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MarinaeAngelo
Guest
il nemico ci ascolta [emoji29]
o forse è meglio dire ci legge [emoji6] [emoji6]
Legge silenzioso .......
Silenzio assenso ?
Chi tace acconsente ?
Non sa come giustificare ?
Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!
il nemico ci ascolta [emoji29]
o forse è meglio dire ci legge [emoji6] [emoji6]
Beh almeno si rendono conto che non sono tutti fessacchiotti come vorrebbero loro .
Si aspettavano reazioni di gioia ed esaltazione x la nave di cioccolato e la lezione di danza al posto del 20% di sconto ?
Ho scritto un pensiero molto utopistico ;-)
Ma è vero che MSC si è comprata Costa? Riferisco quanto detto da un capocameriere a bordo di Musica....
Ed infatti c'è [emoji6] [emoji6] [emoji6]Se ci fosse qualcosa nell'aria di reale, sono certo che già ci sarebbe una discussione a doc aperta nel Forum....
Una regola che mi hanno insegnato in questo Forum,l'unico a cui partecipo è........darsi del Tu..............
In ogni caso che sia condividere o esprimere un opinione coincidente il significato è chiaro............
Ps.in questo caso la mia risposta sarebbe OT......chiedo scusa.............
Rispondo solo alla questione del comportamento sul forum, anche se siamo fuori tema! Il galateo e' una cosa, le convenzioni, che vengono stabilite e seguite da tutti, un'altra. L'educazione ci deve essere sempre, sia nella vita reale che in quella " virtuale ", ma in alcuni ambiti si sono create delle convenzioni che tutti seguono; uno di questi ambiti sono i forums. Darsi del tu in un incontro virtuale non mi pare sconveniente, visto che e' una convenzione. Concordo anch'io sul fatto che la nostra lingua si sia troppo " esterofilizzata ". Quanto alla terminologia in uso nel web non bisogna dimenticare che l'Italia ha contribuito praticamente nulla alla creazione del mondo internet e quindi, visto l'origine anglofona ( linguisticamente parlando ) del tutto, la lingua di base e' quella inglese ( linguaggio macchina, linguaggi di programmazione, etc ) che noi italiani abbiamo poi "italianizzato", senza badare alla vera corrispondenza della terminologia inglese-italiana.Riprendendo il discorso sui cambiamenti nel programma associativi (da Msc Club a Voyagers Club) che dovrebbero decorrere dal 19 luglio, dopo aver letto tutto quanto annunciato nella nuova pagina del sito (http://www.msccrociere.it/it_it/MSC-.../Overview.aspx), mi rendo conto come detto programma venga presentato sbandierando “privilegi” che tali non sono; semmai li definirei come una sorta di coccole infantili (la nave di cioccolato, l’omaggio in cabina, ecc…).
Il nodo principale invece credo che rimanga quello dell’omologazione degli sconti al 5% indipendentemente dal livello associativo. Non vorrei uscire fuori dal coro - pur condividendo le lamentele esposte dagli altri utenti - però ho riflettuto sulla mia esperienza degli ultimi viaggi, in occasione dei quali non ho più ottenuto sconti sulle prenotazioni perché incompatibili con altre tariffe promozionali. Infatti, sino a circa tre anni fa ricevevo lo sconto della categoria associativa indipendentemente dalla tariffa applicata (“Provaci” o “Best price today”) e ne avevo comunque un vantaggio perché il costo finale era più favorevole. Mi spiego con l’esempio dell’ultima prenotazione, in occasione della quale ho comunicato il numero di tessera per chiedere lo sconto come socio, che ancora una volta mi è stato negato perché fruivo della tariffa “Provaci”; il giorno successivo però alcuni miei conoscenti hanno avuto lo sconto come soci; in un primo tempo ci sono rimasto male, poi mi sono ricreduto dopo aver appreso che la tariffa “Provaci” era stata rimossa dai listini ed avevano prenotato con la tariffa “Prima premia”. Fatto un semplice calcolo, con lo sconto in quanto socio avrei “risparmiato” circa 190 euro, mentre con la tariffa “Provaci” ho pagato 900 euro in meno. In conclusione, mi sembra che gli sconti, del 5% o del 20% (se tali fossero rimasti), siano una sorta di magnete per illudere e tener agganciati i clienti; ma la maggior parte di noi penso che sia in grado di saper scegliere e decidere.
