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Le navi da crociera passeranno sotto il Ponte dello Stretto di Messina?

DrPianale

Co-Fondatore
Le navi da crociera passeranno sotto il Ponte?

http://www.terrelibere.org/terrediconfine/4238-le-navi-da-crociera-passeranno-sotto-il-ponte

Il Ponte sullo Stretto sarà alto 65 metri a pieno carico, 70 in altre condizioni, cioè senza treni e automobili sopra. Le navi da crociera più grandi potranno passarci sotto? Nel porto di Messina arrivano circa 250 mila croceristi l`anno. Un indotto fondamentale in una città in agonia, che non può essere perduto. Anche le navi commerciali che transitano da Gioia Tauro potrebbero essere penalizzate. Ma la “Stretto di Messina” risponde che...

Si chiama “franco navigabile`. E` lo spazio che una nave può utilizzare per passare sotto un ponte. Quello sullo Stretto prevede un`altezza di 65 metri del canale centrale, in “presenza delle massime condizioni di carico`. Se invece non ci passano sopra treni e mezzi pesanti si arriva a 70 metri. La nave da crociera “MSC Splendida` è alta 66,8 metri, misurati dalla chiglia, quindi prevede un`immersione (draught) di alcuni metri.

Ci passa o non ci passa? Dipenderà dalle condizioni del mare o dal volume di traffico? Secondo la “Stretto di Messina`, da noi interpellata, solo la “Queen Mary 2` e le portaerei USA sono sicure di non passarci sotto. Per il resto, il Ponte “consente il passaggio di tutte le più moderne navi container e da crociera. Ed è in linea con i franchi navigabili dei ponti posizionati sui principali canali di navigazione internazionale`. Ma è anche vero che solitamente gli altri ponti non “interferiscono` con rotte crocieristiche.


Alla fine, gli armatori terranno conto di tutte le variabili o preferiranno non rischiare cancellando Messina dai loro percorsi mediterranei? Abbiamo chiesto a MSC, una delle compagnie più importanti. “Ancora non ci siamo posti il problema`, ci dicono dalla sede centrale di Napoli. Ma la risposta è davvero importante, perché nel porto dello Stretto sbarcano 250 mila crocieristi l`anno. Una boccata d`ossigeno per una città in piena di crisi economica, dove i giovani hanno ripreso a emigrare. Proprio sul turismo punta il sindaco Giuseppe Buzzanca, secondo cui verranno a vedere il collegamento stabile “il 20% dei turisti che arrivano in Europa`. Una previsione molto ottimista se si pensa che Kobe-Awaji, le isole Zhoushan oppure Barton-upon-Humber non sono certamente rinomate mete turistiche, nonostante ospitino i ponti sospesi più lunghi al mondo. Intanto l`unica certezza sono i turisti che sbarcano nel terminal crociere. L`autorità portuale messinese comunica che nel 2009 erano esattamente 253.199, l`anno precedente fu quello del record con 337.117 presenze.

Il gigantismo navale
Altra questione riguarda i porta-continer di classe “Super Post Panamax` (alti 75 metri e pensati per il nuovo canale di Panama, il cui allargamento è stato affidato proprio a Impregilo, capofila del consorzio Eurolink impegnato nello Stretto). Le grandi navi che partono da Gioia Tauro non potranno più transitare nel braccio di mare che divide Sicilia e Calabria? Lo sostiene il presidente di Unioncamere Calabria, il crotonese Fortunato Roberto Salerno, secondo cui “la costruzione del Ponte provocherà l`inesorabile indebolimento e penalizzazione della leadership del porto di Gioia Tauro a favore di quello di Genova`.

