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Programmi di affiliazione compagnie

L

Questa tutto sommato e' una domanda che si poteva porre gia' all'inizio, quando i vari programmi fidelity sono stati istituiti.
Ma esistono dei motivi per i quali accumulare molti punti in un programma fidelity ( parlo chiaramente di Compagnie di Crociera ) portera' un giorno ad avere un ritorno. Basterebbe chiedere agli " Honour Members " appartenenti alle varie compagnie: certo arrivarci non e' semplice!

Nell'attesa che venga quel giorno in cui ci sarà concesso di capire il ritorno dell'accumulo ,continuo a pensare
che così come sono strutturati i programmi di fedeltà siano solo "specchietti per allodole"......poco mi interessa come
vengono calcolati i punti.

Ps.sono stata anche io "un allodola"......adesso preferisco guardarmo intorno e scegliere secondo
altri parametri...........
 
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Nell'attesa che venga quel giorno in cui ci sarà concesso di capire il ritorno dell'accumulo ,continuo a pensare
che così come sono strutturati i programmi di fedeltà siano solo "specchietti per allodole"......poco mi interessa come
vengono calcolati i punti.

Ps.sono stata anche io "un allodola"......adesso preferisco guardarmo intorno e scegliere secondo
altri parametri...........
Come hai detto tu privilegi di un club dati ad un mare di persone non servono a nulla. Hanno senso privilegi, pochi, certi e consistenti dati ad un numero ristretto: so per certo che, ad es., in Costa ci sono moltissimi pearl e Gold Pearl che da moltissimo non viaggiano piu' con loro ( senza voler entrare nel merito o criticare scelte personali, per carita' ). Tenere uno status e' molto semplice, ad es. per il Gold di Costa bastano tre minicrociere in tre anni! Quindi per me, costoro, chiamarli clienti fedeli e' un azzardo, poi potrebbero esserci dei casi particolari. I vari steps dei club costituiscono per me un " transito " per arrivare allo step piu' alto, poi se non ci si arriva amen! Io non ho mai scelto la compagnia per il Club, non ci ho neppure mai pensato, l'avevo scelta perche' mi andava bene, perche' aveva gli itinerari che mi piacevano e continuo a sceglierla perche' mi va bene.
Il mio sondaggio era solo per capire cosa i punti dovrebbero realmente premiare, al di la' del fatto se i benefits od i privilegi siano effettivamente validi. In fondo credo che tutti i benefits di ogni compagnia vengano sempre pagati, in un modo o nell'altro, da noi clienti!
 
A mio parere i parametri che una compagnia dovrebbe considerare per l'accumulo punti fedeltà dovrebbero essere:
- giorni di permanenza a bordo
- categoria di cabina prenotata
- spese a bordo/prepagate

Dal punto di vista commerciale, secondo la mia modestissima opinione, non ha senso "premiare" chi spende di più prenotando in alta stagione per due ragioni.
L'alta stagione è determinata da una elevata richiesta quindi non occorrono ulteriori incentivi per promuovere le vendite.
Il cliente che prenota in queste date è quasi sempre obbligato a farlo per motivi di lavoro quindi difficilmente potrò sperare di averlo a bordo in altri periodi dell'anno.
Anche questi clienti devono ovviamente essere fidelizzati ma per questo bastano le normali regole del programma.
Non attribuirei inoltre punteggio a chi viaggia gratis (es. bambini) tranne che per le spese a bordo.
Fabio, le cose non sono proprio come dici. La stessa crociera, la stessa nave a giugno o ad agosto, alla compagnia rende economicamente 4/5 volte in piu'! Io se avessi fatto a giugno la medesima crociera che sto per fare, avrei speso oltre il 40% in meno e credi che Costa preferisca che l'abbia fatta ora o a giugno. Coloro che viaggiano a luglio o ad agosto certo, come dici, sono in parte obbligati dal loro lavoro, manonostante questo lo fanno ( pur avendo, se hanno viaggiato gia' abbastanza, delle scelte limitatissime di itinerari, soprattutto con le compagnie italiane ), spendendo molto di piu' a parita' di sistemazione e secondo me meritano quel quid ulteriore che potrebbe arrivare dal legare il costo crociera ai punti ( qualcuno potrebbe obiettare che ora io posso solo ad agosto e quindi il mio e' un interesse personale: no, credo di avere abbastanza punti per entrare in qualsiasi programma la compagnia volesse proporre e poi qualche giorno fuori stagione credo di potermelo ritagliare ).
Come scritto altrove, vorrei solo capire chi e' d'accordo e chi no sulla mia domanda ad inizio discussione
 
