I
Italian Cruiser
Guest
Re: Qualche problema economico per RCL?
Re: Qualche problema economico per RCL?
Che indubbiamente Oasis of the Seas e Allure of the Seas siano una "scommessa" (e non da poco) con tutti i rischi connessi non ci corre. Ma la costruzione delle 2 meganavi rientra nella politica di Royal Caribbean di consolidare il suo ruolo per le navi più grandi ed innovative al mondo. Trattandosi poi di 2 navi che saranno immesse nei classi circuiti caraibici di 7 giorni puntano a raggiungere il massimo riempimento proprio contando sull'unicità delle strutture e dei servizi presenti a bordo. E nessuna delle compagnie concorrenti, Carnival Cruises in testa, dispone di navi paragonabili. Inoltre le crociere di 7 giorni ai Caraibi non sono di certo onerose per gli Americani... compresi quelli che devono prendere un volo aereo per Miami/Fort Lauderdale (i voli interni negli Stati Uniti costano mediamente poco). Quanti non amano le meganavi non le prenderanno mai in considerazione... ma Royal Caribbean non punta a questa fascia di clienti. Punta ad attirare quei clienti che attualmente viaggiano sulle meganavi Carnival, Princess, Costa... offrendoli meganavi ancora più meganavi con strutture, servizi e sistemazioni eccezionali.
Non è di certo facile per noi discutere come le compagnie finanziano la costruzione delle loro navi. Ma proviamo a ragionare in basi ai gruppi ai quali fanno capo diverse compagnie.
Il Gruppo Royal Caribbean è impegnato nella costruzione delle 2 navi di classe Oasis, e nel completamento delle navi di classe Solstice (serie di 4 navi). Quindi l'investimento di capitali riguarda 6 navi attualmente poistpanamax, 2 sulle 200.000 tonnellate, 4 sulle 120.000 tonnellate.
Il Gruppo Carnival è impegnato su più fronti. Ha in fase di allestimento, in costruzione ed in ordine sia navi panamax che postpanamax. Panamax: la Nieuw Amsterdam per Holland America; Costa Luminosa e Costa Deliziosa per Costa Crociere; QE3 per Cunard; Carnival Dream e gemella per Carnival Cruises; Azura per P&O Cruises; Costa Pacifica e le 2 gemelle. Il totale corrisponde a 10 navi, 3 panamax sulle 90.000 tonnellate, 7 postpanamax tra le 110.000 e le 130.000 tonnellate.
Ed a conti fatti sul numero di navi credo che il Gruppo Carnival stia investendo risorse finanziarie maggiori rispetto a Royal Caribbean.
Tornando ad Oasis of the Seas e ad Allure of the Seas è infine da considerare che l'entrata in servizio di queste navi potrebbe anche comportare la dismissione delle unità "tradizionali" rimaste nella flotta Royal Caribbean: e parlo delle 2 navi di classe Sovereign. In questo caso si assisterebbe comunque ad un aumento della capacità della flotta, ma un aumento minore per via della dismissione di 2 unità.
Con Costa Crociere siamo abituati a ragionare in termini di crescita della flotta come numero di navi, con le unità di nuova costruzione che vanno ad affiancare quelle tradizionali. Ma con le altre grandi compagnie, vista la politica seguita sino ad adesso, non si ragiona in questi termini: l'entrata in servizio di nuove navi è accompagnata dalla dismissione delle unità tradizionali. I posti letto crescono comunque, visto che le nuove navi portano molti più passeggeri rispetto a quelle dismesse, ma il numero di unità nella flotta può anche non aumentare, rimanendo invariato, oppure può anche scendere lievemente.
Re: Qualche problema economico per RCL?
Che indubbiamente Oasis of the Seas e Allure of the Seas siano una "scommessa" (e non da poco) con tutti i rischi connessi non ci corre. Ma la costruzione delle 2 meganavi rientra nella politica di Royal Caribbean di consolidare il suo ruolo per le navi più grandi ed innovative al mondo. Trattandosi poi di 2 navi che saranno immesse nei classi circuiti caraibici di 7 giorni puntano a raggiungere il massimo riempimento proprio contando sull'unicità delle strutture e dei servizi presenti a bordo. E nessuna delle compagnie concorrenti, Carnival Cruises in testa, dispone di navi paragonabili. Inoltre le crociere di 7 giorni ai Caraibi non sono di certo onerose per gli Americani... compresi quelli che devono prendere un volo aereo per Miami/Fort Lauderdale (i voli interni negli Stati Uniti costano mediamente poco). Quanti non amano le meganavi non le prenderanno mai in considerazione... ma Royal Caribbean non punta a questa fascia di clienti. Punta ad attirare quei clienti che attualmente viaggiano sulle meganavi Carnival, Princess, Costa... offrendoli meganavi ancora più meganavi con strutture, servizi e sistemazioni eccezionali.
Non è di certo facile per noi discutere come le compagnie finanziano la costruzione delle loro navi. Ma proviamo a ragionare in basi ai gruppi ai quali fanno capo diverse compagnie.
Il Gruppo Royal Caribbean è impegnato nella costruzione delle 2 navi di classe Oasis, e nel completamento delle navi di classe Solstice (serie di 4 navi). Quindi l'investimento di capitali riguarda 6 navi attualmente poistpanamax, 2 sulle 200.000 tonnellate, 4 sulle 120.000 tonnellate.
Il Gruppo Carnival è impegnato su più fronti. Ha in fase di allestimento, in costruzione ed in ordine sia navi panamax che postpanamax. Panamax: la Nieuw Amsterdam per Holland America; Costa Luminosa e Costa Deliziosa per Costa Crociere; QE3 per Cunard; Carnival Dream e gemella per Carnival Cruises; Azura per P&O Cruises; Costa Pacifica e le 2 gemelle. Il totale corrisponde a 10 navi, 3 panamax sulle 90.000 tonnellate, 7 postpanamax tra le 110.000 e le 130.000 tonnellate.
Ed a conti fatti sul numero di navi credo che il Gruppo Carnival stia investendo risorse finanziarie maggiori rispetto a Royal Caribbean.
Tornando ad Oasis of the Seas e ad Allure of the Seas è infine da considerare che l'entrata in servizio di queste navi potrebbe anche comportare la dismissione delle unità "tradizionali" rimaste nella flotta Royal Caribbean: e parlo delle 2 navi di classe Sovereign. In questo caso si assisterebbe comunque ad un aumento della capacità della flotta, ma un aumento minore per via della dismissione di 2 unità.
Con Costa Crociere siamo abituati a ragionare in termini di crescita della flotta come numero di navi, con le unità di nuova costruzione che vanno ad affiancare quelle tradizionali. Ma con le altre grandi compagnie, vista la politica seguita sino ad adesso, non si ragiona in questi termini: l'entrata in servizio di nuove navi è accompagnata dalla dismissione delle unità tradizionali. I posti letto crescono comunque, visto che le nuove navi portano molti più passeggeri rispetto a quelle dismesse, ma il numero di unità nella flotta può anche non aumentare, rimanendo invariato, oppure può anche scendere lievemente.