• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • ATTENZIONE -->Seguici su WhatsApp E SPARGI LA VOCE!
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Medici per l'ambiente: "Crociere, il peggio del turismo"

A Catania l'impatto ambientale e' di se stesso pessimo per le cloache obsolete e la situazione generale del rispetto dell'ambiente sopra i limiti , una nave in più non fà testo.
 
Grazie del link Cristian.
Articolo strumentale il cui vero fine è la dismissione della centrale elettrica.

Un saluto
 
Credo che Alfio volesse rispondere all'articolo e alla sua quasi ovvietà, portando un altrettanto caso di trascuratezza ambientale come quello che vi è a Catania.

Comunque non è che ci possiamo nascondere dietro ad un dito, ciò che dice l'articolo (checchè sia il suo scopo) è lapalissiano ed inconfutabile.
Vero è che andrebbe sottolineato, ed invece viene inserito fra le righe "en passant", che l'influenza economica di questo indotto è determinate per chi gravita in questo settore.

Ale
 
Alessandra...giusto per evitare equivoci...il mio intervento non voleva far intendere che le navi da crociera non siano inquinanti...
Piuttosto, io ho intravisto la volontà di utilizzare la presenza delle "crociere" inquinanti nel porto della città come merce di scambio in merito alla chiusura della centrale.
Il messaggio è: chiudiamo un occhio sulle crociere inquinanti (ma che portano soldi) ma in cambio chiudete la centrale (ed è vero che quella centrale è assolutamente inquinante...la questione va avanti da anni...).

Ora: se si è onesti "intellettualmente", e se si ritiene fortemente inquinanti entrambe le cose...fai la battaglia sia alla centrale che alle crociere e non accetti compromessi.
In questa maniera invece...viene meno la "purezza" degli intenti...e viene fuori l'atteggiamento "pilatesco"...che a me personalmente...fa sempre sorgere tanti dubbi...

Un saluto
 
Ultima modifica:
Penso che queste lamentele siano 'di rito' ogni qual volta viene ''scoperto'' dalle compagnie un nuovo porto!
Christian
 
Alessandra...giusto per evitare equivoci...il mio intervento non voleva far intendere che le navi da crociera non siano inquinanti...
Piuttosto, io ho intravisto la volontà di utilizzare la presenza delle "crociere" inquinanti nel porto della città come merce di scambio in merito alla chiusura della centrale.
Il messaggio è: chiudiamo un occhio sulle crociere inquinanti (ma che portano soldi) ma in cambio chiudete la centrale (ed è vero che quella centrale è assolutamente inquinante...la questione va avanti da anni...).

Ora: se si è onesti "intellettualmente", e se si ritiene fortemente inquinanti entrambe le cose...fai la battaglia sia alla centrale che alle crociere e non accetti compromessi.
In questa maniera invece...viene meno la "purezza" degli intenti...e viene fuori l'atteggiamento "pilatesco"...che a me personalmente...fa sempre sorgere tanti dubbi...

Un saluto

Assolutamente daccordo con te. Il metodo dello scambio è d'uso in molti settori, e, come da te sottolineato, è più che evidente in questo articolo il messaggio sottinteso. Quello che però credo è che se per la centrale vi è solo inquinamento, per le navi da crociera vi è una sorta di bilanciamento con il ritorno economico, e questo fa la differenza. Hanno tentato di puntare l'attenzione su entrmbi gli argomenti ma è evidente che mirano ad un unico risultato.

Ciao
 
Comunque non è che ci possiamo nascondere dietro ad un dito, ciò che dice l'articolo (checchè sia il suo scopo) è lapalissiano ed inconfutabile.

