Tarlo65
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Con immenso piacere che voglio farvi partecipi ad una delle crociere più ricche di amenità e magnificenza, se volete semplicemente bella e pratica per ciò che ha riguardato la cultura, il relax, l'avventura. Costretto a casa dalla neve, tra una sbadilata e l'altra, trovo il tempo per cominciare questo mio vissuto tornando indietro di circa 4 anni.
Decollato con moglie ed altri 3 amici il giorno 27 settembre 2007 dall'aeroporto di Bologna alla volta di Amsterdam, abbiamo poi proseguito verso Minneapolis; da lì era previsto un ulteriore cambio aereo sino ad Honolulu; in teoria doveva essere così, purtroppo abbiamo dovuto subire uno scalo tecnico imprevisto e stravagante a Seattle, dico così perché stanchi dalle tante ore di volo e da una informazione non corretta, siamo rimasti terra come dei salami!!! Ma di questa nota dolente, che colloco nello scaffale delle disavventure preferisco parlarne a fine diario a dimostrazione che, quando si va dall'altro capo del mondo e si hanno delle scadenze, meglio partire 2-3 giorni prima.
Atterrati ad Honolulu alle 23:00 dopo una notte a Seattle ed un giorno di ritardo, non abbiamo ricevuto corolle di fiori al collo, ma eravamo felicissimi di aver ritrovato i nostri bagagli intatti dopo tante ore di volo e diversi scali...Appena fuori l'aeroporto il clima caldo-umido dell'isola ci avvolse come per rassicurarci che il tempo sarebbe stato benevolo e tutto lasciava sperare che da quel momento in poi sarebbe proseguito nella maniera migliore. L'albergo, prenotato circa due mesi prima, ci parve molto bello e confortevole, 3 stelle Superior con colazione nello storico downtown di Waikiki, a due passi dal mare e a poche centinaia di metri dal centro città; ad attenderci un’altra coppia di amici partiti una settimana prima per un tour in California e Nevada, dove hanno trovato anche il tempo per sposarsi a Las Vegas dopo anni di convivenza!!La mattina seguente colazione e visita di Honolulu. Premetto che è bellissima: piena di luce e mare verde con tanta natura intorno, si respira un’aria gioiosa in tutte le strade e i parchi, vanta spiagge ampie con palme ombrose ed un clima balsamico ed esotico; Honolulu non è solo la cornice ideale per giornate di ozio sulla spiaggia, vanta altresì una ricca storia ed un’affascinante società multietnica e culturale che emerge gustosamente in un tripudio di cucine diverse che spaziano dai piatti a base di pesce, al classico sushi, alla cucina orientale. La gente è rilassata e sorridente, quello che ci vuole per potersi svagare.
Secondo giorno a terra: il mio sogno era visitare Pearl Harbor con il famoso monumento sacrario costruito sopra il relitto della nave Uss Arizona, in ricordo del bombardamento Giapponese avvenuto il 7 dicembre 1941; un’esperienza unica e commovente.Tutta l'area è molto interessante, d'obbligo la visita alla corazzata "Missouri" ormai dismessa dalla Marina Americana. Nel 1986 questa nave fu impiegata in operazioni militari nella guerra del golfo e, dichiarata non più operativa nell’anno 1999, è da allora divenuta una nave-museo; varata nel 1944 e appartenente alla classe "iowa", ha effettuato 45 anni di servizio. La madrina del varo fu la figlia del Presidente Truman, la resa del Giappone si firmò sulla sua coperta nel settembre del 1945 chiudendo così un capitolo devastante della storia, ricordato con una placca in bronzo commemorativa posta sul punto esatto in cui venne firmata la resa.
