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Prime proposte in sondaggio

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Ecco che arrivano i primi sondaggi con itinerari solo in Italia.
Mi scuso per la scarsissima qualita’ dell’immagine.

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Ultima modifica:
Appena compilato .... per quanto mi riguarda non mi convincono per niente ...... ma forse è giusto che ci provino !
 
Diciamo che potevano prevedere qualche scalo piu’ interessante e particolare. Ma presumendo che sia Smeralda la nave, probabilmente i porti sono obbligati.
Detto questo, non penso proprio che si possa partire ad agosto, qualunque siano le precauzioni adottate.
 
Compilato. Anche se ritengo poco probabile la crociera nel mese di agosto, l'itinerario migliore per me è quello che prevede l'overnight a Palermo.
 
Per me il terzo, con aggiunta della sosta a Napoli o cagliari

Envoyé de mon FIG-LX1 en utilisant Tapatalk
 
I prezzi credo possano dare un’indicazione del futuro.
Con Smeralda, quindi nave nuovissima, appetibile, ad agosto i prezzi per sistemazione balcone All Inclusive era di circa 1500 Euro a testa per 8gg, quindi circa 187 euro al giorno; la nuova proposta, non conosco la nave ma potrebbe essere, se partiranno ( cosa quasi impossibile, a mio parere ), sempre Smeralda, avrebbe un costo di circa 213 Euro al giorno, quindi un 14% in piu’.
 
Essepi un rincaro del 14% ci può stare essendo il periodo di agosto, ma hai chiesto quanti passeggeri imbarcheranno? Grazie.
 
Non ho ricevuto il questionario ma boccio sia le tratte che i prezzi.
Proporrei questo itinerario, magari con una Luminosa/Deliziosa con poco meno della metà della capienza: Venezia - Messina - Taranto - Brindisi - Ancona - Venezia.

Trovo assurdi quei prezzi, considerando sia la brevità della crociera che il fatto di usufruire di minor attrazioni/servizi.
Nel caso specifico di Smeralda, pensiamo alle piscine già piccole così (figuriamoci rispettando il distanziamento sociale), pensiamo al teatro o al Colosseo.
Non spenderei mai quei soldi con questa situazione, non riuscirei a godere pienamente della nave.
 
Non credo che si realizzeranno.Anche se fosse e se qualcuno fosse interessato , e dovrebbero essere solo italiani a prenotare vista la poco certezza di spostamenti tra nazioni, penso che convenga aspettare inevitabili last minute per occupare tutti i posti disponibili.Comune 250 euro al giorno ,almeno a me sembra così,e' troppo caro.Buona la possibilita' di cancellazione gratuita 48h prima della partenza; ma ridanno i soldi o si deve spostare la parenza entro un anno?Speriamo si possa riprendere veramente al più presto.
 
Essepi ho letto il confronto,ma quelli che chiedevo questo aumento è perché imbarcano meno passeggeri?

Teoricamente dovrebbero, gia' per il fatto che vendono solo le balcone ecredo le suites ( ma sono pochissime ), quindi saremmo credo a 2/3 della capacita'.
Poi il fafto che vendano solo cabine AI potrebbe permettere di minimizzare il guadagno e ridurre ancor piu' il numero di pax a bordo. Dal lunto di vista del guadagno netto vi e' enorme differenza tra vendere una cabina basic ed una All Inclusive, ancor piu' le suites. I costi fissi di ogni crociera vengono gia' coperti dal prezzo minimo della tariffa base, la meno cara, inclusi gia' eventuali scontistiche previste per il cliente.
 
Credit
ShipMag

Richiesta di deroghe alle leggi sul cabotaggio.

Al fine di consentire al mercato delle crociere di ripartire il prima possibile, seppure con gradualità, così salvaguardando le migliaia di posti di lavoro a bordo, si richiede di consentire, limitatamente all’anno 2020, alle navi da crociera già iscritte nel registro internazionale, la possibilità di effettuare servizi di crociera che tocchino anche esclusivamente porti nazionali, mantenendo l’iscrizione nel registro internazionale in deroga alle vigenti disposizioni di legge. La misura non comporta oneri a carico dello Stato”: lo scrive Confitarma in una proposta recapitata al governo. Qualora accolta, la proposta consentirebbe a Costa Crociere di effettuare itinerari solo italiani mantenendo l’attuale forza lavoro.

