, ma non per questo noiosa. Non mi basterebbero mai... A pranzo specalità marinare, a merenda nuovamente tè classico. La serata scorre veloce, si fa avanti la consapevolezza che di li a breve dvrò lasciare questo magico ambiente.
14 Marzo, Malaga
Rimaniamo poco tempo a Malaga e alle 12,30 dobbiamo essere a bordo. Malaga si alza tardi la mattina, come in tutta la Spagna, ma in Andalusia ancora di più. Scendo intorno alle nove e mezza, cogliendo così il momento del risveglio. I negozi aprono alle 10,00 ma non mostrano alcuna fretta nel farlo. Nel corso, riscaldato da un caldo sole, si odono violini suonare, qualcuno fa colazione, altri passeggiano con calma.
So che la prossima terra che calpesterò sarà quella italiana, ultimo scalo quello andaluso. Mi godo la mattinata per le strade del centro, e dopo un caffè faccio ritorno alla nave.
A bordo la giornata prosegue con molti "impegni"... Cocktail del CostaClub, Gala di Arrivederci, Magnifico...
Quest'ultimo ahimè si dimostra molto povero e diverso dal solito. Si allestiscono dei tavoli nel Gran Bar con delle sculture di ghiaccio e creazioni di frutta e verdura, sono le stesse del buffet in piscina e sebrano molto anzianotte.. Il tutto senza pietanze. Qua e là qualche pasticcino o pizzetta servite a vassoio dai camerieri ed in tre postazioni le crepes suzette..
15 Marzo, in Navigazione
Si naviga ancora oggi. Sebbene il sole ci accompagni anche oggi, le temperature si fanno meno dolci.
Comunicata il giorno precedente dal Comandante Benini, intorno alle 10,00 siamo all'Isola di Dragonera, nei pressi di Maiorca. Il passaggio, molto ravvicinato, è particolarmente suggestivo. Una nebbia debole si fissa a mezz'aria intorno all'isola, concedendole un'aria severa e misteriosa. Avvicinandosi si notano il faro ed il monastero.
Serena riprende poi velocità e lascia la sagoma dell'isola alla sua poppa.
In teatro Ferrari e Benini discutono di Serena in modo divertentissimo, creando un'intrattenimento al tempo stesso interessante, per le nozioni espresse, e divertente per i loro botta e risposta.
Il pomeriggio, oltre alla merenda, è dedicato alle valigie ed ai saluti. Così come il dopo cena, molto meno allegro ma comunque confortante, perchè pone fine ad una crociera molto bella, che ho particolarmente apprezzato.
Come da "autorizzazione" di amministratori, mi permetto di copiare qui, insieme al riferimento a crocieristi.it, il mio diario di viaggio, al fine di poterlo corredare di immagini che, a volte pù delle parole, riescono a raccontare il mio viaggio.
Savona, 5 marzo 2009
In una giornata che metereologicamente non si dimostra particolarmente clemente, mi avvicino a Savona costeggiando i mari tirreno e ligure, in poche ore raggiungo il Palacrociere. Serena fa bella mostra di sè ormeggiata al terminal, già da Albisola se ne riconosce la sagoma. Una mezzora di attesa per lasciare l'auto e la crociera ha inizio, mettendo piede a bordo. Non c'è numero di crociere che possa privarti di una sensazione magica ogni qualvolta si fa ritorno su di una nave. L'atmosfera ovattata, la pulizia, l'ordine, il silenzio dei corridoi ti trasmettono, da subito, relax.
Sono stato in altre due occasioni su Serena, ma questa volta mi sembra meno eccessiva e meno stravagante. In fin dei conti, i manichini appesi nell'atrio non sono così orribili:
Sistemato in cabina, con modesto upgrade, ho il tempo di rinfrescarmi e cambiarmi per raggiungere poi il Prometeo per il pranzo. Le sue fiammelle mi ricordano la crociera estiva ad Istanbul dell'anno scorso, le fissavo sempre durante la colazione, nel chiedermi se fossero dei corni portafortuna, le fiamme della cucina, date le padelle affisse al muro, oppure qualcosa, più probabilmente, legata al mito del Prometeo.
