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Mariner of The Seas 28/06/2011- 11/07/2011 Grecia-Turchia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Lord Revan

Member
"aaaaahhhh....è appena tornato"...ecco, questa frase presa dalla famosa pubblicità della Costa, esprime con esattezza quello che sto provando in questo momento.
Sono ormai 3 giorni che sono sbarcato ed ancora non riesco a staccarmi da quella dolorsa sensazione di perdita.
14 meravigliosi giorni di crociera hanno cambiato totalmente il mio vecchio ed errato pregiudizio sulla accomunanza di termini "Crociera=anziani=noia".
Come mi sbagliavo!Or bene, sono tornato come promesso in sede del mio primo post di presentazione in questa pregevolissima community, per relazionarvi quanto ho vissuto in questo periodo da "marinaio". Ovviamente non ho l'intenzione di tediarvi, per cui scusate se nel mio resoconto/recensione menziono cose notorie o rindondanti.
Giorno 27 Giugno sono partito, insieme alla mia dolcissima neo-mogliettina, dalla mia soleggiata puglia con destinazione Civitavecchia, porto di imbarco per la crociera. Il viaggio è tedioso e i nostri animi sono un concentrato eplosivo di ansia ed aspettative. In virtù della distanza che ci separa dalla nostra destinazione decidiamo saggiamente di partire un giorno prima per mitigare la stanchezza e farci godere sin da subito la meritata crociera. Da ovvi "neofiti" ci siamo portati dietro due armadi di roba, quasi stessimo traslocando, dunque potrete facilmente intuire la quantità esorbitante di valigie, trolley e zainetti vari che ci (mi) è toccato trascinare penosamente in giro per mezza Italia. Ad ogni modo a Civitavecchia, nonostante un caldo atroce, la mancanza totale di taxi nei paraggi e con scarsissime quanto errate informazioni su dove si trovasse il nostro albergo, arriviamo a destinazione. L'albergo è piccolo ma pulitissimo e si trova ad uno sputo dal porto. Civitavecchia è carina e il nostro animo vacanziero anela posti da fotografare e "climi" festaioli da respirare, pertanto, appena posati i bagagli e fatta una doccia, siamo gia in giro con la fotocamera a fingerci improvvisati giapponesi per la smania di fotografare anche le sciocchezze. Dopo una cena ad un ristorante al porto, passata in un clima gioioso e allegro grazie ad un simpaticissimo e scherzoso cameriere, raggiungiamo il porto per sbirciare le navi in arrivo e partenza. Non riuscendo ad intuire granchè per ovvie ragioni di oscurità notturna, torniamo in camera per affrontare una prima, serena (ahia), notte di luna di miele. Come volevasi dimostrare, tanta è stata l'ansia che avremo dormito 20 minuti in due, passando il resto della notte tra fantasie, scommesse su come sarà il tutto ed altri piacevoli intrattenimenti.
Arriva il fatidico giorno: 28 giugno! L'imbarco è alle 17, o almeno, questo è quello che troviamo scritto sulla nostra carta d'imbarco, ma, quasi avessimo carboni sotto i piedi, decidiamo di avviarci al molo con quasi 6 ore di anticipo (11.00 di mattina). Ci aspettavamo il deserto ed invece scopriamo che l'imbarco, lungi dall'essere lontano, è gia iniziato da circa 2 ore, pertanto adocchiata velocemente la navetta con lo stemma Royal, ci fiondiamo a sistemare le valigie ed a metterci comodi dentro il bus con l'aria climatizzata.Arrivati al porto scarichiamo i bagagli presso un'area attrezzata con addetti che scrivevano il numero di cabina su delle etichette adesive e ci invitavano a controllarle per vedere se era tutto ok.Espletata questa procedura ci avviamo presso l'area di accettazione.
