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Le navi rallentano.

Rodolfo

Super Moderatore
Le più grandi compagnie di navigazione mondiali, sembrano ormai indirizzate a ridurre la velocità delle proprie navi per risparmiare sui costi del combustibile.
Le portacontainer, le navi ormai più diffuse sui mari, ridurranno la velocità di circa 3 nodi, con un risparmio giornaliero del 30%.
Sarà una via percorribile anche dalle navi passeggeri, riprogrammando le destinazioni e i percorsi delle crociere?
 
Re: Le navi rallentano.

Io credo che già lo stanno facendo in questi anni....le rotte sono ormai le più brevi possibili tra 2 porti di scalo e la velocità calcolata al giusto.....ricordo bellissime navigazioni turistiche nel 1997 e nel 1999 che non ho più visto fare...a parte nel 2006 con la Romantica a Stromboli...
 
Re: Le navi rallentano.

Rodolfo ha detto:
Le più grandi compagnie di navigazione mondiali, sembrano ormai indirizzate a ridurre la velocità delle proprie navi per risparmiare sui costi del combustibile.
Le portacontainer, le navi ormai più diffuse sui mari, ridurranno la velocità di circa 3 nodi, con un risparmio giornaliero del 30%.
Sarà una via percorribile anche dalle navi passeggeri, riprogrammando le destinazioni e i percorsi delle crociere?
Si..ricordo che la Millennium, pochi anni fà, prevedeva una overnight nel porto di Barcellona per i passeggeri che si erano appena imbarcati e poi ripartire arrivando il giorno successivo a Villefranche. Ora invece la notte nel porto di Barcellona è stata cancellata e sostituita da una giornata di navigazione...
 
Re: Le navi rallentano.

Come al solito, la verità secondo me sta nel mezzo. In generale io sono per arricchire gli itinerari di uno scalo in più anzichè viaggiare a 13 nodi per un intero giorno, come fanno ad esempio C.Romantica e C.Victoria nel circuito Civitavecchia-isole greche l'indomani dello scalo a Catania: potrebbero benissimo fermarsi mezza giornata a Cefalonia o Gythion, aumentando l'interesse di un itinerario per così dire un pò povero. Comunque è sempre molto gradevole un giorno di intera navigazione, per tutti gli svaghi proposti o una eventuale navigazione turistica: però in 7 giorni basterebbe solo uno così...
 
Re: Le navi rallentano.

Quando possono, le compagnie, studiano gli itinerari per non sfruttare molto la velocità della nave risparmiando così del carburante.
Visto però che è il cliente a pagare e che l'itinerario ha la sua importanza, siamo così sicuri che col tempo le compagnie non chiederanno ai cantieri di studiare motori e\o sistemi che riducano, almeno in minima parte, i consumi?

Io ho avuto sempre una fissazione, magari sarà stupida ma c'è.
Ma mettere dei pannelli solari nelle aree della nave dove non c'è l'accesso ai passeggeri? Magari fanno poco ma per il sole che prendono le navi, daranno pur sempre un contributo!
Ho anche sempre pensato a qualcosa per sfruttare il movimento della nave sul mare, ma provocherebbe troppa resistenza e magari non sarebbe conveniente.
 
Re: Le navi rallentano.

Queste politiche al risparmio sono già ben radicate e gli itinerari sono stati rivisti già da un po'.
Per quanto riguarda le navigazioni turistiche,,,bhe quelle se fattibili a livello di velocità, in linea di massima sono ancora effettuate.
Stromboli, Procida, ...........
 
Re: Le navi rallentano.

Entro aprile Maersk Line taglierà 2.000-3.000 posti di lavoro (da Informare)

La compagnia di navigazione danese Maersk Line, leader mondiale nel settore del trasporto containerizzato, ha annunciato oggi un piano di ristrutturazione delle proprie attività che prevede il taglio di 2.000-3.000 posti di lavoro su un totale di 25.000.
L'iniziativa evidenzia ancora una volta le difficoltà attraversate in questo momento dalle compagnie marittime del comparto che, nonostante l'eccezionale aumento dei volumi trasportati, non riescono a far fronte alla crescita dei costi.......


NYK rallenterà la velocità delle proprie navi per far fronte all'impennata del costo del combustibile (da informare)

«Dobbiamo pensare a gestire il gruppo - ha sottolineato il presidente Miyahara - con la consapevolezza che siamo entrati in un'era di prezzi del fuel così alti»

Il piano di contenimento dei costi del gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha (NYK) prevede la riduzione della velocità delle navi della flotta per diminuire il consumo di combustibile. «Un rallentamento del 10% della velocità dei viaggi - ha rilevato il presidente del gruppo giapponese, Koji Miyahara - determinerà un risparmio di oltre il 25% del fuel e una riduzione delle emissioni di CO2. Oltre a queste misure sono necessari sforzi costanti per migliorare il modello di business, sforzi come quello per rivedere la struttura dei noli con la comprensione da parte dei clienti».......

