Eccomi qui con il racconto della mia primissima crociera, a bordo di Mariner OTS.
Partiamo il 28 maggio da Civitavecchia, sotto un’acquazzone che ci inzuppa completamente nel solo percorrere l’entrata del molo (200 metri) fino al tendone del check in.
Troviamo un adetto Royal che ci consegna le etichette da applicare alle valigie, di cui ci liberiamo ben presto per dirigerci al check in.
Subito notiamo ovunque dei dispositivi che distribuivano igienizzante per le mani, che ci accompagneranno per tutta la crociera (ovunque si andava si era invitati a “sanitaze your hands”, cosa per noi positivissima), delle postazioni con bevande calde e fredde, i bagni e le varie aree check in. In maniera molto rapida consegnamo le carte d’imbarco, veniamo indirizzati alla saletta d’aspetto in attesa di essere chiamati.
Non essendo soci Crown&Anchor attendiamo dieci minuti il nostro turno anziché essere imbarcati direttamente, dopodiché una signorina ci ritira i passaporti, ci consegna la SeaPass, ci spiega in maniera essenziale le cose importanti, e ci invia all’imbarco.
Un’altra addetta nell’attesa ci spiega che le nostre cabine saranno disponibili dalle ore 15 anziché dalle ore 13 poiché nella crociera precedente c’era stata una epidemia di gastroenteriti e dunque volevano igienizzare a fondo la nave (evviva!).
Altri cinque minuti e siamo sotto la nave, immensa, bellissima.
Dopo averci invitato ad igienizzare le mani, passiamo la nostra SeaPass nel dispositivo, ci mettiamo in posa per la foto di riconoscimento e siamo dentro!
Ha inizio la nostra primissima crociera, la nostra bellissima avventura!
Ci inviano al Windjammer, piano 11, per il buffet, senza poter lasciare ovviamente i bagagli a mano in camera. Troviamo un tavolo, e mangiamo di gusto, scoprendo anche molti cibi americani che non avevamo mai visto prima (strane gelatine, intrugli di carne, salse stranissime).
Noto sulla mia SeaPass un logo “CocaCola” che i miei compagni di viaggio non hanno e scopro che basta mostrare quello per poter usufruire del mio pacchetto Soda Illimitato (che cercano di vendere, a prezzo maggiorato rispetto alla prevendita online, in giro per la nave, con una borraccia con il logo Royal e CocaCola in omaggio), e dunque da buona drogata di CocaCola, Sprite e quant’altro inizio con un bel bicchierone dissetante.
Chiaccherando arrivano presto le 15, e finalmente sbloccano gli ascensori per i ponti delle cabine e andiamo alla ricerca della nostra, la 6292, esterna con balcone al ponte 6.
Dopo esserci persi varie volte e aver girato tutto il ponte 6 in lungo e in largo (la nave è davvero enorme) troviamo la cabina, che si rivela davvero spaziosa e carina.
Letto queen size con quattro cuscini e così alto che sotto ci stan comodamente le valigie vuote, balcone abbastanza ampio con sedie e tavolino, armadio a muro capiente, bagno piccolo ma molto comodo e curato, fornito di saponette, doccia/shampoo e armadietto a specchio, divanetto due posti con tavolino, scrivania con grande specchio per il trucco, moquette pulitissima per terra, specchio grande per la figura intera, cassettiera, tv schermo piatto interattiva e cassaforte.
Provo il letto che si rivela anche comodo, con lenzuola morbidissime e poi esco sul balcone, bellissimo.
Nel frattempo smette di piovere e ci avventuriamo poi per tutta la nave, che descriverò nei particolari più avanti. Presto si fanno le 16 e facciamo l’esercitazione di emergenza, dove gli addetti controllano che siamo tutti presenti, e alle 17 passate staccano gli ormeggi e salpiamo alla volta di Grecia e Turchia. Emozionatissimi guardiamo il molo di Civitavecchia allontanarsi, scattiamo foto finché non ci stanchiamo, prendiamo un po’ di sole e poi ci prepariamo per la cena.
