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Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

DrPianale

Co-Fondatore
Ciao a tutti

Forse avrete seguito quest'estate alcune notizie su un certo risveglio dell'interesse verso il polo nord...

I Russi hanno piantato un vessillo sottomarino nel polo geografico per dimostrare che si trova sulla piattaforma continentale siberiana...

I canadesi, per bocca del primo ministro, hanno deciso d'ora in poi di mantenere una base navale permanentemente attiva lunga la rotta del passaggio a Nord Ovest http://it.wikipedia.org/wiki/Passaggio_a_nord-ovest

Complice il riscaldamento globale...quello che era più un ipotesi che una possibilità reale, sta diventando una concreta possibilità.

Ho visto delle foto fatte dal satellite i primi di agosto, ho controllato con Google Map...in pratica quest'estate, data l'assoluta mancanza di ghiacci, qualsiasi imbarcazione (non necessariamente un rompighiaccio) partita dalla costa est americana potrebbe poi ridiscendere verso la costa ovest...

Il primo ministro canadese parla di traffico commerciale... ma sono io "malato" a pensare che se la rotta è libera per almeno due mesi l'anno....ci vorrà poco prima che venga "scoperta" per usi turistici?

Io dico di no.... il business è bello grosso non esendoci i limiti naturalistici che ha, invece, l'antartide

Speriamo in una futura alternativa alle crociere antartiche.... :D
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Dr. Pianale ha detto:
Ciao a tutti

Forse avrete seguito quest'estate alcune notizie su un certo risveglio dell'interesse verso il polo nord...

I Russi hanno piantato un vessillo sottomarino nel polo geografico per dimostrare che si trova sulla piattaforma continentale siberiana...

Non è proprio un'idea campata in aria. E' quasi da sempre che si cerca di sfruttare il passaggio a Nord - Ovest a fini commerciali. Uno dei primi recenti tentativi, ricordo, fu con la nave cisterna statunitense Manhattan, che fu allungata, rinforzata, allargata al galleggiamento per poter transitare in mezzo ai ghiacci, e arrivare ai terminal petroliferi dell'Alaska. Ma più che una impresa di tipo commerciale, fu un atto, per così dire provocatorio, nei confronti del Canada, che da sempre rivendica la sovranità dello stretto definendolo proprio mare territoriale. Il viaggio fu ripetuto due volte con successo, senza il benestare di Ottawa e solo a viaggio già effettuato, il Canada diede l'autorizzazione postuma al passaggio della nave statunitense scortandola in acque territoriali. E il problema mi sembra, nonostante alcuni accordi, sia ancora irrisolto. Ora, considerando, come dici tu, che il mare, causa le variazioni termiche, è più percorribile senza particolari accorgimenti, che oltre alle navi da trasporto soprattutto gasiere e petroliere, diventerebbe appetibile anche al transito di navi passeggeri, sarebbe da vedere la posizione del Canada, strenuo difensore della difesa del territorio, ma soprattutto delle implicazioni politico/economiche. Comunque, penso, non ci vorrà molto tempo a una soluzione del problema e chissà che non vedremo le prime navi passeggeri aggirarsi nelle acque dello stretto.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Rodolfo ha detto:
Comunque, penso, non ci vorrà molto tempo a una soluzione del problema e chissà che non vedremo le prime navi passeggeri aggirarsi nelle acque dello stretto.

Grazie per le ulteriori informazioni sul Passaggio.... non sapevo il dettaglio della nave Statunitense, ma che ci fosse una vera e propria guerra diplomatica, neppure troppo sotterranea, fra Canada e USA è cosa abbastanza risaputa.

Fra parentesi, da ignorante, semplicemente guardando la carta geografica non riesco capire su quali basi si poggi la recriminazione degli USA....

La rotta si svolge chiaramente nell'ambito dei vari stretti delle isole a nord del Canada.... il Canada ha tutti i diritti di considerarle acque territoriali... o no?
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Dr. Pianale ha detto:
Rodolfo ha detto:
Comunque, penso, non ci vorrà molto tempo a una soluzione del problema e chissà che non vedremo le prime navi passeggeri aggirarsi nelle acque dello stretto.

La rotta si svolge chiaramente nell'ambito dei vari stretti delle isole a nord del Canada.... il Canada ha tutti i diritti di considerarle acque territoriali... o no?

