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Msc Virtuosa - Londra e costa atlantica 22/06 - 01/07/2023

Stato
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cero80

Active member
Ciao a tutti
Dopo un periodo un po' complicato a livello personale, ho deciso di tornare a postare qualcosa e mi è sembrata una buona idea raccontare la crociera dello scorso anno, visto che lo stesso itinerario e la stessa nave sono in programma anche per la stagione estiva 2024: magari qualche potrebbe ritenere utile il mio racconto per decidere se partire o no, chi lo sa. Partiamo.

La scorsa primavera, alla ricerca di una vacanza per tutta la famiglia che fosse allo stesso tempo stimolante ed economica, mi imbatto in questa crociera con un itinerario che mi pareva decisamente insolito, ad un prezzo imbattibile: crociera lungo le coste dell'Atlantico con partenza da Southampton su una meganave: tutto ciò che cercavo! Pensandoci bene, questa vacanza mostrava solo lati positivi:
Il prezzo, che in giugno 4 non bastava neanche per una settimana di pensione (neanche mezza) nella amata Riviera Romagnola. Non mi nascondo, l'occhio per primo cade sempre lì, inutile fantasticare su viaggi irrealizzabili, prima si fissano i paletti poi ci si costruisce dentro.
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L'itinerario e il clima, che azzeravano ogni vantaggio della cabina con balcone, consentendo ulteriori risparmi;
La partenza da Southampton, che consentiva di programmare un velocissimo break a Londra;
La nave, grande e moderna come piace ai miei figli;
La clientela internazionale (queste erano le aspettative, molto diverse dalla realtà effettiva come descriverò in seguito) che permetteva di vivere un'atmosfera per noi ancora più vacanziera;
L'itinerario, con due scali che potevano consentirci di visitare 2 destinazioni che avevo in elenco da visitare il prima possibile (La Coruna per Santigo de Compostela e Cherbourg per Mont Saint Michel) e due scali diversi dal solito con un discreto valore turistico (La Rochelle e soprattutto Bilbao).
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Quindi, tutto perfetto, no?
Partenza da Southampton il 24 giugno, volo prenotato Bologna Heatrow per la mattina del 22 giugno, British Airways veramente low cost, 2 notti in hotel zona Greenwich e tutto ben programmato!
MSC ci martella con email offrendo Upgrade della cabina e il giorno prima della partenza ci caschiamo facendo un'offerta minima per una cabina con oblò, un pochino in ansia per la convivenza in 4 in cabina interna: la nostra offerta viene accettata e ci ritroviamo in una cabina al ponte 5 di dimensioni a mio avviso superiori rispetto alle classiche cabine con balcone e una grande finestra circolare. Ammetto che nonostante lo scetticismo iniziale siamo tutti rimasti più che soddisfatti, sia per l'interno che per l'esterno, vicinissima ai bar ed ai ristorianti di bordo, senza la necessità di prendere l'ascensore per fare qualsiasi cosa. E poi, con i ragazzi che si dimenticavano sempre tutto avere la cabina a protata di mano è comodissimo!
 

cero80

Active member
Come credo si sia ben intuito, le due parole magiche che ispireranno l'intera vacanza dovranno essere necessariamente queste: LOW COST. Sia perché il periodo è quel che è, sia anche perché la destinazione, soprattutto il Regno Unito e Londra in particolare, è diventata particolarmente cara per i portafogli italiani. Pertanto il programma prevede attrazioni londinesi gratuite, trasporti ed escursioni in autonomia, con l'unica eccezione per Mont Saint Michel, difficile da raggiungere.

