Iniziano ad arrivare i primi partecipanti! L’attesa è lunga, ma che gioia rivederli, alla fine, tutti insieme!
Non vedevo Vincenzo e Maddalena da ormai 2 anni; gli amici di Milano e quelli della vicina Svizzera da quasi un anno. Quante cose abbiamo da raccontarci!
Appena vedo Ester l’abbraccio forte forte e dalla gioia la sollevo da terra di qualche centimetro! Se mi sbilancio finiamo per terra come due salamelle.
E questa dolce e timida fanciulla, chi è?
Piacere Elisabetta!
Piacere mio Elisabetta e benvenuta fra noi!
Noto sempre una certa timidezza da parte dei nuovi partecipanti, ma si ricredono tutti, puntualmente, accolti come sono dalla festosità e dalla calorosità del gruppo.
A comprova di ciò che dico guardate qua.
Giuro che non si erano mai viste e conosciute, eppure...
Dopo i convenevoli facciamo una lunga passeggiata nel parco della Villa, accompagnati da Itala, la nostra guida che non manca di riprendere, con il fare di una maestrina delle elementari, alcuni di noi, birbantelli, che non le prestano la dovuta attenzione
La giornata è splendida; c’è la giusta luce per apprezzare tutto il panorama che si apre davanti a noi e tutte le opere artistiche presenti nei giardini.
Una gigante quercia di 300 anni si staglia nell’azzurro del cielo, mostrando i suoi poveri rami secchi. Da un po’ di anni soffre gli attacchi di parassiti. Speriamo che le amorevoli cure siano sufficienti per farla riprendere.
A pranzo gustiamo le prelibatezze di Matteo Pisciotta, uno dei giovani chef più in vista nel panorama della cucina italiana... e che chef!
Il tavolo è addobbato a festa e cosparso da una miriade di stelline e fiocchi di neve d’argento. Il servizio è impeccabile; i camerieri gentili e professionali.
È la prima volta che vedo avanzare l’acqua nelle bottiglie. I “miei” ospiti preferiscono alla lunga i fumi del buon vinello
E via con le foto di gruppo! Prima le Dame...
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E ora i Cavalieri!
Chi sa mai cosa voleva indicare Nicola con l’indice puntato sulla mia schiena...mah....
Andiamo avanti. Sappiate che fra noi c’è chi compie magie e sortilegi. Hihihi
Ester stava dicendo che a casa ha una sfera di cristallo grande così, che esaudisce tutti i suoi desideri. Ma sarà vero? Secondo me si, presto se ne renderà conto! Ridoppio hihihi
Nonostante non abbiamo potuto celebrare il rito in modo appropriato, abbiamo dato lettura dei pensieri e delle frasi che ognuno di noi aveva portato da casa.
Non abbiamo potuto accendere le candeline, in quanto eravamo letteralmente circondati da opere d’arte di inestimabile valore e non volevo essere ricordata in futuro come Concordia, l’Attila del nuovo millennio...ahahahah
Abbiamo sacralizzato il nostro incontro con pensieri molto belli e mi sono meravigliata nel riscontrare un totale coinvolgimento, dato dai ringraziamenti e dagli applausi dopo la lettura di ogni brano.
La felicità sta nel valorizzare le cose che abbiamo, goderci le persone che amiamo, i luoghi a cui siano legati, gli oggetti a cui teniamo e accettare le circostanze della vita per come avvengono. Non si tratta di cambiare le cose che abbiamo conquistato nel tempo, ma di saper apprezzare noi stessi per come siamo.
Antonia Gravina
È Natale ogni volta che sorridi a un bimbo, tenendogli la mano. È Natale ogni volta che riconosci i tuoi limiti, i tuoi errori. È Natale ogni volta che rimani in silenzio, per ascoltare l'altro. È Natale ogni volta che doni con amore, la tua dolcezza. È Natale ogni volta che ascolti, la canzone del cuore, la tua dolcezza.
Carlo Prevale
Che strano sentimento mi prende, ha il sapore della dolcezza. Nel cassetto dei ricordi ho trovato, ora che le luci illuminano la strada e cadono come polvere magica su di me, l'emozione del Natale!
Antonella Marchetto
Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno,
l’amare, il condividere, il dare, non sono da mettere da parte come i campanellini,
le luci e i fili d’argento in qualche scatola su uno scaffale.
Come ogni cosa bella, la giornata volge quasi al termine. Guardo fuori dalla finestra
e penso che sia giunto il momento di recarci a Sacro Monte.
Una cordata spirituale di macchine, si arrampica sulle stradine di montagna e il panorama che ci accoglie lassù, ci riempie il cuore.
Guardate, non è meraviglioso? Quale miglior auspicio di una luna crescente che signoreggia in un cielo rosato?
Quale miglior auspicio del Bambinello che fa la nanna in quell’accogliente presepe fatto di lucine, stradine e casette di pietra?
Quasi quasi non vorremmo lasciarci. Vorremmo poter urlare, al pari di Giosuè, dopo la vittoria sugli Amorrei: “Fermati, oh sole su Gabaon, e tu o luna, nella valle di Aialon!”, per poter dilatare il tempo e stare ancora un po’ insieme.
Ma promettiamo di vederci ancora, in qualche altro luogo d’Italia, sperando di replicare le emozioni provate e di conoscere tanti altri nuovi amici.
Il mio regalo più bello per tutti voi. Grazie di cuore per aver reso bello anche questo incontro.