MarBor
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‘sera al forum,
credo che un paio di settimane ci vogliano per “somatizzare”, sia nel bene che nel male, quanto accaduto nel periodo dal 18.09 al 29.09 u.s. a bordo della Costa Pacifica nell’itinerario denominato “Ritorno in Terra Santa”; cercherò di essere il più obiettivo possibile evitando di dare giudizi o pareri troppo personali.
Proverò a redigere una specie di diario rimarcando alcuni piccoli particolari più o meno simpatici o ilari che daranno, secondo me, quel pizzico di… sceglierete Voi il termine che riterrete più opportuno se avrete la costanza di leggere fino in fondo questo Thread.
Vi pregherei solo di una cosa, ovvero di “non cercare per forza qualcosa” di Politico, Storico, Sacro o Culturale in quanto leggerete perché questo racconto non vuole essere nulla di tutto ciò; anzi vuole essere solo un modo scherzoso con cui Vi narrerò come abbiamo vissuto questa bellissima esperienza.
Savona
Si parte con (solo) due ore abbondanti di ritardo; dal nostro terminal annunciano i numeri di imbarco con il contagocce, dall’altro hanno praticamente imbarcato tutta una nave.
In pratica ci sono (solo) due giovanissime hostess che devono "fronteggiare" i passeggeri di un’intera nave il cui unico desiderio è quello di imbarcarsi il più velocemente possibile; abbiamo dedotto (e sottolineo dedotto) che la compilazione di un ulteriore foglio per le autorità israeliane ha portato via loro più tempo del necessario (ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a un viaggio nella terra dei terribili figli di Re David?).
“Signor Costaaa, non può incaricare due ragazzine per gestire un imbarco con destinazioni così particolari!"
Forse un paio di persone più esperte e navigate e una ragazzina alle prime armi potrebbe essere meglio e poi, prenda invidia dagli imbarchi MSC… così tanto per dirne una…!”
Ma siamo in vacanza ed è il primo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Navigazione e foto prevista con il comandante
Un foglio posto sul letto ci avvisa che questo momento particolarmente ludico sarà posticipato in quanto il comandante sarà impegnato nelle manovre nello Stretto di Messina.
Eh?
Siamo quasi nel 2016 e, a un giorno e 1/2 dalla partenza di Savona, tra GPS, navigatori, tracciatori di rotta, simulatori e bellurie varie non sapevano che quel giorno e a quell’ora la nave sarebbe stata in quel preciso punto?
La prossima volta tolgo il TomTom dall’auto e lo porto in cabina di comando...
Vabbeh, allora stampate pure 1.500 fogli (o quante sono tutte le cabine passeggeri) e consegnatele direttamente tanto, chissenefrega se si abbatte la Foresta Amazzonica, ce ne sono ancora tanti di alberi…; certo che usare la televisione (o il tanto decantato "terminale video" che dir si voglia con il quale riesci a comperare o controllare ogni cosa…) e comunicare la stessa tipologia di messaggio era così impossibile?
Ah, una cosa che, tra tutti, non abbiamo capito, adeguamento dell’ora al fuso orario greco (quindi un’ora avanti)… ma se non siamo neppure davanti alle coste siciliane… ma sì, dai, portiamoci avanti e recuperiamo questo “Jet Leg“ di un’ora che male non fa...
Ma siamo in vacanza ed è il secondo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Katakolon
Questo porto lo conosciamo già da una precedente crociera per cui decidiamo per un bel giretto a piedi con due Amici conosciuti al buffet; iniziamo pure a smaltire a priori le colazioni, i pranzi, le merende, gli spuntini, le cene, gli aperitivi, i digestivi, i caffè, gli ammazzacaffè e gli ecc.ecc. che dovremo (ahimè) affrontare con enorme sacrificio nei prossimi giorni.
Heraklion
A Creta ci accolgono raffiche di vento a 50 nodi che impediscono alla nave di attraccare; il Comandante decide (giustamente) di annullare lo scalo e “all’impressionante velocità” di ben due, forse tre nodi o poco più (giusto per dare un’idea della velocità di crociera a cui andavamo...) si dirige verso Rodi.
Annullate e rimborsate (ci mancherebbe altro) le escursione nella Terra dei Cretini (si chiamano così gli abitanti di Creta, vero??? Scusate la battutaccia, cancellatela per favore…) tutto finisce lì, senza ipotizzare un attracco anticipato/posticipato a Rodi oppure un’eventuale altra meta; ma quando mai, nulla di tutto ciò!
Quindi all’esborso (loro) delle mancate escursioni ed eventuali penali alle Compagnie Turistiche Cretine (scusate di nuovo...), “presumo” abbiano ottenuto introiti (sempre loro) ben maggiori pervenuti da tasse portuali non versate, casinò, SPA, bar, ecc.ecc. (ah, già… non devo dare giudizi personali).