Lo scalo di tranship calabrese era stato pensato proprio per il “gigantismo navale`, cioè per permettere alle enormi navi che vengono dall`Asia di spostare il carico su natanti più piccoli in grado di entrare nei porti ordinari. Un impedimento renderebbe impossibile raggiungere lo Stretto e quindi – per esempio – una rotta strategica come quella di Suez. Anche qui la “Stretto di Messina` nega decisamente: “L`altezza è stata stabilita in accordo con le componenti autorità marittime`. Ma il margine non è troppo limitato? Non c`è il rischio che dipenda da troppo variabili, per esempio le condizioni del mare? “Una nave di quella portata non risente di un`onda. In Danimarca le portacontainer passano abbassando le antenne`, ci risponde il capo-ufficio stampa Lorenzo Falciai.

L`oasi dei mari
E` vero. Un lancio dell`Associated Press racconta cosa deve fare la più grande nave da crociera del mondo per passare sotto il ponte sul Grande Belt, che unisce Zelanda, dove si trova la capitale Copenaghen, e l`isola Fionia. L`Oasis of the Seas, cinque volte più grande del Titanic, ha abbassato le sue ciminiere telescopiche, passando con un margine minimo: meno di due piedi, cioè mezzo metro. Per precauzione, il traffico stradale e ferroviario è stato sospeso per 15 minuti. Anche lo Storebæltsbroen è alto 65 metri, come quello messinese (a pieno carico). Il passaggio è diventanto un evento seguito sulle due coste da centinaia di persone, in attesa per ore. La nave è l`orgoglio della Royal Caribbean, una delle maggiori compagnie, che include anche Messina nelle sue crociere che partono da Civitavecchia e raggiungono Istanbul. Il passaggio è avvenuto senza incidenti, ma chiaramente si è trattato di un fatto occasionale. Il natante è stato fabbricato nei cantieri finlandesi nel 2009 e doveva raggiungere la Florida. Oggi è in servizio nei Caraibi occidentali. Senza ponti in mezzo.
 
Le navi da crociera passeranno sotto il Ponte?

http://www.terrelibere.org/terrediconfine/4238-le-navi-da-crociera-passeranno-sotto-il-ponte

Il Ponte sullo Stretto sarà alto 65 metri a pieno carico, 70 in altre condizioni, cioè senza treni e automobili sopra. Le navi da crociera più grandi potranno passarci sotto? Nel porto di Messina arrivano circa 250 mila croceristi l`anno. Un indotto fondamentale in una città in agonia, che non può essere perduto. Anche le navi commerciali che transitano da Gioia Tauro potrebbero essere penalizzate. Ma la “Stretto di Messina” risponde che...

Si chiama “franco navigabile`. E` lo spazio che una nave può utilizzare per passare sotto un ponte. Quello sullo Stretto prevede un`altezza di 65 metri del canale centrale, in “presenza delle massime condizioni di carico`. Se invece non ci passano sopra treni e mezzi pesanti si arriva a 70 metri. La nave da crociera “MSC Splendida` è alta 66,8 metri, misurati dalla chiglia, quindi prevede un`immersione (draught) di alcuni metri.

Ci passa o non ci passa? Dipenderà dalle condizioni del mare o dal volume di traffico? Secondo la “Stretto di Messina`, da noi interpellata, solo la “Queen Mary 2` e le portaerei USA sono sicure di non passarci sotto. Per il resto, il Ponte “consente il passaggio di tutte le più moderne navi container e da crociera. Ed è in linea con i franchi navigabili dei ponti posizionati sui principali canali di navigazione internazionale`. Ma è anche vero che solitamente gli altri ponti non “interferiscono` con rotte crocieristiche.


Alla fine, gli armatori terranno conto di tutte le variabili o preferiranno non rischiare cancellando Messina dai loro percorsi mediterranei? Abbiamo chiesto a MSC, una delle compagnie più importanti. “Ancora non ci siamo posti il problema`, ci dicono dalla sede centrale di Napoli. Ma la risposta è davvero importante, perché nel porto dello Stretto sbarcano 250 mila crocieristi l`anno. Una boccata d`ossigeno per una città in piena di crisi economica, dove i giovani hanno ripreso a emigrare. Proprio sul turismo punta il sindaco Giuseppe Buzzanca, secondo cui verranno a vedere il collegamento stabile “il 20% dei turisti che arrivano in Europa`. Una previsione molto ottimista se si pensa che Kobe-Awaji, le isole Zhoushan oppure Barton-upon-Humber non sono certamente rinomate mete turistiche, nonostante ospitino i ponti sospesi più lunghi al mondo. Intanto l`unica certezza sono i turisti che sbarcano nel terminal crociere. L`autorità portuale messinese comunica che nel 2009 erano esattamente 253.199, l`anno precedente fu quello del record con 337.117 presenze.

