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Per i fumatori: non salite a bordo senza sigarette!

  • Autore discussione Autore discussione sab
  • Data d'inizio Data d'inizio
ciao parto 1 settembre con msc fantasia grecia e croazia ho già fatto 3 crociere e ho sempre comprato le sigarette a bordo l'ultima crociera agosto 2013 volevo sapere se in un anno le cose sono cambiate grazie
 
ciao ho letto che fai Grecia e Croazia come me volevo sapere se hai già fatto la crociera e se hai trovato le sigarette a bordo per regolarmi grazie
 
Nelle mie quattro crociere con Costa abbiamo sempre trovato le stecche in vendita nei negozi a bordo, a prezzi comunque inferiori.
La scorsa settimana su Costa Mediterranea (Grecia) abbiamo pagato la stecca 26 euro al posto di 50 (promozione valida sull'acquisto di tre stecche)
 
ok grazie per l'informazione io parto con MSC spero sia la stessa cosa

Non è la compagnia di crociera il problema ma i porti dove la nave attraccherà. Le sigarette le trovi nel caso che almeno uno dei tuoi scali non faccia parte dell'UE. Se i tuoi scali fanno tutti parte dell'UE non le troverai nè nella nave e neanche nei porti.
 
Non è la compagnia di crociera il problema ma i porti dove la nave attraccherà. Le sigarette le trovi nel caso che almeno uno dei tuoi scali non faccia parte dell'UE. Se i tuoi scali fanno tutti parte dell'UE non le troverai nè nella nave e neanche nei porti.

Basta andare da un tabaccaio (o similare) in qualsiasi scalo per comprare delle sigarette!!!!!! :rolleyes:
 
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Non è la compagnia di crociera il problema ma i porti dove la nave attraccherà. Le sigarette le trovi nel caso che almeno uno dei tuoi scali non faccia parte dell'UE. Se i tuoi scali fanno tutti parte dell'UE non le troverai nè nella nave e neanche nei porti.


Voi no, io..... :p:p
 
Non è la compagnia di crociera il problema ma i porti dove la nave attraccherà. Le sigarette le trovi nel caso che almeno uno dei tuoi scali non faccia parte dell'UE. Se i tuoi scali fanno tutti parte dell'UE non le troverai nè nella nave e neanche nei porti.

Scusa Sab, io credevo che la nave appena uscita dai porti e raggiunta la distanza tale da considerarsi in acque internazionali possa vendere a bordo ciò che vuole.
Io nel 2011 ho fatto una crociera Grecia e Croazia (entrambi UE) e ricordo bene di aver comprato le sigarette a bordo.
I negozi a bordo infatti restano poi chiusi quando la nave è ferma in porto. Almeno cosi è capitato nelle mie esperienze.
 
Voi no, io..... :p:p

Se la nave parte dall'Ue e non tocca mai porti extra Ue per tutto l'itinerario, il Duty Free a bordo resterà chiuso per tutta la crociera !!


Non lo possono proprio aprire, nemmeno se uno si presenta all'ufficio reclami sventagliando passaporti extracomunitari assortiti, siano svizzeri o russi o etc..

Lo stesso vale per acquistare ai dutyfree dei vari porti di attracco: arrivando in Grecia, Croazia, Spagna, usw.. al duty spesso c'è appesa la lista del giorno delle navi che possono comperare : e per acquistare devi presentare il pass della nave su cui sei imbarcato per far verificare alla cassiera.

Se hai il boardpass di una nave che resta sempre in Ue non ti vendono nulla, puoi mostrargli anche il passaporto delle isole Cayman e dire che sei un marziano.

Notare che se sei su una nave che tocca almeno un porto non Ue, tipo Cattaro ( Montenegro ) o la Turchia, oltre ad avere aperto il duty a bordo, per tutta la crociera non avrai aggiunta l'IVa ( 10 o 21 % ) su bibite e acquisti, iva ( quella in vigore nel porto di Partenza ) che ti sarà invece messa su tutto se la nave resta sempre nell'Ue .

Ora che la Croazia è nell'Ue moltissimi itinerari sono divenuti interni, scomettiamo che si moltiplicheranno le fermate delle navi a Cattaro ( Montenegro ) e in Turchia ?? Già sono molte le navi che si fermano in posti seminutili come le isole Guernesey o Gibilterra solo per fare uno scalo extra Ue.

Aggiungo che un'opportunità in questo senso avrebbe il porto di Trieste, che dispone di vari km. di zona extraterritoriale internazionale.

Ai sensi del Trattato di Parigi (1947), il porto franco di Trieste è riconosciuto godere della extraterritorialità: dal 1947 vi si accede passando una dogana, appunto in quanto zona "internazionale".