22/06 Bologna - Londra
Partenza a notte fonda in auto verso l'aeroporto di Bologna, ripercorro il tratto panoramico della Frienze-Bologna in quanto la Variante direttissima risulta chiusa per lavori ma arriviamo comunque in perfetto orario, parcheggiando al lunga sosta dell'aeroporto. La navetta ti fa aspettare abbastanza, ma comunque svolge pienamente il suo lavoro. Il volo British Airways ha tutti i crismi del low cost, ma offre comunque una bottiglietta d'acqua e dei salatini ai passeggeri, oltre al fatto di permettere l'imbarco di 2 bagagli a mano, cosa sempre più rara nelle tariffe base.
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Ad Heatrow scartiamo le opzioni più rapide e costose Heatrow Express ed Elizabeth line, scegliendo la più economica Piccadilly Line della Metro di Londra, previa ricarica delle Oyster card che dei nostri amici ci avevano prestato.
Il viaggio fino alla stazione di Greenwich comporta il cambio di 3, due della metro e una della DLR linee per un tragitto di quasi un'ora e mezza, ma l'entusiasmo dei ragazzi per l'atmosfera da City fa trascorrere il tempo più velocemente; arrivati all'hotel Novotel London Greenwich, trascorriamo l'attesa della camera andando a rifocillarci con un ottimo hamburger ad uno Sport Bar a due passi nel quartiere, con poi fermata al supermercato adiacente dove acquistiamo il necessario per le colazioni e merende dei prossimi 2 giorni.
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La Londra che ritrovo dopo ormai 15 anni è ben diversa da come me la ricordavo: anche i quartieri periferici sono stati rivalutati e sono ricchi di attrattive, vivibili e comodi. Non esiste più il denaro contante e gli orari sono molto più flessibili di prima. L'ho sempre considerata una citta "mondiale", non "inglese", e questa tendenza risulta sempre più marcata.

Dopo una sosta in camera per riposarci, partiamo per il pomeriggio già organizzato di "esperienze", tutte a costo zero. Una breve passeggiata dall'hotel verso il Tamigi ci consente di passare accanto al Cutty Sark, veliero della marina inglese, varato nel 1869, che dopo l'utilizzo in marina, è diventato prima una nave scuola e poi un monumento nazionale, resta ormeggiato sulle sponde del fiume ed è visitabile all'interno del complesso museale esteso dell'Osservatorio di Greenwich (che non abbiamo visitato a causa degli orari e del poco tempo a disposizione). La nostra meta era nella city di Londra, ma per raggiungerla avevo in programma di prendere la stazione DLR sull'altra sponda del Tamigi, in modo da far vivere ai ragazzi un'esperienza particolare: attraversare il fiume tramite il Greenwich Foot Tunnel, un attraversamento pedonale sotto il fiume, lungo 400 metri, costruito ad inizio novecento, che permette di raggiungere il quartiere moderno della Isle Of Dogs: decisamente particolare, umido e un pelo inquitetante, soprattutto nei tratti dove l'illuminazione non era funzionante!
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Una volta riemersi, la destinazione per il pomeriggio era la stazione Bank della Metro, dalla quale si può raggiungere uno dei punti panoramici più interessanti di Londra ad accesso gratuito: lo Sky Garden.
 

cero80

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Lo Sky Garden è uno spazio adibito a giardino botanico, ristoranti e bar, posto al 35 esimo piano di un grattacielo nella City di Londra. Il Grattacielo in questione è il 20 Fenchurch St., soprannominato "Walkie Talkie" per la forma caratteristica che lo ricorda. La storia di questa opera architettonica è molto particolare e rappresenta come non mai la tendenza a volte esasperata a far prevalere il desing sulla razionalità. Dopo sua inaugurazione del 2014, i residenti della zona iniziarono a notare che le auto parcheggiate di fronte all'edificio restavano danneggiate e le plastiche venifano letteralmente fuse: difatti, la sua particolare forma concava, combinata con le superfici vetrate filettenti causavano un effetto lente che concentrava verso terra i raggi solari e ne amplificava il calore sciogliendo e bruciandociò che si trovava a stazionare sotto l'edificio. A causa di questo problema, il costruttore si è trovato a dover sostituire l'intero rivestimento esterno del palazzo con dei materiali che non riflettessero il calore, con le conseguenti spese e i risarcimenti dei danni causati.
Questo edificio però, oltre ad ospitare numerosi uffici, è diventato celebre anche per i turisti in quanto ospita sul proprio rooftop una sala semi aperta con all'interno un giardino botanico con numerose specie vegetali, nonché ber e ristoranti che organizzano splendidi eventi. E' possibile accedere al giardino ed alla terrazza panoramica prenotando in anticipo i biglietti gratuiti, con i quali si può godere di una splendida vista su tutta Londra.
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Esaurita la visita allo Sky Garden e stanchi per la giornata di viaggio, decidiamo di ritornare verso Greenwich per cenare e passare lì la serata. Vogliamo però rendere utile il tragitto e facciamo fare ai ragazzi la classica esperienza dell'autobus double decker (anch'essa gratuita perché già compresa nella tariffa dei trasporti che avevamo pagato). Purtroppo il tragitto previsto werso Westminster si trasforma brevemente in una sofferenza a causa del traffico caotico: l'autobus resta imbottigliato e non si muove più, cosicché noi scendiamo e ci avviciniamo verso il famoso Big Ben a piedi.
Da qui, con la solita metropolitane e DLR ritorniamo a Greenwich.
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cero80

