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Le navi rallentano.

Re: Le navi rallentano.

Non penso ci siano grandi segreti in quello che cerco: si tratta di avere le dimensioni attuali di un reattore di una certa potenza (diciamo 70 MW) e la sua dinamica (tempi di risposta in caso di aumento del carico) oltre al numero di persone necessarie per esercirlo..

Il sistema potrebbe essere costituito dal reattore e da turbine a vapore, queste ultime utilizzate non per la propulsione ma solo per generare elettricità..
Da Elettrotecnico vi dico che l'alta velocità della turbina si può sfruttare per realizzare generatori più piccoli, quindi con ingombro minore..

Da altre fonti ho saputo che navi tipo la Costa Fortuna, ad es. hanno uno spazio per la sala macchine di circa 230 metri, l'altezza è di tre 3 ponti (circa 8 metri e mezzo), dentro un impianto come il nostro.. scompare!!

Per il resto, il 25 l'Enea apre, spero che nei dieci giorni successivi possa incontrare qualche esperto e dirvi qualcosa ok?
Salutoni (sperando che non mi smonta!!)

ps: per il discorso che facevo invece sul solare e sui veicoli elettrici, nel primo caso ho già parlato con un esperto nel secondo l'esperto sono io, per cui garantisco..

Salutoni
Manlio
 
Re: Le navi rallentano.

Bene, molti problemi di dimensionamento risolti, di affidabilità e di conduzione pure, ma io ragiono sempre in termini pratici e osservando quello che mi circonda. Perchè allora le grandi potenze stanno accantonando ed annullando la costruzione di navi a propulsione nucleare? Gli Stati Uniti, all'infuori delle portaerei, non hanno più nemmeno una nave mossa da energia nucleare. La Russia pari pari, ha disarmato quasi tutti i rompighiaccio mossi dall'atomo come pure le sue poche navi di superficie. Si stanno diffondendo i nuovi sottomarini, se è possibile chiamarli con questo termine, diesel elettrici dotati sempre più di maggior autonomia subacquea. Altre potenze con possibilità economiche, non sembrano volersi impegnare nel campo del nucleare. E quindi, se il sistema fosse così a portata, rispetto al passato, perchè non impiegarlo, e dipendere sempre dal petrolio, da complicate manovre di rifornimento in alto mare, con il naviglio, in quei momenti, esposto alla massima vulnerabilità. I militari, hanno sempre fatto passare le priorità economiche in secondo piano rispetto alle strategiche. E allora mi domando che beneficio avrebbe una Royal Caribbean dotare le sue nuove navi di propulsori nucleari? Volutamente ho accantonato i problemi di tipo terroristico, dove una nave passeggeri credo sia ben più esposta di una militare.
 
Re: Le navi rallentano.

Per la verità non ti so rispondere, credo però che una nave militare ed una da crociera siano sostanzialmente diverse, su quest'ultima lo spazio disponibile (la nave deve giusto caricare cibo ed altre cose, ma trasporta fondamentalmente persone) è più ampio.. però è ovvio che la minaccia terrorismo pesa, oltre alla paura della gente ed a tutto il resto che si è detto..

Ma ai tuoi perchè ripeto in realtà non ho risposta, chiederò a chi ne sa di più..

Però anche io osservo quello che dici, ma noto che è anche vero che è cambiato il mondo: che senso ha costruire navi di grandissima autonomia o sommergibili nucleari se non hai il bisogno di lanciare testate in un paese avversario?

Io ho visto che più che altro si preoccupano di essere invisibili, per questo stanno ad esempio sviluppando carri armati, navi e sommergibili a propulsione elettrica (traccia termica nulla) dotati di generatori a cella a combustibile..
Tra l'altro ho 'rischiato' di lavorare al secondo sommergibile della classe Todaro..

A parer mio (solo mio si intende) le future guerre (che spero mai ci saranno) non saranno tra due giganti impegnati in un conflitto mondiale dove devi poterti nascondere su tutto il globo e su esso intervenire, ma tra un gigante ed un nano (vedi Iraq) impegnati in un conflitto locale dove devi far vedere i muscoli in qualche situazione, ed arrivare veloce e nascosto in altre..