Ora la nostra avventura è davvero iniziata.
Il nostro itinerario prevedeva Civitavecchia, Palermo, Atene, Rodi, Istanbul con overnight, Kusadasi (Efeso), Creta, Napoli e di nuovo Civitavecchia, posti splendidi che a mio parere si prestano benissimo ad essere girati da soli, senza escursione a parte Atene ed Efeso, che per la loro rilevanza storica sono godibilissime anche con una brava guida che spiega ogni cosa nei particolari (come abbiamo fatto noi).
Poiché dei vari porti di scalo si parla ampiamente nella sezione dedicata, mi soffermerò sulle caratteristiche della nave e sul servizio offerto...anche se essendo alla mia prima crociera non ho termini di paragone…
Nave: voto 9. Bella, sobria sebbene elegante, ricca di tutto.
Itinerario: voto 10 (era proprio quello che cercavo, ma la cosa è soggettiva.)
La nave presenta 14 ponti ben serviti da ascensori interni e panoramici; al ponte uno le cabine dei crew e i vari Gangway, le vie di uscita. Spendo due parole per le varie procedure di imbarco/sbarco nei porti di scalo: sempre velocissime e ben gestite, con accurati controlli di sicurezza (non si puo’ portare a bordo cibo di nessun genere).
Al ponte 3 lo spazio con le foto e il teatro Savoy, molto bello e particolare; non posso dire nulla degli spettacoli perché non vi ho mai assistito (in 12 giorni non ho trovato il tempo di provare tutte le attrazioni della nave).
Al ponte 4 il casinò, luminosissimo, sfarzoso, con slot machines, roulette, blackjack, poker, dadi e ogni tipo di divertimento; la valuta a bordo è il dollaro, e con puntate minime di un dollaro direi che il gioco puo’ essere alla portata di tutti. Abbiamo anche conosciuto un croupier siciliano simpaticissimo, che ci ha spiegato tante cose (ad esempio come giocare ai dadi) ed è stato sempre di ottima compagnia.
Al ponte 5 la Royal Promenade, fantastica. Sembrava davvero di essere in una galleria commerciale o in centro città, con negozi, pub e bar e la gente che passeggiava. In promenade si svolgevano anche le famose parate di benvenuto e di arrivederci, con giocolieri, ballerini, clown, luci e colori.
Sempre al ponte 5 il guest service, dove si trovava sempre qualcuno che parlava bene italiano; personale disponibilissimo, e lo posso garantire poiché ho avuto svariati problemi durante la crociera (non imputabili a loro) e si sono sempre fatti in quattro per aiutarmi.
Tra i ponti 4 e 5 il fantastico studio B, il teatro con pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Fantastico, un ottimo diversivo, soprattutto su una nave. Sebbene non abbiamo pattinato (c’erano degli orari in cui gli ospiti potevano pattinare liberamente, ovviamente gratuitamente) abbiamo assistito allo spettacolo sul ghiaccio, molto bello ed emozionante; gli artisti erano veramente validi.
Ai ponti 3, 4 e 5 a poppa c’è il bellissimo ristorante Rapsody in Blue.
Le molte foto in internet non rendono giustizia alla sua bellezza. Noi avevamo il secondo turno cena, un tavolo vicino alla finestra, da cui godevamo sempre bellissimi tramonti. Il servizio è impeccabile, i camerieri disponibilissimi, il menu in italiano sebbene di impronta americana: tra gli antipasti risotto e zuppa, a volte specialità italiane, dopodiché piatti unici che spaziavano tra carne, pasta e mix di emtrambi, infine i dolci, squisiti e di ottimo aspetto.