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La serata a Greenwich si apre con una cena in un ristorante turco di buona qualità, frequentato da gente del posto. Mangiamo degli ottimi pasti e i ragazzi riescono a rimediare due decenti "Spaghetti alla Bolognese"; bella cena, anche se pagata profumatamente.
Ci siamo poi goduti il tramonto sulle sponde del Tamigi, passeggiando sul lungo fiume punteggiato di locali: veramente una bella zona ed una bella scoperta questa Greenwich!
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cero80

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23/06 Londra
Il programma della giornata prevede la visita dei musei della Scienza e di Storia Naturale, anch'essi gratuiti con prenotazione raccomandata, seguita poi da una visita libera della città. Ci anziamo di mattina favoriti dall'ora di fuso orario che fa recuperare un pochino di tempo e partiamo in direzione del Museo delle Scienze. I ragazzi però su imbeccata della nonna vogliono fare una deviazione verso Buckingham Palace, convinti di vedere famiglie reali, eserciti ed effetti speciali vari: decidiamo di accontentarli, consapevoli della loro prossima delusione e usciamo dalla stazione Westminster verso il palazzo reale. Ovviamente di regnanti neanche l'ombra ma di turisti nonostante l'orario abbastanza mattiniero ce ne sono in abbondanza; dopo le foto di rito ci avviamo verso il quartiere di Kensington percorrendo Constitution Hill verso l'Arco di Wellington con le sue sculture bronzee.
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Dopo un breve tratto di metropolitana (per noi provinciali, specie per i più giovani, basta già questa per farci sentire in un luna park) e giungiamo nella zona museale. Per primo visitiamo il Museo della Scienza che con i suoi sette piani consente di scoprire auto, aerei, motori e molte invenzioni che hanno cambiato il corso della storia dell'umanità, oltre a molte aree interattive, perfette per intrattenere bambini e ragazzi, con cui si può scoprire il funzionamento di tantissimi oggetti e macchinari.
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La visita trascorre bene fino all'ora di pranzo, che consumeremo in un Pub inglese della zona.

Dopo pranzo è il turno del Museo di Storia Naturale: la truppa è già stanca e quindi ci concentriamo sulle aree di maggior interesse per i nostri figli, ovvero i dinosauri ed i grandi mammiferi. Per me resta una visita assolutamente da fare almeno una volta, perché ospita reperti veramente incredibili, purtroppo i ragazzi, con la loro soglia di attenzione molto ridotta dal mondo moderno, non se lo godono granché, più concentrati ad attendere l'ora del rientro in hotel per riprendere possesso dei loro videogiochi.
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cero80

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Dopo una breve sosta in hotel, che tanto breve non è a causa anche solo degli spostamenti con i mezzi pubblici nella vastità di Londra, usciamo nuovamente per la serata con l'obbiettivo di passeggiare nelle zone centrali e più conosciute: Trafalgar square, che troviamo inagibile ed invasa da un mega evento della Major League di Baseball americano, Covent Garden, che troviamo già chiuso, Leicester Square, ampio spiazzo con gente seduta su scalini e muretti a consumare i pasti dei fast food che la contornano per intero, Soho, ovvero ormai la periferia di Chinatown, la mega Chinatown, dove ceniamo in uno dei mille ristoranti cinesi, Piccadilly, che ha perso ormai quel fascino di centro del mondo degli anni in cui ci sognavamo quegli schermi giganti come se fossero usciti da un film di fantascienza.
Devo ammettere, forse la parte più deludente del break londinese, ma il manuale del perfetto viaggiatore ricorda che è sempre sbagliato ripercorrere i vecchi percorsi che ci hanno entusiasmato: potremmo solo che restarne delusi. Neanche i ragazzi ne sono parsi entusiasti e, figli di un'epoca in cui si è già visto e sentito tutto dalla comodità di un piccolo schermo attaccato agli occhi, li capisco pienamente.
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cero80

