Cagliari e aereo da Cagliari per Fiumicino.
Purtroppo siamo arrivati all’ultimo giorno di crociera. Diciamo che questa giornata non è partita alla grande dato che verso le sei di mattina, mentre dormivamo serenamente, l’altoparlante in cabina ha iniziato a parlare. In effetti, la cosa mi ha messo subito in allerta, è raro che le comunicazioni vengano trasmesse addirittura attraverso altoparlanti in cabina… infatti venivamo avvisati che la nave aveva un guasto tecnico che stavano cercando di risolvere. Dopo pochi minuti, la voce tornava a farsi sentire comunicando invece che l’avaria era stata ripristinata e che ci accingevamo a raggiungere il porto di Cagliari, pensavo che fosse finita lì ma se la giornata iniziava male, era predestinata a finire ancora peggio!
Verso le otto ci siamo alzati dal letto per andare a fare colazione e qualche telefonata in attesa di tornare alla vita di tutti giorni, eravamo rientrati in Italia e ci sentivamo quasi già a casa.
Siamo scesi in autonomia, come per altre tappe avevo organizzato il tour su internet.
Così, siamo usciti dal porto con il bus gratuito, una volta raggiunta la fermata ci siamo diretti a sinistra per imboccare Largo Carlo Felice. Abbiamo percorso la via in salita e svoltato in via Manno a destra, per raggiungere il Bastione di San Remi e la parte alta della città. Avevo letto che per salire in alto c’erano degli ascensori, già sulla cartina avevo visto dove si trovavano e così abbiamo superato la scalinata del bastione e imboccato Via Regina Elena per giungere all’ingresso degli elevatori. Naturalmente non eravamo gli unici furbi e così abbiamo dovuto fare una bella fila prima di salire ma per fortuna non è stato necessario aspettare poi tanto.
Saliti in cima, scattato foto panoramiche e quindi ci siamo incamminati per raggiungere la cattedrale. Raggiunta la piazza dove è collocata la grande chiesa, ci siamo fermati per una sosta al muretto di fronte e io ho fatto un po’ da cicerone con le descrizioni stampate su internet, quindi siamo entrati.
Dopo la visita alla Cattedrale, nella stessa piazza, abbiamo raggiunto il Palazzo Viceregio dove abbiamo pagato l’ingresso per la visita interna (costava pochissimo, se non erro un paio di euro). Ci sono poche stanze aperte, tra cui quella in cui si riunisce oggi il Consiglio Provinciale che è la più bella.
Dopo la visita, abbiamo proseguito sulla strada in salita raggiungendo la porta di San Pancrazio e la cittadella dei Musei. Abbiamo passeggiato un po’ per la cittadella in cui sono presenti diversi musei tra cui credo che il più importante sia quello archeologico. Dopo una breve sosta e qualche foto, siamo ridiscesi verso gli ascensori e poi giù fino alla fermata del bus navetta. La città non offre moltissimo, comunque abbiamo potuto fare una piacevole passeggiata, a me piace sempre andare alla scoperta di città nuove in autonomia, c’è sempre qualcosa da scoprire negli usi e costumi di un territorio.
Tornati in nave, siamo andati a pranzo e nel pomeriggio le solite cose, tra cui la spa.