Mi soffermo un attimo sulla cucina. La forte impronta americana che la caratterizzava era cosa da noi prevista: se si voleva il filetto ai ferri senza le loro salsine al burro era necessario specificarlo, stessa cosa per l’insalata; la pasta, sebbene ben cotta e sempre presente, era condita con sughi insipidi (credo che il cuoco non conoscesse l’esistenza di un buon soffritto o della necessità di far cuocere il pomodoro per insaporire il sugo); per ogni piatto erano proposte salsine stranissime, che dopo aver provato abbiamo sempre rifiutato.
Insomma, nave americana, cucina americana, con grande impegno di chef e camerieri per accontentare ogni nazionalità e ogni richiesta.
Mi ha molto infastidito la presenza nel tavolo accanto a noi di una compagnia di signori di mezza età maleducati e strafottenti, che pretendevano dai poveri camerieri che si sforzavano di parlare italiano cose assurde: non mi dimenticherò mai una signora (stupida e cattiva, a parer mio), che di fronte e un piatto di bresaola rucola e grana, si è lamentata poiché il grana era in piccoli tocchetti e non scaglie, ed ha fatto chiamare il capo cameriere facendosi portare una grattugia elettrica per spiegargli come si facevano le scaglie…mi sono vergognata di essere italiana (senza contare che la signora parlava in romano stretto, che io milanese faccio fatica a capire, figuriamoci i poveri camerieri stranieri).
Al ponte 6 cabine e business center, con cataloghi e postazioni per prenotare la prossima crociera a tariffa agevolata.
Al ponte 7 biblioteca, fornitissima ma senza nemmeno un volume in italiano.
Al ponte 8, 9 e 10 cabine.
Al ponte 11 infine il Windjammer e il Jade (collegati l’uno con l’altro), ristoranti a buffet che offrivano varie specialità, dal sushi, agli hamburger fatti al momento, ai piatti pronti, alle insalate. Anche qui forte impronta americana, ma si potevano creare piatti italiani senza difficoltà. Abbiamo avuto difficoltà a trovare posto solo il primo pranzo, per il resto posti sempre disponibili e pochissima fila, a volte nulla. Il windjammer era aperto per colazione, pranzo, spuntino pomeridiano e cena, con orari ogni giorno riportati sul Cruise Compass.
Accanto al Windjammer il Giovanni’s table, ristorante italiano a pagamento (15$ a persona) fenomenale. Grazie al crocerista Conte abbiamo provato questo ristorante che non rientrava nei nostri piani ed è stato strepitoso. Cucina tipica italiana, prodotti di alta qualità e in abbondanza, dai formaggi tipici al prosciutto di Parma, ai veri cannoli.
Sempre al ponte 11 l’area piscine. Due piscine grandi e colorate, con idromassaggi e lettini in abbondanza verso poppa, l’area adulti verso prua, con piscina e idromassaggi in cui non potevano accedere i bimbi, un vero paradiso del silenzio.
Accanto alle piscine postazione per il gelato (gratuito e molto buono) ai gusti vaniglia e cioccolato, e la Doghouse, con hot dog di vari tipi fatti al momento per tutto il pomeriggio (sempre gratis).
Dietro la zona adulti la fornitissima palestra con altro idromassaggio al coperto, tutto vista mare, e negli spogliatoi sauna e bagno turco gratuiti per tutti, sempre puliti e funzionanti.
Piscine aperte anche di notte, idromassaggi con piccole lucine sul soffitto a simulare il cielo stellato, sembrava di vivere un sogno.
Al ponte 12 l’area sport, con campo da basket/pallavolo regolamentare, percorso di minigolf a 12 buche (ero rimasta sbalordita dal fatto che disinfettassero regolarmente anche le palline), varie postazioni da ping pong, la parete di arrampicata a vari livelli di difficoltà (da provare) e il fantastico Jhonny rockets.