Ma siamo in vacanza ed è il quarto giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Rodi
Scendiamo a terra con gli Amici di cui a Katakolon; bella cittadina, molto carina e piacevole da visitare a cui si aggiungono altri due Amici del tavolo della cena che essendo alla 400esima crociera (+/-) ci fanno da ciceroni…
Evvai, soldi dell’escursione risparmiati… si vede che sono di origine genovese?
Belàndi, se sono palànche…
Scusate sto divagando, vedo di rientrare nella rotta…
Navigazione
Esperienza sul simulatore di F1 Costa… bah, mai visto una macchina che quando acceleri si impenna… del resto non si è neppure mai visto il sottoscritto alla guida di una F1… al che si deduce che c’è sempre un perché nelle cose…
Tornando alla F1 direi (probabilmente qualcuna/o dirà il contrario): 6 Euro buttati via…
Ma siamo in vacanza ed è il sesto giorno, vogliamo rovinarci la Crociera per 6 Euro?
Ma anche no…
Ashdod
Prenotata l’escursione a Betlemme e Gerusalemme; ritrovo alle 07.15 al Ponte Tre (ovvero il Teatro, n.d.r.), partenza effetiva alle 09.30 causa controlli delle autorità israeliane che ti “facevano passare come il riso” prima di scendere; ma organizzare un po’ meglio lo sbarco era così difficile?
Ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a uno sbarco nella terra dei terribili figli di Re David?
Mi sa tanto che devo averla già scritta questa cosa….
La guida, semplicemente un ”fenomeno” e simpatico come un "riccio nelle mutande" (scusate non dovevo dare giudizi) si descrive come un ingegnere laureatosi a Torino (Oh, basta là!) che, stufo di ingegnerare, si è dedicato a ciò che gli piace di più, ovvero fare la guida…
Ussignür...
Nella sua immensa simpatia, tra le varie cose narrate tra un racconto Sacro e uno profano: “…sapete, ogni tanto i Palestinesi (questi "maledetti reazionari", ovviamente “visti “dagli occhi di un Ebreo, n.d.r.) a volte lanciano le pietre contro gli autobus dei turisti (dico, ma mordersi la lingua e stare zitto, no, eh?)… ma oggi è un giorno di festa per cui molto probabilmente non succederà nulla… (ah beh, allora… visto che lo ha detto lui, ora sono mooolto più tranquillo…)” e poi “... a pranzo saremo ospiti presso un tradizionale Kibbutz Israeliano”.
Figo!
Prendiamo atto delle cose… è un frase che odio, ma ci sta, fa pure fine e impegna ancora meno…
Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro: Basilica della Natività, arriviamo prima di una compagine francese, ovviamente ospite della stessa Costa Pacifica; le due guide parlottando e, alla fine, concordano che loro sono arrivati dopo quindi entriamo prima noi…
Bene, il nostro tipo (la guida, n.d.r.) ci racconta un po’ di cose e, a un certo punto, sparisce o meglio all’interno dell’edificio ci viene difficile capire che fine abbia fatto… facilmente potete capire che “eravamo solo quattro gatti” dentro la Basilica; ebbene la guida francese con la proverbiale nonchalance transalpina e attorniata dai suoi fidi connazionali cosa decide di fare?
Semplicemente iniziano a spingere, saltare la fila… in pratica “a fare gli italiani” (scusate e senza offesa alcuna… devo ricordarmi di non dare giudizi personali anche se ogni tanto dimentico questa cosa…).
Lascio a Voi la risposta a questa semplice domanda: “Era il caso di litigare DENTRO la Basilica della Natività?”
Ma anche no…
Dopo quasi due ore di coda decidiamo, nostro malgrado, di rinunciare al luogo della Natività (... ma se abbiamo fatto miglia e miglia per essere in questo posto..) ma la stanchezza, il caldo, l’umidità (credo sfiorasse il 99,00%) e la maleducazione dei francesi prendono il sopravvento, quindi ci togliamo da quella che da coda si era trasformata in una massa informe… e vagabondiamo dentro la Basilica.
Dall’altro lato ritroviamo il tipo (la guida, n.d.r.) tranquillo e scattante come un bradipo assonnato… gli esponiamo le ns.ragioni (in pratica lo accusiamo di averci abbandonato), questo farfuglia qualcosa e tenta di rimediare facendoci entrare dall’altra entrata… operazione per altro piuttosto maldestra e neppure riuscita in quanto i sorveglianti ci hanno puntualmente ricacciato indietro (e volevo anche vedere...).