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24/06 Londra - Southampton

Lasciamo l'hotel al mattino, direzione Victoria Station. Per il transfer tra Londra e Southampton, per una questione di tempi e costi avevo deciso di optare per un treno diretto della South Western Raylways che in poco più di due ore ci avrebbe fatto arrivare alla stazione di Southampton Central, a due passi dal porto.
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Una volta giunti alla Victoria Station, bell'edificio molto trafficato, saliamo sul nostro treno, che troviamo sporchissimo e sovraffollato il treno parte ed incomincia ad accumulare minuti di ritardo. A circa metà tragitto, nell'approssimarsi dell'aeroporto di Gatwick, l'altoparlante di servizio con voce incomprensibile inizia ad annunciare (per quello che si poteva capire visto che l'audio era pessimo) che il treno si sarebbe presto diviso: la prima metà avrebbe proseguito verso Southmapton e la seconda metà avrebbe deviato verso Brighton. Con il panico che cominciava a crescere in noi, non trovando alcun addetto del personale del treno, abbiamo chiesto informazioni a tutte le persone del vagone, ma nessuno sapeva niente (strano, perché avrebbero dovuto sapere dove si trovavavno se volevano raggiungere la destinazione giusta). A questo punto, pur nella curiosità di visitare la famosa località balneare (?) sulla costa della Manica, inizio a scendere ad ogni stazione per cercare di cogliere indizi sul numero del nostro vagone, finché non capisco che ravamo sul primo che avrebbe deviato in direzione Brighton. All'ultima stazione disponibile scendiamo con tutte le valigie facendoci largo tra la folla per cambiare vagone, operazione impossibile dall'interno del treno a causa della montagna di gente e bagagli che stava trasportando.
Risolto il primo problema, ci accorgiamo che il treno viaggia a velocità veramente ridotta ed il ritardo si accumula: poco male, dovevamo arrivare alle 13, per imbarcarci e fare una breve passeggiata in città, arriveremo più tardi ma non perderemo l'imbarco. Tutto sommato è un treno e i treni raggiungono sempre la destinazione! Invece no.
Con 1h30 di ritardo, alla stazione di Bitternee il treno si ferma e non riparte più: il caldo imprevisto ha surriscaldato i binari bloccando tutto il traffico ferroviario del sud ovest del regno. Tutti i passeggeri vengono fatti scendere in questa minuscola stazione di periferia (fortunatamente a 15 minuti da Southampton) e cominciano ad arrampicarsi con borse e bagagli sulle scale del soprapasso ferroviario fino al parcheggio, dove inizia una guerra senza esclusione di colpi per accaparrarsi taxi ed uber di passaggio.
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Noi, abbastanza scoraggiati (non abbiamo trovato altri Italiani su quel treno) decidiamo di non partecipare alla contesa e ci dirigiamo verso il pub vicino per pranzare e valutare bene la situazione: ci accoglie una bionda signora in tuta-pigiama e pantofole che ci fa sedere in una veranda esterna, poco igienica. Qui, tra una gite in bagno, telefonate e chiacchiere con un gruppo di operai albanesi anch'essi a fermi a pranzo che avendo sentito la nostra lingua si sono subito interessati ed hanno tenuto a dimostrare l'amore per la nostra terra, abbiamo pranzato e ci siamo tirati su di morale.
Dopo pranzo ho chiesto alla padrona di casa se gentilmente ci avrebbe chiamato un taxi per il porto: non è stata in grado ma fortunatamente uno dei suoi clienti abituali è intervenuto in nostro aiuto ed ha risolto la situazione. Una volta in taxi, facciamo la conoscenza col nostro autista Bengalese. Purtroppo a metà tragitto, passando nel quartiere dove abitava, il tassista vede una colonna di fumo salire dalla direzione di casa sua: impaurito, sapendo che le sue due figlie erano a casa, ci chiede se poteva fare una deviazione per vedere se era tutto ok: meno male che l'incendio non interessasse casa sua, così abbiamo potuto finalmente raggiungere il porto, anche se ormai soo le 16.
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Diciamo che i programmi non sono stati rispettati, ma la storia da raccontare c'è e possiamo serenamente goderci la mega nave.
MSC Virtuosa è STUPENDA! Tutta nuova, moderna, con tanti bar, locali, aree comuni. La cabina è una delle più belle che abbiamo trovato e il fatto che sia una esterna la rende ancora più comoda rispetto a quelle con balcone. Le dimensioni della nave impongono più turni cena e piùristoranti, in un range che va dalle 17.30 alle 22. Ci è stato assegnato il turno delle 22, che però con un figlio diabetico abituato ad andare a letto presto diventa problematico da gestire, quindi chiediamo lo stostamento del turno (ci assegneranno un comodissimo 19.30) e ceniamo al buffet.
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Queste prime ore in nave ci fanno presto capire che l'atmosfera era più inglese di quella che avevamo vissuto a Londra: non veniva parlata altra lingua che l'inglese, anche negli annunci, il cibo era organizzato secondo le loro preferenze, i bar erano inagibili perché sempre occupati (per il pubblico inglese MSC vende pacchetti bevande in modo molto più aggressivo e loro sono soliti farli fruttare al meglio) e l'animazione era rivolta solo a loro. Ancora non sono riuscito a rielaborare l'humour dell'antipatico direttore di crociera, che a loro piaceva tantissimo. In fondo, vista la quasi esclusiva presenza di ospiti inglesi poteva anche essere giusto così, ma una maggiore informazione da MSC al momento della prenotazione non avrebbe guastato. Non che avessimo problemi ad arrangiarci, però mi sarei aspettato maggiore cura anche per noi: in altre situazioni, in crociere o villaggi turistici in cui ci trovavamo in grande minoranza linguistica siamo sempre stati trattati con un certo riguardo ed attenzione. in una compagnia di crociera internazionale ma molto italiana ci siamo sentiti trattati in molte situaizoni come ospiti sgraditi.
 