Giorno 1 ottobre: imbarco sulla Carnival Spirit e costruita in Finlandia, appartiene alla "classe spirit", in seguito sono state costruite altre gemelle tra cui 2 varate per "Costa crociere" Atlantica e Mediterranea, il tonnellaggio e la larghezza di 32 metri consentono di oltrepassare il canale di Panama.Avendo già viaggiato su Costa Atlantica mi sentivo un po’ a casa..non ho notato differenze tecniche sostanziali, a parte i nomi dei ponti, gli allestimenti interni molto simili fra loro caratterizzati da colori accesi e tantissime vetrate. Molto comoda da vivere: ampie cabine con Balconi per ammirare il panorama, un ponte piscina comodissimo e pratico, l'area fitness tra le più riuscite, ristorante su due livelli e molto spazio tra i tavoli; anche il teatro, ampio e tecnologico, per ciò che riguarda le scenografie.Ovviamente l'arredamento dei saloni e ristoranti è discutibile...non è sicuramente un ambiente minimal, credo ci sia la mano di Farcuss, cariatidi e statue di ogni genere la fanno da padrone, miriadi di luci colorate fanno da cornice un po' ovunque, ma col tempo ci si abitua e si apprezzano sia i colori sgargianti che gli arredamenti pseudo-decò; se volevano stupirci con effetti speciali ci sono riusciti!!
La vera rivelazione fu la cucina di bordo, mangiammo divinamente!!! Non sono mai mancati cocktail di scampi, succulente bistecche, aragoste, e dolci buonissimi con ingredienti naturali e non surrogati!! La classica cucina internazionale dei grandi transatlantici, l'area snack sempre fornita di pizza, pasta, e bevande free praticamente 24 ore al giorno.L'intrattenimento a bordo, ricco e variegato, spaziava dai classici musical e varietà, al prestigiatore, dalla satira politica Americana alle acrobazie ginniche, per ultimo lo spettacolo i cui protagonisti eravamo noi passeggeri;
Fu davvero unico perché anche i ballerini e altri membri dello staff dello spettacolo facevano da contorno alle nostre performance, quasi tutte canore; a fine spettacolo venne regalato il cd e foto ricordo ai partecipanti.Il coreografo e direttore artistico aveva lavorato qualche anno prima in Italia per rai 1, in un programma di varietà in prima serata condotto dalla Carlucci che ricordavo vagamente, onorato della presenza a bordo di 7 ed unici Italiani si è prodigato per farci sentire a casa...Praticamente altre 2 notti le abbiamo trascorse a bordo della Spirit, siamo salpati alla volta di Kauai il giorno 2 ottobre alle 23:00, permettendoci una visita completa della capitale del 50° Stato Americano.
Giorno 3 Ottobre ore 8 arrivo a Nawiliwili. L'isola di Kauai incanta come nessun'altra!! E’ caratterizzata da una vegetazione molto lussureggiante e da picchi frastagliati che bordano spiagge bianche e soleggiate con le sue baie indimenticabili!! Al suo interno anche percorsi in kayak, cascate e luoghi segreti, come la "piscina della regina" che contrappone il suo colore smeraldino al nero della lava vulcanica e al blu dell'oceano. Il centro di Nawiliwili si trova a Kalapaki Beach a circa 800 mt. dal porto; facilmente raggiungibile a piedi, dispone di due centri commerciali, uno anche presso il Marriot hotel.Per gli amanti della spiaggia, situata a sud, segnalo la Poipu Beach, a circa 40 minuti di automobile, qui si trovano ristoranti e negozi nelle vicinanze. Un po’ più distante, situata a nord, la Tunnel Beach raggiungibile a piedi dall'Ha'ena Beach Park Tunnels, si affaccia su un reef che affiora e che protegge la spiaggia dalle impetuosità del mare.