Noto, da subito, delle pregevoli novità in allestimento al buffet. I datati mazzi di spaghetti colorati e le classiche sculture di cera, di buona fattura ma anche di vecchia data, lasciano il posto a nuove decorazioni. Si tratta di vasi in vetro di diverse forme, con all'interno legumi, o mele, o sassi colorati con conchiglie. Nella zona della pizzeria anche opere in pane:
Simpatiche e vivaci anche le cornucopie:
Altra novità, ancora positiva, sono i dolci, serviti in recipienti di decisamente migliore fattura, in porcellana bianca, in luogo delle forse più pratiche ma più tristi ciotoline in plastica:
Dopo pranzo, come già altrove avrete visto, ho avuto il piacere di incontrare Rosalba, in visita sulla nave, ed Alice, compagna di crociera. E' stato un momento interessante, dove abbiamo avuto modo di conoscerci e, sia pure brevemente, di dialogare.
Prima della partenza ho inoltre avuto modo di scendere nuovamente al Palacrociere per incontrare il simpatico Umbe, che ringrazio per essere venuto a trovarmi.
Finalmente la nave salpa, lasciamo Savona e l'Italia. E con esse tutti i pensieri, gli impegni e le routine. Inizia il viaggio...
Passo il pomeriggio in visita alla nave. E' vero, la conoscevo, ma ogni volta che la osservo, scorgo qualcosa di nuovo. Cerco di catturare gli angoli migliori di questo piccolo paese navigante...
La Sala da Ballo Cupido:
Il Salone Luna:
Il Minerva:
Ed ancora la Caffetteria Juventas:
Il Gran Bar Apollo:
Il Bar Classico:
La Cappella:
A bordo ci si prepara per la cena. La quasi totalità dei 1100 tedeschi presenti a bordo è ormai a cena, al primo turno. Vi è tranquillità sulla nave, il mare comincia a farsi sentire e qualcuno se ne lamenta in giro per i locali di bordo.
Arriva il momento della cena, si sta bene al Ceres, la serata scorre in fretta e già si pensa al primo scalo.
6 marzo, Barcellona
Il tempo di sosta a Barcellona, lo sappiamo, è molto poco. Conosco la città molto bene e, senza fretta, decido per una passeggiata nei suoi luoghi più classici, ma non per questo meno interessanti.
Il Leone nella notte si è fatto sentire, non curante dell'inchino offertogli. La nave ferma in porto concede di riprendersi, un tiepido sole riscalda la Catalogna quest'oggi.
Oceanic e Fantasia sono ormeggiate con noi, ennesima giornata ricca di crocieristi per le Ramblas, sempre animate e vivaci.
In Plaza Reyal si respira la quiete spagnola, ancora sole e silenzio, al riparo dal traffico e dalla maggiore rumorosità delle Ramblas.
La Ciutad Vella è come un'isola all'interno della Barcellona moderna, tagliata dalla Diagonal:
Il tempo stringe, è ora di rientrare. Barcellona non ti delude mai, forse non è artisticamente una città sensazionale, ma ti infode sempre una positività, la sua visita non annoia mai.
A bordo questa sera si visitano le cucine. Una volta il tutto era accompagnato da un buffet, questa sera si riduce ad una crepes...
Un'altro giorno finisce, senza che riusciamo ad accorgercene. Il tempo scorre troppo velocemente in crociera. Tutto corre e si rincorre. Domani navigheremo...
7 Marzo, in Navigazione
Siamo alla prima delle quattro giornate di navigazione. Serena si risveglia lentamente, il mare, adesso tranquillo, ha concesso riposo anche a chi non lo aveva fatto la sera precedente.
Il sole ci accompagna ancora, oggi abbiamo solo il mare attorno a noi..