Dici??...io invece lo trovo molto confuso poco chiaro e contestabile in quasi tutti i punti. Pensa te.....non sono a dire che le navi non inquinano, in quanto lo fa qualsiasi attività umana, ma non nelle forme e nei metodi esposti.
Vediamo..... Le navi hanno sempre i motori accesi in porto......vero' a meta' (anzi a 1/6), in quanto non sono certo gli stessi motori che ha in moto in navigazione; allora la domanda mi sorge spontanea.....i dati raccolti e portati ad esempio sono calcolati in che situazione ?? nave in porto o nave in navigazione??.... Perche' sai una grossa nave passa da avere 6 generatori in moto in navigazione a tutta forza a uno in porto....quindi....hum...
I radar!!??...e quando mai i radar sono accesi in porto??......forse in partenza e in arrivo....basta proibirli quando non necessari come in certi porti e si risolve facilmente, (pero' linquinamento elettromagnetico lo cercherei in altri posti e attività)
Le vernici?!...ancora avanti con la storia di 20 anni fa, ora le vernici antivegetative sono certificate e controllate..od addirittura eliminate sostituite con quelle siliconiche.....
I dati di Venezia!?!?....si parala tanto di questi dati, ma io ancora un dato affidabile e non di parte non lo vedo....certo se fanno affidamento al Movimento Grandi Navi che basano campagne intere sul fatto che le navi pesano 130.000 tonnellate (non hanno capito un ca....volo, e ci marciano sopra con teatrini che agli occhi di un medio informato perdono subito consistenza e credibilita')
I Danni di Dubrovnik!?!?....ma quali sarebbero questi danni?
Lo zolfo?!? anche la storia dello zolfo e' da valutare bene...quando vengono calcolati questi quantitativi!?!?..perche' in porto per legge europea oggi si usano diesel piu' raffinati e a bassissimo contenuto di zolfo. Quindi se fossero calcolati con anve a regime...sarebbero da dividere per 6 e per ridurre le percentual a quelle della differente raffinazione.

Insomma...questo articolo e' inconfuntabilmente una brodaglia di informazioni confuse e mirate....che in molti punti diventano anche tendenziosamente false.

In mia opinione
 
Credo che Alfio volesse rispondere all'articolo e alla sua quasi ovvietà, portando un altrettanto caso di trascuratezza ambientale come quello che vi è a Catania.

Comunque non è che ci possiamo nascondere dietro ad un dito, ciò che dice l'articolo (checchè sia il suo scopo) è lapalissiano ed inconfutabile.
Vero è che andrebbe sottolineato, ed invece viene inserito fra le righe "en passant", che l'influenza economica di questo indotto è determinate per chi gravita in questo settore.

Ale

Ma se dovessimo fare questi paragoni, ogni città ha i suoi problemi e non hanno nulla a che fare con le navi. Proprio qualche giorno fa una inchiesta ha rivelato che la tangenziale di Mestre è terribile per la salute di chi abita nello spazio di trecento metri.

Che si fa? La si chiude in cambio dell'ospitalità offerta alle navi? Son problemi che devono essere risolti singolarmente.
 
Dici??...io invece lo trovo molto confuso poco chiaro e contestabile..........

Cose discusse cento volte. Hai dimenticato che le navi scaricano i liquami di 3000/4000/5000 crocieristi in laguna. Quando si vuol portar avanti le proprie rivendicazioni si arriva a dire qualsiasi cosa; e i "pecoroni" ci cascano.

Ho sentito una notizia poco fa al TG in merito alla alluvione argentina; 400 millimetri d'acqua, una enormità. Già, ma in quanto tempo un ora, 12 ore, 24, 48? Boh!! Detto così il dato, pur elevato, nella sua quantità e gli effetti si son visti, dice poco o nulla in termini di confronto o di analisi del fenomeno.
 
Credo che Alfio volesse rispondere all'articolo e alla sua quasi ovvietà, portando un altrettanto caso di trascuratezza ambientale come quello che vi è a Catania.

Comunque non è che ci possiamo nascondere dietro ad un dito, ciò che dice l'articolo (checchè sia il suo scopo) è lapalissiano ed inconfutabile.
Vero è che andrebbe sottolineato, ed invece viene inserito fra le righe "en passant", che l'influenza economica di questo indotto è determinate per chi gravita in questo settore.

Ale

Infatti bastava leggere l'articolo.
 