L’acqua trasparente alterna meravigliose sfumature tra il verde e l’azzurro ed è un punto ideale per gli amanti dello snorkeling. In lontananza, la montagna frastagliata della Na Pali Coast, fa da cornice alla spiaggia regalando uno spettacolo particolarmente emozionante.Per chi ama la cultura fare una passeggiata a "Old Ton Hanapepe" è come tornare indietro nel tempo. La cittadina conserva edifici antichi, che ospitano gallerie d'arte, caffè, ristoranti e negozi. Con più di 40 edifici storici era la più grande città dell'isola ed intratteneva marinai e uomini d'affari. Artisti locali espongono nelle numerose gallerie d'arte che conservano il fascino del periodo coloniale delle piantagioni di zucchero. Ogni venerdì sera, dalle 18 alle 21, la vecchia cittadina si anima ed offre ai visitatori un'accoglienza particolare, quando gli artisti si esibiscono nella strada principale dove pittura, cucina, artigianato e musica si fondono, creando un'atmosfera che riporta agli anni '60. Una avvenimento da non perdere per assaporare i colori tipici del posto, questo almeno quanto riportava il giornale di bordo, peccato che la sosta fosse solo sino alle 18. Se non soffrite di vertigini vi consiglio un’escursione in elicottero, indubbiamente la visione del panorama mozzafiato è garantita!!
Cmq, dopo una visita panoramica dell'isola ed alcune soste nei luoghi appena descritti, le condizioni del tempo ci hanno condotto alla volta di una storica azienda segnata come luogo da non perdere!! La straordinaria bellezza di Kawuai dipende anche dalle lunghe piogge che si alternano durante il giorno in alcuni periodi dell'anno..il nostro per l'appunto!! Una volta giunti in loco siamo andati dritti al ristorante; piatti tipici dell'isola a base di pesce, carne e tante salse esotiche ci hanno deliziato non poco, in spiaggia saremmo andati il giorno dopo!!
Banane, canna da zucchero, caffè, frutti coloratissimi, allevamenti di cavalli e mucche, sono i prodotti di questa azienda di notevole vastità, alcuni trasformati al suo interno, altri esportati; vitale fu la costruzione di una ferrovia usata inizialmente per il trasporto delle merci dal suo interno verso il porto; ancora oggi svolge la stessa funzione ma solo internamente, ed è percorribile con comode carrozze "old style" per la gioia dei visitatori, una voce guida spiega i vari e suggestivi percorsi. Da non perdere!!Il ritorno al porto in autostop lo abbiamo intrapreso su una fuori strada gigante….. e non sarebbe stata l'ultima volta!!
Giorno 4 ottobre Big Island.Appena fuori dal porto della città di Kona il tempo ci ha graziati. l'idea era di visitare la spiaggia, qualche rapido acquisto, e poi di corsa a noleggiare un’auto per dirigerci verso Hapuna Beach nella costa meridionale di Kohala, paradiso per chi ama lo snorkeling; intorno una splendida vegetazione tropicale, consigliata in quanto fuori dalle mete turistiche. Suggestivo è il panorama che si srotola percorrendo la strada, colate laviche e vegetazione lussureggiante, ogni tanto qualche piccola spiaggia, accessibile solamente via mare, con la sabbia così nera che crea un particolarissimo contrasto con il verde smeraldo del mare. Pomeriggio visita dell' animata cittadina di Kona.
Giorno 5 ottobre. Giunti nel villaggio di Hilo e sbarcati dalla nave alle 8.30 del mattino, ci dirigiamo verso l'ingresso del porto. Appena fuori c'è l'imbarazzo della scelta per tutto ciò che concerne le escursioni. Le idee erano chiare ed avevamo una meta già decisa: l'Hawaii Volcanoes National Park.Tutte le guide sono autorizzate con tanto di patentino; una bellissima signora dai tratti Hawaiani, ci venne incontro illustrandoci il percorso. Decidemmo senza esitare al modico prezzo di 50 dollari, con tanto di autista e a meno della metà rispetto all'offerta a bordo, con la comodità di essere in 7!!!Il picco più alto dell'isola raggiunge i 4000 mila metri d'altezza, questo percorso è sconsigliato a chi soffre di pressione bassa, cmq avendo a disposizione 9 ore piene, la salita è stata graduale facendo ovviamente diverse soste in luoghi simbolici e ricchi di bellezza.Una visita rapida alla città con sosta in uno dei parchi fronte mare per omaggiare la statua di "Kamehameha" detto il grande, primo Re delle Hawaii, periodo imperiale (1795) , che ha unificato tutte le isole in un unico Stato, per introdurci alla magica esperienza che avremmo vissuto da li a breve.Proseguiamo la nostra visita alla volta delle Akaka Falls, con un bel sole, considerate che qui si può passare alla pioggia in pochi minuti, l’importante è vestirsi con abiti comodi e lunghi, gli ombrelli erano gentilmente offerti dalla guida.Il percorso attraverso la giungla è molto suggestivo e ci porta ad ammirare anche le Kapuna Falls passando attraverso una bellissima foresta pluviale con enormi fiori colorati dal profumo intensissimo, mangrovie, bambù e invisibili uccelli canterini, è possibile rifocillarsi in qualche bazar in stile coloniale e usufruire dei servizi igienici.