Se non ricordo male, il problema sono proprio le isole. Infatti non tutte rientrano nel limite delle acque territoriali canadesi (12 miglia), ma solo una parte di esse, per cui gli Stati Uniti sostengono la non possibilità da parte del Governo di Ottawa di dichiarare l'intero arcipelago, acque territoriali, precludendo così alle navi il transito in acque internazionali. Il Canada si fa forza di questa sua posizione, in quanto una vecchia sentenza della Corte di Giustizia Internazionale, dichiara che un insieme di isole, sono parte integrante di un territorio, allargando quindi di fatto il limite delle acque territoriali, ben oltre le 12 miglia.
Gli Stati Uniti d'altronde, supportati da gran parte delle comunità internazionali, rifiutano tale interpretazione, dichiarandone oltretutto la sua pericolosità, se rapportata ad altri possibili passaggi internazionali mondiali, aventi le caratteristiche del passaggio Nord - Ovest, che innescherebbe un pericoloso precedente. Dimenticavo poi, che la presunta territorialità delle acque dello stretto, è stata violata tante altre volte con il transito dei sottomarini nucleari.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Rodolfo ha detto:
Se non ricordo male, il problema sono proprio le isole. Infatti non tutte rientrano nel limite delle acque territoriali canadesi (12 miglia), ma solo una parte di esse, per cui gli Stati Uniti sostengono la non possibilità da parte del Governo di Ottawa di dichiarare l'intero arcipelago, acque territoriali, precludendo così alle navi il transito in acque internazionali. Il Canada si fa forza di questa sua posizione, in quanto una vecchia sentenza della Corte di Giustizia Internazionale, dichiara che un insieme di isole, sono parte integrante di un territorio, allargando quindi di fatto il limite delle acque territoriali, ben oltre le 12 miglia.
Gli Stati Uniti d'altronde, supportati da gran parte delle comunità internazionali, rifiutano tale interpretazione, dichiarandone oltretutto la sua pericolosità, se rapportata ad altri possibili passaggi internazionali mondiali, aventi le caratteristiche del passaggio Nord - Ovest, che innescherebbe un pericoloso precedente. Dimenticavo poi, che la presunta territorialità delle acque dello stretto, è stata violata tante altre volte con il transito dei sottomarini nucleari.

Sempre più preciso....grazie!

Sostanzialmente, come al solito...fino a che non frega a nessuno si può fare quello che si vuole rimandando sempre le decisioni ...appena c'è la possibilità di un interesse economico....tutti si svegliano :evil:
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Da quanto ne so io la lussuosa Hanseatic della Hapag Lloyd da diversi anni compie, e tenta di compiere, la rotta del Passaggio a Nord Ovest.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Italian Cruiser ha detto:
Da quanto ne so io la lussuosa Hanseatic della Hapag Lloyd da diversi anni compie, e tenta di compiere, la rotta del Passaggio a Nord Ovest.

Non lo so. Se lo dici è senz'altro così: magari ci sarà qualche accordo col governo canadese? Io conoscevo questo annoso problema tra Stati Uniti e Canada sull'utilizzo del passaggio Nord - Ovest, peraltro ritornato alla ribalta proprio con le previsioni dell'Istituto Internazionale di Climatologia, del sempre maggior riscaldamento del pianeta, con conseguente possibilità di transito attraverso mari un tempo non percorribili dai comuni mezzi navali.
Tra l'altro dietro questa contesa, si nasconde il futuro sfruttamento di ricchissimi giacimenti di gas naturale e petrolio. Non vorrei sbagliare, ma mi sembra di aver letto da qualche parte, che il governo di Ottawa ha rinforzato, o ha intenzione di farlo tra breve, l'apparato militare, navi ed aerei, per il controllo della zona in discussione.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Rodolfo ha detto:
Italian Cruiser ha detto:
Da quanto ne so io la lussuosa Hanseatic della Hapag Lloyd da diversi anni compie, e tenta di compiere, la rotta del Passaggio a Nord Ovest.


Tra l'altro dietro questa contesa, si nasconde il futuro sfruttamento di ricchissimi giacimenti di gas naturale e petrolio. Non vorrei sbagliare, ma mi sembra di aver letto da qualche parte, che il governo di Ottawa ha rinforzato, o ha intenzione di farlo tra breve, l'apparato militare, navi ed aerei, per il controllo della zona in discussione.

Grazie Italian Cruiser....!!!

Per quanto riguarda il discorso militare, i Canadesi hanno dichiarato che sarà proprio una base militare permanente il primo atto che faranno.

Comunque, pur con le dovute differenze, mi pare sia una specie di "deja vue" storico di quello che successe proprio 100 anni fa fra Cile e Argentina sul possesso dello Stretto di Magellano...

Sostanzialmente Ushuaia nacque proprio con l'intento di creare un avanposto "fisso" da sbattere sul piatto della bilancia sui futuri accordi internazionali che riguardavano la zona... che all'epoca non interessava a nessuno...
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

voglio la crociera al polo!!! MI CI FIONDEREI SUBITO
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

persistenzaretiniKa ha detto:
voglio la crociera al polo!!! MI CI FIONDEREI SUBITO

Il giorno che organizzeranno Crociere al Polo.... temo ci saranno ben altri problemi per tutti :(
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

di che genere scusami?
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

persistenzaretiniKa ha detto:
di che genere scusami?

