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MSC Orchestra 30 maggio/06 giugno 2016- Mediterraneo Orientale

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Diario, mi ripeto, super dettagliato ... un aiuto per i numerosi croceristi che quest'anno hanno scelto stesso itinerario e stessa nave.

In effetti l'intento è proprio quello, molte cose è bene saperle prima , si evitano sorprese. Nel mio caso man mano che si avvicinava la data di partenza venivo assalita da dubbi e domande e allora nonostante il poco tempo a disposizione entravo nel forum alla ricerca di risposte.
 
Bellissimo diario[emoji6] davvero super super dettagliato! Bello sentire l'entusiasmo, lo stupore e le sorprese...di neocroceristi!


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E' vero, ricordo ancora l'emozione quando al porto di Bari abbiamo visto la nostra nave che ci aspettava e il disorientamento iniziale una volta entrati. Una settimana all'insegna di bei posti da visitare ogni giorno e tante sorprese.
 
GIORNO 5 : 03/06/2016

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Lo sbarco è previsto alle 12:30, quindi abbiamo il tempo di alzarci con comodo per la colazione, prendere un poco di sole sulle sdraio e fotografare l’approccio all’isola dalle 11:00-11:30. Ovviamente pranziamo, poi scendiamo a terra. Nella sala del terminal arraffiamo un po’ di depliant e mappe, ma poi, poco convinti su come fare per vedere Pontikonissi, andiamo allo sportello Informazioni e la paziente signorina ci dà una mappa, una tabella oraria della linea 2A e ci spiega come fare ad arrivare a Kanoni: fuori dal porto si prende il bus n. 16 che arriva vicino al centro.
Da lì ci indica il percorso pedonale che porta ad un’altra fermata (via Viktoros Dousmani vicino alla fermata del trenino turistico) dove possiamo prendere il bus n. 2A che porta a Kanoni.
Acquistiamo i biglietti da una giovane signora un po’ in carne che staziona davanti alla fermata del n. 16 (€ 5 a testa perA il daily ticket valido su tutti i mezzi per tutta la giornata). In 5 minuti passiamo dal porto alla prima fermata e in altri 10 minuti raggiungiamo la fermata del 2A in attesa della corsa delle 13:40. Arriva un poco in ritardo e, con le varie fermate (è un bus locale), dopo quasi 30’ ci porta ad una curva a gomito vicino a un bar: la nostra meta. Già affacciandoci vediamo il Monastero di Vlacherna, più al largo l’isola di Pontikonissi. Scendiamo, visitiamo, fotografiamo, raggiungiamo una spiaggetta sulla sinistra.

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Daniele azzarda un bagnetto anche se il venticello freschetto e l’acqua non perfettamente limpida (me la ricordavo esattamente così quando venimmo nel 2003 a Perama) non invogliano. Ritornati su, al bar, da una balconata assistiamo al decollo di un aereo (siamo a ridosso della pista dell’aeroporto) e poi corriamo a prendere al pelo il bus di ritorno alle 15:20. In poco più di 20’ siamo tornati al punto di partenza. Faccio altre foto e filmati e ci avviamo nella strada dei negozi per altri acquisti, poi raggiungiamo la fermata del bus 16 e alle 17:00 rientriamo, previo passaggio al metal detector del porto e alla scansione della cruise card sulla nave.
Stasera è di nuovo serata di gala e ci rimettiamo in tiro. Andiamo al teatro (stasera il tema è GOLD, scenografie e costumi ispirati all’antico Egitto).

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Dopo ci incontriamo a un bar con i nostri amici triestini e un’altra coppia di giovani sposini la cui signora è, anche lei, un’amica di chat di Marinella. Siccome non siamo abituati agli aperitivi, ci troviamo in imbarazzo su cosa ordinare. Alla fine Marinella si convince con un analcolico e io con un’acqua gassata. Mi eclisso, scusandomi con gli ospiti, perché ho appuntamento con Stefania e Daniele per fotografare il tramonto. E stavolta Corfù non ci tradisce.