Ora le navi da crociera attraccano in pieno centro, ovvero in zona che dal 1954 è sotto amministrazione fiduciaria italiana e quindi nell'Ue, ma organizzando le potrebbero far attraccare un chilometro più a nord o più a sud, dove ci sono le ampie zone a regime internazionale, intoccabili come fissato dal trattato di pace del 1947, che fu firmato tra 21 nazioni del mondo (oltre le europee, Russia e Stati Uniti, India, Sudafrica, Argentina, Nuova Zelanda, etc.

Sono zone ampie diversi kmq. che in base al trattato debbono per sempre restare extraterritoriali ed extradoganali (sia all'Italia che quindi all'Ue), sono delimitate e recintate e per entrare ci sono i varchi doganali, con tanto di finanza italiana a controllare i documenti per oltrepassare, in quanto entrandovi si esce dall'Italia.

Dall'altro lato è vera e propria terra di nessuno ,la titolarità sarebbe congiuntamente delle 21 nazioni, ovvero di nessuno, nella pratica.

Dentro fra uffici e banchine ora purtroppo semideserte c'è già un negozio dutyfree, logicamente utile solo a chi arriva e lascia la zona in barca, se uno comprasse qualcosa e tornasse fuori a piedi o in auto deve ripassare la dogana italiana e pagare quanto ha risparmiato in tasse.

La Zona Franca è divisa in Porto (Punto)Franco Vecchio a nord della città ed il successivo Porto (Punto) Franco Nuovo a sud della città : in base alle leggi internazionali particolari che la regolano non è soggetta a quelle che vincolano altri porti con zona franca quali Livorno, La Spezia, Genova ecc., che restano invece comunque territorio italiano. Ad esempio se la Ue volesse un giorno far abolire le zone franche a Livorno o Genova potrebbe farlo, a Trieste no, perchè non è sotto sua sovranità italiana

Il perchè stà nel fatto che essendo una "zona franca" non è definita come appartenente alla Stato Italiano bensi all'interno di esso esiste il libero scambio di merci provenienti da tutte le parti del Mondo. Il traffico maggiore è stato rappresentato sempre dai coloniali alla quale appartiene il Caffè.
Le merci sono solo in transito e se provenienti e dirette in altre nazioni non risulteranno mai transitate per l'italia.
Le merci all'interno di questa zona possono venire anche manipolate ovvero essere modificate subendo delle lavorazioni e/o aggiunte. Solo se l'aggiunta proviene dall'Italia, sarà emesso un documento denominato d'esportazione con destinazione la Zona Franca. L'oggetto estero alla quale si è aggiunto quanto creato in Italia, proseguirà il suo viaggio verso la destinazione finale mantenendo l'origine primaria.
Per le merci invece che dovranno essere introdotte nel mercato italiano, verrà emesso un documento d'importazione e le aliquote (tasse) previste saranno versate nel momento che le stesse varcheranno l'uscita dalla Zona Franca.


Si erano installate alcune piccole attività di produzione, che però nella pratica son state malcondotte, non hanno portato grossi vantaggi e infine sono state chiuse. Ultimamente dicono si installerà la Philip Morris a fare sigarette, figuriamoci.
Si era pensato anche ad allestire i magazzini a stoccaggio di merci da paesi come Cina o India o Brasile.

Alla fine gli unici a beneficiare veramente del regime extraterritoriale sono i depositi e la lavorazione di caffè ( non a caso Trieste seppure marginale geograficamente è il primo porto per il caffè in Europa )

Ma una nave da crociera che attraccasse in questa zona del porto a tutti gli effetti toccherebbe uno scalo extra Ue, con i vantaggi sopraelencati per tutto l'itinerario e i passeggeri potrebbero comunque vistare la città o fare escursioni, basta uscire per uno dei varchi doganali e sei in piena città.
 
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Se la nave parte dall'Ue e non tocca mai porti extra Ue per tutto l'itinerario, il Duty Free a bordo resterà chiuso per tutta la crociera !!


Non lo possono proprio aprire, nemmeno se uno si presenta all'ufficio reclami sventagliando passaporti extracomunitari assortiti, siano svizzeri o russi o etc..

Lo stesso vale per acquistare ai dutyfree dei vari porti di attracco: arrivando in Grecia, Croazia, Spagna, usw.. al duty spesso c'è appesa la lista delle navi che in quel giorno possono comperare e per acquistare al duty devi presentare il pass della nave su cui sei imbarcato per far verificare alla cassiera se puoi.

