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Ma i cinesi potrebbero insidiare il "monopolio" americano delle crociere...?

stefalex

New member
Premesso che personalmente ho una gran paura della politica cinese, del loro modo di conquistare ogni cosa sulla quale poggiano le mani, e che non mi fido affatto di un popolo che mangia tutto ciò che si muove, temo che se dovessero intravedere una forma di guadagno anche nel settore crocieristico sarebbe veramente difficile ostacolarne l'avanzata.

P.S.: io il tuo link non riesco a leggerlo.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ci vorrà del tempo, non si può improvvisare, ma se vogliono percorrere questa strada credo difficilmente falliranno.
Per ora han compiuto il primo passo nella costruzione della loro prima nave passeggeri la Xiamen da dedicare al mercato cinese; han stanziato cifre considerevoli per la sua costruzione e per tutto l'aspetto logistico che ne conseguirà; strutture portuali, alberghi, centri vacanza ecc. ecc. La Xiamen 100 mila tonnellate per 2000 passeggeri dovrebbe scendere in mare nel 2014, praticamente dopodomani e da lì il passo successivo è molto breve. Se poi quelli di RCL collaborano alla loro costruzione e agli aspetti gestionali diventa ancor più facile.

Non avevano portaerei, e per diventare una potenza marittima non se ne può fare a meno ai nostri giorni, guardate come han perseverato fino a inserire in linea la loro Liaoning; mille stratagemmi e alla fine han recuperato una portaerei russa ceduta all'Ucraina quando la flotta sovietica si è disgregata.

P.S. Può essere che la nave di cui ho parlato sia menzionata all'interno del tuo link, ma nemmeno io riesco ad aprirlo.
 

stefalex

New member
La mia preoccupazione è che se i cinesi vogliono conquistare il mercato crocieristico, vista la loro grande disponibilità economica e l'inesauribile forza lavoro, nessuno sarà in grado di contrastarli.
Sanno dublicare qualsiasi cosa e perfezionarla ai massimi livelli a costi sempre molto concorrenziali, aggiungi che nell'ultimo decennio è l'unico pil in crescita e i conti sono fatti.
Se poi consideriamo che si stanno avvicinando alla marineria attraverso canali paralleli non credo che ci vorrà molto alla loro ascesa.
Questo articolo la dice lunga: http://www.annsa.it/mare/notizie/rubriche/nauticaesport/2012/01/10/visualizza_new.html_42349806.html.
Questo articolo è di inizio anno, ma, tenuto conto che i cinesi sono molto campanilisti, le loro navi sarebbero piene per anni, visto la numerosa popolazione.
 
Ultima modifica:

Roby71

New member
La mia preoccupazione è che se i cinesi vogliono conquistare il mercato crocieristico, vista la loro grande disponibilità economica e l'inesauribile forza lavoro, nessuno sarà in grado di contrastarli.
Sanno dublicare qualsiasi cosa e perfezionarla ai massimi livelli a costi sempre molto concorrenziali, aggiungi che nell'ultimo decennio è l'unico pil in crescita e i conti sono fatti.
Se poi consideriamo che si stanno avvicinando alla marineria attraverso canali paralleli non credo che ci vorrà molto alla loro ascesa.
Questo articolo la dice lunga: http://www.annsa.it/mare/notizie/rubriche/nauticaesport/2012/01/10/visualizza_new.html_42349806.html.
Questo articolo è di inizio anno, ma, tenuto conto che i cinesi sono molto campanilisti, le loro navi sarebbero piene per anni, visto la numerosa popolazione.

Leggendo questo articolo http://www.marinelink.com/news/largest-chinas-cruise349599.aspx mi sono fatto questa domanda: i cinesi potrebbero creare una compagnia crocieristica in grado, nel futuro, di fare concorrenza a Carnival e RCCL? Cosa ne sarebbe del mondo delle crociere in termini di qualità e prezzi?!

A copiare i Cinesi sono bravi.

Certo che oggi copiare questo tipo di crociere che indietreggiono in senso qualitativo , per loro potrebbe essere una bazzecola.

Se pero' per crociere intendiamo quelle di tanti anni fa' , staranno decenni per arrivare ad offrire un prodotto copiato "mediocre".
 

Giulianino

New member
Abbiate pazienza ma non vero il problema.
Se faranno le cose bene e offriranno prodotti di buon livello sarà meglio per tutti no ?
Poco mi importa con chi navigo...basta che navigo al top.

Ovviamente questo pensiero al netto delle problematiche lavorativo/economiche dell attuale mercato e delle nostre personali preferenze sentimentali.

Il mondo sta cambiando e i mercati in via di sviluppo...si sono sviluppati.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sì ma anche copiare non è sufficiente; l'esempio della portaerei non era fatto a caso. Da soli non riuscivano a farla e una volta realizzata è più d'immagine che di sostanza, ma giustamente se mai non si inizia.