Dici??...io invece lo trovo molto confuso poco chiaro e contestabile in quasi tutti i punti. Pensa te.....non sono a dire che le navi non inquinano, in quanto lo fa qualsiasi attività umana, ma non nelle forme e nei metodi esposti.
Vediamo..... Le navi hanno sempre i motori accesi in porto......vero' a meta' (anzi a 1/6), in quanto non sono certo gli stessi motori che ha in moto in navigazione; allora la domanda mi sorge spontanea.....i dati raccolti e portati ad esempio sono calcolati in che situazione ?? nave in porto o nave in navigazione??.... Perche' sai una grossa nave passa da avere 6 generatori in moto in navigazione a tutta forza a uno in porto....quindi....hum...
I radar!!??...e quando mai i radar sono accesi in porto??......forse in partenza e in arrivo....basta proibirli quando non necessari come in certi porti e si risolve facilmente, (pero' linquinamento elettromagnetico lo cercherei in altri posti e attività)
Le vernici?!...ancora avanti con la storia di 20 anni fa, ora le vernici antivegetative sono certificate e controllate..od addirittura eliminate sostituite con quelle siliconiche.....
I dati di Venezia!?!?....si parala tanto di questi dati, ma io ancora un dato affidabile e non di parte non lo vedo....certo se fanno affidamento al Movimento Grandi Navi che basano campagne intere sul fatto che le navi pesano 130.000 tonnellate (non hanno capito un ca....volo, e ci marciano sopra con teatrini che agli occhi di un medio informato perdono subito consistenza e credibilita')
I Danni di Dubrovnik!?!?....ma quali sarebbero questi danni?
Lo zolfo?!? anche la storia dello zolfo e' da valutare bene...quando vengono calcolati questi quantitativi!?!?..perche' in porto per legge europea oggi si usano diesel piu' raffinati e a bassissimo contenuto di zolfo. Quindi se fossero calcolati con anve a regime...sarebbero da dividere per 6 e per ridurre le percentual a quelle della differente raffinazione.

Insomma...questo articolo e' inconfuntabilmente una brodaglia di informazioni confuse e mirate....che in molti punti diventano anche tendenziosamente false.

In mia opinione

Uno, purtroppo non sono un esperto in materia, cosa che sicuramente è più del tuo campo, e se dici che l'articolo esagera alcuni aspetti, lo asserisci con fondamento.
Penso però che una base di verità ci sia, perchè andando a leggere i vari rapporti delle associazioni ambientaliste non-profit, una di queste è L'Organizzazione amici della terra, si evidenziano numeri alquanto inquietanti.

E' vero che è tutto rapportato anche alla grandezza della nave, infatti una Costa Classica dovrebbe avere un impatto ambientale inferiore confronto ad una Oasis of the Seas (scrivo dovrebbe perchè l'anno di costruzione più recente per l'ammiraglia della Oasis potrebbe aver diminuito le emissioni inquinanti con l'aiuto delle recenti innovazioni tecnologiche).

In una di queste relazioni ufficiali si legge che una nave da crociera di circa 150.000 tonnellate produce ogni giorno più di 152.000 litri di acque reflue, oltre 450.000 litri d'acqua grigia, 4.000 litri di acque oleose di sentina e sino a 19 tonnellate di rifiuti solidi. Molti di questi rifiuti vengono scaricati nell'ambiente, direttamente o indirettamente, come fumo e ceneri dell'inceneritore. Per di più, una nave da crociera, a causa della combustione di grandi quantità di carburante, produce importanti emissioni nell'aria di fumo (carbonio) e cenere e contamina le acque attraverso l'acqua di zavorra e che favoriscono l'arrivo di specie non indigene in tutti i mari. Penso che il problema sia ancora più amplificato nelle lagune o nelle zone dove il ricircolo delle acque è inferiore.

Come detto prima le mie conoscenze si basano su quello che leggo e non certamente sulla diretta esperienza come può essere la tua o quella di Rodolfo.

Alessandra
 
Qualsiasi attività antropica ha un impatto con l'ambiente che lo circonda. Acque nere, grigie, rifiuti solidi sono normali "sottoprodotti" della nostra vita di tutti i giorni. Vengono prodotti a terra, come in nave. Io credo che nelle più moderne navi passeggeri, l'impatto che questi sottoprodotti provocano all'ambiente sia ben minore di quello che avviene tutti i giorni nelle nostre comunità grandi o piccole a terra.

Dove finiscono, tanto per citare un recente intervento, i contenuti delle cloache di Catania? Dove finiscono i sottoprodotti della Serenissima? Quelli delle migliaia di turisti che la visitano tutto l'anno? Dove finiscono i loro "ricordini", assieme ai nostri?

E, a parte queste due città, non credo che la situazione migliori nel resto del territorio italiano, tanto per restare in casa. Lo vediamo tutti i giorni dal vero, i nostri fiumi, i canali, le acque costiere, dalla TV, dai giornali.

Il trattamento che subiscono a bordo credo abbia pochi eguali rispetto a quello che subirebbero a terra.