Il documento della Confederazione degli armatori comprende anche un capitolo intitolato “Intervento eccezionale di sostegno al reddito a favore di tutti i marittimi italiani e comunitari coinvolti in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle navi“. Questa la proposta: “Come è noto, l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sta costringendo le imprese armatoriali al fermo, parziale o totale, delle navi delle proprie flotte. Pertanto, è necessario garantire un adeguato sostegno al reddito sia a favore dei marittimi che stanno sbarcando dalle navi per le ragioni sopra citate, sia a favore di quelli che, pur iscritti nei Turni Particolari aziendali, non hanno possibilità di imbarcare a causa della forte riduzione dell’attività delle navi e delle gravissime difficoltà di avvicendamento degli equipaggi incontrate soprattutto all’estero a causa delle restrizioni alla libera circolazione delle persone. A tale scopo, si richiede, oltre alla necessaria integrazione delle risorse nel Fondo Solimare per l’erogazione dell’assegno ordinario a favore di tutti i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, anche una specifica forma di integrazione in termini di durata della Naspi di sostegno al reddito dei lavoratori marittimi in Turno Particolare (TP), in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 9, lett. a) del d.lgs. n. 148/2015. Il fabbisogno di tale misura si stima in un ammontare pari a 37,8 milioni di euro”.

“Il personale degli uffici delle imprese armatoriali è fondamentale per la gestione operativa delle navi – scrive ancora Confitarma – degli elevati standard in materia di sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino e concorre a fare dell’industria armatoriale italiana un’eccellenza nel mondo. Per tale ragione e in virtù della strategicità del trasporto marittimo ai fini dell’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità, non sarà possibile per buona parte di tale personale ricorrere alle forme di sostegno al reddito previste dal DL 18/2020. Si richiede, pertanto, limitatamente al periodo maggio-dicembre 2020, l’estensione dei benefici di cui agli artt. 4 e 6 del decreto-legge n. 457/97 convertito con la legge 27 febbraio 1998, n.30, nella misura del 40%, al suddetto personale. Il fabbisogno di tale misura si stima in 33 milioni di euro”.

Da fine di consentire al mercato delle crociere di ripartire il prima possibile, seppure con gradualità, così salvaguardando le migliaia di posti di lavoro a bordo, si richiede di consentire, limitatamente all’anno 2020, alle navi da crociera già iscritte nel registro internazionale, la possibilità di effettuare servizi di crociera che tocchino anche esclusivamente porti nazionali, mantenendo l’iscrizione nel registro internazionale in deroga alle vigenti disposizioni di legge. La misura non comporta oneri a carico dello Stato”: lo scrive Confitarma in una proposta recapitata al governo. Qualora accolta, la proposta consentirebbe a Costa Crociere di effettuare itinerari solo italiani mantenendo l’attuale forza lavoro.

Il documento della Confederazione degli armatori comprende anche un capitolo intitolato “Intervento eccezionale di sostegno al reddito a favore di tutti i marittimi italiani e comunitari coinvolti in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle navi“. Questa la proposta: “Come è noto, l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sta costringendo le imprese armatoriali al fermo, parziale o totale, delle navi delle proprie flotte. Pertanto, è necessario garantire un adeguato sostegno al reddito sia a favore dei marittimi che stanno sbarcando dalle navi per le ragioni sopra citate, sia a favore di quelli che, pur iscritti nei Turni Particolari aziendali, non hanno possibilità di imbarcare a causa della forte riduzione dell’attività delle navi e delle gravissime difficoltà di avvicendamento degli equipaggi incontrate soprattutto all’estero a causa delle restrizioni alla libera circolazione delle persone. A tale scopo, si richiede, oltre alla necessaria integrazione delle risorse nel Fondo Solimare per l’erogazione dell’assegno ordinario a favore di tutti i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, anche una specifica forma di integrazione in termini di durata della Naspi di sostegno al reddito dei lavoratori marittimi in Turno Particolare (TP), in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 9, lett. a) del d.lgs. n. 148/2015. Il fabbisogno di tale misura si stima in un ammontare pari a 37,8 milioni di euro”.

“Il personale degli uffici delle imprese armatoriali è fondamentale per la gestione operativa delle navi – scrive ancora Confitarma – degli elevati standard in materia di sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino e concorre a fare dell’industria armatoriale italiana un’eccellenza nel mondo. Per tale ragione e in virtù della strategicità del trasporto marittimo ai fini dell’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità, non sarà possibile per buona parte di tale personale ricorrere alle forme di sostegno al reddito previste dal DL 18/2020. Si richiede, pertanto, limitatamente al periodo maggio-dicembre 2020, l’estensione dei benefici di cui agli artt. 4 e 6 del decreto-legge n. 457/97 convertito con la legge 27 febbraio 1998, n.30, nella misura del 40%, al suddetto personale. Il fabbisogno di tale misura si stima in 33 milioni di euro”.

Da fine di consentire al mercato delle crociere di ripartire il prima possibile, seppure con gradualità, così salvaguardando le migliaia di posti di lavoro a bordo, si richiede di consentire, limitatamente all’anno 2020, alle navi da crociera già iscritte nel registro internazionale, la possibilità di effettuare servizi di crociera che tocchino anche esclusivamente porti nazionali, mantenendo l’iscrizione nel registro internazionale in deroga alle vigenti disposizioni di legge. La misura non comporta oneri a carico dello Stato”: lo scrive Confitarma in una proposta recapitata al governo. Qualora accolta, la proposta consentirebbe a Costa Crociere di effettuare itinerari solo italiani mantenendo l’attuale forza lavoro.