Le procedure di imbarco si svolgono all'interno di un enorme, gigantesco tendone ultra climatizzato, con distributori di bibite, bagni, sedie ed assistenti che giravano come falchi per soddisfare anche la più piccola necessità. L'attesa non è stata lunghissima, complice forse l'orario e quindi completate tutte le procedure di registrazione e ricevuta la nostra personale "Sea Pass" di colore blu (per i neofiti royal, oro e diamond per chi aveva gia viaggiato con loro) arriviamo alla nave. Mi è venuto un crampo al collo a furia di guardare in su per ammirarla tutta. La Mariner è enorme, immensa, altissima e bellissima.Scattate le prime foto di rito davanti alla passerella...siamo dentro. Capiamo subito di essere su una nave americana per la grandissima attenzione alla sicurezza. Metal detector, scanner e controlli sono rigorosissimi, tediosi, ma utili. Ci viene detto che i nostri bagagli saranno consegnati entro il pomeriggio e che eravamo liberi di girare la nave per visitarla. Dopo una mezza giornata al sole il nostro primo pensiero è stato fiondarci in cabina salvo veder disatteso questo desiderio perchè le cabine non erano pronte per via di un maniacale (e questo lo accerteremo ulteriormente in seguito)servizio di pulizia. Disagio a parte, mitigato dalle moltissime cose da vedere, ci avventuriamo per la nave. Che dire! Da prua a poppa non c'è angolo in cui non si noti la tendenza americana alla esagerazione del lusso. Tutto è sfavillante, lindo, enorme.Visitiamo per primo la royal promenade (deck 5), una strada centrale della nave lunga circa un centinaio abbondante di metri, a cui lati si aprono negozi di vario genere che offrono gli articoli piu disparati, dalle sigarette e i liquori ai gioielli e persino prodotti di bellezza. Al deck 5 sono presenti anche un bar (caffè promenade) completamente gratuito e che è aperto 24/24 offrendo spuntini dolci e salati ed una ricca miscela di tisane, tè, cioccolate e caffè americano.A pagamento è invece il gelato ben and jerris ed il caffè espresso (orribile quanto quello americano..ma lo sospettavo gia prima). Sono presenti anche un pub in perfetto stile irlandese ed una vineria. L'unica pecca, a mio personalissimo avviso, visibile su questa strada sono le camere con la vista sulla strada. Praticamente è necessario avere la tenda doppia tirata altrimenti tutto quello che avviene all'interno è perfettamente visibile per tutti i piani di riferimento (in seguito abbiamo persino visto una coppia fare sesso...chissà se si sono resi conto di essere in mostra). Dopo la visita alla promenade ci siamo avventurati nel ristorante windjammer perchè nel frattempo era sopraggiunta l'ora di pranzo. All'ingresso del deck 11 veniamo accolti da un paio di inservienti che ci chiedono se vogliamo delle bottiglie di vino, al nostro no, si ritirano di buon grado. Nel WJ tutto è a buffet e si è tentati di mettere nel piatto le cose piu disparate. I miei dubbi sulla qualità del cibo vengono spazzati via immediatamente e mi fanno capire,nel momento in cui assaggio le prime cose, di aver perso la scommessa con i miei amici che avevano pronosticato che sarei tornato ingrassato, cosa puntualmente avvenuta. Il windjammer si divide praticamente in sale, ha una forma a "U" rovesciata e propone menù internazionali (persino la cucina giapponese, che adoro, nella sezione jade). Finito il pranzo notiamo che qui sono presenti anche i due ristoranti a pagamento principali, il "portofino" teoricamente improntato alla cucina italiana ed il chop's grill piu tendente ai gusti americani per le bistecche di proporzioni ciclopiche. Finalmente andiamo in cabina. La nostra è la numero 8620, esterna con balcone, posizione quasi centrale. L'arredamento è caldo ed accogliente, toni chiari e uso del verde per la moquette. Il letto è matrimoniale e c'è un divanetto comodissimo che però noi utilizzeremo principalmente come guardaroba momentaneo per sistemare tutto l'eccesso di roba che non entra nell'armadio. Il tv è un lcd della samsung da 22 pollici con circa 30 canali, di cui alcuni riservati alle comunicazioni in varie lingue, uno che mostra perennemente la posizione della nave, uno che per tutti i 14 giorni di crociera scopriremo mostrare solo l'escursione di "napoli" e altri piu tradizionali che trasmettono invece film in varie lingue. Giudizio complessivo della cabina soddisfacente. Verso le 16.00 parte la sirena d'allarme che ci convoca tutti a fare l'esercitazione usuale in caso di evacuazione della nave, finita la quale, dopo pochi minuti, la nave parte.