cero80

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ti seguo anch'io
ottima l'idea di fermarsi a greenwich:)

E' stata una bellissima scoperta!
Quartiere tranquillo, interessante e ben collegato. Magari non lo consiglierei per una prima volta a Londra con poco tempo a disposizione ma basta avere un po' di tempo per i trasporti e anche se il tempo è denaro, a Greenwich di denaro se ne risparmia tanto tanto:)
 

cero80

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25/06 Navigazione

Ogni crociera dovrebbe avere il primo giorno di navigazione, per prendere confidenza con la nave, decomprimere e prepararsi per i prossimi sbarchi. La giornata scorre, con la registrazione dei ragazzi al Kids Club, tanta lettura nei pochi lettini disponibili (credevo che l'usanza di occupare i lettini per giornate intere fosse solo italiana, ma anche gli inglesi usano farlo con l'aggiunta di residui di cibo e bevande sparsi in ogni dove) e al chiuso perché comunque in queste zone la navigazione è un pochino fredda per noi, nonché qualche visita in palestra.
Ci prepariamo per La Rochelle, dove prevediamo di fare una semplice passeggiata in centro: le escursioni non mi convincono, cercheremo di goderci l'atmosfera atlantica francese da vacanza.
Facciamo conoscenza con i camerieri che ci faranno compagnia per tutta la crociera, con i quali scambieremo qualche chiacchiera in misto inglese/italiano, spesso prendendo in giro i tavoli vicini per le strambe abitudini in tema alimentare! Soprattutto ci raccontano quanto sia più facile servire la colazione agli Italiani, che si accontentano di caffé e dolci, rispetto alla difficoltà che vivono per comprendere e servire i "nordici", con le varie tipologie di uova, salati, bevande, ecc...
Alla sera proviamo senza esito a trovare posto ed essere serviti nei bar della nave, che nonostante fossero tantissimi non erano sufficienti per la richiesta, poi teatro per lo spettacolo, rigorosamente tutto in inglese dalla presentazione allo show.