Ristorante/fast food con supplemento di 4,95$ a persona con hamburger strepitosi, patatine, anelli di cipolla, varie specialità americane (patate condite nei più disparati modi) e i camerieri che ballano musica anni 60/70/80…strepitoso. Purtroppo vi abbiamo mangiato l’ultimo giorno, se l’avessimo scoperto prima ci saremmo andati altre volte.
Al ponte 14 card rooom, con giochi di società a disposizione e ovviamente carte.
Sparsi per la nave bar di ogni tipo, dai sofisticati champagne bar ai più tradizionali caffè.
Per quanto riguarda l’animazione, buona parte delle attività erano in inglese, ma il direttore di crociera Pietro proponeva ogni giorno qualcosa per il pubblico italiano, da serate karaoke a giochi e quiz, e traduceva alcuni eventi dalla lingua inglese.
Dunque, a mio parere, nave strepitosa, da 9.
Cibo 7 (la cucina italiana è la migliore)
Animazione 7 (il buon Pietro si faceva in 4 ma la nave era comunque americana)
Servizio 10
Pulizia 10 (moquette della camera pulitissima, così come in corridoio, inservienti che pulivano e igienizzavano a ogni ora)
Servizi a terra 6: abbiamo provato due sole escursioni, Atene ed Efeso. Ad Atene tutto veramente ok, ma ad Efeso siamo stati obbligati a perdere un’ora per assistere a una ridicola sfilata di capi in pelle in una conceria locale, senza possibilità di rientro: l’avrei chiamata coercizione, e ho segnalato la cosa sia in nave che nel questionario di valutazione.
A mio parere una vacanza straordinaria, mi sono divertita tantissimo, ho conosciuto alcuni crocieristi del forum (conte, dome, zeusippe) simpaticissimi, nonché altri crocieristi con cui abbiamo fatto compagnia.
Una vacanza indimenticabile, tra sogno e realtà.
In attesa di provare la Costa Fascinosa a metà luglio, ed avere finalmente un termine di paragone, posso dire che di certo tornerò su royal (magari anche la strepitosa Oasis OTS) e che anche io, felicemente, mi sono ammalata di crocierite.
Partiamo il 28 maggio da Civitavecchia, sotto un’acquazzone che ci inzuppa completamente nel solo percorrere l’entrata del molo (200 metri) fino al tendone del check in.
Troviamo un adetto Royal che ci consegna le etichette da applicare alle valigie, di cui ci liberiamo ben presto per dirigerci al check in.
Subito notiamo ovunque dei dispositivi che distribuivano igienizzante per le mani, che ci accompagneranno per tutta la crociera (ovunque si andava si era invitati a “sanitaze your hands”, cosa per noi positivissima), delle postazioni con bevande calde e fredde, i bagni e le varie aree check in. In maniera molto rapida consegnamo le carte d’imbarco, veniamo indirizzati alla saletta d’aspetto in attesa di essere chiamati.
Non essendo soci Crown&Anchor attendiamo dieci minuti il nostro turno anziché essere imbarcati direttamente, dopodiché una signorina ci ritira i passaporti, ci consegna la SeaPass, ci spiega in maniera essenziale le cose importanti, e ci invia all’imbarco.
Un’altra addetta nell’attesa ci spiega che le nostre cabine saranno disponibili dalle ore 15 anziché dalle ore 13 poiché nella crociera precedente c’era stata una epidemia di gastroenteriti e dunque volevano igienizzare a fondo la nave (evviva!).
Altri cinque minuti e siamo sotto la nave, immensa, bellissima.
Dopo averci invitato ad igienizzare le mani, passiamo la nostra SeaPass nel dispositivo, ci mettiamo in posa per la foto di riconoscimento e siamo dentro!
Ha inizio la nostra primissima crociera, la nostra bellissima avventura!
Ci inviano al Windjammer, piano 11, per il buffet, senza poter lasciare ovviamente i bagagli a mano in camera. Troviamo un tavolo, e mangiamo di gusto, scoprendo anche molti cibi americani che non avevamo mai visto prima (strane gelatine, intrugli di carne, salse stranissime).