E allora? Al posto della nave di cioccolato, o di un fantomatico omaggio in cabina, o di un corso di ballo (immaginate come si organizzerebbero se, per assurdo, almeno metà dei passeggeri chiedesse di parteciparvi?) penserei di investire in programmazione, vigilanza ed efficienza dei servizi, intrattenimenti meno ripetitivi di quelli attuali… Forse così riuscirebbero a trattenere anche me che farò tra qualche giorno l’ultima crociera, visto che anche gli itinerari e i luoghi di approdo sono ripetitivi e, avendoli fatti più o meno tutti, non credo che una crociera sia più di mio interesse.
Per quanto riguarda quella che lei definisce una “regola”, osservo che “darsi del tu” non può essere una “regola” ma un modus vivendi che presuppone un rapporto confidenziale il quale trascende la stessa amicizia, la frequenza o la conoscenza (immaginiamo poi come ci si possa conoscere in un forum in cui la maggior parte degli utenti non si presenta nemmeno con il proprio nome…). Le sole regole che conosco sono quelle del galateo, delle buone maniere (certo non metto in dubbio le sue, ma rimango in disaccordo su questa sua “regola”); maniere che pur da quasi anziano mi fanno dare del “lei” anche ai miei più giovani allievi (consuetudine molto apprezzata dalle loro famiglie) nonché ai colleghi con cui condivido un’ultraquarantennale quotidianità lavorativa fatta anche di ottime e sincere amicizie personali.
Infine, pur accogliendo la spiegazione della derivazione anglofona del termine “quotare”, esposta da altri utenti, resto dell’idea che oggi il mondo della comunicazione si stia facendo influenzare molto da maníe esterofile che ci fanno dimenticare le elementari regole e la musicalità della nostra bella lingua. Il rischio più grande – proprio come accaduto tra noi – è quello di generare confusione e non capirsi. E non mi si dica che bisogna adeguarsi… Piuttosto bisognerebbe recuperare le nostre tradizioni di lingua e di cultura, affiancandole certo – non sostituendole! – alle sollecitazioni di apertura verso forme di comunicazione che facilitino le relazioni internazionali; ma prima bisognerebbe conoscere un po’, appena quanto basta, la propria lingua. L’autorevole linguista Tullio De Mauro ha scritto che con le circa 7.000 parole che ognuno correntemente conosce, si potrebbe riscrivere in modo comprensibile tutta la Divina Commedia.
L’ultima risposta che le devo, è che anch’io ho frequentato soltanto questo forum (forse dall’essere un neofita dipende la mia ignoranza delle “regole”) e che tra qualche giorno non scriverò più perché inizialmente lo avevo consultato solo per cercare altre famiglie con cui condividere le escursioni. Manterrò però l’impegno preso con alcuni utenti per esporre le mie valutazioni al rientro dalla crociera.
Concludo porgendole distinti saluti.
questa è una voce che ho sentito anche io su splendida ad aprile,da un ragazzo responsabile in reception,mi è sembrata una cosa inverosimile e quindi ho deciso di non parlarne ma a quanto pare non è l'unico a dare certe informazioni ai clienti
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L’ultima risposta che le devo, è che anch’io ho frequentato soltanto questo forum (forse dall’essere un neofita dipende la mia ignoranza delle “regole”) e che tra qualche giorno non scriverò più perché inizialmente lo avevo consultato solo per cercare altre famiglie con cui condividere le escursioni. Manterrò però l’impegno preso con alcuni utenti per esporre le mie valutazioni al rientro dalla crociera.
Concludo porgendole distinti saluti.