Fine parte 1.

A presto qualche foto.
 
bentornato.

PS: la cosa bella di quando si torna è pensare alla prossima!!!!!!!


PS2:segna la tua crociera nell' argomento "2011 Ho navigato con..."
 
Anche se non è bello sentirselo dire: bentornato!
Non vedo l'ora di leggere la continuazione e vedere qualche foto. :-)
 
Grazie per i bentornato.ho scattato circa 1200 foto...ho solo da riordinarle. Per cortesia Cokj72 mi linkeresti il thread dove segnare la cosa?
ah..le foto posso upparle direttamente qui nel thread o devo andare in una sezione appositamente creata?
 
or bene...a distanza di qualche giorno, continuo il mio diario di viaggio. Scusate l'assenza ma una bronchite mi ha colpito e steso in pochissimo tempo..
La nave salpa e noi continuiamo a girarla in lungo ed in largo perchè delle nostre valigie ancora non si vede nemmeno l'ombra. La voglia di lavarci e farci una doccia è tanta ma dobbiamo sopperire al ritardo della consegna delle valigie cercando conforto in quelle che sono le attrattive tipiche di questa magnifica nave. Decidiamo di puntare il casinò. All'ingresso veniamo abbagliati da un salone a dir poco senzazionale. Qui facciamo la conoscenza di una italiana piccolina ma tutto pepe che fa parte dell'entourage di animazione che ci attacca alla maglietta una bella coccarda adesiva con su scritto "new cruiser" per (dice lei) facilitarci le cose...sarà...ma a me sembra una specie di bollatura da deficiente. Passano cosi, cazzeggiando, alcune ore, fino ad arrivare alle 21.00 di sera, ora in cui decidiamo di andare a cenare. Avendo scelto la formula del my time dining, possiamo presentarci all'orario che vogliamo (scoprendo da soli quanto invece abitudinari siamo perchè di fatto per tutta la crociera ceneremo sempre verso le 21) ma la paura di fare brutta figura è tanta, perchè ci hanno detto che al ristorante non si può accedere in abbigliamento troppo "casual", per intenderci, pantaloncini io e canotta mia moglie. Eh, si! Sono le 21 ed ancora non abbiamo ricevuto le nostre valigie con tutto il necessario per cambiarci. All'ingresso del ristorante, faccio notare la cosa ai responsabili, un sudafricano ed una italiana, che mi rispondono di stare tranquillo che non è un problema visto che è il primo giorno. Il ristorante è grandioso. 3 piani maestosi e principescamente arredati. Talmente sontuoso ed elegante che fatico a digerire di essere su una nave e non al miglior Hilton di sempre. Il cibo è raffinato e le mie paure, legate allo stereotipo che vuole l'americano mangiare cacca imbottita di cacca, è completamente distrutto. Fatico a non chiedere di portarmi tutte le portate del menù ed alla fine punto su un antipasto di pesce, un risotto capesante e gamberetti e una bistecca di angus condita in modo particolare. Ad oggi ancora ho la bava alla bocca...ed è tutto dire. Le portate sono molto varie. Si passa dalle portate tradizionali all'etnico in un batter d'occhio, cosi come vuole la vera cucina internazionale. Ma, attenzione, devo precisare che se volete la classica pasta al pomodoro o qualsiasi altro piatto "tipico" italiano, la cosa si fa difficile...non già per la qualità, quanto piuttosto, per il fatto che vengono serviti piatti di quasi tutte le tradizioni culinarie mondiali e pertanto diventa arduo inserire SEMPRE libagioni tricolori. Ma ci sono. Non sempre. Ma ci sono...e tanto basta.
Finito di mangiare ed ancora increduli (eh beh..abitudine) per non dover sborsare una lira per l'eccellentissima cena, che in altri tempi e luoghi avremmo pagato con un salasso notevolissimo del portafoglio, ci accingiamo a tornare in camera. Finalmente le valigie sono arrivate e sbrigate le abdluzioni di rito con annessa canto lirico sotto la doccia, siamo di nuovo pronti per "uscire". Siamo in navigazione da quasi 7 ore ormai...è mezzanotte..ed una luna invitante ed un piacevolissimo vento caldo, ci spingono ad usare per la prima volta la piscina e l'idromassaggio. Soli soletti. Una goduria. Dopo un paio d'ore andiamo a nanna...stanchi, eccitati e con le luci negli occhi e nel cuore. La nave è una culla, stabile come un edificio in piena città e silenziosissima...tranne forse il frigorifero della camera che pare rantoli e muggisca.