Io se avessi fatto a giugno la medesima crociera che sto per fare, avrei speso oltre il 40% in meno e credi che Costa preferisca che l'abbia fatta ora o a giugno.
Credo che alla compagnia non interessi nel senso che se non la occupavi tu la cabina la avrebbe occupata certamente qualcun'altro pagando gli stessi soldi.

Come scritto altrove, vorrei solo capire chi e' d'accordo e chi no sulla mia domanda ad inizio discussione
Personalmente non sono d'accordo.
 
Ma ora non è il periodo di punta dell'anno ?
Altissima stagione ?
La crociera costa di più e la nave è piena ?
Nella risposta a Fabio mi riferivo al mio caso personale e ad una nave in particolare: non posso generalizzare perche' non ho conoscenze precise di altre compagnie.
Se ad altissima stagione fai corrispondere i prezzi piu' alti dell'anno, allora si' e' altissima stagione. Il concetto di altissima stagione, se hai passeggeri che arrivano da molte nazioni, e' difficile da definire. Per gli italiani senz'altro! La nave e' abbastanza piena ma non completa: se non hai altri periodi nei quali andare devi fare di necessita' virtu' ma credo che molti scelgano anche appositamente questo periodo, per il caldo, per il mare, qualcuno anche per la folla perche' ama starci in mezzo, per vari motivi.
Ma vorrei che si continuasse tenendo come riferimento la mia domanda iniziale
 
Non si puo' avere tutto: preferisci spendere poco, non avrai i punti, usi i vouchers, potresti non avere i punti! Sono libere scelte, a molti i punti non interessano! I punti devono rimanere ben divisi per ogni aspetto che ne da diritto.

Scusa ma non condivido. Non è per nulla una richiesta di avere tutto. Se io per esempio spendo 500 e ho 10 punti, chi ne spende 1000 ne ha 1000, le differenze sono rispettate, ci metterò 100 volte tanto a salire ma si premia la mia fedeltà alla compagnia, poiché torno a sceglierla invece della concorrenza. Si tratta di un programma di fidelizzazione, e fidelizzazione vuol dire molto più che mungere il cliente e creare una sorta di plusvalore. Condivido il fatto che ognuno sceglie come, dove e quando spendere, ma fidelizzazione è anche far tornare il cliente, riempire la nave, dare l'impressione di a vere sempre la "nave piena" e non far vedere minor gradimento. Non è diventarne "azionisti" o supporters. Accetterei un discorso di questo tipo solo se fosse un programma di agevolazione come ad esempio "garantiscimi impegnando un minimo di 3000 euro di spesa annui e hai diritto a tot di sconto". Ma questa non sarebbe una fidelizzazione, è altro, è una sorta di garanzia di spesa che aiuta a definire gli investimenti. Ma funziona in realtà molto più piccole e con capitali di tipo diverso. Quindi sacrosanto il fatto di differenziare nettamente chi spende di più da chi spende di meno (e andrebbe fatto in modo molto più incisivo e non, per dirla in linguaggio costa, differenziando classic e premium e quindi "vendendo" il raddoppio dei punti), ma creando un buon sistema di calcolo. Però se la compagnia mi da un vouher come cliente affezionato, non vedo perché dovrebbe precludermi i punti. Lo trovo un controsenso. La soluzione indicata sembra dire: ti do i punti solo se paghi più di quel che ho scritto sul listino, ti risarcisco perche ho fatto lievitare i prezzi (e poi so che li abbatteró di nuovo, ma a te do i punti). Sembrerebbe essere del tipo se vuoi i punti li paghi. Mi sembra assurdo. E in quel caso ne faccio a meno. Se devo pagare uno sconto o un regalo allora risparmio i soldi e il regalo me l9 faccio io a bordo scegliendolo!
 