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Dopo cena io e Marinella ci riincontriamo con la coppia di Trieste per scambiarci impressioni sui giorni di crociera trascorsi. Per questi amici è la prima crociera con MSC mentre ne hanno fatto 6 con Costa e quindi sono curioso di sapere se la vacanza sta procedendo bene. Mi dice che va tutto bene tranne qualche episodio spiacevole che si è verificato alla sala ristorante, le è piaciuta molto l’organizzazione per le uscite, spettacoli al teatro belli, anche il cibo tutto ok, invece le feste a tema sono più belle sulla Costa, sia durante la cena che dopo. Ci congediamo perché il giorno dopo è la volta di Kotor, abbiamo l’escursione organizzata con la MSC, udite udite l’appuntamento è per le 7.15…..quindi sveglia di buon’ora. Per fortuna dobbiamo portare l'orologio indietro di 1 ora per ritornare al nostro fuso orario.
 
GIORNO 6: 04/06/2016

Alle 6:00 mi divido tra colazione (c’è già molta gente nonostante l’orario) e filmati del fiordo dell’Adriatico e dell’ingresso al porto di Kotor. Il paesaggio, nell’aria limpida e fresca, è rilassante e il silenzio è maestoso. Ci fermiamo un po’ al largo perché il porto di Kotor è piccolo.

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Tra le opzioni di sconto per l’anniversario di matrimonio la coppia può avere una escursione gratuita (a scelta della MSC: quindi è la meno cara). Abbiamo l’incontro alle 07:15 al The Shaker Lounge (ponte 7 a poppa). Ci forniscono un numero e poi ci portano a riva con una lancia. Ci accoglie una guida locale che (alle 8:00) ci porta a visitare il centro storico di Kotor, raccontandoci la sua storia. Visitiamo anche il Museo Navale che, in realtà, è il palazzo di una ricca famiglia nobile e ci troviamo davanti saloni con gli stemmi dei principi Montenegrini, modellini estremamente realistici di navi antiche, i vestiti delle signore dell’epoca e una sala d’armi con fucili intarsiati d’avorio e armi bianche di tutti i tipi, ninnoli dei viaggi in Oriente, stampe del fiordo di Kotor e perfino una statua dell’esercito di terracotta. Poi andiamo a prendere l’autobus (intorno alle 9:05) e in 25 minuti arriviamo a Perast.
A piedi percorriamo 5-10 minuti di strada e raggiungiamo un molo dove un barcone a motore ci porta in 10 minuti ad un’isola artificiale dove c'è la Chiesetta della Madonna della Roccia . Dopo un pipì-stop (già previsto nel programma dell’escursione) e alcune foto, visitiamo la cappella dedicata all’icona di una Madonna che la leggenda vuole sia stata trovata sullo scoglio attorno al quale è poi stata costruita l’isola artificiale. All’ingresso ci danno un biglietto che dice che non possiamo usare il flash, ma è scritto solo in montenegrino, quindi non capisco a cosa serva al turista giapponese senza guida.

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Poi ci intrufoliamo nelle altre stanze di quel museo e alle 10.40 riprendiamo la barca per tornare a terra e visitare Duomo e annessi di Perast. Alle 11:15 ripartiamo alla volta di Kotor (in ritardo di 15 minuti sul programma). La guida ci racconta un po’ la storia del Montenegro e tra l’altro ci dice che, essendo un vecchio alleato/feudo veneziano, è stato sempre una nazione europea pur non essendo nella Comunità. Quando l’Europa è passata all’euro, anche il Montenegro si è adeguata, ma si è trovata con stipendi montenegrini e prezzi europei e quindi gli abitanti sono costretti a fare anche tre o quattro lavori (la guida è insegnate, guida turistica e un altro paio di cose che non ricordo più: scroscia un applauso nel bus, ma la ragazza si schermisce perché, dice, è una cosa molto comune). Nonostante questo, i Montenegrini passano per pigri secondo un’iconografia inventata dai loro confinanti e la guida ci recita alcuni punti di un decalogo per pigri appioppato ai suoi conterranei (“Ama il tuo materasso come te stesso” ecc.).
Purtroppo un traffico esagerato ci fa arrivare quasi alle 12:00 e decidiamo che non è il caso di andare nel centro di Kotor e ci mettiamo in coda per rientrare sulla nave con le lance. Non posso prendere le mie solite cartoline, ma in compenso oggi non abbiamo sudato, visto che ci sono almeno 10°C in meno rispetto a Santorini e Atene. Pranziamo e poi mi apposto per documentare l’uscita dal fiordo (dalle 13:00 alle 14:50!) che risulta veramente spettacolare.
Riposino, lettura al “sole” (la nave viaggia a quasi 40 km/h – 21 knodi: il vento è piuttosto fresco), e poi ci prepariamo per il Teatro (titolo: Starwalker). Lo spettacolo è dedicato a Michael Jackson e c’è il suo sosia che imita perfettamente tutti i suoi passi (moonwalk compreso).