terza sosta: visitiamo la Painted Church, costruita da un frate Belga nel 1842 di nome Joachim Marechal, che fu anche insegnante di quelle prime comunità Indigene con l'arte figurativa, un gioiellino di chiesetta avvolta nella vegetazione tropicale lungo le piantagioni di caffè. Qui abbiamo fatto conoscenza con i moa, non sono una tribù ma una specie di galline selvatiche portate ivi dai primi polinesiani!! Altra curiosità gli alberi di "noni" un frutto carnoso sgradevolissimo, che assomiglia ad un cedro, ma dalle proprietà benefiche e curative, un vero e proprio elisir di lunga vita, io conosco il succo che viene importato ed è costosissimo, nei paraggi si trova una piccola fabbrica a gestione familiare che produce il noni in pasticche una volta liofilizzato il prodotto. L'ultimo pezzo di strada prima di Volcano attraversa il deserto di Ka'u, una distesa rocciosa di cespugli in mezzo ad un mare di rocce laviche taglienti, ed è letteralmente costellato dai cartelli "Nene Xing" che ci avvertono di fare attenzione ai Nene, le papere autoctone delle Hawaii, a pericolo di estinzione, il paesaggio è alquanto insolito; leggeri bagliori argentei si levano da quella pece nera ed arsa che è la lava vulcanica.
Ormai sono già le 13 siamo a circa 3000 metri di altezza e ci fermiamo per un break in un albergo-rifugio, ma con grande stupore il paesaggio è cambiato e ricordava tanto la Svizzera sia per gli abeti enormi, sia per la struttura lignea del rifugio, al suo interno un enorme camino acceso, la temperatura esterna era di 6-7 gradi, e un groviglio di nuvole grigie dominava la scena sotto di noi!! Arrivati a destinazione il primo contatto è davvero impressionante: le dimensioni del cratere sono da 'Grand Canyon', uno squarcio circolare dal diametro di qualche km. profondo centinaia di metri. Il fondo è composto da magma ormai solidificato e dà l'impressione di un enorme 'tappo' pronto a scoppiare; altro non è che l'antico " lago di fuoco" solidificatosi negli anni. In tutta la zona il terreno è caldo e lo si sente persino attraverso le scarpe, la guida ci ha fornito delle bandane che abbiamo utilizzato per coprirci le vie aeree, pungente è l'odore di zolfo e ogni tanto una piccola fumarola di vapore fuoriesce da qualche fenditura.
Il parco occupa una superficie enorme su cui sorgono ben due vulcani attivi, una caldera ancora fumante e incredibili formazioni geologiche: coni di cenere, colonne di pomice e fiumi di lava solidificata. La principale attrazione è la caldera del Kilauea, l'unico vulcano attualmente in attività delle Hawaii, in prossimità della bocca è possibile vedere la lava fuoriuscire e riversarsi in mare. Una vasta rete di sentieri consente di costeggiare il bordo della caldera e di raggiungere antichi crateri, a fine percorso il panorama cambia pian piano colore poi, percorrendo una lunga discesa, si arriva davanti al "Thurston Lava Tube", una galleria scavata dalla furia della lava raggiungibile in 15 minuti attraversando un bosco di felci giganti.Il territorio del parco comprende incantevoli foreste pluviali mozzafiato e boschi tropicali: una natura imponente che ti trascina a ritroso nel tempo..essere di fronte ad uno spettacolo naturale visto prima di allora solo in qualche documentario non può lasciare indifferenti... specie quando la natura si offre gratuita e gentile con commovente umiltà e per un lungo momento riesce a farti sentire parte di essa!!!
