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Problema migranti Lampedusa

Capisco la necessità di preservare l'economia ed il turismo dell'isola... ma da qui a requisire le navi da crociera ce ne corre. Sarebbe la rovina di qualsiasi compagnia.
Non credo neanche che sia percorribile la strada del noleggio... vista la destinazione d'uso le navi ne uscirebbero devastate. Per fronteggiare l'emergenza sarebbe opportuno adottare ben altre soluzioni.
 
Infatti, si salva l'economia dell'isola, forse, perché in questo momento c'è in piedi un ulteriore problema pressante e di una certa gravità, ma si affonda quella di un settore trainante dell'economia, con chissà quali effetti devastanti sulle compagnie che fossero interessate a questa richiesta. Per me è una "provocazione" .
 
E' vero che 'rovinare' navi da crociera o comunque navi in uso non è pensabile per mille motivi, però la Comunità Europea (non parlo di Italia ma di Comunità Europea) potrebbe acquistare le navi (traghetti, o oltre utilizzabili per lo scopo) di società in difficoltà.
 
Quel signore magari s'intenderà pure di Sicilia e di politica ma certamente non capisce nulla in merito comparto navi da crociera e poi il problema migranti purtroppo si avvia ad essere di tali dimensioni che per arginarlo ci vorrebbe ben altro. Una delle cose che oggi mi lascia molto perplesso è la superficialità di affermazioni fatte anche da importanti personalità insomma è tutto un dire per poi smentire, correggere, ritrattare ecc. ecc.; se solo si riflettesse un po' prima di certe esternazioni ci sarebbero meno figuracce. Ciao a tutti. Fan
 
Ultima modifica:
"Parcheggiare" emigrati" sulle navi da crociera, mi sembra un'idea fatta solo per sbarazzarsi di quelle persone. Ognuno di noi ha delle idee diverse su come gestire la cosa, ma questa mi sembra davvero malsana, anche se capisco il profondo disagio degli abitanti dell'isola, questa, non mi sembra una possibile soluzione. Concordo con Fan, sulla leggerezza con cui alcuni politici fanno delle affermazioni.
 
L'idea di utilizzare navi (specie quelle in disarmo) per ospitare temporaneamente delle persone non è male se si pensa ad eventi quali ad es. un terremoto..
Forse potrebbe funzionare anche qui, ma per navi non penso tanto alla MSC Fantasia quanto alla Oceanic, fuori dal giro e disponibile per attività umanitarie..

In questo caso però credo che la soluzione migliore sia un ponte o di navi (traghetto) o di aerei per evacuare la gente da Lampedusa, per portarla dove? Questo è un bel problema, ma se non all'estero almeno distribuirla in tutta Italia..

Un salutone!!
Manlio
 
E' vero che 'rovinare' navi da crociera o comunque navi in uso non è pensabile per mille motivi, però la Comunità Europea (non parlo di Italia ma di Comunità Europea) potrebbe acquistare le navi (traghetti, o oltre utilizzabili per lo scopo) di società in difficoltà.

Potrebbe essere una idea quella di utilizzare alcune navi traghetto in disarmo, ma come soluzione tampone; i problemi son ben altri, se una delle "vendette" del tizio dall'altra parte è quella di stimolare l'immigrazione o per lo meno di non frenarla, ammesso che prima lo facesse. Come dice Sergio, se chi ricopre cariche di governo contasse fino a....... si eviterebbero brutte figure e più di qualche marcia indietro.
 
Intanto in tema di crisi libica mi piacerebbe sapere cosa c'è dietro il netto defilarsi della Germania: tutti prima ed anche molti tra noi italiani a criticare il tentennante e tiepido atteggiamento della Farnesina e certi trascorsi molto discutibili con il colonnello, fatto sta che ora, bene o male, la collaborazione italiana c'è ed i tedeschi invece... cosa fanno ? Che ne pensate ?
 
L'idea di utilizzare navi (specie quelle in disarmo) per ospitare temporaneamente delle persone non è male se si pensa ad eventi quali ad es. un terremoto..
Forse potrebbe funzionare anche qui, ma per navi non penso tanto alla MSC Fantasia quanto alla Oceanic, fuori dal giro e disponibile per attività umanitarie..

In questo caso però credo che la soluzione migliore sia un ponte o di navi (traghetto) o di aerei per evacuare la gente da Lampedusa, per portarla dove? Questo è un bel problema, ma se non all'estero almeno distribuirla in tutta Italia..

Un salutone!!
Manlio

Manlio, l'Oceanic che a te piace tanto pochi giorni fa era a Napoli
 
Tralasciando i motivi più o meno reali della non partecipazione della Germania e di altri Paesi , ancora una volta dimostriamo che siamo gli Stati Quasi Uniti D'Europa. Sarebbe la stessa cosa se negli Stati Uniti d'America, in occasione dell'impegno in Iraq, avessero partecipato tutti gli Stati con esclusione del Texas e della California. Forse l'unica cosa che ci accomuna è la Bandiera e la moneta, anche se qualcuno di recente ne ha messo in dubbio la sua necessità.
 