Se intendi il Polo (geografico) è prennemente ghiacciato anche d'estate.... se non lo fosse significherebbe che il riscaldamento globale sarebbe in fase così avanzata da aver sciolto del tutto le calotte polari e avremmo i mari del mondo qualche decina di metri più alti.... con tutto quello che questo comporterebbe sulle fasce costiere della terra...
:shock:

Già il fatto che si possa ipotizzare la crociera sul Passaggio a Nord Ovest, riflettendoci razionalmente, è un gravissimo campanello d'allarme per la salute del pianeta... :(
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Francamente non credo che (fortunatamente) il Passaggio a Nord Ovest possa diventare in futuro una destinazione crocieristica di massa. Rimarrà sempre un'area estremamente di nicchia servita da pochissime navi tecnologicamente molto avanzate e con equipaggi espertissimi per poter compiere il passaggio.

Detto questo ecco alcune notizie tratte dalla Guida Berlitz ed. 2005.

Lista delle navi che, con passeggeri a bordo, hanno compiuto con successo il Passaggio a Nord Ovest.

1984 Lindbad Explorer.
1985 World Discoverer.
1988 Society Explorer.
1992 Frontier Spirit.
1994, 1995 e 1998 Kapitan Khlebnikov.
1995, 1997 e 1998 Hanseatic.

Il comandante con il record assoluto di Passaggi a Nord Ovest è Heinz Aye.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Italian Cruiser ha detto:
Francamente non credo che (fortunatamente) il Passaggio a Nord Ovest possa diventare in futuro una destinazione crocieristica di massa. Rimarrà sempre un'area estremamente di nicchia servita da pochissime navi tecnologicamente molto avanzate e con equipaggi espertissimi per poter compiere il passaggio.

Detto questo ecco alcune notizie tratte dalla Guida Berlitz ed. 2005.

Lista delle navi che, con passeggeri a bordo, hanno compiuto con successo il Passaggio a Nord Ovest.

1984 Lindbad Explorer.
1985 World Discoverer.
1988 Society Explorer.
1992 Frontier Spirit.
1994, 1995 e 1998 Kapitan Khlebnikov.
1995, 1997 e 1998 Hanseatic.

Il comandante con il record assoluto di Passaggi a Nord Ovest è Heinz Aye.

Grazie, ovviamente non sarà mai "di massa" (e come ce la mandi la Serena lì? :roll: )

Però credo che diventera una piccola nicchia simile (speculare :-) ) a quella delle crociere in Antartide...

Domanda per gli esperti navigatori.... supponendo la mancanza di ghiacci, visivamente non mi pare ci siano stretti o passaggi particolarmente pericolosi....

http://maps.google.it/maps?ie=UTF8&ll=7 ... 1&z=4&om=1

Cos'ha di difficile questa rotta?

Bassi fondali?
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Dr. Pianale ha detto:
http://maps.google.it/maps?ie=UTF8&ll=7 ... 1&z=4&om=1[/url]

Cos'ha di difficile questa rotta?

Bassi fondali?[/quote:3864c]

Grazie innanzitutto a Paolo per l'elenco delle navi con passeggeri che sono transitate; sinceramente non lo sapevo (ma che tipo di navi sono? Attrezzate per la navigazione in acque polari?). Poi, per quanto riguarda la pericolosità di questo passaggio, la prima cosa che mi viene in mente è l'impreciso funzionamento della strumentazione più ci si avvicina a latitudini estreme; gps, bussole magnetiche e girobussole sono scarsamente affidabili se non inutilizzabili. Per i problemi di fondali bisognerebbe consultare qualche carta elettronica o nautica dell'Ammiragliato Inglese, famose per la loro precisione, ma non penso ci dovessero essere grossi problemi, visto che sono passate altre navi, petroliere comprese. Un'altra cosa che mi viene in mente sono, in certe condizioni, le possibili formazioni di ghiacci alla deriva, sospinte da venti improvvisi, che potrebbero creare qualche problema alle strutture di una nave (soprattutto eliche e timoni).
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Sono navi di diverso tipo. Alcune sono unità da crociera "expedition", tipo la lussuosa Hanseatic. Altre, come la Kapitan Khlebnikov, sono navi rompighiaccio.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Ghiaccio addio, via libera per il Passaggio a nord-ovest

Due anni fa il New York Times titolò in prima pagina: «Ecco le foto-choc che provano come i ghiacci del Polo Nord stanno sparendo». Qualche giorno dopo il quotidiano fu costretto a chiedere scusa ai lettori: «Quelle immagini erano una bufala». L’episodio dimostra che sulla calotta artica si rischiano clamorosi scivoloni. E la cosa vale anche per la notizia che ieri ha «scaldato» i climatologi di mezzo mondo: «L’artico si scioglie, navigabile lo storico passaggio a nord-ovest».