Sono due stralci di articolo comparsi su INFORMARE, e che evidenziano la grave crisi che ha colpito il settore della navigazione, per l'elevato costo del combustibile. Anche se ad una prima analisi, le vicende di Maersk e NYK, non sembrano interessare più di tanto il mondo delle crociere, i riflessi sui costi di gestione delle navi bianche sono più che mai evidenti e incalzanti.
Non voglio giustificare questo o quell'aumento richiesto al crocierista al momento dell'imbarco per sovrapprezzo del costo carburante, però bisogna ammettere che il problema è reale e stringente.
Non a caso avevo ieri aperto questo argomento, ma proprio per l'evidente problema che devono affrontare le Compagnie Crocieristiche.
Una nave, mi sembra la Maxim Gorkij, in questi giorni è già stata cancellata dal calendario crocieristico per il corrente 2008, per il non gestibile aumento del prezzo del carburante.
 
Re: Le navi rallentano.

Si sente sempre più di sovente parlare del problema del costo del petrolio e della riduzione della velocità delle navi. E' vero che il suo prezzo è attualmente diminuito, 113 dollari il barile, ma le previsioni son tutt'altro che rosee. L'avvicinarsi dell'inverno, e la crisi in Georgia, paese esportatore di petrolio, può innescare una inversione di tendenza e farne aumentare nuovamente il prezzo sui mercati.
Del resto molte compagnie aeree sono attualmente in affanno per l'alta incidenza del costo del carburante, sui prezzi di gestione, che sono aumentati di percentuali a due cifre, passando in poco tempo dal 15% ad oltre il 40%.
E' quindi probabile, anche se non certo, che le Compagnie metteranno mano a percorsi e tappe delle crociere che conosciamo, rivedendo la velocità di esercizio delle navi, e sopprimendo e modificando inevitabilmente alcuni scali.
Del resto ridurre la permanenza in porto, non sembra una strada percorribile, se non in certi casi, per i tempi già ristretti di sosta.
Anche il miglioramento dei servizi offerti dalle organizzazioni portuali, è un obiettivo su cui puntare, richiesto soprattutto dagli armatori dei traghetti, per un puntuale rispetto degli orari di arrivo e partenza. Di sovente le navi partono in ritardo, per i motivi più svariati, non ultimo l'attesa di qualche comitiva in ritardo, costringendo poi a velocità elevate e costi esorbitanti, per il rispetto delle tabelle di marcia.
 
Re: Le navi rallentano.

Aggiungo anche l'intervento di Foschi a riguardo:

Da: http://www.viaggi-oggi.it/archives/0006582.html

PETROLIO: FOSCHI (COSTA), CROCIERE POTREBBERO CALARE DI PREZZO
(AGI) - Roma, 10 ago. - Le compagnie aeree arrancano sotto il peso del caro carburante e anche il business delle cociere deve fare i conti con le fiammate del petrolio. Le compagnie di navigazione hanno gia’ preso le contromisure. Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, intervistato dalla Stampa, vede all’orizzonte un abbattimento dei prezzi. “La crisi economica e finanziaria in atto - afferma - non credo portera’ ad un calo dei passeggeri, ma non escludo pressioni sui prezzi. Il caro petrolio e’ reale, si trattera’ di trovare il giusto equilibrio tra costi e tariffe. I prezzi potrebbero cominciare a scendere dal 2009?. Per fronteggiare l’impennata del greggio, Costa ha inserito un supplemento bunker “ma solo sul 20 per cento del maggior costo del petrolio”. Inoltre “le navi navigano e navigheranno ad una velocita’ di crociera minore di quella attuale. Nel nostro caso, c’e’ stata gia’ una riduzione, che potra’ essere accentuata nel 2010. Questo perche’ la manovra incidera’ per conseguenza anche sugli itinerari: quelli del 2009 sono gia’ pubblicati e non possono essere variati. Abbiamo poi installato a bordo apparecchiature per risparmiare energia”. (AGI)

Red

Questo articole
 
Re: Le navi rallentano.