Ma poiché non tutti i mali vengono per nuocere e “sfruttando” (Dio me ne voglia...) una signora italiana disabile (passeggera anch’essa con il marito sul ns.autobus) che ci descrive come loro accompagnatori, ci permette di sgattaiolare dentro il “punto cruciale” della Basilica da questa seconda entrata (ammetto e mi vergogno ancora di quanto ho appena scritto ...) e … sorpresa… chi troviamo già dentro il pertugio?
Ovviamente il gruppo francese che con la loro proverbiale nonchalance transalpina erano passati tranquillamente davanti a tutti i fedeli in attesa (ma non dovevano essere dietro noi? Ma soprattutto non siamo “noi italiani” noti per questi comportamenti? n.d.r.).
Volete che Vi esponga la stessa domanda di cui sopra?
Lo faccio: “...era il caso di litigare DENTRO la Basilica della Natività?”
Ma anche no…
Saltiamo qualche passaggio e andiamo direttamente al luogo del pranzo passando per l’immancabile negozio di souvenir; durante il tragitto notiamo alcuni cassonetti o forse semplicementi cumuli di immondizia incendiati.
Il tipo (sempre la guida, n.d.r.) cosa ci racconta?
"Che i Palestinesi (sempre loro, i "maledetti reazionari", n.d.r.) appiccano il fuoco ai cassonetti, aspettano i Vigili del Fuoco (o l’analogo israeliano del ns.Corpo dei VV.F.) e li prendono a sassate o quant’altro (dico, ma contare fino a dieci, mordersi la lingua e stare zitto, no, eh?)".
"Ma poichè oggi è un giorno di festa, molto probabilmente non succederà nulla… (azz.. che cul.. ehm, fortuna che abbiamo avuto, peccato aver specato questa dose di fortuna senza aver giocato al SuperEnalotto Israeliano... ma questo lo sapevate di già e, poichè lo ha detto lui, il "simpaticone", ora sono mooolto più tranquillo di prima…).
Arriviamo al Kibb… un momneto, ma un Kibbutz, nella mia ignoranza, non dovrebbe essere una fattoria, magari ipoteticamente trasformata nel recente passato in qualcosa di più moderno… ma trovarsi in un Self Service di un Albergo a 7-8 o forse più piani in centro a Gerusalemme … ma che strani questi tipici Kibbutz Israeliani!
O meglio, devo ammettere mio malgrado, quanto sia immensa la mia ignoranza...
Pranziamo in 3/4 d’ora e affrontiamo il resto della giornata (scusate ma non ve lo avevo detto, l’escursione era prevista di 11 ore) passando tra il Monte degli Ulivi, l’Orto dei Getsemani e la Basilica del Santo Sepolcro e qua… chi ci troviamo?
Gli immancabili francesi ma, del resto, Gerusalemme è piccola e poichè, questa volta sono arrivati prima di noi … e poi, in fondo, “...era il caso di litigare DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro?”
Ma anche no…
Il tipo (sempre la guida, n.d.r.), probabilmente memore della figuraccia fatta nel punto in qui trentatrè anni prima era nata una Persona molto importante con la barba e i capelli lunghi, si informa della durata della coda; responso: 1/2, massimo 3/4 d’ora… decidiamo di restare.
Del resto, se abbiamo percorso miglia e miglia per vedere la Natività, vuoi arrenderti per un’inezia al S.Sepolcro?
Ma anche no!
Bene, dopo un’ora e mezza e forse qualcosa in più tra le immancabili spinte, le pressioni della fila, il caldo e l’umidità superiore alla Basilica della Natività (che qua sfiorava il 99,99%)...
“Signor Costaaa, la prossima volta, come guida, gradirei avere Topo Gigio… almeno è più carino, simpatico e sicuramente più preparato… e il bello deve ancora venire…”
Iniziamo a peregrinare per una parte della via Dolorosa (dalla VIIa Stazione, n.d.r.) che, per chi non lo sapesse, è costituita da una serie di gradini in discesa corredati da piccoli scivoli per agevolare il transito dei mezzi; il tipo (sempre la guida, n.d.r.) inizia ad allungare il passo per recuperare il ritardo accumulato (erano quasi le 19.30 e, nella tabella di marcia originale, dovevamo già essere sulla strada del ritorno…) “dimenticandosi” (o forse sarebbe meglio dire “ignorando”) che nel gruppo era presente la signora sulla sedia a rotelle con il marito da noi conosciuti nella Basilica della Natività (…ricordate?) che, con l’Amico di Katakolon e Rodi di cui avete già letto in precedenza, abbiamo cercato di aiutare nel tragitto (… con la Signora avevo un debito morale…).
Ah, dimenticavo che nel gruppo era presente anche una mamma con bambina e relativo passeggino.
