In attesa del volo per Linate, faccio le mie ultime considerazioni.
Premesso che per me questa è stata una bellissima esperienza, sia per i luoghi che ho visto, che per le belle persone che ho incontrato in nave, però:
- Questo delle due ultime settimane di agosto non è proprio il periodo migliore per l'Islanda: comincia a far troppo freddo, anche le pulcinelle di mare se ne sono andate giù al caldo... e molte escursioni sono state annullate proprio per il maltempo (le famose balene non le ha viste quasi nessuno!).
- Confermato anche dalla ragazza della Costa che mi ha aiutato ad organizzare lo sbarco, in nave e durante le escursioni, c'era più confusione per le tante famiglie con bambini, anche piccolissimi, di questo particolare periodo di ferie.
- In generale il malcontento e le polemiche erano abbastanza diffuse, sia per alcune situazioni oggettive, ma anche per le pretese ingiustificate di alcuni crocieristi.
- Rispetto ai miei vissuti di anni fa (quasi 15 anni fa!) il mondo delle crociere è cambiato parecchio. Navi tanto più grandi e tanto più affollamento. La Costa, ma immagino anche altre compagnie, ha tagliato tanti servizi e tutto è molto più al risparmio.
Insomma la mia percezione personale è che la "crociera", ai miei occhi, ha perso un bel pó del suo fascino.
Il mondo delle crociere è cambiato, ma devo considerare che sono cambiata anch'io e sono cambiate le mie esigenze e le mie aspettative.
Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito in questi giorni e a tutti regalo questa frase tratta da "Il pastore islandese" di Gunnar Gunnarson:
"Forse le bocche di quei crateri dicevano: «Anche se tutto ghiaccia, se si rapprendono le pietre e l’acqua, se l’aria gela e cade giù in fiocchi bianchi e si posa come un velo nuziale, come un sudario sulla terra, anche se il fiato gela sulle labbra e la speranza nel cuore, e nella morte il sangue nelle vene – sempre, nel centro della terra, vive il fuoco.»
Con l'augurio che il fuoco della vostra voglia di viaggiare non si spenga mai!