Però ripeto, devo chiedere.. (incuriosito pure io :wink: )

Salutoni
Manlio
 
Re: Le navi rallentano.

tano ha detto:
Sono molto d´accordo con la riduzione della velocitá delle navi anche per l´ambiente.
In piú sarei propenso a meno scali e giornate in navigazioni a velocitá d´8 nodi.
Credo che sia una formula che accontenti a tutti.

Un saluto.

Mah, se le Compagnie scegliessero questa soluzione, avremo degli itinerari un pò miseri. E' vero che le giornate di navigazione sono gradevoli, soprattutto per noi appassionati, però un circuito di sette giorni con solo tre scali ditemi voi che "appeal" commerciale potrebbe riscontrare. Io non lo prenoterei mai. Non sono un tecnico, per cui non mi addentro negli inreressanti argomenti che Manlio e Rodolfo stanno trattando con competenza, ma se non ci fossero alternative tecniche al contenimento dei consumi, preferirei spendere una cinquantina di euro in più e avere itinerari con più scali, magari ravvicinati, come già sta facendo MSC nel Mediterraneo centrale. In questo modo le miglia percorse sarebbero minori, i consumi più contenuti, gli scali comunque più che sufficienti. Stesso sistema potrebbe essere adottato nel Mediterraneo occidentale, con scali in Costa Azzurra, Spagna e Baleari, e nell'Adriatico-Jonio con tutti quei bei posti della Dalmazia e le isole dello Jonio. Ricordate il bellissimo e innovativo itinerario di Costa Tropicale nel 2003? Uno scalo al giorno e poche miglia percorse, rispetto alle navi che proseguono nell'Egeo.... :wink:
 
Re: Le navi rallentano.

Gabriele C. ha detto:
Ricordate il bellissimo e innovativo itinerario di Costa Tropicale nel 2003? Uno scalo al giorno e poche miglia percorse, rispetto alle navi che proseguono nell'Egeo.... :wink:

Se è quello che ricordo io (Ravenna, Delfi Atene, Corfù) era bellissimo, ma è andato malissimo, quando tentai di farlo era gia sparito!!
Prova evidente che quello che è meraviglioso per me è assolutamente trascurabile per altri.. :|

Però le tappe ravvicinate sono una buona idea, ma compatibili con i megagiganti?
Tappe ravvicinate probabilmente ha come conseguenza che non tutte le strutture portuali possono accoglierli..

Salutoni
Manlio
 
Re: Le navi rallentano.

Ho avuto informazioni sul Nucleare!

Inizio dai Pro:
Allora, da un punto di vista tecnologico la cosa è tranquilla, il reattore garantisce grandi prestazioni (Uno e Bridge andrebbero in brodo di giuggiole a pilotare una nave di quel tipo) e la sicurezza è estremamente alta, tanto che nessuna nave nucleare, a differenza dei sommergibili ha mai avuto incidenti di alcun tipo..
Le persone specializzate che servirebbero sarebbero almeno quattro ufficiali e del personale medico necessario ad eseguire rigorosi controlli delle possibili aree e persone interessate all'esposizione radioattiva..
Inquinamento zero, ed anche in caso di incidente l'Uranio non si sposterebbe dal punto del fondale dove andrebbe perso..

I contro:
Il primo è fondamentale: la tecnologia è in mano ai soli militari, Americani, Russi e Cinesi in particolare (ma non solo) ed è classicata come 'Non diffondibile' e non ci sono soldi che basterebbero (ci hanno provato grandi corporazioni ma è finita male) per comprarla..
Si potrebbe derogare con una tecnologia di serie B (ma sempre ottima) ma con operazioni molto complesse..
Il secondo è il costo dell'Uranio, che sta aumentando, tanto che non è detto che il futuro nucleare Italiano sia la scelta giusta..
Il terzo, ed importante, è che ci vorrebbero venti anni per la dismissione del reattore, con costi molto alti..

A questo aggiungete tutti i problemi legislativi, di fiducia della gente ecc. che potete immaginare..

Questa in sintesi la risposta della persona, che mi ha precisato di non essere un esperto nel settore (i nostri sono reattori ad uso medico) ma che garantisco che non spara mai, è preparatissimo e la sua risposta a naso ha un valore 'alto'.
Ha anche aggiunto che il fatto che uno dica di non costruire più navi nucleari è una cosa, ma farlo è un'altra.. inoltre ad un certo punto la Russia aveva proprio perso certe capacità, per motivi economici e per altri..