Quindi richiami al tipo (sempre la guida, n.d.r.) con i più classici fischi “all’italiana” (scusate, senza offesa…) mentre i due accompagnatori della Costa (due ragazzini, lei al primo imbarco, lui forse al secondo, di certo non più del terzo…) a guardare o a cercare di capire cosa fare, scegliete voi… ma “... era il caso di litigare NEL PERCORSO della Via Dolorosa?”
Ma anche no…
Arriviamo al Muro del Pianto e, perla della giornata, il tipo (sempre la guida, n.d.r.) inizia a raccontarci di quel luogo Sacro per gli Ebrei.
Purtroppo, un suo connazionale che era (casualmente) lì a pregare… (dico, ma con tutti i posti che c’erano in Gerusalemme, proprio al Muro del Pianto si doveva recare costui per pregare? Non c’è più religione… scusate, cancellate anche questa battutaccia…) … si sente (giustamente) disturbato e al terzo richiamo di “fare silenzio” (non c’era bisogno di conoscere l’ebraico, l'onomatopeico “Ssssshhhh...” è piuttosto internazionale e non ha bisogno di alcuna traduzione...) il “pregante”, piuttosto stizzito (per non dire di peggio) dalla supponenza del tipo (sempre la guida, n.d.r.) si gira, afferra una sedia e la scaglia (giustamente, n.d.r.) verso il fenomeno (sempre la guida, n.d.r.).
"Signor Costaaa, la prossima volta si ricordi della professionalità di Topo Gigio…!"
Devo ammettere che, in quei frangenti, ho temuto la rissa e forse anche qualcosa di peggio (stavolta AL Muro del Pianto, giusto per completare l’opera dell’intera giornata); ma evitare di provocare, no, eh?
Eppure nella mia mente ero (e sono tutt'ora) convinto del fatto che la provocazione in casa altrui non può che scatenare un qualcosa che, a priori non puoi immaginare; bene, proprio in Israele, era il caso di comportarsi così?
E' come recarsi in una Moschea e... oppure come se qualcuno entrasse nella Basilica di S.Pietro o una qualsivoglia Chiesetta di un paesino sperduto e... mi avete capito e non vorrei aggiungetre una parola di più!
Scusate, non devo dare giudizi personali; anche questa volta mi sono dimenticato di questa cosa…
Fortunatamente, e ringraziando Dio, tutto è finito lì…
Alle 20.00 partiamo (finalmente, n.d.r.) da Gerusalemme alla volta del Porto di Ashdod dove arriviamo alle 21.15…
Orbene ora DEVO esprimere un parere personale, non me ne vogliate... ma se il tipo (la guida, n.d.r.) ingegnerava come è in grado di fare la guida… capisco il perché abbia smesso di ingegnerare; di certo una cosa positiva gli devo riconoscere: ha avuto l'enorme buon senso di non chiedere mance o riconoscimenti simili anche perché, nel porto di Ashdod, non eravamo né DENTRO la Basilica della Natività, né DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro, né NEL PERCORSO della Via Dolorosa e neppure AL Muro del Pianto… lascio a Voi ogni deduzione in merito…
Ma siamo in vacanza ed è il settimo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Due giorni e mezzo di navigazione
Approfittiamo di questi momenti di navigazione e con l’Amico di Katakolon, Rodi e Gerusalemme (e vice-aiutante di supporto alla Signora italiana disabile sulla sedia a rotelle...) ci rechiamo all’Ufficio Escursioni dove troviamo la ragazzina accompagnatrice al primo imbarco e una sua collega di pari età o giù di lì alle quali vorremmo anche raccontare le (dis)avventure occorse ma, alla mia prima affermazione pacata (per non partire “sparati” sul tipo, sempre la guida, n.d.r.) “..ma non doveva essere un Kibbutz?” e alla conseguente risposta giustificativa del tipo “... probabilmente si è espresso con una frase umoristica israeliana…”
Eh?
Cosa?
Beh, ci siamo “sentiti un pochino presi in giro e ho deciso di soprassedere…”.
(La frase sopra è corretta nel concetto ma non nell'italiano...).
“Signor Costaaa, la prossima volta, oltre a Topo Gigio, si ricordi anche di Lupo Alberto e, qualora decidesse ancora di sbarcare in Israele, se avessi come accompagnatori Tex Willer, Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack mi sentirei decisamente più al sicuro!"
Ma siamo in vacanza ed è l’ottavo, forse nono giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Civitavecchia
Sbarcano due nuovi Amici e ritroviamo altri due ”Vecchi Amici” appena saliti a bordo per la loro crociera; li abbiamo conosciuti due anni or sono e con i quali ci siamo anche imbarcati l’anno scorso… le amicizie coltivate in Crociera mi sembrano quelle più spensierate in assoluto… (giudizio personale, ma qua, a dispetto di quanto espresso all’inizio, lo dico…).