Noto sulla mia SeaPass un logo “CocaCola” che i miei compagni di viaggio non hanno e scopro che basta mostrare quello per poter usufruire del mio pacchetto Soda Illimitato (che cercano di vendere, a prezzo maggiorato rispetto alla prevendita online, in giro per la nave, con una borraccia con il logo Royal e CocaCola in omaggio), e dunque da buona drogata di CocaCola, Sprite e quant’altro inizio con un bel bicchierone dissetante.
Chiaccherando arrivano presto le 15, e finalmente sbloccano gli ascensori per i ponti delle cabine e andiamo alla ricerca della nostra, la 6292, esterna con balcone al ponte 6.
Dopo esserci persi varie volte e aver girato tutto il ponte 6 in lungo e in largo (la nave è davvero enorme) troviamo la cabina, che si rivela davvero spaziosa e carina.
Letto queen size con quattro cuscini e così alto che sotto ci stan comodamente le valigie vuote, balcone abbastanza ampio con sedie e tavolino, armadio a muro capiente, bagno piccolo ma molto comodo e curato, fornito di saponette, doccia/shampoo e armadietto a specchio, divanetto due posti con tavolino, scrivania con grande specchio per il trucco, moquette pulitissima per terra, specchio grande per la figura intera, cassettiera, tv schermo piatto interattiva e cassaforte.
Provo il letto che si rivela anche comodo, con lenzuola morbidissime e poi esco sul balcone, bellissimo.
Nel frattempo smette di piovere e ci avventuriamo poi per tutta la nave, che descriverò nei particolari più avanti. Presto si fanno le 16 e facciamo l’esercitazione di emergenza, dove gli addetti controllano che siamo tutti presenti, e alle 17 passate staccano gli ormeggi e salpiamo alla volta di Grecia e Turchia. Emozionatissimi guardiamo il molo di Civitavecchia allontanarsi, scattiamo foto finché non ci stanchiamo, prendiamo un po’ di sole e poi ci prepariamo per la cena.
Ora la nostra avventura è davvero iniziata.
Il nostro itinerario prevedeva Civitavecchia, Palermo, Atene, Rodi, Istanbul con overnight, Kusadasi (Efeso), Creta, Napoli e di nuovo Civitavecchia, posti splendidi che a mio parere si prestano benissimo ad essere girati da soli, senza escursione a parte Atene ed Efeso, che per la loro rilevanza storica sono godibilissime anche con una brava guida che spiega ogni cosa nei particolari (come abbiamo fatto noi).
Poiché dei vari porti di scalo si parla ampiamente nella sezione dedicata, mi soffermerò sulle caratteristiche della nave e sul servizio offerto...anche se essendo alla mia prima crociera non ho termini di paragone…
Nave: voto 9. Bella, sobria sebbene elegante, ricca di tutto.
Itinerario: voto 10 (era proprio quello che cercavo, ma la cosa è soggettiva.)
La nave presenta 14 ponti ben serviti da ascensori interni e panoramici; al ponte uno le cabine dei crew e i vari Gangway, le vie di uscita. Spendo due parole per le varie procedure di imbarco/sbarco nei porti di scalo: sempre velocissime e ben gestite, con accurati controlli di sicurezza (non si puo’ portare a bordo cibo di nessun genere).
Al ponte 3 lo spazio con le foto e il teatro Savoy, molto bello e particolare; non posso dire nulla degli spettacoli perché non vi ho mai assistito (in 12 giorni non ho trovato il tempo di provare tutte le attrazioni della nave).
Al ponte 4 il casinò, luminosissimo, sfarzoso, con slot machines, roulette, blackjack, poker, dadi e ogni tipo di divertimento; la valuta a bordo è il dollaro, e con puntate minime di un dollaro direi che il gioco puo’ essere alla portata di tutti. Abbiamo anche conosciuto un croupier siciliano simpaticissimo, che ci ha spiegato tante cose (ad esempio come giocare ai dadi) ed è stato sempre di ottima compagnia.