Credo che la Germania sia molto "apparenza" ma quando si tratta di assumersi delle responsabilità, nel bene o nel male, anche noi siamo meglio. Posso capire Russia e Cina, da sempre fornitori ufficiali di armi, a meno che anche la Germania non nasconda qualche scheletro nell'armadio. Per ora trovo ammirevole la determinazione della Francia, pur non amando in particolar modo i francesi, nel prendere la decisione di attaccare la Libia per scalzare quel pazzo che è Gheddafi. Giustifico anche il comportamento del nostro presidente del consiglio per la sua vera o presunta "amicizia" con il leader libico, od ex leader libico. Noi purtroppo dipendiamo dalla Libia per oltre il 30% delle forniture di gas e petrolio e credo, purtroppo, che questa quota rimarrà tale a causa dell'incidente nucleare in Giappone.
 
Ultima modifica:
Io spero come tutti che la cosa si risolva in breve ma quanto alle reali motivazioni dell'intervento valuto con molta cautela e soprattutto, a costo di sembrare un po' cinico o disincantato credo poco che bastino solo nobili intenti umanitari e sete di gistizia sociale e democrazia per muovere aerei, navi e quant'altro, l'esperienza insegna che dietro le motivazioi ufficiali e quelle diciamo propagandistiche o diffuse dalla generalità dei media spesso c'è dell'altro e magari talvolta dopo decenni dall'evento ancora ci si interoga su alcuni aspetti. Speriamo che l'Europa ed i paest intervenuti non siano attirati in un tranello, non dimentichiamo che il Mediterraneo e l'Europa non sono il mondo e soprattutto consideriamo che spesso in passato alcune nazioni hanno avuto una presa di posizione ufficiale e contemporaneamente atteggiamenti meno trasparenti. Venendo al caso Libia a giudicare da ciò che si vede non c'e solo un dittatore sanguinario ma c'è anche un paese sdoppiato e non coeso, c'è la Libia di Bengasi e quella di Tripoli, questa più che rivolta si chiama guerra civile ed inoltre tutto è complicato dal fatto che spesso è inopportuno applicare schemi mentali e paradigmi culturali di tipo occidentale al complesso mondo arabo che nel caso Libia oltre che tale è anche tribale.
Intanto, oggi, in Italia, Torino per un po' ritorna festosa capitale risorgimentale, Milano sempre piu europea, aspetta ingorda l'Expò, Roma si gode i privilegi della capitale monumentale, civile e religiosa con annesi e connessi vantaggi mentre Napoli, per l'occasione "Italiana", grazie alla Nato diventa centro decisionale europeo delle operazioni militari e la Sicilia beata si vota alla nobile causa di accogliente reception e tour office del Magreb non tralasciando all'occorrenza compiti di security per i fratelli d'Italia. A proposito, mi dimenticavo poi della Sardegna e degli amici sardi che, grazie all'effervescenza mediterranea in corso, una volta tanto vengono menzionati non solo per pecorino e gossip agostano in Costa Smeralda ma anche per le basi militari cagliaritane. Mi appello ai moderatori: sarò decisamente OT ma un po' di satira di tanto in tanto aiuta a sorridere anche se non siamo in crociera. Ciao a tutti. Fan
 
La notizia mi pare abbia il sapore (pessimo) di una battuta. Quasi il governatore volesse giocare sulla dicotomia tra estremo lusso ed estrema miseria. La situazione è senz'altro drammatica ma non penso sia di facile risoluzione. Pur volendo esulare da ogni valutazione politica, come questo forum si è sempre imposto di fare, non credo che l'esecutivo potesse fare qualcosa di concreto ed immediato. Vero è che la tendopoli sull'isola è senz'altro una idea malsana, sia per la gestione degli immigrati sia per la vivibilità del territorio. Penso che la grande mancanza in questa emergenza sia soprattutto quella dell'Europa, unita con Schenghen e con l'euro, ma sempre molto divisa quanto alle scelte comuni e alla condivisione delle problematiche.
 
Tornando al tema di questo post, vi posso assicurare che la situazione per gli abitanti di Lampedusa è tremeda, ed il problema è che tutti stanno a parlare, ma è una emergenza di cui non si hala reale contezza.
Gli abitanti di Lampedusa, isola tranquilla anche in piena estate, sono oramai assediati e, di fatto, conquistati (come nelle peggiori tradizioni) da questa massa di migranti che nessuno riesce più a contenere.
Tenete presente che al di là delle tante persone oneste e disperate che hanno raggiunto quest'isola vi sono anche, purtroppo, tanti delinquenti.
Per non dire della tremenda situazione iginenico-sanitaria che si è creata: gente che dorme dappertutto, che fa i propri "bisogni" all'aperto, rifiuti dovunque ecc. ecc.
Intanto le disdette per le prenotazioni dei turisti per il periodo estivo si stanno facendo sempre più consistenti: per gli isolani è una vera e propria debacle!!!
Va bene l'ospitalità, l'asilo politico, la carità e l'umanità, ma pensiamo anche a questi nostri poveri connazionali cui si può attagliare, purtroppo, l'antico detto: "Mentre il medico studia, il malato ... muore"
 
Una volta mi avevano insegnato che esisteva una politica 'alta' ed una politica 'bassa', la politica 'alta' si occupava di diritti civili, alleanze strategiche, pace internazionale..