La nave procede verso Sud, mentre i ponti esterni si affollano.
Un assaggio di estate, persone in costume, piscine e scivoli animatissimi. Ma anche prime scottature, persone arrossate. E pensare che in lontananza le montagne andaluse si presentano ancora copiosamente innevate.
La giornata prosegue al meglio, tra un tè elegante al Bacco, due passi tra i negozi e una visita al casinò. Questa sera ci sarà la Gala di Benvenuto, la prima delle tre previste nelle crociere di 11 giorni.
La serata, per molti, finisce presto. Casablanca è uno scalo impegnativo per chi non vi è mai stato. Poichè la conosco molto bene, mi concedo di far più tardi, sebbene la discoteca sia sempre vuota, degli angoli magici sulla nave si trovano sempre...
8 marzo, Casablanca
Il today ricorda la Festa della Donna, negli schermi di bordo, in tutte le lingue, le si porgono gli auguri.
La nave è meno disabitata di quanto credessi stamani... i "repetears" nelle crociere, lo sappiamo, sono sempre di più. In molti, quindi, non hanno affrontato le gite lunghe mattiniere.
Scendo con calma a Casablanca, affronto la simpatica e caratteristica diatriba con i tassisti. Alla fine, con 5 euro usciamo dal porto!
Piazza delle Nazioni Unite si presenta molto quieta. Oggi è festivo in Marocco, diversamente da altri paesi del Maghreb. Ciò non vale, naturalmente, per la Medina. Con le navi in porto sono poche le festività che tengono...
Mi immergo subito nel folklore marocchino, la Medina sta aprendo adesso, sono le 10.00. Non vi è la confusione serale, si riescono a vedere gli oggetti in vendita.
La zona più animata è quella degli animali e della frutta e verdura. Le donne vanno di buon ora a fare la spesa.
Rientro in nave per il pranzo e nuovamente scendo a terra nel pomeriggio. Questa volta per passeggiare nel centro più moderno.
Ogni volta che faccio ritorno in Marocco osservo un avvicinamento all'Occidente. Negozi europei, abitudini vicine a noi, un Islam meno rigido e sempre più permissivo. Dopo una lunga giornata a Casablanca il rientro a bordo è ancora maggiormente apprezzato. Calma, profumo e pulizia, relax.
Nel tardo pomeriggio ho occasione di visitare il Samsara, che non ero mai riuscito a vedere. Mi ha colpito per la grandezza e la molteplicità dei trattamenti, oltre che per l'ospitalità di alcuni ambienti.
Questa sera Cena Mediterranea, anche se siamo in Atlantico, e feste orientali. Nessuno si attiene alle indicazioni del Today, nessuno indossa un vestito a tema..
9 marzo, in Navigazione
Seconda giornata "at sea"... riposo assoluto prima del tour delle tre isole! A bordo la palestra è affollatissima. Sono i soliti pentiti delle mangiate serali! E' difficile trovare un lettino libero.
A pranzo specialità tedesche, nel pomeriggio ancora tè classico al Bacco,con un pò di pianoforte. E' un momento piacevole che si ripete ad ogni giornata di navigazione. Giro per la nave prima di cena ed osservo le diverse abitudini dei crocieristi: c'è chi gioca a carte, chi al casinò, chi si intrattiene per un aperitivo, chi fotografa, chi ha l'aria indaffarata anche se tutti sappiamo che in realtà non abbiamo niente da fare se non goderci questo ambiente.
Arriva la cena, "romantica" questa sera, ed il classico dopo cena, fatto di intrattenimenti, musica e shopping.
10 Marzo, Lanzarote
Eccoci alle Isole del Sole. E tali sono, lo realizzo scorgedo il cielo terso di Arrecife, prima di scendere per un giro dell'isola.
Prendo l'auto all'uscita del porto e mi avvio in direzione di Costa Teguise. L'isola ha un fascino tutto proprio che ogni volta che torno non posso non osservare. Sembra realmente una grande quantità di lava riversata in mare, non dà l'impressione della terra, perchè tutto è nero o sabbioso. Sembra di essere sulla luna.