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Dopo cena ci incontriamo con i nostri nuovi amici triestini per salutarci, visto che loro scendono a Venezia (ovviamente) e prima di accomiatarci ci portano a visitare la loro Suite Aurea al ponte 15: decisamente più grande della nostra cabina.
Mi accorgo di aver perso gli occhiali da sole: la ricerca in cabina è inutile per quanto minuziosa.
Guardiamo, per la prima volta, il televisore (non sapevamo si potessero vedere le Rai 1, 2 e 3 e le Mediaset 4, 5 e 1 + canali inglesi, francesi e tedeschi) per cercare le previsioni del tempo. Sembrano decenti per domani (la settimana scorsa prevedevano pioggia).
 
GIORNO 6: 04/06/2016


Alle 6:00 mi divido tra colazione (c’è già molta gente nonostante l’orario) e filmati del fiordo dell’Adriatico e dell’ingresso al porto di Kotor. Il paesaggio, nell’aria limpida e fresca, è rilassante e il silenzio è maestoso. Ci fermiamo un po’ al largo perché il porto di Kotor è piccolo.

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Tra le opzioni di sconto per l’anniversario di matrimonio la coppia può avere una escursione gratuita (a scelta della MSC: quindi è la meno cara). Abbiamo l’incontro alle 07:15 al The Shaker Lounge (ponte 7 a poppa). Ci forniscono un numero e poi ci portano a riva con una lancia. Ci accoglie una guida locale che (alle 8:00) ci porta a visitare il centro storico di Kotor, raccontandoci la sua storia. Visitiamo anche il Museo Navale che, in realtà, è il palazzo di una ricca famiglia nobile e ci troviamo davanti saloni con gli stemmi dei principi Montenegrini, modellini estremamente realistici di navi antiche, i vestiti delle signore dell’epoca e una sala d’armi con fucili intarsiati d’avorio e armi bianche di tutti i tipi, ninnoli dei viaggi in Oriente, stampe del fiordo di Kotor e perfino una statua dell’esercito di terracotta. Poi andiamo a prendere l’autobus (intorno alle 9:05) e in 25 minuti arriviamo a Perast.

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A piedi percorriamo 5-10 minuti di strada e raggiungiamo un molo dove un barcone a motore ci porta in 10 minuti ad un’isola artificiale con la Chiesetta della Madonna della Roccia. Dopo un pipì-stop (già previsto nel programma dell’escursione) e alcune foto, visitiamo la cappella dedicata all’icona di una Madonna che la leggenda vuole sia stata trovata sullo scoglio attorno al quale è poi stata costruita l’isola artificiale. All’ingresso ci danno un biglietto che dice che non possiamo usare il flash, ma è scritto solo in montenegrino, quindi non capisco a cosa serva al turista giapponese senza guida.
Poi ci intrufoliamo nelle altre stanze di quel museo e alle 10.40 riprendiamo la barca per tornare a terra e visitare Duomo e annessi di Perast. Alle 11:15 ripartiamo alla volta di Kotor (in ritardo di 15 minuti sul programma). La guida ci racconta un po’ la storia del Montenegro e tra l’altro ci dice che, essendo un vecchio alleato/feudo veneziano, è stato sempre una nazione europea pur non essendo nella Comunità. Quando l’Europa è passata all’euro, anche il Montenegro si è adeguata, ma si è trovata con stipendi montenegrini e prezzi europei e quindi gli abitanti sono costretti a fare anche tre o quattro lavori (la guida è insegnate, guida turistica e un altro paio di cose che non ricordo più: scroscia un applauso nel bus, ma la ragazza si schermisce perché, dice, è una cosa molto comune). Nonostante questo, i Montenegrini passano per pigri secondo un’iconografia inventata dai loro confinanti e la guida ci recita alcuni punti di un decalogo per pigri appioppato ai suoi conterranei (“Ama il tuo materasso come te stesso” ecc.).