Al ponte 5 la Royal Promenade, fantastica. Sembrava davvero di essere in una galleria commerciale o in centro città, con negozi, pub e bar e la gente che passeggiava. In promenade si svolgevano anche le famose parate di benvenuto e di arrivederci, con giocolieri, ballerini, clown, luci e colori.
Sempre al ponte 5 il guest service, dove si trovava sempre qualcuno che parlava bene italiano; personale disponibilissimo, e lo posso garantire poiché ho avuto svariati problemi durante la crociera (non imputabili a loro) e si sono sempre fatti in quattro per aiutarmi.
Tra i ponti 4 e 5 il fantastico studio B, il teatro con pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Fantastico, un ottimo diversivo, soprattutto su una nave. Sebbene non abbiamo pattinato (c’erano degli orari in cui gli ospiti potevano pattinare liberamente, ovviamente gratuitamente) abbiamo assistito allo spettacolo sul ghiaccio, molto bello ed emozionante; gli artisti erano veramente validi.
Ai ponti 3, 4 e 5 a poppa c’è il bellissimo ristorante Rapsody in Blue.
Le molte foto in internet non rendono giustizia alla sua bellezza. Noi avevamo il secondo turno cena, un tavolo vicino alla finestra, da cui godevamo sempre bellissimi tramonti. Il servizio è impeccabile, i camerieri disponibilissimi, il menu in italiano sebbene di impronta americana: tra gli antipasti risotto e zuppa, a volte specialità italiane, dopodiché piatti unici che spaziavano tra carne, pasta e mix di emtrambi, infine i dolci, squisiti e di ottimo aspetto.
Mi soffermo un attimo sulla cucina. La forte impronta americana che la caratterizzava era cosa da noi prevista: se si voleva il filetto ai ferri senza le loro salsine al burro era necessario specificarlo, stessa cosa per l’insalata; la pasta, sebbene ben cotta e sempre presente, era condita con sughi insipidi (credo che il cuoco non conoscesse l’esistenza di un buon soffritto o della necessità di far cuocere il pomodoro per insaporire il sugo); per ogni piatto erano proposte salsine stranissime, che dopo aver provato abbiamo sempre rifiutato.
Insomma, nave americana, cucina americana, con grande impegno di chef e camerieri per accontentare ogni nazionalità e ogni richiesta.
Mi ha molto infastidito la presenza nel tavolo accanto a noi di una compagnia di signori di mezza età maleducati e strafottenti, che pretendevano dai poveri camerieri che si sforzavano di parlare italiano cose assurde: non mi dimenticherò mai una signora (stupida e cattiva, a parer mio), che di fronte e un piatto di bresaola rucola e grana, si è lamentata poiché il grana era in piccoli tocchetti e non scaglie, ed ha fatto chiamare il capo cameriere facendosi portare una grattugia elettrica per spiegargli come si facevano le scaglie…mi sono vergognata di essere italiana (senza contare che la signora parlava in romano stretto, che io milanese faccio fatica a capire, figuriamoci i poveri camerieri stranieri).
Al ponte 6 cabine e business center, con cataloghi e postazioni per prenotare la prossima crociera a tariffa agevolata.
Al ponte 7 biblioteca, fornitissima ma senza nemmeno un volume in italiano.
Al ponte 8, 9 e 10 cabine.
Al ponte 11 infine il Windjammer e il Jade (collegati l’uno con l’altro), ristoranti a buffet che offrivano varie specialità, dal sushi, agli hamburger fatti al momento, ai piatti pronti, alle insalate. Anche qui forte impronta americana, ma si potevano creare piatti italiani senza difficoltà. Abbiamo avuto difficoltà a trovare posto solo il primo pranzo, per il resto posti sempre disponibili e pochissima fila, a volte nulla. Il windjammer era aperto per colazione, pranzo, spuntino pomeridiano e cena, con orari ogni giorno riportati sul Cruise Compass.
