Riprendo i diario, scusandomi per l’assenza.
Siamo a Las Palmas ormai da un giorno … ma oggi è il giorno dell’imbarco.
Nessuno ha puntato la sveglia ma ci siamo svegliati tutti prestissimo … dalla nostra pensione vediamo il fumaiolo blu dell’Armonia: è arrivata in porto. Quasi ci precipitiamo al porto e, con i biglietti e i documenti alla mano, varchiamo la dogana… ormeggiata di poppa la Aida blu. Di fianco ma su un altro molo al di là dell’edificio del porto c’è l’Armonia.
A un gentile e allegro ragazzo di Msc italiano chiediamo delucidazioni sull’imbarco, i bagagli e l’orario del tutti a bordo. Le risposte precise e festose ci mettono di buon umore. Il tutti a bordo è previsto per le 21 e 30! Waooo
Ancora tutta una giornata per esplorare Gran Canaria. Abbondante colazione fronte mare dove decidiamo il programma del giorno: la mattina a Arucas al nord, poi l’imbarco e il pranzo, nel pomeriggio mare in spiaggia poi definitivamente nave.
Pronti via, puntiamo la nostra auto verso il nord ad Arucas.
Arucas si trova a 12 chilometri dal capoluogo, Las Palmas de Gran Canaria e si estende dalla costa all’entroterra, al di sopra dei 600 metri sul livello del mare.
Il centro urbano della città di Arucas è stato dichiarato d’interesse storico-artistico.
La Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista (San Juan Bautista), scolpita interamente in pietra di Arucas dai maestri scalpellini della località, è l’opera architettonica più importante. Risale al 1909 e vanta stupende cristalliere opera della firma francese Maumejean et Frères, oltre a opere del pittore canario Cristóbal Hernández de Quintana e una straordinaria statua del Cristo giacente, dello scultore del posto Manuel Ramos.
La chiesa bellissima è purtroppo chiusa.
Di fronte alla facciata della chiesa si apre la Piazza di San Juan che oggi, sabato, è animata da un piccolo ma grazioso mercato. Ci perdiamo tra le poche bancarelle e non resistiamo all’acquisto di gustose banane, prodotto tipico del luogo.
Una musica latina che viene da un vecchio lettore cd di un ambulante mette voglia di ballar … la cittadina è molto piccola ma ben tenuta. Sulla strada principale si affaccia dapprima un negozio di souvenir e più avanti l’ufficio del turismo.
Vorremmo visitare la Fabbrica e il Museo del Rum di Arehucas considerata uno degli edifici emblematici del municipio a causa della grande tradizione locale di quest’attività, ma è aperta al pubblico solo dal lunedì al venerdì.
Ci accontentiamo di assaggiare il ron (rum) con il miele e anche quello senza miele (siamo veramente dei buongustai!!!) nel negozio di souvenir e ne acquistiamo alcune bottiglie.
Ed ecco il momento più atteso si avvicina: l’imbarco.
Arriviamo sotto nave con la nostra auto carica di bagagli … subito alcuni gentilissimi addetti si prendono cura dei nostri numerosi bagagli e intanto ci avviamo, pochi passi, al terminal per le consuete operazioni di imbarco. Un mini buffet di bevande è gradito … la coda è relativamente lunga e non ci sono italiani in fila tranne noi. Molti dell’est europeo, tedeschi …
Le sensazioni più disparate si affollano nella mente e nel cuore … abbiamo già l’aria di vacanza perché sono due giorni che ci impratichiamo con la nuova realtà di relax tutta diversa dalla frenetica vita quotidiana della metropoli in cui viviamo … siamo in fila per imbarcarci per una crociera di 10 giorni che ci porterà a visitare luoghi per il 90% mai visti; avremo la cabina con il balcone per la prima volta in assoluto, ci siamo voluti viziare …
Intanto arriva il nostro turno e subito un gentile maitre ci informa che non potremo stare al tavolo tutti insieme perché i nostri amici hanno una categoria di cabina inferiore (cioè la categoria bella, noi la fantastica).
In un momento tutti i buoni pensieri si infrangono in questo inghippo che sembra non aver soluzione, e poi ci sono anche Francy 75 e consorte, cosa diranno loro se cambiamo ristorante?!
L’unica nota positiva è che ci viene voglia di cantare: “la prima classe costa mille lire, la seconda trenta, la terza dolore e spavento”, scoppiamo tutti in una risata e … via alla foto dell’imbarco tutti insieme a consacrare il vero inizio della crociera.
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L’orizzonte dev’essere vuoto e deve staccare il cielo dall’acqua ci dev’essere niente intorno e sopra deve pesare l’immenso, allora è viaggio.
(Erri De Luca)
A proposito di viziarci, mio marito non resiste alle super convincenti e, paiono anche super economiche, proposte di una giovane balinese della Aurea Spa: pertanto acquistiamo il pacchetto spa illimitato per tutta la durata della crociera, più, non sazi, una serie di massaggi da 30 minuti o da un’ora.
Già rilassati solo all’idea dei massaggi, l’arrivo in nave è veramente soft.
La conosciamo già, ma siamo curiosi di verificare come è la nostra cabina tripla con balcone … piccola, senza divanetto, ma il balcone vivibile.
La prima ottima sorpresa è che i camerieri ci invitano ad accomodarci al ristorante Marco Polo sdoganando così la prima giornata di crociera dal buffet (che io non amo particolarmente!!!). Il menù è ricco e vario nonché molto appetitoso anche per due signore danesi che hanno fatto accomodare al nostro tavolo.
E qui si conferma che la cucina della Msc Armonia è una garanzia anche per il palato!
Altra nota di servizio: abbiamo anche un pacchetto cheers che ci dà diritto alle bevande (acqua, vino, birra, soft drink, ecc.) illimitate durante i pasti principali (colazione, pranzo e cena) o meglio durante l’apertura degli stessi anche del bar del buffet. Questa formula è molto vantaggiosa per chi ama il vino … soprattutto a tavola.
Pomeriggio al mare alla spiaggia di Las Canteras, meraviglioso mettere il costume ai primi di aprile e, per qualcuno, fare anche il bagno in mare!