Il gigantismo navale
Altra questione riguarda i porta-continer di classe “Super Post Panamax` (alti 75 metri e pensati per il nuovo canale di Panama, il cui allargamento è stato affidato proprio a Impregilo, capofila del consorzio Eurolink impegnato nello Stretto). Le grandi navi che partono da Gioia Tauro non potranno più transitare nel braccio di mare che divide Sicilia e Calabria? Lo sostiene il presidente di Unioncamere Calabria, il crotonese Fortunato Roberto Salerno, secondo cui “la costruzione del Ponte provocherà l`inesorabile indebolimento e penalizzazione della leadership del porto di Gioia Tauro a favore di quello di Genova`.

Lo scalo di tranship calabrese era stato pensato proprio per il “gigantismo navale`, cioè per permettere alle enormi navi che vengono dall`Asia di spostare il carico su natanti più piccoli in grado di entrare nei porti ordinari. Un impedimento renderebbe impossibile raggiungere lo Stretto e quindi – per esempio – una rotta strategica come quella di Suez. Anche qui la “Stretto di Messina` nega decisamente: “L`altezza è stata stabilita in accordo con le componenti autorità marittime`. Ma il margine non è troppo limitato? Non c`è il rischio che dipenda da troppo variabili, per esempio le condizioni del mare? “Una nave di quella portata non risente di un`onda. In Danimarca le portacontainer passano abbassando le antenne`, ci risponde il capo-ufficio stampa Lorenzo Falciai.

L`oasi dei mari
E` vero. Un lancio dell`Associated Press racconta cosa deve fare la più grande nave da crociera del mondo per passare sotto il ponte sul Grande Belt, che unisce Zelanda, dove si trova la capitale Copenaghen, e l`isola Fionia. L`Oasis of the Seas, cinque volte più grande del Titanic, ha abbassato le sue ciminiere telescopiche, passando con un margine minimo: meno di due piedi, cioè mezzo metro. Per precauzione, il traffico stradale e ferroviario è stato sospeso per 15 minuti. Anche lo Storebæltsbroen è alto 65 metri, come quello messinese (a pieno carico). Il passaggio è diventanto un evento seguito sulle due coste da centinaia di persone, in attesa per ore. La nave è l`orgoglio della Royal Caribbean, una delle maggiori compagnie, che include anche Messina nelle sue crociere che partono da Civitavecchia e raggiungono Istanbul. Il passaggio è avvenuto senza incidenti, ma chiaramente si è trattato di un fatto occasionale. Il natante è stato fabbricato nei cantieri finlandesi nel 2009 e doveva raggiungere la Florida. Oggi è in servizio nei Caraibi occidentali. Senza ponti in mezzo.


dicamo che margine ancora ne abbiamo..ma se queste sono le tendenze.....per quanto? Le Carnival con 65 metri ci passano tutte.....non so le ultime 2 ma penso di si.
 
come sempre un ringraziamento a Dr Pianale.
Io prima aspetto il ponte e dopo commento.

Un saluto
 
Ma voi siete convinti che il ponte si farà? Io vi dico che il ponte non lo faranno mai chiedete a chi abita nelle ville della zona Faro a Messina cosa daranno loro in cambio?
 
Vi dico solo che i primi cantieri sono già aperti da tempo... Ma sono collegati indirettamente al ponte... Ovvero prima di fare le fondazioni del pilone del ponte lato Calabria, devono spostare un bel tratto di ferrovia e questi lavori sono iniziati. Si dice che poi il 1° Gennaio partono i lavori ufficiali per il ponte... Mah... vedremo.... Comunque per completarlo ci vorranno 6 anni, senza imprevisti...
 