Poi dovrei informarmi sulle emissioni in Antartide..

Salutoni
Manlio
 
Re: Le navi rallentano.

pmanlio ha detto:
Ho avuto informazioni sul Nucleare!

Inizio dai Pro:
Allora, da un punto di vista tecnologico la cosa è tranquilla, il reattore garantisce grandi prestazioni (Uno e Bridge andrebbero in brodo di giuggiole a pilotare una nave di quel tipo) e la sicurezza è estremamente alta, tanto che nessuna nave nucleare, a differenza dei sommergibili ha mai avuto incidenti di alcun tipo..

Ciao Manlio, permettimi di dissentire da questa affermazione. Tralasciando i sottomarini, non è vero che le navi di superficie a propulsione nucleare non siano mai state coinvolte in incidenti al reattore. Anzi, percentualmente hanno inciso in maniera notevole nella casistica di incidenti. I rompighiaccio russi sono stati costellati da innumerevoli incidenti, tanto che hanno consigliato l'abbandono di questo tipo di navi a favore delle tradizionali.
Lenin, Arktika, Rossyia, sono stati coinvolti in gravi incidenti, più decine di gravi allarmi nucleari e radiologici al resto della flotta.
 
Re: Le navi rallentano.

Rodolfo ha detto:
pmanlio ha detto:
Ho avuto informazioni sul Nucleare!

Inizio dai Pro:
Allora, da un punto di vista tecnologico la cosa è tranquilla, il reattore garantisce grandi prestazioni (Uno e Bridge andrebbero in brodo di giuggiole a pilotare una nave di quel tipo) e la sicurezza è estremamente alta, tanto che nessuna nave nucleare, a differenza dei sommergibili ha mai avuto incidenti di alcun tipo..

Ciao Manlio, permettimi di dissentire da questa affermazione. Tralasciando i sottomarini, non è vero che le navi di superficie a propulsione nucleare non siano mai state coinvolte in incidenti al reattore. Anzi, percentualmente hanno inciso in maniera notevole nella casistica di incidenti. I rompighiaccio russi sono stati costellati da innumerevoli incidenti, tanto che hanno consigliato l'abbandono di questo tipo di navi a favore delle tradizionali.
Lenin, Arktika, Rossyia, sono stati coinvolti in gravi incidenti, più decine di gravi allarmi nucleari e radiologici al resto della flotta.

Adesso non sono in grado di risponderti (rivedo il collega questa sera) però bisogna stare attenti a non fare di un'erba un fascio: premesso che io non sono un nuclearista convinto (lo ritengo un giocattolo pericoloso che deve essere gestito dai grandi, mentre il mondo è pieno di bambini), rimane il fatto che le tecnologie evolvono e ciò che era vero in un modo dieci anni fa non lo è più oggi..

Inoltre occorre considerare i tempi di vita, quando si tira troppo il collo ad una cosa questa prima o poi non funziona più..
I Russi hanno una scuola di fisica ed ingegneria di livello mondiale, ma le decisioni le prendevano ai tempi ben altre persone..
Il loro progetto lunare è fallito perchè al posto di chi aveva fatto la storia dell'atronautica hanno messo il figlio di un pezzo grossissimo del partito, i venti anni di dismissione del reattore di cui parla il mio collega, si sono trasformati nei sottomarini affondati nel mar Baltico, Chernobyl ha fatto il botto perchè i pezzi grossi del partito avevano deciso di fare certe cose sconsigliatissime da ogni tecnico..
Qui si potrebbe andare off topic, ma una tecnologia è fatta non solo di pezzi di ferro, ma anche di organizzazioni, persone, ambienti..
E loro, ripetto con la preparazione scientifica più elevata del mondo (sono eccezionali) per il resto erano (sono?) fortemente deficitari..

Ora la domanda la faccio io? In quali anni sono avvenuti questi incidenti?

A parte questa questione, credo che da quello che mi ha detto il collega (tempi e costi di dismissione e difficoltà di approvvigionamento della tecnologia) chiuda da sè la fattibilità della cosa..

Salutoni
Manlio
 
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