Al nostro risveglio (alle 11.30) ci troviamo a Messina. Facciamo una colazione abbondantissima a base di dolci vari e cioccolata calda al windjammer. Fatichiamo a capire gli anglosassoni, americani e messicani che invece di far una colazione dolce...mangiano cose che noi faticheremmo a mangiare a pranzo...persino i fagioli con la pancetta mio dio. Comunque immersi in mille profumi di cibo diverso, finiamo e scendiamo per la prima volta dalla nave. Al ponte 1 ci controllano le sea pass e ci augurano una buona passeggiata. Messina è una città solare, colorata e caldissima. Si suda anche ad aprire gli occhi. Qui,dopo tanti anni, rivedo il classico carretto dei gelati e delle granite, con la pubblicità sulle fiancate, scritta con la vernice. Sembrano trapiantati qui di peso dagli anni 50...e sono bellissimi.Per nostra scelta evitiamo le escursioni organizzate per due buoni motivi: 1. costano un botto e durano pochissimo 2. siamo di animo avventuroso e non ci piace il clima da gitarella. Scopriamo piacevolmente che la città è carina e bella da visitare. Particolarissimi sono i bar che offrono i cornetti caldi...con mille gusti diversi..persino il mars e il lion. Visitiamo anche una specie di cattedrale in cima ad una impietosa,lunga,lunghissima serie di gradini che ci trasformano tutti in idranti viventi. Ne vale la pena comunque. La vista è magnifica ed approfitto per fotografare la mia bella nave...e anche una sua cugina, la Carnival Magic, ormeggiata vicino la nostra. Dopo qualche foto di rito, quindi, decidiamo di rientrare. Il caldo è assassino, ben 45 gradi a detta di un termometro con quasi il 78% di umidità. Rientrando alla nave, siamo soggetti ad un check molto pignolo del tutto simile a quello subito quando ci siamo imbarcati per la prima volta. Affamati come lupi ed assetati come cammelli con la gobba moscia...ci dirigiamo direttamente al ristorante windjammer (l'unico aperto durante le soste in porto) dove il sottoscritto da il meglio di se riuscendo nell'impresa circense di mettere ben 6 portate diverse tutte in un piatto...con il risultato di far apparire il cibo come una distorta torre di pisa. Redarguito dalla mia dolce mogliettina su quanto sia inelegante la cosa, mangiamo e poi torniamo in cabina. Il nostro room attendant, il simpaticissimo Alfredo , è solerte e servizievole...la cabina è linda come uno specchio...ed il bagno luccica persino. Sul letto troviamo il compass del giorno successivo in italiano, un animaletto fatto con gli asciugamani puliti...ed un invito al portofino, il ristorante italiano a pagamento che decidiamo di cestinare.
Il resto della giornata lo passiamo in piscina, dove piacevoli intrattenimenti, cocktail deliziosi e, per goduria della mia golosissima moglie, gelato in abbondanza gratis, ci aiutano a rilassarci notevolmente. Viene dato l'annuncio in italiano che quella sera, dopo cena, verrà fatto un gioco solo per gli italiani al lotus lounge deck 5, cosa che vediamo per curiosità. In effetti è carino..ma niente di che..l'animazione di Pietro (capo animatore italiano) non è brillante per cui dopo un po decidiamo di convergere al casinò, dove sia io e sia la mia dolce compagna, passeremo infine quasi tutte le sere della nostra crociera ...ahimè.

Fine parte 2...

per le foto...aiuto...come faccio a caricarle?sono tantissime...caricarle una per una ci impiego 3 secoli...
 
Ultima modifica:
non mi dire nulla, sono rientrato dalla Terra Santa questa mattina a Civitavecchia, viaggio e crociera straordinari !
 
Con ritardo, ho appena letto il tuo diario Lord Revan, mi fa piacere che sia andato tutto bene sopra le tue aspettative.
É sempre bello andare in crociera.
Mie piaciuto il particolare del caretto di gelato alla...anni ´50, o meglio, prima della guerra. É una moda che vuol tornare.