La politica 'bassa' risolveva problemi più immediati..

Sono settimane che starnazziamo come oche intorno al più che prevedibile arrivo di una massa di centomila emigranti ma solo oggi facciamo un incontro con le regioni per decidere 'cha fare'..
Premesso che, unica voce fuori dal coro, non sono affatto contento che le Regioni abbiano tutta l'indipendenza e la responsabilità che gli si è data e che gli darà il federalismo rimane il fatto che ogni 'buon' governante dirà 'no' per tranquillizzare la sua popolazione..
Invece molti paesi, specie al Sud di Italia ed in altre località del centro, passano la vita rischiando di chiudere i battenti perchè ormai le case sono vuote e non hanno più un proprietario, anche qui c'è tanta discussione per 'riportare' la gente fuori dalla città..

Alcuni di questi paesi sono rinati grazie agli emigranti, che invece di rimanere disoccupati nelle città e fare i ladri o al contrario le vittime della violenza hanno preferito una vita con meno lucine ma più dignitosa..
Oggi altri potrebbero essere contenitori vuoti per metterci queste persone, isolarle dal contesto, controllarle e decidere cosa fare (non metterle lì ed abbandonarle, ma isolarle dal resto della popolazione rispettando gli uni e gli altri per poi vedere chi sono, da dove vengono ecc.), magari un domani potrebbero essere 'incubatori' per un modo migliore di relazionarsi tra la gente..
Con gli Albanesi nel novanta si è fatta una cosa simile ed ha funzionato..

Ma la nostra politica ed urgenza attuale è (attenzione non è un discorso di sinistra, anche per la sinistra è quello) Ruby, la riforma giudiziaria (sacrissima sia chiaro) e la discussione sul Nucleare 8che arriverà al limite tra venti anni)..
Questa è la politica 'alta': una riunione con le Regioni fatta quindici giorni fa sarebbe stata stratosferica.. e ripeto, non è solo il governo, l'opposizione che proposte ha fatto?

Un saluto (amaro)
Manlio
 
se l' Europa e/o l' Italia affittasse una nave da crociera, finalmente sapremo il nome dell' unica nave nel Mediterraneo Sold Out nella prossima stagione
 
A costo di sembrare cinico ma almeno non posso essere tacciato d'ipocrisia mi lascio andare ad una affermazione che può avere sentore di provocazione: ma lo vogliamo dire che i confini sono nati con l'uomo e così pure il concetto di territorialità e di appartenenza ad una comunità ? Fin all'antichità più remota le grandi migrazioni hanno provocato grandi contrasti e notevoli problemi. Vi ricordo che perfino gli Stati Uniti, emblema di ospitalità, territorio immenso dotato di grandi risorse, in un certo periodo adottarono politiche restrittive e selettive nei confronti dell'immigrazione. Al di là delle belle intenzioni, dei pensieri nobili, considerato che il fenomeno degli immigrati africani probabilmente è ancora oggi sottovalutato quanto a numeri e potenzialità, ipotizzando scenari futuri non solo nell'immediato ma anche negli anni futuri, non è pensabile in termini realistici che la parte più problematica del continente africano possa impunemente esere "travasata" in Italia soprattutto e magari in Europa.
Mi dispiace di contraddire l'amico Manlio che si è riferito all'esperienza passata per i Balcani: Cossovo, Albania ecc.
Caro Manlio il problema valutato congruamente è un problema di numeri: L'Africa quanto a potenzialità migratorie non è i Balcani e sempre guardando i grandi numeri e non le minoranze felici ed evolute ancora oggi buona parte del continente africano non è raffrontabile all'Europa. Io ho la sensazione che ci si trovi solo all'inizio di una situazione epocale ed il problema non è solo quello di dare sollievo sia ai migranti che agli "italiani di confine" come i Lampedusani.
Guai a sottovalutare i problemi e poi l'Europa di oggi non è l'America del nord o del sud quasi spopolata dell'ottocento o dei primi novecento che aveva fame di braccianti. Difficile contemperare esigenze selettive di mano d'opera specializzata con enormi masse di persone catapultate, loro malgrado, in termini drammatici, da culture rispetabilissime ma alquanto diverse.
Spero di non essere frainteso per questa mia esternazione, mi augurerei di sbagliare in questa sorta di modesta analisi e che dal fenomeno in corso possano giungere vantaggi per tutti ma per ora vedo che più che di opportunità si parla di problemi forse proprio per l'aspetto quantitativo e con questi problemi in Italia per ora ci si fa i conti in modo alquanto diverso: un conto stare in prima linea, un conto nelle retrovie. Ciao a tutti. Fan
 
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