Ultima modifica:
Anche se rimanesse questo governo i soldi per la costruzione sono troppi e non credo che lo Stato (anche con la partecipazione di privati) sia in grado di sostenere questa spesa. Poi che senso ha passare lo Stretto in tre minuti e per arrivare a Siracusa ci vogliono 3/4 ore?
 
Anche se rimanesse questo governo i soldi per la costruzione sono troppi e non credo che lo Stato (anche con la partecipazione di privati) sia in grado di sostenere questa spesa. Poi che senso ha passare lo Stretto in tre minuti e per arrivare a Siracusa ci vogliono 3/4 ore?

Credo che voi, abitanti delle due sponde, conosciate bene i problemi che sottendono a questo grande progetto.
 
Senza offesa per nessuno: la società ponte sullo stretto aveva come capo l'ex rettore (ora defunto ndr) della Sapienza, ed ex direttore della facoltà di ingegneria ed ex ministro della ricerca scientifica Ruberti..

In trenta anni di studi di fattibilità ha mangiato tanti soldi che ci si sarebbero costruite chissà quante linee ferroviarie: dopo che si è deciso di fare il ponte è stato necessario fare uno studio base del problema, classico studio preliminare, che nessuno aveva fatto mai.. che ne deduciamo?

Il meccanismo del finanziamento del ponte implica che se non lo si fa chi lo costruisce avrà una massa di rimborsi assurdi, se si fa chissà quanto tempo ci vuole.. ma lo stato ci rimette comunque..

A cosa serva non è che sia chiaro, visto che la mitica Salerno Reggio Calabria è nello stato in cui è da almeno trenta anni, a dimostrazione che una nazione non è in grado di gestire e controllare un territorio neanche per la costruzione di una strada..

E poi a quali esigenze, che non siano quelle di distribuire soldi, risponde un'opera simile?

Ha un senso se dietro c'è una autostrada degna? Si, ma nell'ottica di continuare a portare prodotti su gomma, che è un'ottica da paese del terzo mondo..
E' prevista la ferrovia, ma prima di fare il ponte non sarebbe necessario pensare ad un sistema di ferrovie fatto bene?

Se il ponte deve integrare la Sicilia con l'Italia è naturale pensare che dietro debba esserci uno studio integrato di infrastrutture, che guardi al futuro e non ad un passato fatto solo di ruote di gomma ed inflazione galoppante ad ogni rialzo del costo della benzina..

Insomma, abbiamo una costruzione Faraonica, ma non è chiaro a cosa serva, mentre è chiaro che, fatta o non fatta, sarà costata una marea di soldi al contribuente..

Secondo voi si farà?

Un salutone!!
Manlio
 
Io spero di no. Il mio è solo un giudizio paesagistico. Sono rimasto colpito dalla bellezza dello stretto di Messina, che vederlo sparire con un ponte, bello o brutto che sia mi spaventa. La politica non centra e non mi interessa, ma ci sono dei paesaggi che sono cosi belli, che modificarli è un vero delitto.
 
Guardate...

Io ho sempre presente il caso del Golden Gate Bridge: secondo le logiche che stiamo (in parte) portando avanti in questa discussione risulta essere un ponte inutile (congiunge le due rive di una baia sì grande, ma non immensa), costoso (essendo esposto alle correnti ed ai venti oceanici è soggetto ad un opera di manutenzione CONTINUA) e pericoloso (è costruito esattamente sopra ad una faglia tettonica tra le più pericolose del pianeta). E sicuramente ha modificato radicalmente l'aspetto della costa Californiana.

Eppure il Golden Gate Bridge è un capolavoro dell'architettura moderna, ha dimostrato di sopportare un terremoto di magnitudo 6.9 il 17 obbobre 1989, e nessuno si sognerebbe mai di demolirlo adesso, visto anche che è diventato un buona fonte di entrate ed una delle mete turistiche principali della California. Insomma è un affare.