Se hai il pass di una nave che resta sempre in Ue ) non ti vendono nulla, puoi mostrargli anche il passaporto delle isole Cayman e dire che sei un marziano.

Notare che se sei su una nave che tocca almeno un porto non Ue, tipo Cattaro ( Montenegro ) o la Turchia, oltre ad avere aperto il duty a bordo per tutta la crociera, non avrai aggiunta l'IVa ( 10 o 21 % ) su bibite e acquisti, che ti sarà invece messa su tutto se la nave resta sempre nell'Ue .

Ora che la Croazia è nell'Ue moltissimi itinerari sono divenuti interni, scomettiamo che si moltiplicheranno le fermate delle navi a Cattaro ( Montenegro ) e in Turchia ?? Già sono molte le navi che si fermano in posti seminutili come le isole Guernesey o Gibilterra solo per fare uno scalo extra Ue.

Aggiungo che un'opportunità in questo senso avrebbe il porto di Trieste, che dispone di vari km. di zona extraterritoriale internazionale.

Ora le navi da crociera attraccano in pieno centro, ovvero in zona che dal 1954 è sotto amministrazione fiduciaria italiana e quindi nell'Ue, ma organizzando le potrebbero far attraccare un chilometro più a nord o più a sud, dove ci sono ampie zone a regime internazionale, rimaste come fissato dal trattato di pace del 1947 firmato a Parigi tra 21 nazioni.

Sono zone ampie diversi kmq. che in base al trattato sono extraterritoriali ed extradoganali sia all'Italia che all'Ue, sono recintate e per entrare ci sono i varchi doganali con tanto di finanza italiana a controllare i documenti per oltrepassare.

Dentro fra uffici e banchine ora purtroppo semideserte c'è già un negozio dutyfree, logicamente utile solo a chi arriva e lascia la zona in barca, se uno comprasse qualcosa e tornasse fuori a piedi o in auto deve ripassare la dogana italiana e pagare quanto ha risparmiato in tasse.
Ma una nave da crociera che attraccasse in questa zona del porto toccherebbe uno scalo extra Ue, con i vantaggi sopraelencati per tutto l'itinerario e i passeggeri potrebbero comunque vistare la città o fare escursioni, basta uscire per uno dei varchi doganali e sei in città.

Come funzioni per i marziani non lo so, ma a parte che si parlava anche di duty free nei porti (e a quelli mi riferivo) c'è un piccolo particolare che evidentemente ti è sfuggito... io come extra-comunitario ho il diritto di pagare solo l'Iva per l'importazione di merci in Svizzera.

Questo piccolo particolare mi permette di recuperare il 14% di differenza tra la vostra IVA e la nostra...... senza dimenticare le differenze sul costo; restando sul fumo, una stecca di sigarette costa mediamente 50€, mentre da noi passa i 70€.

Per cui, come Svizzero, nei duty free acquisto e ... recupero
 
Come funzioni per i marziani non lo so, ma a parte che si parlava anche di duty free nei porti (e a quelli mi riferivo) c'è un piccolo particolare che evidentemente ti è sfuggito... io come extra-comunitario ho il diritto di pagare solo l'Iva per l'importazione di merci in Svizzera.

Questo piccolo particolare mi permette di recuperare il 14% di differenza tra la vostra IVA e la nostra...... senza dimenticare le differenze sul costo; restando sul fumo, una stecca di sigarette costa mediamente 50€, mentre da noi passa i 70€.

Per cui, come Svizzero, nei duty free acquisto e ... recupero

:confused:

Eppure non è difficile : 1 ) Se sei imbarcato su una nave il cui itinerario non esce mai dall'Ue, nei vari duty free degli scali che fai, puoi parlare in Schwyzertutsch, presentare passaporto svizzero e sventolare bandierine di tutti i cantoni che appena ti chiedono la boardpass della tua nave e la fai vedere , :( non ti lasciano comprare neanche uno spillo. a quel punto difficile recuperare il 14% visto che non ti vendono nulla .


2) Se invece la nave uscirà o è uscita dall'Ue per almeno 1 scalo, ad ogni porto anche comunitario che abbia il dutyfree, anche in quelli italiani, mostrando la boardpass della tua nave puoi comprare tutto quel che vuoi :p ( ma posso farlo egualmente bene anch'io che sono di cittadinanza europea :p, senza alcun problema), ovviamente per nessuno non c'è possibilità di recuperare ulteriormente, visto che la vendita al duty è esentasse.... per cui non c'è proprio alcuna tassa da recuperare, per nessuno....