Attraverso l'eccezione di Malpaso, un'eclave verde nell'isola, raggiungo Haria per un caffè nel piccolo centro.
Non ci sono turisti, i pochi abitanti che non sono per lavoro ad Arrecife, si affacciano sulla piazza principale, sorseggiando da bere e crogiolandosi al sole.
Lo faccio anch'io per una mezzora, poi, riparto verso Teguise. Il suo caratteristico campanile, simbolo della Lanzarote ch non è solo Timanfaya, si erge sulla piazza, anch'essa poco animata e frequentata.
Attraversando la zona occidentale dell'isola, El Golfo, paradiso del surf, Soo e Tinaho raggiungo Los Hervideros, il mio angolo di isola preferito. Li vicino, il lago verde.
La zona è una delle più battute dal vento, che ne ha modificato anche le forme:
Passando dalle saline ridiscendo fino a Puerto del Carmen, dove mi abbandono in spiaggia per un pò di sole ed un riposino. In molti fanno il bagno, io mi accontento di stare in costume!
Non rientro in nave se non prima di attraversare la strada eccezionalmente bella, nella sua austerià, del Timanfaya. Un saluto ai cammelli, poi, è doveroso!
Come ogni partenza, anche quella da Lanzarote mi lascia un pò di tristezza.
Ma la crociera prosegue, questa sera Gala del Comandante!!
11 Marzo, Tenerife
Tenerife la conosco molto bene. In altre occasioni ho avuto modo di apprezzare Puerto La Cruz, la Laguna, La Orotava, il Teide e Las Americas. Oggi decido quindi di rimanere a Santa Cruz, una passeggiata tranquilla per Candelaria, Castillo e Piazza di Spagna.
Nella piazza sono finalmente ultimati i lunghi lavori di risistemazione. Adesso si apprezza l'ampia piazza in una nuova veste, molto curata.
Santa Cruz è assolata e vivace. Vi si passeggia volentieri, dal mare sino a Piazza Weyler si susseguono le vetrine ed i negozi. A buon prezzo i ricami ed i classici souvenir delle Canarie.
Calle Castillo vede affiancarsi edifici molto diversi fra loro, ma complessivamente il loro scorrere non contrasta e risulta sempre armonico:
Qualche traccia del Carnevale rimane ancora.
Rientro in nave per pranzo, mi attendono al buffet le specialità messicane. Non so apprezzarle, e vado sul tradizionale. Non riscendo nel pomeriggio, attendo sotto un caldo sole, seppur filtrato da una lieve foschia, la partenza.
Le casette che si arrampicano sulle montagne accompagnano la nave che fa rotta verso Nord, costeggiando Tenerife ancora per un pò.
Rimango a lungo in coperta ma il paesaggio non mi offre uno spettacolo invitante. Scende la nebbia e diventa freddo. Torno in cabina e mi preparo alla serata. Un altro giorno è volato.
12 Marzo, Madera
In questa occasione ancor più di altre ho avuto modo di sperimentare come Madera sia veramente l'isola dell'eterna primavera. Fiori, profumi, pollini, piante di ogni genere mi hanno accompagnato attraverso l'isola, muovendomi da Sud verso Nord.
Prima tappa il Pico dos Barcelos, con vista mozzafiato su Funchal e su Serena. Già il verde di Madera si fa evidente. La strada è contorta ma offre scorci spettacolari.
Proseguo sulla montagna, a 1400 metri di altitudine. L'aria è fragrante ma ancora tiepida, 20 gradi. Attraverso l'abitato di Monte e mi soffermo a Ribeira Fria, dove si allevano trote. Mi fermo a pranzo a Faial, dove dal paese si ha un bellissimo spettacolo sull'omonima valle.
Dopo pranzo, proseguo per Santana per far le foto alle tipiche casette.