Così come, se non un affare, sicuramente si sono dimostrate dei moltiplicatori di ricchezze tutte le gandi opere fino'ora realizzate, dal ponte di Akashi (costruito pure lui a cavallo di una faglia sismica e che sopportò durante la costruzione un terremoto di magnitudo 6.8 della scala Richter senza subire danni) alla galleria ferroviaria del Frejus, dalla prima autostrada del mondo (la Milano - Laghi), alla transiberiana.

E l'elenco sarebbe immenso perché ci sarebbero dentro il tunnel sotto la Manica, il ponte sul Bosforo, il "Collegamento fisso dell'Öresund" ecc. ecc.

Ho citato appositamente il traforo del Frejus perché per la sua realizzazione venne ideata e brevettata una macchina che avrebbe rivoluzionato le teccniche di scavo: la perforatrice pneumatica (detta anche martello pneumatico). Non solo, ma al momento dell'inizio lavori (1857) i tempi previsti per la realizzazione dell'opera erano di 40 (quaranta) anni! Soltanto la realizzazione della perforatrice pneumatica e l'invenzione della dinamite nel 1866 consentirono la conclusione dell'opera il 17 settembre 1871. Nessuno al giorno d'oggi inizierebbe mai un lavoro che prevederebbe un periodo di realizzazione di 40 anni! E se i progettisti dell'epoca (Germain Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni) avessereo pensato in termini di utilità, dispendiosità, pericolosità, impatto ambientale, rapporto costi/benefici, ecc. ecc. mai e poi mai avrebbero realizzato un'opera che, viceversa, ha contribuito ad avvicinare l'Italia al resto d'Europa con tutti i benefici conseguenti.

Quindi il ponte sullo stretto avrebbe tutte le caratteristiche per diventare pure lui "un affare": eliminerebbe l'isolamento della Sicilia, e, se fatto come Dio comanda, non deturperebbe neppure il paesaggio (uno dei più belli del nostro paese), ma addirittura lo potrebbe arricchire, così come ha fatto il Golden Gate o, per rimanere in casa nostra, il nuovo ponte di Calatrava sulla linea TAV a Reggio Emilia.

Però sarebbe importante che smettessimo di parlarne e facessimo le cose per bene.
 
Ultima modifica:
io parlo da spettatore lontano da quei lidi,in quanto a opere gigantesche qui' con il m.o.s.e. abbiamo le gru sotto casa da 10 anni,durante una crociera con un mio commensale concittadino di valyus si discuteva di queste opere,a detta di lui se venisse fatto un referendum in zona il ponte non si farebbe,il fatto che con i problemi enormi che ci sono nelle 2 sponde quei soldi (tanti) potrebbero trovare altra colocazione e una cosa chi mi ha colpito quando mi ha detto salerno-messina 8 ore se ti va bene senza ponte con il ponte diventerebbero 7 e tre quarti,un po come il tubo che fa passare molta acqua ma se l'acquedotto non spinge,si riferiva probabilmente alla salerno-reggio.
 
Io sono d'accordo con te Antonio, in linea di massima. L'unico mio giudizio, parziale ed incompleto, non conoscendo con sufficiente precisione la realtà dei fatti, è concentrata sul fatto del costo dell'opera e sul fatto che probabilmente ci sarebbero da sanare, con precedenza, situazioni più pressanti nello sviluppo della stessa Sicilia e Calabria.

Nella mia realtà, si sta procedendo alla costruzione di una delle opere idrauliche più importanti al mondo, il Mose. Osteggiato, criticato, assaltato nel vero senso della parola fin dalla posa della "prima pietra", ora pian piano sta rientrando in un ottica diversa, e il Sindaco di Venezia, di tutt'altra corrente politica, in questi giorni ha finito per ringraziare l'avvio e la prosecuzione dell'opera voluta dal Governo Berlusconi.