Scusa ma non condivido. Non è per nulla una richiesta di avere tutto. Se io per esempio spendo 500 e ho 10 punti, chi ne spende 1000 ne ha 1000, le differenze sono rispettate, ci metterò 100 volte tanto a salire ma si premia la mia fedeltà alla compagnia, poiché torno a sceglierla invece della concorrenza. Si tratta di un programma di fidelizzazione, e fidelizzazione vuol dire molto più che mungere il cliente e creare una sorta di plusvalore. Condivido il fatto che ognuno sceglie come, dove e quando spendere, ma fidelizzazione è anche far tornare il cliente, riempire la nave, dare l'impressione di a vere sempre la "nave piena" e non far vedere minor gradimento. Non è diventarne "azionisti" o supporters. Accetterei un discorso di questo tipo solo se fosse un programma di agevolazione come ad esempio "garantiscimi impegnando un minimo di 3000 euro di spesa annui e hai diritto a tot di sconto". Ma questa non sarebbe una fidelizzazione, è altro, è una sorta di garanzia di spesa che aiuta a definire gli investimenti. Ma funziona in realtà molto più piccole e con capitali di tipo diverso. Quindi sacrosanto il fatto di differenziare nettamente chi spende di più da chi spende di meno (e andrebbe fatto in modo molto più incisivo e non, per dirla in linguaggio costa, differenziando classic e premium e quindi "vendendo" il raddoppio dei punti), ma creando un buon sistema di calcolo. Però se la compagnia mi da un vouher come cliente affezionato, non vedo perché dovrebbe precludermi i punti. Lo trovo un controsenso. La soluzione indicata sembra dire: ti do i punti solo se paghi più di quel che ho scritto sul listino, ti risarcisco perche ho fatto lievitare i prezzi (e poi so che li abbatteró di nuovo, ma a te do i punti). Sembrerebbe essere del tipo se vuoi i punti li paghi. Mi sembra assurdo. E in quel caso ne faccio a meno. Se devo pagare uno sconto o un regalo allora risparmio i soldi e il regalo me l9 faccio io a bordo scegliendolo!
Credo che tu non abbia capito o io non mi sono spiegato: io parlavo di assegnare solo una quota punti legata al prezzo crociera, lasciando inalterato tutto il resto. Inciderebbe pochissimo sul totale ( dipenderebbe dalla scelta di quanti punti dare per ogni 100 euro spesi in piu' rispetto alla tariffa base ). Forse un piccolo es. potrebbe chiarire. Lo faccio basandomi sul sistema Costa che conosco abbastanza: la compagnia propone una crociera di una settimana con il prezzo a partire da poniamo Euro 700,00 in Interna Classic. Ok: sia io, tu che tizio prenotiamo la stessa cabina, in periodi diversi, un'esterna premium che poniamo venga venduta a me a 650 Euro e a te ad 800 Euro a tizio a 1000 Euro.. Mettiamo che il Costa Club preveda anche di dare 30 punti ogni 100 Euro pagati oltre il prezzo " a partire da 700,00 " che avevo citato. Dunque io avro' 1400 punti per 7gg. Di crociera + punti spese a bordo + 0 punti perche' ho pagato meno del prezzo " a partire da 700 Euro "; tu avrai 1400 punti crociera + punti spese a bordo + 30 punti perche' hai pagato 100,00 Euro piu' del prezzo " a partire da 700 euro "; tizio avra' 1400 punti crociera + punti spese a bordo + 90 punti perche' ha pagato 300 euro in piu' del prezzo " a partire da 700 euro ". Lunghissimo da scrivere ma facilissimo da calcolare e capire!
Come vedi i punti di differenza che ci sono tra me che ho usato magari un voucher e tizio che ha pagato magari senza sconti o voucher non c'e' molta differenza ma tizio per lo meno ha avuto una piccola gratifica in punti per aver speso una cifra maggiore.
 
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Scusa, in effetti non avevo capito che il tuo ragionamento fosse sulla sola quota aggiuntiva, anzi messa così mi è chiara la questione e mi trova anche molto più concorde[emoji6]. In pratica dicevamo la stessa cosa.
 
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Scusa, in effetti non avevo capito che il tuo ragionamento fosse su sola quota aggiuntiva, messa così mi e chiara e mi trova anche molto più concorde... in pratica dicevamo la stessa cosa[emoji23]
 
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