Purtroppo la discesa dei nuovi Amici e la salita di quelli vecchi (di data, si intende…) ha un solo significato: la Crociera “Ritorno in Terra Santa” si sta per concludere…
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Bene, ora è il caso di tornare seri!
Ho compilato un questionario piuttosto critico e mi riservo di contattare l’Ufficio Clienti per informarli in un modo decisamente meno burlone di quanto avete letto sino a ora… o meglio, ricevendo dal CostaClub un invito a "Raccontare come è andata la mia Crociera"...
Beh, quasi quasi rispondo inserendo solo il link a questo Thread.
Mi auguro solamente che qualche immancabile Dirigente, Funzionario e/o Impiegato di Costa Crociera (scommetto che tra tutti gli iscritti di questo forum ci sarà per sapere di nascosto come sono andate le cose…) legga questo Thread non sorridendo a quanto ho scritto ma che si faccia un esame di coscienza o, perché no, mi contatti affinchè gli possa raccontare di persona come sono andate le cose qualora il testo di cui sopra non fosse sufficientemente esplicativo.
Tornando a noi, le sensazioni che pensavo di trovare in Terra Santa non le ho potute vivere; purtroppo l’escursione di troppi posti in troppo poco tempo (anche se, alla fine, si è trattato di quasi 12 ore), le ore trascorse in fila (ma questo era in previsione) non mi hanno neppure permesso di abbozzare una mezza preghiera; chi era dietro noi aveva (giustamente) il desiderio che avevo io trenta secondi prima… ovvero essere lì nel punto esatto in cui sono avvenuti certi avvenimenti (scusate il gioco di parole) Sacri, Culturali, Storici, …
Ma questo è il bello della Crociera: vedere un condensato di tutto e, purtroppo, gli avvenimenti che ogni giorno ci vengono descritti dai TG o dai giornali non possono farmi pensare che siamo stati gli "ultimi fortunati" a vedere quei luoghi… almeno per il momento!
Rivedendo le foto scattate… ora ammetto di riscontrare quell’emozione che là, da vivo, non ho potuto percepire… ma lo rifarei, eccome se lo rifarei…
Alla luce di ciò, è giusto che per quanto riguarda il Personale di Cabina, dei Bar, del Ristorante, del Buffet, della Sicurezza, dell’Animazione, gli Attori, i Ballerini, i Cantanti, tutto il Personale “nascosto” e di chi ho dimenticato, sono quelli a cui devo indirizzare i miei complimenti!
Ah… un sentito e particolare grazie non può che essere rivolto ai francesi!
Spero che abbiate apprezzato il modo Fantozziano con cui ho raccontato questa mia esperienza; volutamente ho preferito evitare un resoconto serio (vi sareste fermati alla sesta riga o giù di lì...) e riferimenti precisi quali i numeri degli autobus (nostro e dei francesi) o il nome del Kibb… scusate, dell’albergo a n piani come i nome degli Amici conosciuti; di certo chi c’era, chi ha vissuto o chi ha visto quanto ho descritto sicuramente non potrà che riconoscersi con quanto appena letto.
In ogni caso vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere fino in fondo queste mie st…upidate.
credo che un paio di settimane ci vogliano per “somatizzare”, sia nel bene che nel male, quanto accaduto nel periodo dal 18.09 al 29.09 u.s. a bordo della Costa Pacifica nell’itinerario denominato “Ritorno in Terra Santa”; cercherò di essere il più obiettivo possibile evitando di dare giudizi o pareri troppo personali.
Proverò a redigere una specie di diario rimarcando alcuni piccoli particolari più o meno simpatici o ilari che daranno, secondo me, quel pizzico di… sceglierete Voi il termine che riterrete più opportuno se avrete la costanza di leggere fino in fondo questo Thread.
Vi pregherei solo di una cosa, ovvero di “non cercare per forza qualcosa” di Politico, Storico, Sacro o Culturale in quanto leggerete perché questo racconto non vuole essere nulla di tutto ciò; anzi vuole essere solo un modo scherzoso con cui Vi narrerò come abbiamo vissuto questa bellissima esperienza.
Savona
Si parte con (solo) due ore abbondanti di ritardo; dal nostro terminal annunciano i numeri di imbarco con il contagocce, dall’altro hanno praticamente imbarcato tutta una nave.
In pratica ci sono (solo) due giovanissime hostess che devono "fronteggiare" i passeggeri di un’intera nave il cui unico desiderio è quello di imbarcarsi il più velocemente possibile; abbiamo dedotto (e sottolineo dedotto) che la compilazione di un ulteriore foglio per le autorità israeliane ha portato via loro più tempo del necessario (ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a un viaggio nella terra dei terribili figli di Re David?).
“Signor Costaaa, non può incaricare due ragazzine per gestire un imbarco con destinazioni così particolari!"