Il professor Leif Toudal Pedersen dell’Agenzia spaziale europea è categorico: «Un calo del 25%, pari a un milione di chilometri quadrati in un solo anno, ha aperto la rotta più diretta tra Pacifico e l’Atlantico attraverso le acque canadesi»; le foto satellitari sui principali siti web scientifici mostrano le acque - solitamente bloccate dai ghiacci - ora completamente sgombre. L’area coperta dai ghiacci si sarebbe ridotta a appena tre milioni di chilometri quadrati, un milione in meno rispetto ai precedenti minimi registrati nel 2005 e il 2006. Dati che lasciano scettico il professor Renato Angelo Ricci, presidente onorario della Società Italiana di Fisica e fondatore dell’associazione Galileo 2001: «Un calo di un milione di chilometri in un solo anno mi sembra inverosimile. In linea generale posso dire che se è plausibile che i ghiacci artici si stiano sciogliendo, è certo che quelli antartici sono in espansione. Di quest’ultimo fenomeno, però, non si parla perché i mezzi di informazione, in tema di ambiente, amano cavalcare solo le teorie catastrofiste. Inoltre le oscillazioni climatiche terrestri non hanno origini antropiche (riconducibili cioè alle attività umane ndr) ma rispondono principalmente a cause di origine naturale».

Gli esperti dell’Agenzia spaziale europea registrano l’evento, ma si muovono con cautela: «Il ghiaccio del mare artico cresce ogni inverno polare e si riduce ogni estate. Ma è dal 1978 che il satellite non registra un simile ridimensionamento. E in modo così veloce. Non è quindi un fenomeno nuovo, ma non si è mai verificato in maniera tanto evidente».
Sta di fatto che lo scioglimento (vero o presunto) dei ghiacci polari ha tolto l’aurea del mito al «passaggio a nord-ovest» attribuendogli una meno romantica connotazione di fruibilità commerciale: la rotta navale che collega l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico attraverso l’arcipelago artico del Canada potrebbe infatti far risparmiare infatti 4.000 chilometri alle navi che che attualmente sono costrette a usare il Canale di Panama.

Il desiderio di trovare questa via alternativa motivò gran parte dell’esplorazione europea di entrambe le coste del Nord America. Solo nel 1906 l’esploratore norvegese Roald Amundsen riuscì completare il viaggio in tre anni: allora dovette affrontare un mare di ghiaccio; oggi, forse, la sua traversata troverebbe qualche iceberg in meno.

di Nino Materi - domenica 16 settembre 2007, Il Giornale

Il medesimo fatto, il parziale scioglimento dei ghiacci alle latitudini del Passaggio Nord Ovest, visto in maniera diversa da esponenti del mondo scientifico.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Rodolfo ha detto:
Ghiaccio addio, via libera per il Passaggio a nord-ovest


Il medesimo fatto, il parziale scioglimento dei ghiacci alle latitudini del Passaggio Nord Ovest, visto in maniera diversa da esponenti del mondo scientifico.

L'articolo è un pò contraddittorio... non si capisce se il passaggio è veramente libero quanto dicono o è "inverosimile" che ci sia stato un tale scioglimento dei ghiacci :?:
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Dr. Pianale ha detto:
Rodolfo ha detto:
Ghiaccio addio, via libera per il Passaggio a nord-ovest


Il medesimo fatto, il parziale scioglimento dei ghiacci alle latitudini del Passaggio Nord Ovest, visto in maniera diversa da esponenti del mondo scientifico.

L'articolo è un pò contraddittorio... non si capisce se il passaggio è veramente libero quanto dicono o è "inverosimile" che ci sia stato un tale scioglimento dei ghiacci :?:

Non per fare polemiche ma a me dà l'idea del solito articolo che prevede catastrofi imminenti per l'ambiente.
 
Re: Passaggio a Nord-Ovest: futura rotta crocieristica?

Per la navigazione in acque polari non sono richiesta particolari attrezzature. Il Gps e' uno strumento che mantiene precisione di funzionamento e affidabilità a qualsiasi latitudine, le girobussole hanno particolari correttori che permettono il funzionamento anche a latitudini elevate. I fondali penso che siano tra i piu' conosciuti al mondo visto l'importanza che hanno avuto quelle zone specialmente durante la guerra fredda e penso che esistano cartografie molto dettagliate, specialmente quelle' dell'istituto idrografico americano. L'unico pericolo potrebbe essere dovuto a ghiacci alla deriva nei canali aperti tra i ghiacci, pericolosi come dice Rodolfo per eliche e timoni.
 
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