Un saluto.
 
Ciao Lord,

si gioca a Poker texano al casino? mi informo perche dopo aver messo a dormire le mie bimbe penso anche io di frequentare un po il casino'!!!![smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ciao Lord,

si gioca a Poker texano al casino? mi informo perche dopo aver messo a dormire le mie bimbe penso anche io di frequentare un po il casino'!!!![smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:[/QUOTE]
al casinò trovi i tavoli di:
black jack
roulette
poker senza scarto
texas holdem
inoltre
macchinette slot
videopoker
ecc

a presto le altre parti del diario di crociera..
per le foto vorrei metterle sul sito ma mi occorre tempo...su facebook ne ho pubblicate molte perchè li si possono uppare tutte in una volta..

è stata una avventura fantastica sulla mariner of the seas..ho apprezzato molto la crociera con questa compagnia. Non posso fare paragoni perchè è stata la prima in assoluto...il mio è semplice entusiasmo.
 
Ciao , bel diario ..... ma oggi ragazzi quanti diari ci sono da leggere !!!!:p [smilie=accecato[1]:

Voglio partire anch'io!!:[smilie=testata_02[:
 
III^ parte:

Dopo aver cambiato circa 100 euro alla reception al deck 5 convertiti in 135.50 dollari, affrontiamo non senza emozione l'ingresso al casinò. La somma investita è invero molto modesta ma del resto ne io ne mia moglie siamo grandi giocatori d'azzardo ne auspichiamo chissà quali meravigliose vincite. Il casinò è elegantissimo, chic! All'ingresso sono presenti due statue, una rappresentante un forzuto anni '20 in calzamaglia a righe ed una donnona che maneggia un serpente. Superate queste statue colorate ci sono due specchi, uno concavo ed uno convesso ,che riflettono le nostre immagini distorte. All'interno della sala c'è un bar che provvede alle esigenze dei giocatori, file e file di slot machine e sulla sinistra entrando, i tavoli da gioco e la cassa. Tutto è luccicante, lustro e splendente ed una cacofonia di suoni sulle prime ci confonde, poi ci fa sorridere. I nostri dollari premono per essere investiti in qualche gioco e noi certo non amiamo perdere tempo, per cui, dopo aver cambiato 20 dollari in monetine, affrontiamo decisi per la prima volta, una macchinetta che funziona a quarti di dollaro. Questa macchinetta promette di sganciare notevoli quantità di monete e banconote messe in bella vista al suo interno, semplicemente facendo in modo che la moneta inserita spinga quelle presenti nella macchinetta verso il canale che le rilascia al giocatore. Sembra facile ma i primi 20 dollari vanno giu senza neanche aver avuto il tempo di dire "aha".
Senza dilungarmi, il bilancio della prima serata al casinò è impietoso: 60$ di perdita secca. Un po avviliti ma per nulla abbattuti, ci ritiriamo di buon grado promettendo vendetta per la serata successiva.
In cabina troviamo il solito compass e un animaletto fatto con gli asciugamani che ci guarda sul letto fatto da Alfredo, il nostro room attendant.
Dopo una notte tranquilla ci aspetta una intera giornata di navigazione, che sfruttiamo per goderci la nave in ogni sua parte. Piscina, campetto da mini golf, parete d'arrampicata ed una puntatina al johnny rockets con i suoi simpaticissimi camerieri canterini e danzanti ed i suoi magnifici, immensi golosissimi hamburger per pranzo. Pur essendo un ristorante molto "specifico" la qualità del cibo lascia esterrefatti. La carne è di primissima scelta, saporitissima e condita eccezionalmente bene. Lo sanno bene le mie mandibole che si mettono in moto come una betoniera...
Nel pomeriggio decidiamo di concederci il relax dell'idromassaggio presente nel solarium (stranamente vuoto) e, ragazzi, lasciate che ve lo dica, assaporare un long drink freschissimo mentre si è immersi in un piacevole massaggio caldo...è roba da far sentire coccolato anche l'ultimo alito dell'anima.