E' vero che il petrolio e' arrivato alle stelle ma noi crocieristi gia' paghiamo un supplemento :evil: non vorrei che ,con queste dichiarazioni invece di abbassarli i prezzi li aumentino,anche perche' gia' sono altini ,come ieri nella trasmissione di lucignolo,c'erano dei ragazzi che avevano pagato 2600 euro per il classico giro ai primi di luglio e in piu' gli esxtra :evil: :twisted:
 
Re: Le navi rallentano.

Sono molto d´accordo con la riduzione della velocitá delle navi anche per l´ambiente.
In piú sarei propenso a meno scali e giornate in navigazioni a velocitá d´8 nodi.
Credo che sia una formula che accontenti a tutti.

Un saluto.
 
Re: Le navi rallentano.

Azamara sembra utilizzare molto questa politica, credo che la velocità media per tutti i 14 giorni di crociera sia stata di 10Kn.
 
Re: Le navi rallentano.

VaLyUS ha detto:
Azamara sembra utilizzare molto questa politica, credo che la velocità media per tutti i 14 giorni di crociera sia stata di 10Kn.
Però...Dev'essere molto più bello navigare piano, almeno così credo!
 
Re: Le navi rallentano.

Personalmente ho viaggiato a quella velocità solo durante la miny crociera Genova Montecarlo, ma mi ha dato poca emozione, sembrava di essere fermi, certo che se sarà una soluzione al risparmio energetico, ben venga. Comunque trovarsi a poppa a guardare la scia con la nave lanciata a 20 nodi, è tutta un'altra cosa!!
Scusate, ma non sono mai stata il tipo da crociera sul Nilo, anche se giustamente i paesaggi si gustano meglio. La calma e la tranquillità non fanno per me, sono un po' frenetica, devo sempre fare due otre cose alla volta!!
Un salutone Ro.
 
Re: Le navi rallentano.

Credo che i tempi di sosta limitati ai porti la Costa li pratichi da un bel pò di tempo, e sinceramente è una scelta che non mi piace per nulla..

Stare a Barcellona o Atene per cinque ore mi sembra quasi uno sberleffo..

Ed è anche vero che su sette giorni di viaggio due di solo mare sono forse troppi, ma su questo non saprei giudicare più di tanto.. io se potessi proporrei scali quotidiani (il mio primo viaggio non aveva giorni di solo mare e nessuno si lamentò), di cui limitati temporalmente solo quelli su qualche isola tipo Mikonos o città come Dubrovnik..

Il problema del carburante è ovviamente un problema serio, tanto che nel settanta 'uccise' praticamente gli ultimi Liner e credo sia una delle molle che portano a costruire una meganave piuttosto che tre sorelle più piccole, per cui va da sè che le compagnie si attrezzano e si attrezzeranno per limitare i consumi, ma se lo faranno riducendo tantissimo velocità e scali allora accentueranno la loro clientela su di un certo tipo e perderanno l'altra tipologia (chi gira per vedere posti).

Risparmiare porta a migliorare la navi, la MSC Poesia ad es. dispone di sensori che spengono le luci in cabina quando le persone non sono presenti, le attuali lampade sono a basso consumo, i motori elettrici e la centrale che genera energia a bordo è sempre più sofisticata ecc.

Però muovere un gigante vuol dire che sotto un certo livello di consumi non puoi scendere, se il Trend del costo carburante continua alla fine dove si andrà a parare? Penso che ci troveremmo con pochi megagiganti per compagnia, ma spero di no!!

Per la verità (guardando ad un futuro lontano, ma visto il Trend neanche tantissimo), come ogni cosa, se alla fine il petrolio finisse per costare troppo non si venderebbe più: centrali nucleari, solari ed auto elettriche penso che già da oggi potrebbero dargli un pesantissimo (e meritato) calcio nel sederone.. e di conseguenza il prezzo scenderebbe..

A parte la fanta (fino ad un certo punto però) scienza lontana, la prima conseguenza del continuo alzarsi del prezzo del petrolio potrebbe essere, a parer mio il rischio di concentrare il traffico su poche navi facendo scomparire quelle di piccolo tonnellaggio.. questo in pochi anni, sull'immediato invece c'è il rallentamento e la modifica degli itinerari..


Una soluzione a portata di mano, ed ad inquinamento nullo, sembra strano ma esiste da decenni.. è il Nucleare, ma chi ci salirebbe? C'è un problema psicologico non indifferente..