Sono circa le 15, la nostra guida ci raduna tutti insieme e pratica un sodalizio o se volete un rito antichissimo cantato e danzato come segno di buon auspicio, gettando nelle fauci del vulcano una corona di felci, questo perché le divinità possano proteggere l'isola dalle eruzioni....Nel frattempo il sole è tornato ed è ora di fare ritorno, ancora due soste, una al museo dedicato al vulcano e dove è situata la stazione di rilevamento delle attività sismiche ed eruttive, l'altra dedicata al gusto, una fabbrica di torrefazione di caffè, produzione di cioccolata, nonché la regina delle noci, la macadamia prodotto tipico dell’isola.Stanchi ma appagati, ci riportano al porto un’ora prima della partenza della nave, i saluti e gli arrivederci sono d'obbligo, estasiati da tanta bellezza ci promettiamo di ritornare. La Spirit ci aspetta, e non vedo l'ora di rifocillarmi con un tea della Bigelow confezionato singolarmente e posto in un elegante contenitore in mogano, altra chicca presente in nave, accompagnato da una fetta di chocolate- cake; un salto nella zona relax con sauna e bagno Turco, per prepararci alla serata di gala del comandante!!
Giorno 6 ottobre approdo nella seconda isola per estensione, Maui.
Considerata il vero paradiso dei surfisti, le spiagge sono bianchissime ed ampie circondate dalle classiche palme, proprio come quelle dei poster!! Lahaina è una città storicamente importante non solo perché nel periodo imperiale (fine 700) fu la capitale, ma perché la sua ricca e triste economia passata, era basata sulla lavorazione della carne di balena; i Giapponesi si insediarono secoli fa sull'isola, probabilmente è una loro triste tradizione continuata sino all'avvento del petrolio, infatti l'olio ricavato dal grasso serviva per le lampade ed altro. In dicembre, per chi avrà la fortuna di recarsi in quel periodo, le balene ritornano nelle loro acque per nutrirsi e riprodursi, ovviamente ci sono i comitati per la loro protezione e salvaguardia, questo è grande cambiamento e un segno di elevata civiltà e rispetto dell'ambiente!! Tutto questo è documentabile al "Hawaii nature center" il museo dedicato.Quel giorno è proseguito con moglie e una coppia verso sud a Makena, in autobus, verso una spiaggia dalla sabbia arancione. Il sole caldissimo ci ha regalato un bella tintarella, il luogo è un ottimo posto per lo snorkeling, il nuoto e le immersioni subacquee; le spiagge qui non sono molto grandi, ma immerse in luoghi incredibili con una splendida vista. Questa zona è ben nota per le grotte marine sommerse e l'abbondanza degli squali di barriera, quindi prudenza!!Per rifocillarsi non mancano, lungo la strada costiera, dei ristoranti tipici dove gustare dei prelibati granchi giganti!!! in alternativa tanti grill e fastfood con cucina Filippina e Koreana a prezzi decisamente contenuti.
Ritorno al porto in autostop....la mia passione, appena fuori il fast Koreano vedo ferma una "American dream" Ford F150 da 8 cilindri con un tipico Americano che finiva di rifocillarsi, ovviamente iniziamo a parlare del più e del meno e si è offerto di portarci verso il centro a bordo del gigante delle strade!! Lui tornava dal lavoro e fare amicizia in quel clima rilassato non è difficile, anche dopo un’intensa giornata lavorativa se ti capitano 4 Italiani!! E’ finita a tarallucci e birra....in un pub di Lahaina, di lì a poco ci ha raggiunto la sua compagna e, pensate un po’… era di origine Italiana....