Tra un ozio e l'altro arriva l'ora di cena. Al ristorante si va vestiti "casual eleganti", cosa che ci fa venire due milioni di dubbi su cosa diavolo mettere per non fare brutte figure. Decidiamo di vestirci sobriamente, con un pantalone di cotone io unito ad una polo e un vestitino mia moglie. All'ingresso del ristorante chiedo a Samantha (italiana) se vestiti cosi possiamo entrare e lei , sorridendoci, ci dice che siamo bellissimi (uao) e che non ci sono problemi. Ahimè il mio ego è fin troppo sensibile alle lusinghe del gentil sesso e ringraziandola mia moglie mi scopre un sorriso beota per tutto il resto della serata. La cena si rivela essere anche migliore di quella del giorno precedente... antipasto di mare, antipasto di terra e dei filetti di pesce serviti a carpaccio con una generosissima dose di wasabi. Dopo questa abbondanza, gusto per la prima volta (e sarà da questo momento in poi un piatto fisso che prenderò durante la crociera..sempre)un taglio che adoro: entrecote di angus nero alla brace servito con riso giapponese e purea come contorni. Per buona misura prendo anche dei gamberoni giganti e una frittura giapponese (tempura) di pesce ed una torta alla crema di cocco e per finire un caffè americano. Satollo come un ubriacone alla sua terza damigiana di vino, caracollo verso l'uscita ringraziando tutti per la cena che, in un ristorante paritetico in termini di qualità, sulla terra ferma, avrei pagato non meno di 80-100 euro a persona.
Il compass ci dice che in serata è prevista una sfilata alla royal promenade e quindi ci avviamo per vedere cosa si tratta. Arriviamo giusto in tempo per aiutare degli inservienti a tenere il nastro delimitatore, cosa che facciamo ridendo per la grande simpatia che si respira parlando con tutte le persone. La sfilata è simpaticissima...chi sfila si diverte e chi guarda applaude e ride...che chiedere di piu?Finita la sfilata, passiamo dal caffè promenade per una cioccolata calda e, stanchi ma felici, ritorniamo in cabina.
Verso le 9 di mattina ci svegliamo ad Atene( Pireo) e svolte le abdluzioni di rito e fatta una ricchissima colazione, verso le 11.30 scendiamo a terra. Abbandonare la nave è traumatico. Si passa da una media di 24 gradi a bordo...a 55 gradi in meno di un soffio. Eh si, Atene è un concentrato asfissiante di afa, umidità e smog. Al porto troviamo decine di tassisti che litigano tra loro (alcuni in modo traumaticamente pericoloso) per strapparci una corsa. A noi si avvicinano non meno di 5 tassisti che ci stressano per farci salire sulla loro macchina. Dopo un primo momento di confusione, innervosito oltre misura dalla loro petulante insistenza, ringhio un secco no a tutti sfoggiando tutta la mia rabbia, anche perchè spaventato per mia moglie che veniva circondata da questi signori. Lasciati in pace, ci dirigiamo verso l'uscita della zona d'inbarco. Qui troviamo altri tassisti meno invasivi, forse per la presenza di ben due pattuglie di polizia. Un vecchio tassista greco si avvicina e ci propone di fare un giro di 4 ore a 60€. Accettiamo immediatamente perchè il prezzo medio degli altri era di circa 100-110€ per 3 ore (cosa non fa la crisi...aaaahh).Visitiamo praticamente tutta la città...acropoli (bella ma piena di lavori in corso), templi, musei. Alle 13.15 siamo di fronte al parlamento e filmiamo il famoso cambio della guardia con la sua particolare gestualità e abbigliamento (gesù..le guardie avevano una divisa che faceva venire caldo solo a guardarla..calzettoni lunghi, giacca e scarpe con uno strano ammenicolo.
ho fatto un video io...ma faccio prima a mostrarvelo prendendolo da YT
Il nostro autista ci aspetta diligentemente per tutto il tempo che occorre. Scoprirò, in questo modo, che Atene mi fa letteralmente schifo come città (sporchissima) ma mi affascina per la sua storia e per le sue peculiarità.
Dopo aver visitato la città, sbrigato lo shopping per i souvenir, torniamo alla nave. Il caldo si è fatto sentire e sia io che mia moglie abbiamo quasi un principio di insolazione. Meno male che passa subito dopo una bella doccia e dopo un riposino con la grazia del climatizzatore acceso.