Salutoni
Manlio

ps: Valerio, si possono fare scafi molto lunghi e così si limita il consumo, ma sfruttare il movimento della nave per generare energia equivale a giocare con il secondo principio della Termodinamica!! Perdi di sicuro!
Puoi aggirare il problema tramite il recupero energetico, ad. es. nel caso automobilistico c'è chi utilizza lo scarico delle auto, o parte del carburante, per produrre idrogeno, che migliora rendimento e combustione (si inquina molto meno), giochini di recupero energetico sono possibili e si iniziano a fare.. Con quelli si risparmia in modo serio, molto serio..
Invece il solare lo vedo male, ne abbiamo gia parlato in un topic, ma se fai una analisi seria vedrai che la spesa non giustifica certamente l'impresa..
 
Re: Le navi rallentano.

Ciao Manlio, solo per discuterne, io cambierei la tua domanda "chi ci salirebbe" in "chi la costruirebbe".
Erano sì altri tempi, e la tecnologia è progredita enormemente, ma le uniche tre navi commerciali mai costruite a propulsione nucleare sono state un buco nell'acqua pauroso.
La più conosciuta, la statunitense Savannah, è stata l'unica a venir impiegata, con scarsi risultati, nell'attività commerciale.
Le altre due la tedesca Otto Hahn, non poteva chiamarsi altro che così, e la giapponese Mutsu praticamente non entrarono mai in servizio.
Spese di gestioni enormi, resa commerciale assolutamente negativa. La Savannah, per esempio, a parità di una unità similare, trasportava un carico utile quasi irrisorio, per via degli ampi spazi dedicati al reattore. Il personale era numericamente superiore a qualsiasi altra nave, con un grado di addestramento smisurato a confronto di un normale addetto.
Vincoli ambientali, non tutti i porti la ricevevano, i famosi comuni denuclearizzati, banchine riservate ed isolate; enormi difficoltà di gestione.
Savannah fece tappa anche a Venezia, in mezzo a critiche e proteste. E forse fu anche per questo che Venezia assunse il titolo di Comune denuclearizzato.
Grossi organismi militari, possono permettersi il lusso di gestire questo tipo di naviglio, e non in tutti i settori della propria flotta. Vedi la vecchia URSS, ora Russia, con la sua schiera di rompighiaccio nucleari, coinvolti in molti incidenti "tecnici", e che da un decennio ne ha abbandonato la costruzione, privilegiando unità a propulsione convenzionale.
Solo alcune grosse navi di superficie, in primis le portaerei, e i sottomarini, per la loro incomparabile valenza strategica, hanno continuato ad avvalersi di questo tipo di costosissimi propulsori. Ma non dimentichiamo, nel contempo, gli innumerevoli incidenti ed allarmi nucleari avvenuti a bordo delle unità con la stella rossa, ed anche di alcuni della flotte occidentali.
Quindi l'impiego del nucleare nell'attività delle navi commerciali non lo vedo proprio fattibile; e credo che nessuna compagnia l'abbia preso per ora in considerazione. Oltretutto, a questo punto son d'accordo, nel caso entrassero in esercizio, "chi ci salirebbe" a cuor leggero?
 
Re: Le navi rallentano.

Non posso risponderti con certezza (non è il mio campo) ma credo che il confronto con il passato sia poco significativo: forse come unochenaviga dovrei tenere l'anonimato ora, ma in Enea abbiamo (è di pubblico dominio) in esercizio uno dei pochi reattori sperimentali esistenti e funzionanti in Italia: lo scopo è medico, la potenza non la conosco (posso chiedere al mio rientro) ma bastano pochissime persone per tenerlo in esercizio in tutta sicurezza..

Si tratta di personale addestratissimo, certificato a livello mondiale, ma numericamente limitato, come è limitato lo spazio in cui il reattore è tenuto, poco più di casa mia (che non è certo una reggia)..

Machine di potenza considerevole (qualche MegaWatt) credo ormai occupino uno spazio irrisorio e per la sicurezza non dovrebbero esserci grandi problemi..

Il problema dei Sovietici era l'organizzazione intorno: quella che li portava ad accellerare i tempi, trascurare la sicurezza, mettere personale poco addestrato in campo e portare la vita operativa delle macchine oltre i limiti..
Su Chernobyl fecero un casino assurdo, ma non di tipo tecnico, ormai la burocrazia metteva bocca in tutto, ed alla fine Chernobyl è praticamente frutto della gestione di politici che comandavano ai tecnici..

Tutte cose che si spera non appartengano ad un mondo globalizzato dove ogni cosa che fai nel campo Nucleare è seguita da una serie di organizzazioni internazionali..

Rimane il fatto che un pò di paura l'avrei, tra l'idea di un attentato ed il dubbio che si pensi di aggirare qualche sicurezza un pensierino lo avrei anche io..

Se vuoi mi informo meglio sulla fattibilità della cosa ok?
Salutoni
Manlio
 
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