Per le sigarette quindi, se la tua crociera resta nell'Ue, io vado prima nella vicina Slovenia, a 5 minuti da qui ho stecche a 30 euro, diesel a 1,35, tutto scritto anche in italiano ( nei comuni della costa è tuttora lingua ufficiale ) e si può mangiare , molto bene dal primo al dolce con 8 o 10 euro bevanda e coperto inclusi, cosa che ho visto è assai difficile da trovare in Svizzera. Come vedi ogni posto ha i suoi vantaggi.....:D

Per importare merci in Svizzera con restituzione di parte dell'Iva comunque certo non serve andare in crociera, io andrei piuttosto vicino al confine tipo Como o Luino, se qualcosa non vai puoi tornare a protestare. Certo ogni singola ricevuta fiscale deve raggiungere un certo importo minimo sui 100 euro ciascuna, non puoi presentarti in dogana con tanti scontrini da pochi euro delle cartoline e dei caffè al bar ;) Noi comunitari possiamo andare ad Andorra o a Livigno.
 
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:confused:

Eppure non è difficile : 1 ) Se sei imbarcato su una nave il cui itinerario non esce mai dall'Ue, nei vari duty free degli scali che fai, puoi parlare in Schwyzerdtusch, presentare passaporto svizzero e sventolare bandierine di tutti i cantoni che appena ti chiedono la boardpass della tua nave e la fai vedere , :( non ti lasciano comprare neanche uno spillo. a quel punto difficile recuperare il 14% visto che non ti vendono nulla .


2) Se invece la nave uscirà o è uscita dall'Ue per almeno 1 scalo, ad ogni porto anche comunitario che abbia il dutyfree, anche in quelli italiani, mostrando la boardpass della tua nave puoi comprare tutto quel che vuoi :p ( ma posso farlo egualmente bene anch'io che sono di cittadinanza europea :p, senza alcun problema), ovviamente per nessuno non c'è possibilità di recuperare ulteriormente, visto che la vendita al duty è esentasse.... per cui non c'è proprio alcuna tassa da recuperare, per nessuno....

Per le sigarette quindi, se la tua crociera resta nell'Ue, io vado prima nella vicina Slovenia, a 5 minuti da qui ho stecche a 30 euro, diesel a 1,35, tutto scritto anche in italiano ( nei comuni della costa è tuttora lingua ufficiale ) e si può mangiare , molto bene dal primo al dolce con 8 o 10 euro, cosa che ho visto è assai difficile da trovare in Svizzera. Come vedi ogni posto ha i suoi vantaggi.....:D

Per importare merci in Svizzera con restituzione di parte dell'Iva comunque certo non serve andare in crociera, io andrei piuttosto vicino al confine tipo Como o Luino, se qualcosa non vai puoi tornare a protestare. Certo ogni singola ricevuta fiscale deve raggiungere un certo importo minimo sui 100 euro ciascuna, non puoi presentarti in dogana con tanti scontrini da pochi euro delle cartoline e dei caffè al bar ;)

Posso solo dirti che hai ragione, è tanto poco difficile che l'ho già fatto. Ma se è come scrivi tu, non mi resta che sperare che le cassiere continuino ad essere meno informate di te :rolleyes:

Riguardo agli ultimi due paragrafi, non mi pareva di voler fare un confronto su dove si spende meno, che c'entra?

Così come non capisco cosa c'entri il discorso dell'importo minimo... anche perchè in Italia è quasi impossibile ricevere uno scontrino che riporti il prezzo giusto di un caffè :p:D
 
Posso solo dirti che hai ragione, è tanto poco difficile che l'ho già fatto. Ma se è come scrivi tu, non mi resta che sperare che le cassiere continuino ad essere meno informate di te :rolleyes:
D




Pur di vendere è certamente possibile venga chiuso un occhio da parte della cassiera, ma la cosa è irregolare.
Del resto c'è chi stampa soldi falsi , ma non mi sento di consigliarlo come metodo per risparmiare.
Se si ripete in futuro speriamo invece non intervenga un controllo e sia coinvolto pure tu nell'infrazione commessa.

Comunque non ci scrivi quando avvennero gli acquisti, e tutto questo macchinoso meccanismo, la Ue lo ha messo in opera da poco più di un anno....... prima si comprava di tutto di più senza problemi.

Riguardo agli ultimi due paragrafi, non mi pareva di voler fare un confronto su dove si spende meno, che c'entra?