Purtroppo un traffico esagerato ci fa arrivare quasi alle 12 e decidiamo che non è il caso di andare nel centro di Kotor e ci mettiamo in coda per rientrare sulla nave con le lance. Non posso prendere le mie solite cartoline, ma in compenso oggi non abbiamo sudato, visto che ci sono almeno 10° in meno rispetto a Santorini e Atene. Pranziamo e poi mi apposto per documentare l'uscita dal fiordo (dalle 13:00 alle 14:50!) che risulta molto spettacolare.
Riposino, lettura al “sole” (la nave viaggia a quasi 40 km/h – 21 knodi: il vento è piuttosto fresco), e poi ci prepariamo per il Teatro (titolo: Starwalker). Lo spettacolo è dedicato a Michael Jackson e c’è il suo sosia che imita perfettamente tutti i suoi passi (moonwalk compreso).

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Dopo cena ci incontriamo con i nostri nuovi amici triestini per salutarci, visto che loro scendono a Venezia (ovviamente) e prima di accomiatarci ci portano a visitare la loro Suite Aurea al ponte 15: decisamente più grande della nostra cabina.
Mi accorgo di aver perso gli occhiali da sole: la ricerca in cabina è inutile per quanto minuziosa.
Guardiamo, per la prima volta, il televisore (non sapevamo si potessero vedere le Rai 1, 2 e 3 e le Mediaset 4, 5 e 1 + canali inglesi, francesi e tedeschi) per cercare le previsioni del tempo. Sembrano decenti per domani (la settimana scorsa prevedevano pioggia).
 
GIORNO 7: 05/06/2016

L’arrivo al molo del porto di Venezia è previsto per le 9:00, ma ben prima delle 8:00 il centro della città si intravede nella caligine di un giorno umido e nuvoloso e in breve il campanile di San Marco si distingue dalla massa di costruzioni più basse. Il lento passaggio della nave ci fa godere la vista assolutamente unica della Serenissima ancora mezzo addormentata. Alle 8:20 passiamo davanti a Piazza San Marco e alle 8:45 siamo fermi in mezzo a stormi di gabbiani famelici. Alle 9:30 siamo a terra (la nebbia ha lasciato il posto a un sole variabile) e dopo 10 minuti per attraversare il porto, andiamo verso il trenino monorotaia People Mover. Facciamo i biglietti alla macchinetta (quattro per l’andata e quattro per il ritorno nel pomeriggio a € 1,50 ciascheduno) e in pochi minuti (forse la potevamo fare anche a piedi) alle 9:55 raggiungiamo Piazzale Roma (vicino alla stazione) in mezzo a un manipolo di turisti Siciliani.


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Quasi 2 ore e parecchie decine di foto e minuti di filmato dopo raggiungiamo Piazza San Marco passando dal ponte di Rialto (dove c’è un Hard Rock Cafè…) seguendo cartelli gialli sparsi ovunque. Vediamo i mori dell’orologio in piazza che battono il mezzogiorno e ritorniamo in fretta alla stazione per incontrarci alle 13:00 con i nostri amici di Arzignano che ci venivano a trovare. Passeggiamo fino alle 14:15 (mi fanno tantissimo male i piedi e non me lo spiego visto le camminate fatte nei giorni scorsi, soprattutto a Santorini), facciamo una foto tutti insieme al ponte di Calatrava (bruttino) e, salutati i nostri amici, torniamo in nave (previo controllo doganale).

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Solitamente arraffiamo tutte le mappe che ci capitano a tiro e, per ogni posto visitato, mi procuro sempre delle cartoline (ci sono posti che non possiamo fotografare, o che non riusciamo a raggiungere anche per motivi di tempo; inoltre le cartoline sono anche tecnicamente meglio fatte e solitamente non c’è gente nell’inquadratura che squalifica il soggetto). A Venezia, però, non prendiamo né le une né le altre, un po’ perché non ne troviamo, un po’ perché non ne troviamo di decenti, un po’ perché ci siamo già stati (io altre tre volte e Marinella due) e un po’ perché, tanto, abbiamo fatto un numero impressionante di foto e filmati).

