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- Autore discussione essepi2
- Data d'inizio
Mi sembra.
Rodolfo
Super Moderatore
Direi che questo articolo di The Meditelegraph, nella sua parte iniziale dove cita Grandiosa, si avvicina abbastanza al mio pensiero, dove viene definita come una iniziativa sperimentale, un investimento per il futuro lungi dal produrre redditività di una certa consistenza. Per lo meno siamo in due a pensarla allo stesso modo.
Per il resto l'articolo zooma sulle iniziative portuali e delle compagnie per rimettere in moto il sistema.
https://www.themeditelegraph.com/it...-si-muovono-i-porti-italiani-focus-1.39884709
Per il resto l'articolo zooma sulle iniziative portuali e delle compagnie per rimettere in moto il sistema.
https://www.themeditelegraph.com/it...-si-muovono-i-porti-italiani-focus-1.39884709
capricorno
Super Moderatore
Avevo letto questo articolo e stavo per proporlo, Rodolfo.
Si parla in lungo e in largo di ripresa, ma io la definirei sopravvivenza, più che ripresa. Mancano le persone!
Non tolgo nulla a ciò che con grandi sforzi la o le Compagnie stanno mettendo in campo. Nulla da eccepire con i protocolli di sicurezza, anzi...siamo stati, parlo per l' Italia, esempio concreto di applicazione di regole di sicurezza che verranno o sono prese in considerazione da altre Compagnie in tutto il mondo.
Ma tutto questo non basta, non dà sicurezza di ripresa e i numeri parlano. Non ci sono prenotazioni e le poche non bastano e alcune sono solo riprotezione delle rioprotezioni. Sono altresì convinta che le navi date per pronte a ripartire, non lo hanno fatto per mancanza di numeri.
La mia supposizione è che se le navi ad agosto hanno ripreso è per la " voglia di normalità" che tutti avevano, pensando che il brutto fosse passato. In seguito è successo di tutto e di più, ma comunque al di là dei vari DPCM che non consentivano imbarchi, ora vedremo nelle prossime settimane come sarà, visto che siamo quasi tutti in zona gialla.
Io credo che ci siano alla base problemi molto più ampi nel tessuto sociale che ha gravemente colpito le finanze, problemi economici che si sommano ad una instabilità emotiva che non è del tutto da sottovalutare.
Si parla in lungo e in largo di ripresa, ma io la definirei sopravvivenza, più che ripresa. Mancano le persone!
Non tolgo nulla a ciò che con grandi sforzi la o le Compagnie stanno mettendo in campo. Nulla da eccepire con i protocolli di sicurezza, anzi...siamo stati, parlo per l' Italia, esempio concreto di applicazione di regole di sicurezza che verranno o sono prese in considerazione da altre Compagnie in tutto il mondo.
Ma tutto questo non basta, non dà sicurezza di ripresa e i numeri parlano. Non ci sono prenotazioni e le poche non bastano e alcune sono solo riprotezione delle rioprotezioni. Sono altresì convinta che le navi date per pronte a ripartire, non lo hanno fatto per mancanza di numeri.
La mia supposizione è che se le navi ad agosto hanno ripreso è per la " voglia di normalità" che tutti avevano, pensando che il brutto fosse passato. In seguito è successo di tutto e di più, ma comunque al di là dei vari DPCM che non consentivano imbarchi, ora vedremo nelle prossime settimane come sarà, visto che siamo quasi tutti in zona gialla.
Io credo che ci siano alla base problemi molto più ampi nel tessuto sociale che ha gravemente colpito le finanze, problemi economici che si sommano ad una instabilità emotiva che non è del tutto da sottovalutare.
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