capricorno
Super Moderatore
Il cuore dell'itinerario arabo- normanno è il Palazzo Reale, monumento simbolo della ricchezza, del potere politico e della cultura del regno normanno. Al suo interno, custodita come un tesoro si trova la Cappella Palatina.
Da una citazione di Guy de Maupassant...
" La più bella che esista al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d'artista."
Ruggero II ordinò la costruzione della Cappella e del Palazzo. Essa rappresenta sul piano architettonico e decorativo, l'incontro tra culture e religioni diverse, poiché furono coinvolte nella sua realizzazione maestranze bizantine, islamiche e latine.
Gli elementi latini e bizantini convivono, già in una pianta planimetrica della chiesa, creando un unicum architettonico potenziato dagli apparati musivi.
Nella cupola domina l'immagine del Cristo Pantocratore che viene ripetuto nel catino dell'abside centrale. Scene dell'antico Testamento sono tra i mosaici più antichi, posti nel presbiterio; nelle navate laterali invece, decorate sotto Guglielmo I, sono narrati gli eventi della vita dei santi Pietro e Paolo. Di particolare rilievo il candelabro marmoreo posto presso il pulpito e il soffitto, interamente eseguito da maestranze arabe... soffitto interamente in legno.
Bella vero?
Al secondo piano abbiamo gli appartamenti Reali : la Sala d' Ercole, sala del Viceré, sala pompeiana, sala cinese, sala dei venti, sala di Ruggero...di cui mi ero preparata un'accurata visita, ma che purtroppo non è stato possibile, in quanto chiuse!....non si sa il perché e trovo comunque non corretto evidenziarlo sul sito del Palazzo....uno poi si regola di conseguenza. Pagare un'intero biglietto per vedere poco di ciò che il palazzo propone, non è propriamente corretto.
Ci consoliamo con la visita a piano terra con la mostra di Pittura fiamminga, allestita nella Sala del Granduca.
Della sala si vede poco o nulla per via dell'allestimento, anche i decori delle volte nell'oscurità si possono apprezzare poco...
Piccoli oggetti in miniatura... l'immagine non rende, ma sono veramente minuscoli!
La mostra presenta una selezione significativa di importanti pittori fiamminghi, dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private della Sicilia.
Un patrimonio pregevole che s' inquadra in un'ampio periodo che va dal tardo Quattrocento al Seicento.
Qualche immagine...
Alcune sono piccole opere, come questa raffigurata sopra, dipinte su piccole tavole in legno, ma di fattura squisita per i particolari minuziosi in cui le figure vengono dipinte.... veramente bello!
Oppure sono grandi pale d'altare o dipinti di grandi dimensioni , come quello che vi propongo ora.....
Dove la luce gioca, creando una carica emozionale molto intensa.....
...i particolari...
È stupefacente!... l'opera che mi ha emozionato di più!
... un'ultimo sguardo al cortile e poi via, si esce nella calura palermitana per scoprire altro...
Da una citazione di Guy de Maupassant...
" La più bella che esista al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d'artista."

Ruggero II ordinò la costruzione della Cappella e del Palazzo. Essa rappresenta sul piano architettonico e decorativo, l'incontro tra culture e religioni diverse, poiché furono coinvolte nella sua realizzazione maestranze bizantine, islamiche e latine.

Gli elementi latini e bizantini convivono, già in una pianta planimetrica della chiesa, creando un unicum architettonico potenziato dagli apparati musivi.


Nella cupola domina l'immagine del Cristo Pantocratore che viene ripetuto nel catino dell'abside centrale. Scene dell'antico Testamento sono tra i mosaici più antichi, posti nel presbiterio; nelle navate laterali invece, decorate sotto Guglielmo I, sono narrati gli eventi della vita dei santi Pietro e Paolo. Di particolare rilievo il candelabro marmoreo posto presso il pulpito e il soffitto, interamente eseguito da maestranze arabe... soffitto interamente in legno.















Bella vero?
Al secondo piano abbiamo gli appartamenti Reali : la Sala d' Ercole, sala del Viceré, sala pompeiana, sala cinese, sala dei venti, sala di Ruggero...di cui mi ero preparata un'accurata visita, ma che purtroppo non è stato possibile, in quanto chiuse!....non si sa il perché e trovo comunque non corretto evidenziarlo sul sito del Palazzo....uno poi si regola di conseguenza. Pagare un'intero biglietto per vedere poco di ciò che il palazzo propone, non è propriamente corretto.
Ci consoliamo con la visita a piano terra con la mostra di Pittura fiamminga, allestita nella Sala del Granduca.
Della sala si vede poco o nulla per via dell'allestimento, anche i decori delle volte nell'oscurità si possono apprezzare poco...




Piccoli oggetti in miniatura... l'immagine non rende, ma sono veramente minuscoli!

La mostra presenta una selezione significativa di importanti pittori fiamminghi, dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private della Sicilia.
Un patrimonio pregevole che s' inquadra in un'ampio periodo che va dal tardo Quattrocento al Seicento.
Qualche immagine...





Alcune sono piccole opere, come questa raffigurata sopra, dipinte su piccole tavole in legno, ma di fattura squisita per i particolari minuziosi in cui le figure vengono dipinte.... veramente bello!
Oppure sono grandi pale d'altare o dipinti di grandi dimensioni , come quello che vi propongo ora.....

Dove la luce gioca, creando una carica emozionale molto intensa.....
...i particolari...


È stupefacente!... l'opera che mi ha emozionato di più!

... un'ultimo sguardo al cortile e poi via, si esce nella calura palermitana per scoprire altro...
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