In serata, avevo deciso di godermi la partenza della nave dai lettini del giardino d’inverno e così mi sono portata il mio reader per leggere e rilassarmi alla vista della nave che prendeva il largo… peccato che questo momento non sia mai arrivato! Leggevo e aspettavo… mi sono detta “stasera la nave sta tardando a partire… probabilmente a causa dei soliti ritardatari!”, davvero non immaginavo che invece la nave non sarebbe ripartita, avevo del tutto cancellato dalla mente l’episodio delle sei di mattina. Mi è tornato in mente soltanto quando ho visto arrivare dei signori che parlavano proprio di questo, erano quasi le sette e la partenza era prevista per le cinque. Io non mi ero resa conto di un ritardo così importante… mi sembravoa fosse prevista per le sei… insomma quando li ho sentiti chiacchierare a proposito del guasto con una certa preoccupazione, nella mia testa ha iniziato a insinuarsi un dubbio atroce che presto sarebbe stato trasformato in realtà dagli altoparlanti. Da lì a qualche minuto, infatti, una voce ha iniziato a diffondersi per tutta la nave informando i gentili passeggeri che a causa di un guasto si era reso necessario far arrivare un pezzo di ricambio che però non era ancora giunto a destinazione e che sarebbe arrivato soltanto nell’indomani. Non appena ripristinato il guasto, la nave sarebbe partita direttamente verso il porto di Savona, saltando lo scalo di Civitavecchia e, per i passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare nel porto laziale, sarebbero stati organizzati dei voli, fantastico!
A me, per nulla amante degli aerei, è preso un colpo, un finale così non l’avevo previsto. Giù alla reception si è scatenato il caos, alcuni passeggeri hanno preso la notizia peggio di me, credo ci fosse qualcuno che non viaggiava proprio in aereo… non so come sia andata a finire, ho sentito dire che a una donna incinta sia stato concesso di raggiungere il porto di Savona a bordo della Pacifica e immagino che poi le sia stato organizzato il viaggio di ritorno in treno.
Per quanto mi riguarda, in tarda serata è arrivato in cabina un foglio che ci informava degli orari del giorno successivo, del volo e del punto d’incontro.
Diciamo che la giornata seguente non è stata delle migliori, ma nella vita c’è di peggio.
Ci siamo alzati presto, punto di ritrovo al teatro, scesi, cercato le valigie e messe sul pullman, giunti in aeroporto, scaricate, fatto check-in (non proprio velocissimo), un paio di ore di attesa prima di imbarcare, una volta saliti in aereo sembrava che l’aeromobile non si decidesse mai a partire… problemi con alcuni passeggeri che non erano ancora arrivati. Nota positiva: aereo enorme, credo di quelli per le transoceaniche in quanto fornito di schermo personale per ogni passeggero, davvero nuovo e bello (credo che questo giochino sia costato alla Compagnia un bel po’ di soldini, per avere due mega aerei dell’Alitalia belli e pronti da un giorno all’altro a disposizione), giusto il tempo di fare qualche giochino, dare una sbirciatina a qualche film, che già si accingeva ad atterrare.
Giunti in aeroporto un’attesa interminabile per riprendere i bagagli (ogni volta che mi trovo a Fiumicino mi chiedo perché ci voglia tanto a prendere le valigie dalla pancia dell’aereo e metterle su quel dannato rullo che invece gira a vuoto per ore… con qualche valigia dimenticata che continua a passare sotto gli occhi di tutti i passeggeri speranzosi), quando finalmente siamo riusciti a tornarne in possesso, usciti dall’aeroporto dove una signorina Costa ci indicava l’autobus da prendere per raggiungere Civitavecchia. Giunti in porto a Civitavecchia, dove l’autista ci ha lasciato allo stesso terminal previsto per gli imbarchi, tra l’altro pieno di gente delusa e in fermento, abbiamo atteso il van del nostro parcheggio, che nel frattempo avevo contattato, ricaricato le valigie, raggiunto il parcheggio, scaricate, ricaricate in auto e finalmente ci accingevamo a tornare a casa (dopo ovviamente un paio d’ore di viaggio). Nel trambusto, diciamo che tutto sommato la Costa ci ha garantito di rientrare a casa quasi allo stesso orario previsto nell’ipotesi di un normale sbarco, quindi da questo punto di vista nulla di ridire. Beh, anche questa crociera, tra un imprevisto e l’altro, è andata e già torna la malinconia e la voglia di sognare la prossima… che dire, buona navigazione a tutti i crocieristi appassionati come me
vista di Cagliari dall'alto
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ilaria carioti, su Flickr[/IMG]
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particolare del Palazzo Viceregio
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cittadella dei musei
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aeroporto di cagliari
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ilaria carioti, su Flickr