Certo per farle muovere servono i normali motori che conosciamo, che pur con gli adeguamenti tecnologici, obblighi di legge, controlli, non possono che rilasciare nell'aria elementi in parte nocivi e del tutto indesiderati.

L'acqua oleosa, prima di essere scaricata fuori bordo, deve essere sottoposta a trattamenti molto accurati, e dispositivi specifici, come la "White Box" non ne permettono il rilascio, se non vengono rispettati parametri strettissimi. Tanto per fare una domanda, dove finisce l'olio di scarto dei fritti della nostra cucina?

Le grandi navi da crociera sono circa 400, le altre oltre quarantamila. A parte la vetustà di molte di loro, che ovviamente inquinano in maniera stratosferica, ci sono navi che trasportano prodotti che solo a nominarli, spaventano, e quanti di questi elementi nocivi finiscono nel mare, non solo per incidenti, ma per "normali" attività di bordo e "spontanee".

Le cisterne e le stive di queste navi, anche se vietato, si usa, purtroppo, ancora lavarle in navigazione; e più vecchie sono, meno dispositivi tecnologici hanno a bordo. Quante sono le navi che in un viaggio trasportano granaglie e in quello successivo carbone? E le acque di lavaggio dove terminano?

Le quantità di residui delle petroliere che finiscono in mare, sono ancora considerevoli. I gas nocivi che finiscono nell'aria altrettanto.
Senza contare tutte le dispersioni causate dall'attività di estrazione, serve ricordarle?, che non hanno paragoni rispetto alla quantità totale oleosa rilasciata dalle navi da crociera

Le zavorre di acque prelevate agli antipodi, arrivano nei nostri mari, trasferendo flora e fauna di altri paesi, che moltissime volte si ambientano, proliferano e scalzano quelle autoctone.

Ci sarebbe da parlare per ore di questi problemi. Se poi vogliamo dire che le navi da crociera inquinano, certamente non possiamo dire che non sia vero; anche loro partecipino in maniera "negativa" all'equilibrio dell'ambiente, però.........
 
Ultima modifica:
Vi seguo con molto interesse e cerco di farmi a mia idea sul tema. Ormai e' tempo che ci provo, ma è dura, sono davvero tanti i dati da raccogliere e considerare per avere un'idea chiara.
 
Uno, purtroppo non sono un esperto in materia, cosa che sicuramente è più del tuo campo, e se dici che l'articolo esagera alcuni aspetti, lo asserisci con fondamento.
Penso però che una base di verità ci sia, perchè andando a leggere i vari rapporti delle associazioni ambientaliste non-profit, una di queste è L'Organizzazione amici della terra, si evidenziano numeri alquanto inquietanti.

E' vero che è tutto rapportato anche alla grandezza della nave, infatti una Costa Classica dovrebbe avere un impatto ambientale inferiore confronto ad una Oasis of the Seas (scrivo dovrebbe perchè l'anno di costruzione più recente per l'ammiraglia della Oasis potrebbe aver diminuito le emissioni inquinanti con l'aiuto delle recenti innovazioni tecnologiche).

In una di queste relazioni ufficiali si legge che una nave da crociera di circa 150.000 tonnellate produce ogni giorno più di 152.000 litri di acque reflue, oltre 450.000 litri d'acqua grigia, 4.000 litri di acque oleose di sentina e sino a 19 tonnellate di rifiuti solidi. Molti di questi rifiuti vengono scaricati nell'ambiente, direttamente o indirettamente, come fumo e ceneri dell'inceneritore. Per di più, una nave da crociera, a causa della combustione di grandi quantità di carburante, produce importanti emissioni nell'aria di fumo (carbonio) e cenere e contamina le acque attraverso l'acqua di zavorra e che favoriscono l'arrivo di specie non indigene in tutti i mari. Penso che il problema sia ancora più amplificato nelle lagune o nelle zone dove il ricircolo delle acque è inferiore.

Come detto prima le mie conoscenze si basano su quello che leggo e non certamente sulla diretta esperienza come può essere la tua o quella di Rodolfo.

Alessandra
Anche in questo caso ci sono molte imprecisioni strumentalizzate. Le organizzazioni no profit sono mosse da valori (che non contesto) che portano a strumentalizzare e a fare cattiva informazione più delle ragioni economiche.
 
Top