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Sono pienamente d'accordo, di questi incidenti chissà quanti ne succedono senza che vengano alla ribalta delle cronache, fortunatamente perchè senza conseguenze!
Proprio l'estate passata, con Atlantica nei fiordi, la prima sera appena partiti da Copenaghen verso le 23 circa c'è stato un black-out totale, con anche i motori fermi, e come dice Tano per un breve lasso di tempo ci siamo mossi per inerzia fino a fermarci quasi completamente...visto che l'equipaggio era assolutamente tranquillo, sono uscito sul ponte a godere dell'aria fresca e del silenzio che andava aumentando man mano che la nave rallentava....tutto poi si è risolto e anche da parte di tutti i passeggeri c'è stata estrema calma, a parte qualche bambino che piangeva!
Nel passato (maggio 1973 mar dei Caraibi) anche la Federico C fu colpita da un terribile black out e per poco non rischiò di finire trainata da un rimorchiatore d'altura olandese con tutte le conseguenze sancite dal diritto di navigazione.
L'episodio si concluse felicemente e l'epilogo fortunato è stato descritto da Piero Buatier che era al comando della nave nel suo libro "L'ultimo dei transatlantici" storie di navi e di marinai, con queste parole: "Protagonisti della fortunosa resurrezione di quella nave in coma furono il Direttore di Machina Luciano Tonini da Genova, il Primo Macchinista Giorgio Pozzo da Recco e tutto il personale di macchina. La loro competenza, dedizione e spirito di sacrificio evitarono alla nave l'onta del rimorchio.
L'avvoltoio olandese non ebbe la sua preda.
Io aggiungo, passano gli anni, la tecnologia fa progressi ma intanto il black out colpisce ancora. Ciao.
Ciao fandelmare !
Solo una domanda.....
Ma il testo che hai riportato, e' veramente tratto dal libro "L'ultimo dei transatlantici" ?
ciao
enrico