Partenza prevista alle 17:30, ma ci appostiamo a poppa del ponte 14 già un’ora prima per non dover sgomitare tra i passeggeri (la maggior parte è scesa a Venezia, ma altrettanti sono saliti) che saranno sicuramente tutti sul ponte per il passaggio nel Canal Grande che è veramente spettacolare (e qualcuno si diverte a dare pane ai gabbiani che un po’ lo prendono al volo, un po’ lo vengono a prendere direttamente dalle mani della signorina che ride pazzamente senza considerare il pericolo di lasciare un dito in quei becchi). Prima di noi parte la Costa “Qualcosa” e vediamo la manovra che faremo anche noi, trainati dai rimorchiatori. Facciamo la nostra passerella salutati dai passeggeri dei battelli che condividono con noi l’acqua della Laguna e un’ora dopo abbiamo lasciato i canali veneziani e i suoi ponti.

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Andiamo a scegliere le foto tra quelle esposte e quelle nei cestelli (e che avevamo già adocchiato nei giorni precedenti nella Photo Gallery e nel Photo Shop al ponte 7 a poppa). Avevo, giustamente, rifiutato l’offerta trovata in cabina della foto con il comandante abbinata al DVD delle foto della nave, il tutto in un elegante (elegante? de gustibus…) album ricordo, perché la foto mi sembrava piccola e i piedi erano pure tagliati. Infatti troviamo anche la foto con il comandante, completa, 20x25 cm senza inutili orpelli aggiuntivi a € 20 (19,99 per la precisione). Le altre foto sarebbero a € 15 l’una, ma ci applica lo sconto 3x2 anche se le tre foto fanno parte di tre giornate diverse e lo sconto si dovrebbe applicare solo sulle 3 foto fatte nello stesso giorno/occasione (imbarco, serata di gala, prova di evacuazione ecc.). Poiché avevamo partecipato ad una escursione MSC (Kotor) abbiamo avuto un buono, che sfruttiamo, per il DVD delle escursioni (30’ compresa la pubblicità del Photo Shop).
Andiamo anche al negozio Swarovski per usufruire del buono di 70 euro dovutoci per l’anniversario di matrimonio (compreso nel pacchetto con i 2 biglietti gratuiti per l’escursione) e compriamo un braccialetto (per Marinella, ovviamente).
Infine, prendiamo una penna-calamita dal negozio MSC.

Intanto in cabina troviamo il Daily Program con l’Arrivederci e le procedure di sbarco, che ci erano già state illustrate in un incontro il 3 giugno (prima dell’arrivo a Corfù) a cui eravamo stati invitati (vedi pagina 2 del Daily Program: ore 10:00 al Savannah Bar - ponte 6). Troviamo anche le fascette GRIGIO 2 da mettere attorno alla maniglia delle valige con il tagliandino da mettere sul retro della cruise card.
Vado alla Reception per chiedere se, per caso, avessero trovato i miei occhiali da sole, ma mi dicono (dopo 10’ di coda) che il banco degli oggetti smarriti è l’altro (a sinistra avendoli tutti e due di fronte). Rinuncio momentaneamente perché c’é una folla da paura (tutti gli imbarcati a Venezia).
Prima di andare a teatro do una mancia (€ 10, ci hanno consigliato) all’addetto alle stanza (che ringrazierà molto sorridente e gentile, e già lo era, tutte le volte che ci incontra).
Vediamo lo spettacolo Gotham con Batman e tutti i suoi accoliti (Pinguino, Joker, Enigma, due sexy Catwoman…) e poi l’ultimo tramonto in mare.

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L’ultima cena (niente di così tragico come si potrebbe pensare) e anche qui cerco di dare il più discretamente possibile una mancia anche ai due camerieri.
Infine torniamo in cabina e prepariamo a volo le valige (vanno messe fuori entro l’una).
 
GIORNO 8: 06/06/2016


Ci alziamo con calma, facciamo la solita colazione al buffet, facciamo un po’ di foto nella nave, vado a richiedere (inutilmente) dei miei occhiali da sole alla reception infine attendiamo sul ponte 14 (prendiamo un po’ di sole) l’approdo a Bari (alle 10.30). Guardiamo tutte le operazioni degli inservienti a terra, che istallano scale, passerelle , striscioni, gazebo ecc. Su un lato, i rettangoli colorati dei pullman pronti ad accogliere i turisti che vanno in escursione sembrano tanti segnalibro affiancati. Effettivamente alle 11:00 tutto è pronto per lo sbarco.