Alle 18.00 la nave riparte e la nostra serata prevede una puntatina alla discoteca. Alla cena questa volta si va vestiti "da gala" pertanto ci tiriamo a lustro come il giorno del nostro matrimonio. elegantissimi in sala veniamo fatti accomodare ad un tavolo vicino alla vetrata che dà sul mare ed il clima è romantico e suggestivo. Come al solito qualcuno disattende la forma presentandosi in calzoncini e maglietta...e, guardate un po, indovinate da dove venivano questi signori?bravi...erano italiani!
Va beh..transeat! Finita la cena andiamo di nuovo al casinò e questa volta tentiamo i tavoli da gioco. Cambio altri 20 dollari in fishes..e punto alla roulet che mi grazierà con ben 3 puntate prese in pieno per un totale di 216$. Felice come un bimbetto, lascio 6 dollari di mancia e vado a farmi cambiare il resto.
Ora è il momento di andare in discoteca..la Dragon's lair
L'ingresso della discoteca è bellissimo. Due draghi accovacciati ai lati sorvegliano l'ingresso e l'interno è pieno di vetrate mosaico che rappresentano personaggi elfici, statue di demoni alati e via discorrendo. La discoteca è divisa in due piani che vanno dal deck 4 al deck 3. Al piano superiore ci sono: banco deejay e divanetti, in quello inferiore sala da ballo ed altri divanetti. La musica non è il solito tunz tunz moderno...è piacevole e ballabile..e qui passiamo qualche ora, fino al momento di ritirarci di buon grado assonnati (eh beh...36 anni non sono piu 20).
Il giorno successivo ci troviamo a kusadasi in turchia. Qui il clima è meno afoso e quando scendiamo dalla nave l'impatto è notevomente meno traumatico. Kusadasi è bellissima, colorata e piena di vita. I negozianti turchi letteralmente ti trascinano dentro i loro negozi per cercare di venderti della merce. Qui vige una regola: si contratta il prezzo. E' una tradizione!L'essenziale è non sparare un prezzo troppo basso per non insultarli (si offendono seriamente e terminano subito la contrattazione) e si possono ottenere sconti molto convenienti.
Nel complesso è una cittadina molto caratteristica. Ci sono mestieri antichi come il lustrascarpe per strada e il venditore di frittelle con il carretto vicino a banche e negozi piu seri. Qui non va la lira turca..ma l'euro (eh beh..si sono fatti furbi).
Un gioielliere spinge me e mia moglie, nostro malgrado,nella sua gioielleria per farci vedere i suoi preziosi. Io di oro e gemme mi intendo parecchio e noto che quello che ci offre è di fatto oro puro a 24kt e pietre eccellenti qualitativamente. Il prezzo non è male...2.200 euro per un bracciale con diamanti e zaffiri pregiatissimi (in italia costerebbe almeno 10.000 euro) ..ma io quei soldi comunque non li ho quindi usciamo profondendoci in scuse per non aver potuto concludere la transazione.Il resto delle ore a disposizione lo passiamo girovagando per il paese facendo i soliti acquisti fino al momento di ritornare sulla nave.
Fine parte III
 
le compagnie sono molto "incavolate" con le autorità Greche per colpa dei tassisti di Atene (e non solo), hanno anche paventato l' idea di abbandonare lo scalo di Atene.
 
le compagnie sono molto "incavolate" con le autorità Greche per colpa dei tassisti di Atene (e non solo), hanno anche paventato l' idea di abbandonare lo scalo di Atene.

e non sarebbe affatto male lasciare atene. Potrebbero inserire mete molto piu interessanti. Atene non è altro che una città con tutti i vizi e le idiosincrasie tipiche di questa. Che poi sia anche storicamente un concentrato di arte va bene...ma a che prezzo?smog, puzza, traffico congestionato ecc ecc. Tra l'altro mentre guardavamo il cambio della guardia, mi sono scordato di aggiungere che c'era una manifestazione contro il governo e gli agenti antisommossa pronti ad intervenire. Ci sono stati momenti di panico...altro che...
 
bellissimo (e utilissimo) resoconto, grazie!!
e complimenti perchè scrivi davvero molto bene!Peccato non leggere la fine però :D
 
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