7 ottobre Kalahui Maui.Dopo una notte di navigazione a velocità di crociera, arriviamo dall'altra parte dell' isola a nord, la cittadina è piccola e non particolarmente affascinante, ma tutto quello che da li si può fare e vedere è spettacolare, giusto per chiudere in bellezza!! Maui è l'isola più gettonata a livello turistico perché oltre ad avere numerose spiagge, è strutturalmente piena di resort e villaggi, ma conserva una parte selvaggia; tra queste le imponenti cascate di Hana, famose in tutto il mondo per la bellezza dei suoi paesaggi incontaminati. A bordo nave è annoverata tra le escursioni da non perdere, ma ci vogliono circa 3-4 ore per arrivarci, quindi scoraggia notevolmente il turismo di massa, inoltre la strada per arrivare a destinazione, è piena di tornanti.Abbiamo noleggiato un comodo fuori strada per 7 persone, ma è importante portare con se asciugamani, antistaminici e prodotti per le zanzare e ragni in quanto in tutti i luoghi che vi ho descritto, ad eccezione delle caldere di Volcano, l'isola è infestata da questi terribili e voraci insetti; ti aggrediscono in massa. Indispensabili sono le scarpe da trekking poiché in generale c'è da “scarpinare” un bel po’.
Paia è l'ultimo villaggio utile per mangiare e fare scorta di acqua, non ci sono molto punti di ristoro, l'esperienza acquisita mi servirà se deciderò di ritornarci, come si dice l'esperienza è oro.Le varie guide trovate anche in nave, consigliano di vegliare su borse e oggetti preziosi....e di non lasciare niente in auto, ma questo vale un po’ in tutta l'isola. Le foto anche in questo caso parlano da sole, ci sarebbe tanto ancora da raccontare e le esperienze vissute in prima persona non sono mai riportate in nessuna guida turistica. La nave sarebbe ripartita alla volta di Ensenada in Messico alle 23:00. Ci attendevano 4 giorni di navigazione per viverla e così e stato, arrivo previsto alle 8 di mattina, ma un passeggero si è ammalato in maniera grave, non so di cosa esattamente l'ultimo giorno, quindi, a velocità sostenuta, siamo arrivati alle 5 di mattino dove è stato trasferito in terapia intensiva a terra; evidentemente l'ospedale di bordo non era in grado di prestare le giuste cure; il dibattito si può aprire anche su un capitolo importantissimo come questo che riguarda la sicurezza dei passeggeri.I trasferimenti erano tutti compresi nel pacchetto crociera ad eccezione dei voli, quindi in bus verso San Diego, circa 2 ore di tragitto tra sdoganamento e viaggio. A quel punto la crociera era terminata, il gruppo si è diviso, e il mio viaggio è proseguito per una ulteriore settimana verso San Francisco in auto. 12 ore di macchina, per poi scendere sino a Los Angeles toccando alcune località famose della California. Spero che questo diario vi sia piaciuto e soprattutto che vi sia utile anche se giunge con notevole ritardo; se volete ulteriori info e altri dettagli sono a vostra disposizione!!
[FONT=NetTerm_OEM01834018][FONT=NetTerm_OEM01834018]DATA PORTO ARRIVO PARTENZA
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01/10 Honolulu, Oahu 13.00
02/10 Honolulu 18.00
03/10 Nawiliwili, Kauai 08.00 18.00
04/10 Kona, Hawaii 08.00 18.00
05/10 Hilo, Hawaii 08.00 18.00
06/10 Lahaina, Maui 08.00 18.00
07/10 Kahalui, Maui 08.00 22.30
08/10 al 12/10 In navigazione
13/10 Ensenada, Messico 08.00
Sbarco
[/FONT][/FONT][FONT=NetTerm_OEMb01834020][FONT=NetTerm_OEMb01834020]-Imbarco a Honolulu presso il Cruise Terminal Aloha Tower Market Place,
[/FONT][/FONT][FONT=NetTerm_OEM01834018][FONT=NetTerm_OEM01834018]
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