Il documento della Confederazione degli armatori comprende anche un capitolo intitolato “Intervento eccezionale di sostegno al reddito a favore di tutti i marittimi italiani e comunitari coinvolti in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle navi“. Questa la proposta: “Come è noto, l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sta costringendo le imprese armatoriali al fermo, parziale o totale, delle navi delle proprie flotte. Pertanto, è necessario garantire un adeguato sostegno al reddito sia a favore dei marittimi che stanno sbarcando dalle navi per le ragioni sopra citate, sia a favore di quelli che, pur iscritti nei Turni Particolari aziendali, non hanno possibilità di imbarcare a causa della forte riduzione dell’attività delle navi e delle gravissime difficoltà di avvicendamento degli equipaggi incontrate soprattutto all’estero a causa delle restrizioni alla libera circolazione delle persone. A tale scopo, si richiede, oltre alla necessaria integrazione delle risorse nel Fondo Solimare per l’erogazione dell’assegno ordinario a favore di tutti i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, anche una specifica forma di integrazione in termini di durata della Naspi di sostegno al reddito dei lavoratori marittimi in Turno Particolare (TP), in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 9, lett. a) del d.lgs. n. 148/2015. Il fabbisogno di tale misura si stima in un ammontare pari a 37,8 milioni di euro”.

“Il personale degli uffici delle imprese armatoriali è fondamentale per la gestione operativa delle navi – scrive ancora Confitarma – degli elevati standard in materia di sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino e concorre a fare dell’industria armatoriale italiana un’eccellenza nel mondo. Per tale ragione e in virtù della strategicità del trasporto marittimo ai fini dell’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità, non sarà possibile per buona parte di tale personale ricorrere alle forme di sostegno al reddito previste dal DL 18/2020. Si richiede, pertanto, limitatamente al periodo maggio-dicembre 2020, l’estensione dei benefici di cui agli artt. 4 e 6 del decreto-legge n. 457/97 convertito con la legge 27 febbraio 1998, n.30, nella misura del 40%, al suddetto personale. Il fabbisogno di tale misura si stima in 33 milioni di euro”.

fine di consentire al mercato delle crociere di ripartire il prima possibile, seppure con gradualità, così salvaguardando le migliaia di posti di lavoro a bordo, si richiede di consentire, limitatamente all’anno 2020, alle navi da crociera già iscritte nel registro internazionale, la possibilità di effettuare servizi di crociera che tocchino anche esclusivamente porti nazionali, mantenendo l’iscrizione nel registro internazionale in deroga alle vigenti disposizioni di legge. La misura non comporta oneri a carico dello Stato”: lo scrive Confitarma in una proposta recapitata al governo. Qualora accolta, la proposta consentirebbe a Costa Crociere di effettuare itinerari solo italiani mantenendo l’attuale forza lavoro.

Il documento della Confederazione degli armatori comprende anche un capitolo intitolato “Intervento eccezionale di sostegno al reddito a favore di tutti i marittimi italiani e comunitari coinvolti in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle navi“. Questa la proposta: “Come è noto, l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sta costringendo le imprese armatoriali al fermo, parziale o totale, delle navi delle proprie flotte. Pertanto, è necessario garantire un adeguato sostegno al reddito sia a favore dei marittimi che stanno sbarcando dalle navi per le ragioni sopra citate, sia a favore di quelli che, pur iscritti nei Turni Particolari aziendali, non hanno possibilità di imbarcare a causa della forte riduzione dell’attività delle navi e delle gravissime difficoltà di avvicendamento degli equipaggi incontrate soprattutto all’estero a causa delle restrizioni alla libera circolazione delle persone. A tale scopo, si richiede, oltre alla necessaria integrazione delle risorse nel Fondo Solimare per l’erogazione dell’assegno ordinario a favore di tutti i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, anche una specifica forma di integrazione in termini di durata della Naspi di sostegno al reddito dei lavoratori marittimi in Turno Particolare (TP), in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 9, lett. a) del d.lgs. n. 148/2015. Il fabbisogno di tale misura si stima in un ammontare pari a 37,8 milioni di euro”.

“Il personale degli uffici delle imprese armatoriali è fondamentale per la gestione operativa delle navi – scrive ancora Confitarma – degli elevati standard in materia di sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino e concorre a fare dell’industria armatoriale italiana un’eccellenza nel mondo. Per tale ragione e in virtù della strategicità del trasporto marittimo ai fini dell’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità, non sarà possibile per buona parte di tale personale ricorrere alle forme di sostegno al reddito previste dal DL 18/2020. Si richiede, pertanto, limitatamente al periodo maggio-dicembre 2020, l’estensione dei benefici di cui agli artt. 4 e 6 del decreto-legge n. 457/97 convertito con la legge 27 febbraio 1998, n.30, nella misura del 40%, al suddetto personale. Il fabbisogno di tale misura si stima in 33 milioni di euro”.

Da https://www.shipmag.it/
 
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