Per rientrare a Funchal cambio il percorso, in modo da passare da Machico. La sua baia mi sorride sempre, è un luogo ricco di fascino dell'isola. Giungo finalmente nella mondana Funchal, due passi per il centro animato, e le cassiche fotografie alla nave ormeggiata, in bella mostra sul lungomare.
Rientrato in nave, in attesa della partenza, ho modo di assistere al citato episodio di ritardari imbarcati con la pilotina. In molti su ponte hanno notato l'evento e lo hanno seguito con interesse e divertimento. La partenza da Funchal è sempre affascinante.
La cena questa sera è al Bacco che, in tutta sincertà, non mi entusiasma affatto. L'ambiente è accogliente, sebbene meno di altri ristoranti Club, ma il cibo non mi appare di qualità eccellente.
La serata termina in piscina, dove dopo la consueta serata di ballo, si allestisce un ricco buffet.
13 Marzo, in Navigazione
Quando la nave da Funchal mette la prua verso le Colonne d'Ercole, qualcosa a bordo cambia. Tutti sappiamo che stiamo "tornando". Ma non disperiamo, ci sono ancora alcuni giorni da godersi al meglio. La navigazione, ad esempio, non è mai piatta, offre sempre qualcosa da osservare. Sia essa una costa, o un'imbarcazione, nonchè un uccello od un semplice riflesso.
La giornata a bordo si svolge simile alle altre, ma non per questo noiosa. Non mi basterebbero mai... A pranzo specalità marinare, a merenda nuovamente tè classico. La serata scorre veloce, si fa avanti la consapevolezza che di li a breve dvrò lasciare questo magico ambiente.
14 Marzo, Malaga
Rimaniamo poco tempo a Malaga e alle 12,30 dobbiamo essere a bordo. Malaga si alza tardi la mattina, come in tutta la Spagna, ma in Andalusia ancora di più. Scendo intorno alle nove e mezza, cogliendo così il momento del risveglio. I negozi aprono alle 10,00 ma non mostrano alcuna fretta nel farlo. Nel corso, riscaldato da un caldo sole, si odono violini suonare, qualcuno fa colazione, altri passeggiano con calma.
So che la prossima terra che calpesterò sarà quella italiana, ultimo scalo quello andaluso. Mi godo la mattinata per le strade del centro, e dopo un caffè faccio ritorno alla nave.
A bordo la giornata prosegue con molti "impegni"... Cocktail del CostaClub, Gala di Arrivederci, Magnifico...
Quest'ultimo ahimè si dimostra molto povero e diverso dal solito. Si allestiscono dei tavoli nel Gran Bar con delle sculture di ghiaccio e creazioni di frutta e verdura, sono le stesse del buffet in piscina e sebrano molto anzianotte.. Il tutto senza pietanze. Qua e là qualche pasticcino o pizzetta servite a vassoio dai camerieri ed in tre postazioni le crepes suzette..
15 Marzo, in Navigazione
Si naviga ancora oggi. Sebbene il sole ci accompagni anche oggi, le temperature si fanno meno dolci.
Comunicata il giorno precedente dal Comandante Benini, intorno alle 10,00 siamo all'Isola di Dragonera, nei pressi di Maiorca. Il passaggio, molto ravvicinato, è particolarmente suggestivo. Una nebbia debole si fissa a mezz'aria intorno all'isola, concedendole un'aria severa e misteriosa. Avvicinandosi si notano il faro ed il monastero.
Serena riprende poi velocità e lascia la sagoma dell'isola alla sua poppa.
In teatro Ferrari e Benini discutono di Serena in modo divertentissimo, creando un'intrattenimento al tempo stesso interessante, per le nozioni espresse, e divertente per i loro botta e risposta.
Il pomeriggio, oltre alla merenda, è dedicato alle valigie ed ai saluti. Così come il dopo cena, molto meno allegro ma comunque confortante, perchè pone fine ad una crociera molto bella, che ho particolarmente apprezzato.