Accanto al Windjammer il Giovanni’s table, ristorante italiano a pagamento (15$ a persona) fenomenale. Grazie al crocerista Conte abbiamo provato questo ristorante che non rientrava nei nostri piani ed è stato strepitoso. Cucina tipica italiana, prodotti di alta qualità e in abbondanza, dai formaggi tipici al prosciutto di Parma, ai veri cannoli.
Sempre al ponte 11 l’area piscine. Due piscine grandi e colorate, con idromassaggi e lettini in abbondanza verso poppa, l’area adulti verso prua, con piscina e idromassaggi in cui non potevano accedere i bimbi, un vero paradiso del silenzio.
Accanto alle piscine postazione per il gelato (gratuito e molto buono) ai gusti vaniglia e cioccolato, e la Doghouse, con hot dog di vari tipi fatti al momento per tutto il pomeriggio (sempre gratis).
Dietro la zona adulti la fornitissima palestra con altro idromassaggio al coperto, tutto vista mare, e negli spogliatoi sauna e bagno turco gratuiti per tutti, sempre puliti e funzionanti.
Piscine aperte anche di notte, idromassaggi con piccole lucine sul soffitto a simulare il cielo stellato, sembrava di vivere un sogno.
Al ponte 12 l’area sport, con campo da basket/pallavolo regolamentare, percorso di minigolf a 12 buche (ero rimasta sbalordita dal fatto che disinfettassero regolarmente anche le palline), varie postazioni da ping pong, la parete di arrampicata a vari livelli di difficoltà (da provare) e il fantastico Jhonny rockets.
Ristorante/fast food con supplemento di 4,95$ a persona con hamburger strepitosi, patatine, anelli di cipolla, varie specialità americane (patate condite nei più disparati modi) e i camerieri che ballano musica anni 60/70/80…strepitoso. Purtroppo vi abbiamo mangiato l’ultimo giorno, se l’avessimo scoperto prima ci saremmo andati altre volte.
Al ponte 14 card rooom, con giochi di società a disposizione e ovviamente carte.
Sparsi per la nave bar di ogni tipo, dai sofisticati champagne bar ai più tradizionali caffè.
Per quanto riguarda l’animazione, buona parte delle attività erano in inglese, ma il direttore di crociera Pietro proponeva ogni giorno qualcosa per il pubblico italiano, da serate karaoke a giochi e quiz, e traduceva alcuni eventi dalla lingua inglese.
Dunque, a mio parere, nave strepitosa, da 9.
Cibo 7 (la cucina italiana è la migliore)
Animazione 7 (il buon Pietro si faceva in 4 ma la nave era comunque americana)
Servizio 10
Pulizia 10 (moquette della camera pulitissima, così come in corridoio, inservienti che pulivano e igienizzavano a ogni ora)
Servizi a terra 6: abbiamo provato due sole escursioni, Atene ed Efeso. Ad Atene tutto veramente ok, ma ad Efeso siamo stati obbligati a perdere un’ora per assistere a una ridicola sfilata di capi in pelle in una conceria locale, senza possibilità di rientro: l’avrei chiamata coercizione, e ho segnalato la cosa sia in nave che nel questionario di valutazione.
A mio parere una vacanza straordinaria, mi sono divertita tantissimo, ho conosciuto alcuni crocieristi del forum (conte, dome, zeusippe) simpaticissimi, nonché altri crocieristi con cui abbiamo fatto compagnia.
Una vacanza indimenticabile, tra sogno e realtà.
In attesa di provare la Costa Fascinosa a metà luglio, ed avere finalmente un termine di paragone, posso dire che di certo tornerò su royal (magari anche la strepitosa Oasis OTS) e che anche io, felicemente, mi sono ammalata di crocierite.
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!! ahahahahahaahahh