Forse un paio di persone più esperte e navigate e una ragazzina alle prime armi potrebbe essere meglio e poi, prenda invidia dagli imbarchi MSC… così tanto per dirne una…!”
Ma siamo in vacanza ed è il primo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Navigazione e foto prevista con il comandante
Un foglio posto sul letto ci avvisa che questo momento particolarmente ludico sarà posticipato in quanto il comandante sarà impegnato nelle manovre nello Stretto di Messina.
Eh?
Siamo quasi nel 2016 e, a un giorno e 1/2 dalla partenza di Savona, tra GPS, navigatori, tracciatori di rotta, simulatori e bellurie varie non sapevano che quel giorno e a quell’ora la nave sarebbe stata in quel preciso punto?
La prossima volta tolgo il TomTom dall’auto e lo porto in cabina di comando...
Vabbeh, allora stampate pure 1.500 fogli (o quante sono tutte le cabine passeggeri) e consegnatele direttamente tanto, chissenefrega se si abbatte la Foresta Amazzonica, ce ne sono ancora tanti di alberi…; certo che usare la televisione (o il tanto decantato "terminale video" che dir si voglia con il quale riesci a comperare o controllare ogni cosa…) e comunicare la stessa tipologia di messaggio era così impossibile?
Ah, una cosa che, tra tutti, non abbiamo capito, adeguamento dell’ora al fuso orario greco (quindi un’ora avanti)… ma se non siamo neppure davanti alle coste siciliane… ma sì, dai, portiamoci avanti e recuperiamo questo “Jet Leg“ di un’ora che male non fa...
Ma siamo in vacanza ed è il secondo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Katakolon
Questo porto lo conosciamo già da una precedente crociera per cui decidiamo per un bel giretto a piedi con due Amici conosciuti al buffet; iniziamo pure a smaltire a priori le colazioni, i pranzi, le merende, gli spuntini, le cene, gli aperitivi, i digestivi, i caffè, gli ammazzacaffè e gli ecc.ecc. che dovremo (ahimè) affrontare con enorme sacrificio nei prossimi giorni.
Heraklion
A Creta ci accolgono raffiche di vento a 50 nodi che impediscono alla nave di attraccare; il Comandante decide (giustamente) di annullare lo scalo e “all’impressionante velocità” di ben due, forse tre nodi o poco più (giusto per dare un’idea della velocità di crociera a cui andavamo...) si dirige verso Rodi.
Annullate e rimborsate (ci mancherebbe altro) le escursione nella Terra dei Cretini (si chiamano così gli abitanti di Creta, vero??? Scusate la battutaccia, cancellatela per favore…) tutto finisce lì, senza ipotizzare un attracco anticipato/posticipato a Rodi oppure un’eventuale altra meta; ma quando mai, nulla di tutto ciò!
Quindi all’esborso (loro) delle mancate escursioni ed eventuali penali alle Compagnie Turistiche Cretine (scusate di nuovo...), “presumo” abbiano ottenuto introiti (sempre loro) ben maggiori pervenuti da tasse portuali non versate, casinò, SPA, bar, ecc.ecc. (ah, già… non devo dare giudizi personali).
Ma siamo in vacanza ed è il quarto giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Rodi
Scendiamo a terra con gli Amici di cui a Katakolon; bella cittadina, molto carina e piacevole da visitare a cui si aggiungono altri due Amici del tavolo della cena che essendo alla 400esima crociera (+/-) ci fanno da ciceroni…
Evvai, soldi dell’escursione risparmiati… si vede che sono di origine genovese?
Belàndi, se sono palànche…
Scusate sto divagando, vedo di rientrare nella rotta…
Navigazione
Esperienza sul simulatore di F1 Costa… bah, mai visto una macchina che quando acceleri si impenna… del resto non si è neppure mai visto il sottoscritto alla guida di una F1… al che si deduce che c’è sempre un perché nelle cose…
Tornando alla F1 direi (probabilmente qualcuna/o dirà il contrario): 6 Euro buttati via…
Ma siamo in vacanza ed è il sesto giorno, vogliamo rovinarci la Crociera per 6 Euro?
Ma anche no…
Ashdod
Prenotata l’escursione a Betlemme e Gerusalemme; ritrovo alle 07.15 al Ponte Tre (ovvero il Teatro, n.d.r.), partenza effetiva alle 09.30 causa controlli delle autorità israeliane che ti “facevano passare come il riso” prima di scendere; ma organizzare un po’ meglio lo sbarco era così difficile?
Ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a uno sbarco nella terra dei terribili figli di Re David?
Mi sa tanto che devo averla già scritta questa cosa….
La guida, semplicemente un ”fenomeno” e simpatico come un "riccio nelle mutande" (scusate non dovevo dare giudizi) si descrive come un ingegnere laureatosi a Torino (Oh, basta là!) che, stufo di ingegnerare, si è dedicato a ciò che gli piace di più, ovvero fare la guida…
Ussignür...