Se uno mi scrive che la stecca da una parte costa 70 euro e che dall'altra parte costa 50 euro, io interpreto che voglia fare confronti su dove si spende meno, quindi lo avviso che in Slovenia la stecca costa 30 euro in qualsiasi tabaccaio.

come non capisco cosa c'entri il discorso dell'importo minimo... anche perchè in Italia è quasi impossibile ricevere uno scontrino che riporti il prezzo giusto di un caffè :p:D

Siccome sembrava da come scrivi che tu sei il Gastone Fortunato della situazione, che ovunque vai poi ti restituiscono indietro il 14 % di Iva, sottolineavo che non è poi così semplice e immediato, c'è un importo minimo che deve avere ogni singola fattura perchè la dogana apra la procedura di rimborso iva ed è di un centinaio di euro. qundi va bene se acquisti un articolo di un certo valore ma non per qualsiasi acquisto o spesa.
Quindi anche se in Italia ti dessero lo scontrino col prezzo giusto del caffè non è che lo mostri in dogana e ti danno 14 centesimi.
 
Pur di vendere è certamente possibile venga chiuso un occhio da parte della cassiera, ma la cosa è irregolare.
Del resto c'è chi stampa soldi falsi , ma non mi sento di consigliarlo come metodo per risparmiare.
Se si ripete in futuro speriamo invece non intervenga un controllo e sia coinvolto pure tu nell'infrazione commessa.

Comunque non ci scrivi quando avvennero gli acquisti, e tutto questo macchinoso meccanismo, la Ue lo ha messo in opera da poco più di un anno....... prima si comprava di tutto di più senza problemi.



Se uno mi scrive che la stecca da una parte costa 70 euro e che dall'altra parte costa 50 euro, io interpreto che voglia fare confronti su dove si spende meno, quindi lo avviso che in Slovenia la stecca costa 30 euro in qualsiasi tabaccaio.



Siccome sembrava da come scrivi che tu sei il Gastone Fortunato della situazione, che ovunque vai poi ti restituiscono indietro il 14 % di Iva, sottolineavo che non è poi così semplice e immediato, c'è un importo minimo che deve avere ogni singola fattura perchè la dogana apra la procedura di rimborso iva ed è di un centinaio di euro. qundi va bene se acquisti un articolo di un certo valore ma non per qualsiasi acquisto o spesa.
Quindi anche se in Italia ti dessero lo scontrino col prezzo giusto del caffè non è che lo mostri in dogana e ti danno 14 centesimi.


Guarda, stai assolutamente travisando sin dall'inizio, quanto scrivo, e me ne dispiace.

Chi ha avuto più tempo di te per leggermi sa che non mi atteggio a nulla, men che meno a "Svizzero superiore".....

Comunque, visto che pare non ti fidi di quanto scrivo: acquisti fatti in duty free a giugno 2012 e novembre 2012 in paesi UE; tralascio quelli antecedenti

Sperando che tanto ti basti, un saluto
 
Mi scuso per l'errore. Grazie per le precisazioni Bebeabord, ma quindi mi confermi che il discorso "acque internazionali" non è valido?

Purtroppo no.


A parte quindi le sviste delle cassiere di cui ha beneficiato Bruno, penso si può chiudere il thread ribadendo che non da oggi ma a far data dal 1° luglio 1999, è stata ridotta la portata dei benefici previsti dall'art. 128 del D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (Testo Unico delle leggi in materia doganale, T.U.L.D.) alla sola ipotesi di vendita a passeggeri di viaggi diretti verso Paesi extra-comunitari.

L'escamotage di far apparire la crociera come extra Ue anche quando solo un porto in tutta la crociera è effettivamente extracomunitario, almeno finora è comunemente accettato e confermato recentemente da una sentenza della corte europea di giustizia che ha rigettato il ricorso dell ufficio fedrale tedesco delle imposte contro una negoziante di bordo colpevole secondo loro di non aver applicato l'iva sulle vendite per tutto il viaggio e non solo durante quella sosta. La Corte ha dato ragione alla negoziante che sosteneva che avendo la crociera uno scalo fuori Ue , per tutto il viaggio lei poteva vendere esentasse. E' così è stato.

Solo da poco la norma ha iniziato a venire strettamente applicata a bordo delle navi, prima hanno iniziato quelle partenti dalla Spagna poi l' Italia, la Francia invece ha ancora problemi di applicazione e d ha ricevuto pochi giorni fa una procedura di infrazione.
L' applicazione dell'Iva ( fino oltre al 20%) su ogni bibita o drink al bar delle navi purtroppo può risultare pesante, per cui sicuramente man mano che le persone si renderanno conto che i 10 euro del drink segnati sulla lista del bar, diventano 11,5 colla mancia obbligatoria e infine 14 coll'aggiunta di Iva ( viene applicata sul prezzo + sulla mancia !! ), fioccheranno le richieste che la nave faccia scali extra Ue.
 
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