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cero80

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26/06 La Rochelle

Prima tappa di questa crociera, il porto più antico della costa Atlantica Francese. L'autorità portuale offre un trasferimento gratuito per il centro città, in quanto nel porto commerciale, costruito su di un'isola artificiale collegata da un lungo ponte alla terra ferma, non è possibile camminare liberamente.

Conosciuta come La Ville Blanche (la Città Bianca), i palazzi in pietra calcarea di La Rochelle brillano al sole di una discreta giornata. La città possiede porticati, case a graticcio e stradine lasticate di ciottoli, che percorreremo lungo un percorso che ci condurrà nell'area del Vecchio Porto, zona più ricca di fascino ed attrattive, assieme al suo hôtel de ville, costruito nel 1606 e notoriamente il più antico in Francia, seppur vittima di un enorme incendio nel 2013.

Il lungomare di La Rochelle è dominato dalle sue 3 gigantesche torri difensive; la Tour de la Lanterne somigliante ad una guglia di chiesa, risalente al XV secolo è la più bella delle tre. Il nome deriva dal suo ruolo di faro a candela ed è uno dei più antichi del suo genere al mondo. La Tour de St-Nicol, strutturata come una casa, ha pianta pentagonale ed è alta 37 metri. Originariamente veniva utilizzato sia a scopo difensivo scopi e come residenza reale. La Tour de la Chaine, costruita nel XVI, è così chiamata perché di notte in tempo di guerra veniva sollevata una enorme catena (tra questa e la Tour St. Nicholas) a scopo difensivo.
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cero80

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Proseguiamo la passeggiata rientrando all'interno del centro storico attraversando la Porte du Grosse Horloge visitando alcuni siti interessanti:
L'Hotel de Ville, considerato uno dei municipi più belli di Francia, ospitava numerose opere d'arte come arazzi e dipinti. Il 28 giugno 2013 è scoppiato un grave incendio nell'edificio del municipio di La Rochelle. Questo edificio simbolo della città nascondeva numerose opere d'arte che grazie alla mobilitazione dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune tutti i tesori custoditi nel Municipio sono stati salvati dalle fiamme e dall'acqua ed è statoriaperto nel Dicembre 2019.
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Vieux Marché Central, il vecchio mercato che abbiamo trovato praticamente chiuso è ospitato da una struttura del XIX secolo ed è essenzialmente alimentare, ad eccetto della bancarelle antistanti alla struttura (e ospita anche dei comodissimi bagni pubblici:)).
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Cattedrale di St Louis, terminata nel XIX in stile neoclassico, che però era sottoposta ad imponenti lavori di ristrutturazione
La cittadina offre anche altre attrazioni, come il Museo Marittimoe il particolare Bunker della II Guerra Mondiale, ma il clima vacanziero e la stanchezza dei più piccoli ci hanno ricondotti sul lungomare per un pranzo a base di cozze e vins Charentais e poi in una cave di Cognac (la Rochelle era la porta principale per l'esportazione del distillato prodotto nella omonima località ad 80km da lì e molte cantine hanno aperto dei punti vendita in loco) per riportare a casa un souvenir alcolico.
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Ritorniamo poi in Place Verdun per riprendere la navetta per la nave, purtroppo non molto efficiente dovendo fare quasi un'ora di coda per poterla prendere.
 

cero80

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Finalmente in nave, colgo l'occasione per osservare la vicina Ile de Re, isola lunga circa 30 km e al massimo 5 km di larghezza, che poteva essere un'ottima alternativa per la giornata, magari da girare anche in bicicletta, se il clima fosse stato più caldo (nonostante lo splendido sole). L'isola è collegata da un lungo ponte alla periferia di La Rochelle, ed ospita dei pittoreschi paesini con i tipici porticcioli per pescatori.
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La serata poi prosegue con una sosta in sala giochi (avevamo regalato per la promozione scolastica il fun pass ai ragazzi, che con 80 euro permetteva di spenderne 140 nei giochi di bordo), con una degustazione di Gin al Master of The Seas e con la cena.
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Preferiamo passeggiare per la nave dopo cena anziché andare ad uno spettacolo di cui con capiamo il senso e l'umorismo inglese ed andiamo a letto, pronti l'indomani per Bilbao.
 
Stato
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