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19 ottobre - Barcellona
La capitale catalana è sempre un piacere, anche se l'abbiamo vista e visitata ormai non so quante volte (personalmente nella mia vita credo di essere arrivato almeno a 6). La nave non si ferma tantissimo, quindi preferiamo goderci una passeggiata sulla rambla e nelle zone limitrofe tutta dedicata allo shopping ed alle degustazioni alimentari che, ho notato, a Barcellona non mancano mai in qualsiasi periodo dell'anno. Per raggiungere Passeig de Josep Carner stavolta scegliamo i mezzi pubblici, molto più economici e più o meno veloci tanto quanto la navetta proposta da MSC a prezzi come sempre esagerati. Certo, ti consente un numero illimitato di viaggi per tutto lo scalo ma data l'esiguità del tempo a disposizione era inutile pagare per un servizio che avremmo sfruttato solo in parte. Fuori dal terminal il pullman pubblico T3 con 3,50 euro offre viaggio "ida y vuelta" (andata e ritorno), toccando tutti i terminal crociere del porto ed arrivando in Passeig Josep Carner a poche decine di metri dalla statua di Colombo posta a fine rambla. Da lì ci inoltriamo verso il corso pedonale, toccando Palazzo Guel, la Boqueria (in restauro) fino ad arrivare al negozio di una famosa catena di abbigliamento spagnola che proprio quel giorno scontava del 25% tutti i prodotti compresi quelli della collezione invernale. Acquistiamo maglie e magliette con gioia, visto che in Italia i prezzi di questa catena sono più cari che in Spagna, e continuiamo il giro per la rambla arrivando in Piazza Catalogna e tornando indietro dalla strada parallela. Com'è come non è arriviamo fino alla cattedrale di fronte alla quale si estende un enorme mercato di prodotti alimentari artigianali con possibilità di degustazione ed assaggi a prezzi che definire modici è riduttivo. Fra uno spiedino di salamini, formaggi di ogni tipo, salumi e varie concludiamo il nostro tour gastronomico con un bell'assaggio di ostriche e vino bianco non senza prima aver acquistato una scorta di salamini da riportarci a casa e degustare nel corso delle settimane successive. Non sembra ma il tempo scorre, così continuiamo il nostro giro per le vie e piazze limitrofe alla rambla che raggiungiamo verso le 13, completando la passeggiata ancora una volta sotto un sole più adatto all'estate che non all'autunno inoltrato. Riprendiamo il nostro T3 a pochi metri di distanza dalla fermata dell'andata (stavolta l'attesa è più breve anche perché ci sono ben 3 mezzi in attesa l'uno dietro l'altro) e torniamo in nave come sempre pochi minuti prima del tutti a bordo, anche se pure stavolta la nave è costretta a partire con una mezz'ora abbondante di ritardo perché qualcuno se l'è presa comoda. Ci godiamo la partenza da Barcellona dalle vetrate del ristorante prima del solito pomeriggio di sole sul balcone in cabina e del riassetto generale delle valigie, condito da un ultimo giro per i negozi, l'acquisto di un paio di foto della crociera e l'ultima cena al ristorante Le Fontane.
La capitale catalana è sempre un piacere, anche se l'abbiamo vista e visitata ormai non so quante volte (personalmente nella mia vita credo di essere arrivato almeno a 6). La nave non si ferma tantissimo, quindi preferiamo goderci una passeggiata sulla rambla e nelle zone limitrofe tutta dedicata allo shopping ed alle degustazioni alimentari che, ho notato, a Barcellona non mancano mai in qualsiasi periodo dell'anno. Per raggiungere Passeig de Josep Carner stavolta scegliamo i mezzi pubblici, molto più economici e più o meno veloci tanto quanto la navetta proposta da MSC a prezzi come sempre esagerati. Certo, ti consente un numero illimitato di viaggi per tutto lo scalo ma data l'esiguità del tempo a disposizione era inutile pagare per un servizio che avremmo sfruttato solo in parte. Fuori dal terminal il pullman pubblico T3 con 3,50 euro offre viaggio "ida y vuelta" (andata e ritorno), toccando tutti i terminal crociere del porto ed arrivando in Passeig Josep Carner a poche decine di metri dalla statua di Colombo posta a fine rambla. Da lì ci inoltriamo verso il corso pedonale, toccando Palazzo Guel, la Boqueria (in restauro) fino ad arrivare al negozio di una famosa catena di abbigliamento spagnola che proprio quel giorno scontava del 25% tutti i prodotti compresi quelli della collezione invernale. Acquistiamo maglie e magliette con gioia, visto che in Italia i prezzi di questa catena sono più cari che in Spagna, e continuiamo il giro per la rambla arrivando in Piazza Catalogna e tornando indietro dalla strada parallela. Com'è come non è arriviamo fino alla cattedrale di fronte alla quale si estende un enorme mercato di prodotti alimentari artigianali con possibilità di degustazione ed assaggi a prezzi che definire modici è riduttivo. Fra uno spiedino di salamini, formaggi di ogni tipo, salumi e varie concludiamo il nostro tour gastronomico con un bell'assaggio di ostriche e vino bianco non senza prima aver acquistato una scorta di salamini da riportarci a casa e degustare nel corso delle settimane successive. Non sembra ma il tempo scorre, così continuiamo il nostro giro per le vie e piazze limitrofe alla rambla che raggiungiamo verso le 13, completando la passeggiata ancora una volta sotto un sole più adatto all'estate che non all'autunno inoltrato. Riprendiamo il nostro T3 a pochi metri di distanza dalla fermata dell'andata (stavolta l'attesa è più breve anche perché ci sono ben 3 mezzi in attesa l'uno dietro l'altro) e torniamo in nave come sempre pochi minuti prima del tutti a bordo, anche se pure stavolta la nave è costretta a partire con una mezz'ora abbondante di ritardo perché qualcuno se l'è presa comoda. Ci godiamo la partenza da Barcellona dalle vetrate del ristorante prima del solito pomeriggio di sole sul balcone in cabina e del riassetto generale delle valigie, condito da un ultimo giro per i negozi, l'acquisto di un paio di foto della crociera e l'ultima cena al ristorante Le Fontane.