Qualsiasi attività antropica ha un impatto con l'ambiente che lo circonda. Acque nere, grigie, rifiuti solidi sono normali "sottoprodotti" della nostra vita di tutti i giorni. Vengono prodotti a terra, come in nave. Io credo che nelle più moderne navi passeggeri, l'impatto che questi sottoprodotti provocano all'ambiente sia ben minore di quello che avviene tutti i giorni nelle nostre comunità grandi o piccole a terra.
Dove finiscono, tanto per citare un recente intervento, i contenuti delle cloache di Catania? Dove finiscono i sottoprodotti della Serenissima? Quelli delle migliaia di turisti che la visitano tutto l'anno? Dove finiscono i loro "ricordini", assieme ai nostri?
E, a parte queste due città, non credo che la situazione migliori nel resto del territorio italiano, tanto per restare in casa. Lo vediamo tutti i giorni dal vero, i nostri fiumi, i canali, le acque costiere, dalla TV, dai giornali.
Il trattamento che subiscono a bordo credo abbia pochi eguali rispetto a quello che subirebbero a terra.
Certo per farle muovere servono i normali motori che conosciamo, che pur con gli adeguamenti tecnologici, obblighi di legge, controlli, non possono che rilasciare nell'aria elementi in parte nocivi e del tutto indesiderati.
L'acqua oleosa, prima di essere scaricata fuori bordo, deve essere sottoposta a trattamenti molto accurati, e dispositivi specifici, come la "White Box" non ne permettono il rilascio, se non vengono rispettati parametri strettissimi. Tanto per fare una domanda, dove finisce l'olio di scarto dei fritti della nostra cucina?
Le grandi navi da crociera sono circa 400, le altre oltre quarantamila. A parte la vetustà di molte di loro, che ovviamente inquinano in maniera stratosferica, ci sono navi che trasportano prodotti che solo a nominarli, spaventano, e quanti di questi elementi nocivi finiscono nel mare, non solo per incidenti, ma per "normali" attività di bordo e "spontanee".
Le cisterne e le stive di queste navi, anche se vietato, si usa, purtroppo, ancora lavarle in navigazione; e più vecchie sono, meno dispositivi tecnologici hanno a bordo. Quante sono le navi che in un viaggio trasportano granaglie e in quello successivo carbone? E le acque di lavaggio dove terminano?
Le quantità di residui delle petroliere che finiscono in mare, sono ancora considerevoli. I gas nocivi che finiscono nell'aria altrettanto.
Senza contare tutte le dispersioni causate dall'attività di estrazione, serve ricordarle?, che non hanno paragoni rispetto alla quantità totale oleosa rilasciata dalle navi da crociera
Le zavorre di acque prelevate agli antipodi, arrivano nei nostri mari, trasferendo flora e fauna di altri paesi, che moltissime volte si ambientano, proliferano e scalzano quelle autoctone.
Ci sarebbe da parlare per ore di questi problemi. Se poi vogliamo dire che le navi da crociera inquinano, certamente non possiamo dire che non sia vero; anche loro partecipino in maniera "negativa" all'equilibrio dell'ambiente, però.........