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Noi abbiamo appuntamento alle 11:45 al teatro e da lì ci accompagnano all’uscita e per l’ultima volta ci passano la cruise card allo scanner.
Raggiungiamo il deposito bagagli alle 12:15 circa e telefono al Parcheggio Pinguino. Ci viene a prendere (a me e altri due “autisti”) un emissario del parcheggio che ci porta in sede, paghiamo i € 32 euro di posteggio e vado a prendermi l’auto. Alle 12:50 sono ritornato al porto e le valige sono caricate, altri 5 minuti e si riparte per casa.


Nel frattempo mi ricordo un particolare: è molto utile procurarsi una custodia in plastica per cruise-card ( porta-badge) da appendere al collo, così difficilmente si può smarrire o dimenticare in cabina, molti crocieristi ne erano provvisti , nel negozio msc c'erano in vendita a 4 euro. Infine i miei figli adolescenti hanno sfruttato poco il teen club, la sera dopo cena c'era sempre la discoteca ma loro erano stanchi e non ci sono mai andati. Pubblico un programma, così, anche per avere un idea a chi interessa.
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27/06/2016
Concludendo (senza Grappa Bocchino)… Abbiamo corso come pazzi: il tempo era sempre poco e non abbiamo potuto vedere nemmeno la metà di quello che avremmo voluto (soprattutto a Santorini, ma anche a Corfù; e un po’ più di calma per Olimpia e Atene non avrebbe guastato). Il che porta a concludere che, se si vogliono evitare le carissime escursioni MSC, bisogna affidarsi, comunque, ad un operatore turistico locale, perché per un fai-da-te con mezzi pubblici bisogna avere un minimo di conoscenza pratica e diretta dei luoghi da visitare e non si può fare in posti dove non ci sei mai stato (a meno che non sei consapevole che, anche senza aver potuto vedere niente, te ne devi tornare indietro quando “s’è fatta una certa”: se pensi di non essere ai piedi della scaletta di imbarco almeno 15-30 minuti prima del “tutti a bordo” dovrai rassegnarti a spendere tanto per un mezzo veloce, diretto e costoso, tipo un taxi, che ti riporti alla nave).

E, forse la stanchezza, forse perché non siamo avvezzi alla vita mondana (almeno io) dopo cena abbiamo frequentato pochissimo gli affollati bar, ognuno con il suo sottofondo musicale, eventualmente con un piccola pista da ballo. Vista solo vuota, durante il giretto pomeridiano del primo giorno, la discoteca (non so come hanno fatto quelli che sono andati a letto alle 3 e poi sono scesi a terra alle 8). Per pigrizia e per mancanza di tempo, anche la palestra risulta non pervenuta (tranne un paio di allenamenti di Daniele). I miei figli, poi, non si sono neanche sforzati di frequentare il Teens Club. Non ne parliamo del Casinò che è area fumatori (e siccome è luogo di passaggio non và molto bene, soprattutto se si hanno bambini piccoli), ed è un peccato perché si sarebbe potuta seguire qualche gara sportiva trasmessa sul televisore o fare una puntatina alle slot machines, ma a noi quella puzza di tabacco ci disturba proprio.

Per fortuna il tempo è stato sempre buono (anche troppo, nelle tappe greche) e il mare calmo. Perfino al 14° ponte non si sentiva rollio, ma solo un po’ di tremore dovuto ai motori in funzione (soprattutto, nota Marinella, seduti nel cesso) e al livello del ristorante (ponte 5) ti accorgevi del movimento solo attraverso il fremito dell’acqua nella bottiglia.
Ho perso gli occhiali da sole, che erano in condizioni molto buone e quelli nuovi mi sono costati € 95, mi sono scottato il collo a Olimpia, in parecchie foto (mie e dei miei altri co-escursionisti) c’è qualcuno in tredici che rovina l’inquadratura, ci sono state due o tre discussioni con i miei figli (ma in otto giorni di convivenza forzata h 24 con due adolescenti non mi sembra una brutta media), ma per il resto mi è andata piuttosto bene, quindi (forse) non ho di che lamentarmi.

Marinella è entusiasta e ripartirebbe subito. Stefania la seguirebbe a occhi chiusi. Anche Daniele non si farebbe pregare, se qualcuno se lo portasse appresso. Io, invece, non sono sicuro di volerci riprovare. A parte il buffet.
Beh, e allora: tanti saluti, au revoir, goodbye, adiòs, adeus, Auf Wiedersehen, さようなら, 再見, αντίο,
da Olimpia , Santorini , Atene , Corfù , Kotor e Venezia .
 
Stato
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