Voglio dire che non è così facile sia la costruzione che la loro gestione; navi passeggeri e grandi unità militari strategiche sono tra le costruzioni più complesse esistenti sia in campo navale che in assoluto. E se qualcuno gliele fornisce mezze fatte o collabora nella realizzazione, molte difficoltà e ritardi vengono abbattuti.

Aggiungiamo la loro disponibilità di liquidità e tutto diventa più facile.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Tenete presente e ben chiara una cosa: cinesi ed occidentali sono distanti anni luce sul modo di vivere, usi e costumi. Non potranno mai convivere a bordo della stessa nave, quindi o costruiscono ( o meglio comprano o fanno costruire, visto che quando le cose sono complicate non sono in grado di fare nulla, pur disponendo di risorse economiche illimitate; guardate tutto ciò che posseggono o hanno costruito, di tecnologicamente avanzato, ha radici straniere ) navi dedicate o sarà un fallimento prima di iniziare. Fare cose di scarsa o scarsissima qualità a basso prezzo è facile, fare cose di alta od altissima qualità a basso prezzo è impossibile ( es. tecnologia costruita in Cina su licenza costa come quella costruita in Giappone o in Europa, TV, cellulari,PC, etc., docent! ). Loro certo, copiano, ma male. Lo facevano anche i giapponesi ed in qualche decennio sono diventati i maestri nella qualità; i cinesi non saranno mai come i giapponesi, non hanno nè testa, nè organizzazione, nè disciplina dei giapponesi. Continueranno solo a produrre schifezze a basso prezzo ma anche di infima qualità anche se sono d'accordo che sul piano economico questo loro imitare ha portato, porta e porterà moltissimi danni. Tra non molto la Cina dovrà fare i conti, gli stessi, che la Corea del Sud dovette fare negli anni passati: ascoltare la voce dei lavoratori che si accorsero che lavorare per un dollaro al giorno non era molto conveniente! Io, opinione personalissima, non mi faccio abbagliare dagli incrementi di crescita a due cifre; quando si parte da una base simile alla nostra nel dopoguerra è facile crescere in fretta, soprattutto quando il bacino di consumo è di circa un miliardo e mezzo di persone!
Certo, tornando al discorso crociere, potrebbero comprare una o più compagnie, cambiare il nome e spacciarla per cinese, ma per me il significato di creare è un altro!
 
Ultima modifica:

oceandrive

New member
Non dimentichiamoci che anche le prossime navi di AIDA verranno prodotte in Cina dalla Mitsubishi quindi altro Know how che arriva in Cina...
 

francogalans

New member
Strano, a me il link si apre. Comunque l'articolo riguardava la Pacific Sun (P&O Cruises Australia), ora ridenominata Henna in seguito all'acquisizione della HNA Tourisme Cruise, divenendo al momento la più grande nave da crociera cinese attualmente operativa. Ma l'articolo si soffermava anche sulle potenzialità di crescita del mercato crocieristico cinese. Di certo i cinesi i soldi per acquistare compagnie o per costruire navi ce li hanno. Probabilmente si concentreranno per i prossimi anni sul loro mercato interno, che è potenzialmente sconfinato. E chissà se entreranno in concorrenza con tutte quelle compagnie attuali che hanno visto importanti sviluppi di mercato in Asia (anche la Costa ha raddoppiato il numero di navi con Victoria e Atlantica).

Entrare nel mercato mondiale con un loro brand è di certo più complicato, perchè si scontrano con la tradizione crocieristica americana ed europea, nonchè con una generale diffidenza del prodotto cinese. Di certo, se la Cina di oggi fosse esplosa economicamente già 20 anni fa probabilmente compagnie come Costa o P&O o Cunard avrebbero potuto essere acquistate da loro anzichè da Carnival o RCCL. Bene come è andata!
 

Fayruz

New member
Leggendo questo articolo http://www.marinelink.com/news/largest-chinas-cruise349599.aspx mi sono fatto questa domanda: i cinesi potrebbero creare una compagnia crocieristica in grado, nel futuro, di fare concorrenza a Carnival e RCCL? Cosa ne sarebbe del mondo delle crociere in termini di qualità e prezzi?!

la stessa cosa che vale per tutto il resto delle cose cinesi, magari una volta la provi per curiosità ma poi torni al sano made in italy, anche se , come me, sconfini spessissimo nelle compagnie non italiane
:)
 

allocci

New member
Penso che qualitativamente , avranno problemi, nel mio lavoro mi passano di quelle cioffecche che il cliente poi ritorna al prodotto italiano, hanno un vantaggio i soldi, come gli americani.
-soldi a palate
-menti europee
-manodopera sudamericana....
.e il gioco è fatto :)
 
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