Nella sua immensa simpatia, tra le varie cose narrate tra un racconto Sacro e uno profano: “…sapete, ogni tanto i Palestinesi (questi "maledetti reazionari", ovviamente “visti “dagli occhi di un Ebreo, n.d.r.) a volte lanciano le pietre contro gli autobus dei turisti (dico, ma mordersi la lingua e stare zitto, no, eh?)… ma oggi è un giorno di festa per cui molto probabilmente non succederà nulla… (ah beh, allora… visto che lo ha detto lui, ora sono mooolto più tranquillo…)” e poi “... a pranzo saremo ospiti presso un tradizionale Kibbutz Israeliano”.
Figo!
Prendiamo atto delle cose… è un frase che odio, ma ci sta, fa pure fine e impegna ancora meno…
Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro: Basilica della Natività, arriviamo prima di una compagine francese, ovviamente ospite della stessa Costa Pacifica; le due guide parlottando e, alla fine, concordano che loro sono arrivati dopo quindi entriamo prima noi…
Bene, il nostro tipo (la guida, n.d.r.) ci racconta un po’ di cose e, a un certo punto, sparisce o meglio all’interno dell’edificio ci viene difficile capire che fine abbia fatto… facilmente potete capire che “eravamo solo quattro gatti” dentro la Basilica; ebbene la guida francese con la proverbiale nonchalance transalpina e attorniata dai suoi fidi connazionali cosa decide di fare?
Semplicemente iniziano a spingere, saltare la fila… in pratica “a fare gli italiani” (scusate e senza offesa alcuna… devo ricordarmi di non dare giudizi personali anche se ogni tanto dimentico questa cosa…).
Lascio a Voi la risposta a questa semplice domanda: “Era il caso di litigare DENTRO la Basilica della Natività?”
Ma anche no…
Dopo quasi due ore di coda decidiamo, nostro malgrado, di rinunciare al luogo della Natività (... ma se abbiamo fatto miglia e miglia per essere in questo posto..) ma la stanchezza, il caldo, l’umidità (credo sfiorasse il 99,00%) e la maleducazione dei francesi prendono il sopravvento, quindi ci togliamo da quella che da coda si era trasformata in una massa informe… e vagabondiamo dentro la Basilica.
Dall’altro lato ritroviamo il tipo (la guida, n.d.r.) tranquillo e scattante come un bradipo assonnato… gli esponiamo le ns.ragioni (in pratica lo accusiamo di averci abbandonato), questo farfuglia qualcosa e tenta di rimediare facendoci entrare dall’altra entrata… operazione per altro piuttosto maldestra e neppure riuscita in quanto i sorveglianti ci hanno puntualmente ricacciato indietro (e volevo anche vedere...).
Ma poiché non tutti i mali vengono per nuocere e “sfruttando” (Dio me ne voglia...) una signora italiana disabile (passeggera anch’essa con il marito sul ns.autobus) che ci descrive come loro accompagnatori, ci permette di sgattaiolare dentro il “punto cruciale” della Basilica da questa seconda entrata (ammetto e mi vergogno ancora di quanto ho appena scritto ...) e … sorpresa… chi troviamo già dentro il pertugio?
Ovviamente il gruppo francese che con la loro proverbiale nonchalance transalpina erano passati tranquillamente davanti a tutti i fedeli in attesa (ma non dovevano essere dietro noi? Ma soprattutto non siamo “noi italiani” noti per questi comportamenti? n.d.r.).
Volete che Vi esponga la stessa domanda di cui sopra?
Lo faccio: “...era il caso di litigare DENTRO la Basilica della Natività?”
Ma anche no…
Saltiamo qualche passaggio e andiamo direttamente al luogo del pranzo passando per l’immancabile negozio di souvenir; durante il tragitto notiamo alcuni cassonetti o forse semplicementi cumuli di immondizia incendiati.
Il tipo (sempre la guida, n.d.r.) cosa ci racconta?
"Che i Palestinesi (sempre loro, i "maledetti reazionari", n.d.r.) appiccano il fuoco ai cassonetti, aspettano i Vigili del Fuoco (o l’analogo israeliano del ns.Corpo dei VV.F.) e li prendono a sassate o quant’altro (dico, ma contare fino a dieci, mordersi la lingua e stare zitto, no, eh?)".
"Ma poichè oggi è un giorno di festa, molto probabilmente non succederà nulla… (azz.. che cul.. ehm, fortuna che abbiamo avuto, peccato aver specato questa dose di fortuna senza aver giocato al SuperEnalotto Israeliano... ma questo lo sapevate di già e, poichè lo ha detto lui, il "simpaticone", ora sono mooolto più tranquillo di prima…).
