IlvecchioGio
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Spererei che si/ci miglirino/ssimo
ma il detto lascia poche speranze : "a lavare la capa all'asino , si perde acqua e sapone
L'intento di questi progetti è quello di dare autonomia funzionale non assistenza passiva
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Spererei che si/ci miglirino/ssimo
ma il detto lascia poche speranze : "a lavare la capa all'asino , si perde acqua e sapone
L'intento di questi progetti è quello di dare autonomia funzionale non assistenza passiva
scusami non arrivo a comprendere la tua risposta,
forse perche' la mia precedente era incomprensibile.
Io mi riferivo a chi non piace fare beneficenza...
Chi si sente di dare solidarieta' al prossimo , non se ne dimentichera' mai di darla . Anche se l'iniziativa filantropica della signora Aponte e' lodevole , non servira' a cambiare chi e' nato "tondo"
Circa 1 anno fa parlando in nave di questo argomento con una simpaticissima ragazza che si occupa di contabilità a bordo mi diceva che diverse persone chiedevano lo storno pur avendo conti di fine crociera di diverse centinaia di euro tra bevande , escursioni ecc ... quindi non darei per scontato che la gente sia tanto propensa a queste iniziative ... ma per onor del vero mi è stato detto che i più generosi sono proprio gli italiani ,con qualche rara eccezione " vedi il nostro amico che ha aperto la discussione".
Io credo che Rosy intenda chiarire la differenza fra i due tipi di "beneficenza"
L'assistenza passiva metterebbe semplicemente in atto un meccanismo ben noto nel terzo mondo che è quello dell'accattonaggio di professione , che nell'immediato ha un rendimento superiore a quello di un normale lavoro, ma ha prospettive devastanti su intere popolazioni!
L'autonomia funzionale invece fornisce un'opportunità ed una coscienza di indipendenza sia lavorativa che psicologica nelle popolazioni che altrimenti continuerebbero a vivere di sole donazioni senza avere la possibilità di liberarsi dal giogo degli aiuto senza sbocchi futuri
Spero di aver ben interpretato la risposta di Rosy
Io credo che Rosy intenda chiarire la differenza fra i due tipi di "beneficenza"
L'assistenza passiva metterebbe semplicemente in atto un meccanismo ben noto nel terzo mondo che è quello dell'accattonaggio di professione , che nell'immediato ha un rendimento superiore a quello di un normale lavoro, ma ha prospettive devastanti su intere popolazioni!
L'autonomia funzionale invece fornisce un'opportunità ed una coscienza di indipendenza sia lavorativa che psicologica nelle popolazioni che altrimenti continuerebbero a vivere di sole donazioni senza avere la possibilità di liberarsi dal giogo degli aiuto senza sbocchi futuri
Pur sottolineando quello che scrivete vi invito a pensare che ci sono delle confessioni religiose, specie fuori dall'Italia, che prevedono da parte del credente una forma di beneficenza 'obbligata' che deve passare solamente per la struttura della confessione.. di conseguenza il credente non può proprio dare del denaro a strutture diverse..
Alcune di queste confessioni poi aiutano solo i loro adpeti, altre invece aiutano tutti in modo indistinto..
Personalmente, non avendo un 'credo' sono propenso a dare i soldi ad organizzazioni di cui mi fido, in ogni caso più all'Unicef che a certe chiese, ma non si può generalizzare questo a tutti..
Un saluto
Manlio
Pur sottolineando quello che scrivete vi invito a pensare che ci sono delle confessioni religiose, specie fuori dall'Italia, che prevedono da parte del credente una forma di beneficenza 'obbligata' che deve passare solamente per la struttura della confessione.. di conseguenza il credente non può proprio dare del denaro a strutture diverse..
Alcune di queste confessioni poi aiutano solo i loro adpeti, altre invece aiutano tutti in modo indistinto..
Personalmente, non avendo un 'credo' sono propenso a dare i soldi ad organizzazioni di cui mi fido, in ogni caso più all'Unicef che a certe chiese, ma non si può generalizzare questo a tutti..
Un saluto
Manlio
Io credo che Rosy intenda chiarire la differenza fra i due tipi di "beneficenza"
L'assistenza passiva metterebbe semplicemente in atto un meccanismo ben noto nel terzo mondo che è quello dell'accattonaggio di professione , che nell'immediato ha un rendimento superiore a quello di un normale lavoro, ma ha prospettive devastanti su intere popolazioni!
L'autonomia funzionale invece fornisce un'opportunità ed una coscienza di indipendenza sia lavorativa che psicologica nelle popolazioni che altrimenti continuerebbero a vivere di sole donazioni senza avere la possibilità di liberarsi dal giogo degli aiuto senza sbocchi futuri
Spero di aver ben interpretato la risposta di Rosy
Considerazione reale ma non condivisibile nei modi in virtù del fatto che a prescindere dal credo a cui si appartenga siamo uomini e donne che al giogo del credo devono anteporre il proprio libero arbitrio e virtualmente in autonomia scegliere cosa sia bene e cosa sia male fare
Anch'io non ho una chiesa , ma ho un "Signore in cui credere" , la beneficenza mi piace farla di testa mia , anche sbagliando.
Forse vado un tantito OT, ma sentivo il bisogno di aggiungere qualcosa su un tema che mi sta molto a cuore e che impegna regolarmente gli scout.
Vorrei aggiungere solo un esempio, le suore di Madre Teresa di Calcutta, alla cui mensa ed ospedale dei poveri cerchiamo di collaborare quando possibile. Più dando una mano che soldi, che fra l'altro non gradiscono ricevere.
Il loro pensiero è "Mentre insegnate a pescare a chi non di cosa vivere, noi gli diamo il necessario per vivere oggi" serve anche questo...
Le loro mense dei poveri, come altre della mia città, sono molto frequentate a tutti i turni di tutti i giorni con i grandi saloni sempre pieni.
Probabilmente continuo con OT . Sarebbe utile capire se tutti i poveri che si servono alla mensa sono davvero poveri e bisognosi. Nel mio Paese la Caritas mensilmente distribuisce prodotti alimentari alle famiglie povere. Ebbene ti assicuro che ci vanno anche persone con iPhone di ultima generazione nel taschino.
Comunque x tornare in argomento dico che molte persone io compresa sono molto scettiche sulle raccolte di beneficenza perche' il dubbio e' che i soldi vadano nelle mani sbagliate e x usi diversi. Mi fido solo di grandi organismi come UNICEF appunto per la quale ho grande stima e attenzione perche' si occupa di bambini .
Pur sottolineando quello che scrivete vi invito a pensare che ci sono delle confessioni religiose, specie fuori dall'Italia, che prevedono da parte del credente una forma di beneficenza 'obbligata' che deve passare solamente per la struttura della confessione.. di conseguenza il credente non può proprio dare del denaro a strutture diverse..
Alcune di queste confessioni poi aiutano solo i loro adpeti, altre invece aiutano tutti in modo indistinto..
Personalmente, non avendo un 'credo' sono propenso a dare i soldi ad organizzazioni di cui mi fido, in ogni caso più all'Unicef che a certe chiese, ma non si può generalizzare questo a tutti..
Un saluto
Manlio