E lo stesso "piccolo" Ponte della Costituzione sul Canal Grande, forse meglio conosciuto come Ponte di Calatrava, giudicato inutile, e privo di interesse per il traffico pedonale, si è rivelato alla fine utilissimo ai transiti, in tutte le ore del giorno, gettando nello sconforto i commercianti e gli albergatori della sponda opposta, che hanno visto sottratta dalla sua apertura, una quota enorme di passaggi e turistici e di abitanti/pendolari. E più di qualche veneziano comincia ora vantarsi della struttura.

E faccio mio il tuo ultimo capoverso.
 
Vedi Antonio, io pongo il problema in due termini diversi:

1) E' utile?
2) Si vuol fare?

Alla prima domanda la risposta è, stiamo parlando di un'opera Faraonica o di una Cattedrale nel Deserto?

Nel primo caso c'è un sistema intorno al ponte che al momento non esiste, ma che deve esistere altrimenti cadiamo nella seconda ipotesi: Gli esempi che porti sono tutti significativi, ma sono sempre opere agganciate al tessuto intorno a loro..
Qui cosa c'è? Una autostrada che fa piangere da trenta anni ed un sistema ferroviario che è quello che è..

In più da un po' fastidio il fatto che in un paese dove mancano delle cose fondamentali come strade, servizi sociali, scuole ospedali ecc. si possa vedere come motore di sviluppo un'opera da 'ricchi'..
Ottima sia chiaro, ma è evidente che al momento i problemi sono fare la torta, non la ciliegina..

La risposta alla seconda domanda è quella più importante: se si facesse comunque la cattedrale, magari si inizierebbe a coltivare il deserto..
Si vuol fare?

Vivo in certi ambienti, li conosco bene, ed ho portato l'esempio della società ponte sullo stretto non a caso..

Da questo punto di vista preferirei si facesse, perchè il non fare una cosa corrisponde a finanziarla in eterno, vecchio giochetto tanto caro alla nostra nazione, almeno dalla fine degli anni settanta..

Dopo trenta anni (dico trenta anni) di esistenza di questa società è stato finalmente approvato il progetto ('Il grande sogno' come lo chiamano loro) ed allora si è fatta la prima prospezione geologica seria del terreno..
E quei miliardi spesi per trenta anni a cosa sono serviti?

Questo è il vantaggio dei 'Grandi sogni' che non si realizzano.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 
Allora...
Se vogliamo parlare di cattedrali nel deserto la mente corre subito alla Basilica di Nostra Signora della Pace a Yamoussoukro in Costa D'avorio...
http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Nostra_Signora_della_Pace
Della serie: "grida vendetta al cospetto di Dio..." Non a caso Giovanni Paolo II (che prima di essere Beato era un grand'uomo) ha preteso che di fianco vi fosse costruito un ospedale.
Queste sono quelle opere che, Dio mi perdoni, sono assolutamente completamente e totalmente inutili.
Ma già il MOSE è diverso: costoso, si, costosissimo, ma finalizzato alla tutela di un gioiello dell'umnità come Venezia.
Le grandi vie di comunicazione, da sempre, hanno avuto la capacità di creare ricchezza e strutture intorno a loro.
Se pensi a tutte (e dico tutte) le civiltà della storia, queste si sono sviluppate intorno alle vie comunicazione. Non è vero il contrario.
Se guardi agli Stati Uniti, essi sono diventati la potenza che sono perché hanno riscritto le regole del commercio e del trasporto, costruendo ferrovie, ponti, strade, autostrade ed infine inventando gli aerei.
Il ponte sullo stretto diventerà lui stesso catalizzatore di nuove ricchezze e di nuove strutture.
Poi se vogliamo discutere dei mal costumi italiani, facciamolo...
Mi chiedi perché ci stiamo mettendo 30 anni a fare il ponte? Forse perché nel balletto dei governi italiani, quel che fa una parte viene sistematicamente distrutto da quell'altra quando va al potere...
Poi domandiamoci per merito di chi, o di cosa, l'unica autostrada che va nel profondo sud, è un'autostrada di montagna, quando la Calabria è circondata per tre lati dal mare...
Ma queste riflessioni non tolgono il fatto che il ponte, se ben fatto, è un'occasione enorme per le aree limitrofe.
 
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