Arriviamo al Kibb… un momneto, ma un Kibbutz, nella mia ignoranza, non dovrebbe essere una fattoria, magari ipoteticamente trasformata nel recente passato in qualcosa di più moderno… ma trovarsi in un Self Service di un Albergo a 7-8 o forse più piani in centro a Gerusalemme … ma che strani questi tipici Kibbutz Israeliani!
O meglio, devo ammettere mio malgrado, quanto sia immensa la mia ignoranza...
Pranziamo in 3/4 d’ora e affrontiamo il resto della giornata (scusate ma non ve lo avevo detto, l’escursione era prevista di 11 ore) passando tra il Monte degli Ulivi, l’Orto dei Getsemani e la Basilica del Santo Sepolcro e qua… chi ci troviamo?
Gli immancabili francesi ma, del resto, Gerusalemme è piccola e poichè, questa volta sono arrivati prima di noi … e poi, in fondo, “...era il caso di litigare DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro?”
Ma anche no…
Il tipo (sempre la guida, n.d.r.), probabilmente memore della figuraccia fatta nel punto in qui trentatrè anni prima era nata una Persona molto importante con la barba e i capelli lunghi, si informa della durata della coda; responso: 1/2, massimo 3/4 d’ora… decidiamo di restare.
Del resto, se abbiamo percorso miglia e miglia per vedere la Natività, vuoi arrenderti per un’inezia al S.Sepolcro?
Ma anche no!
Bene, dopo un’ora e mezza e forse qualcosa in più tra le immancabili spinte, le pressioni della fila, il caldo e l’umidità superiore alla Basilica della Natività (che qua sfiorava il 99,99%)...
“Signor Costaaa, la prossima volta, come guida, gradirei avere Topo Gigio… almeno è più carino, simpatico e sicuramente più preparato… e il bello deve ancora venire…”
Iniziamo a peregrinare per una parte della via Dolorosa (dalla VIIa Stazione, n.d.r.) che, per chi non lo sapesse, è costituita da una serie di gradini in discesa corredati da piccoli scivoli per agevolare il transito dei mezzi; il tipo (sempre la guida, n.d.r.) inizia ad allungare il passo per recuperare il ritardo accumulato (erano quasi le 19.30 e, nella tabella di marcia originale, dovevamo già essere sulla strada del ritorno…) “dimenticandosi” (o forse sarebbe meglio dire “ignorando”) che nel gruppo era presente la signora sulla sedia a rotelle con il marito da noi conosciuti nella Basilica della Natività (…ricordate?) che, con l’Amico di Katakolon e Rodi di cui avete già letto in precedenza, abbiamo cercato di aiutare nel tragitto (… con la Signora avevo un debito morale…).
Ah, dimenticavo che nel gruppo era presente anche una mamma con bambina e relativo passeggino.
Quindi richiami al tipo (sempre la guida, n.d.r.) con i più classici fischi “all’italiana” (scusate, senza offesa…) mentre i due accompagnatori della Costa (due ragazzini, lei al primo imbarco, lui forse al secondo, di certo non più del terzo…) a guardare o a cercare di capire cosa fare, scegliete voi… ma “... era il caso di litigare NEL PERCORSO della Via Dolorosa?”
Ma anche no…
Arriviamo al Muro del Pianto e, perla della giornata, il tipo (sempre la guida, n.d.r.) inizia a raccontarci di quel luogo Sacro per gli Ebrei.
Purtroppo, un suo connazionale che era (casualmente) lì a pregare… (dico, ma con tutti i posti che c’erano in Gerusalemme, proprio al Muro del Pianto si doveva recare costui per pregare? Non c’è più religione… scusate, cancellate anche questa battutaccia…) … si sente (giustamente) disturbato e al terzo richiamo di “fare silenzio” (non c’era bisogno di conoscere l’ebraico, l'onomatopeico “Ssssshhhh...” è piuttosto internazionale e non ha bisogno di alcuna traduzione...) il “pregante”, piuttosto stizzito (per non dire di peggio) dalla supponenza del tipo (sempre la guida, n.d.r.) si gira, afferra una sedia e la scaglia (giustamente, n.d.r.) verso il fenomeno (sempre la guida, n.d.r.).
"Signor Costaaa, la prossima volta si ricordi della professionalità di Topo Gigio…!"
Devo ammettere che, in quei frangenti, ho temuto la rissa e forse anche qualcosa di peggio (stavolta AL Muro del Pianto, giusto per completare l’opera dell’intera giornata); ma evitare di provocare, no, eh?
Eppure nella mia mente ero (e sono tutt'ora) convinto del fatto che la provocazione in casa altrui non può che scatenare un qualcosa che, a priori non puoi immaginare; bene, proprio in Israele, era il caso di comportarsi così?
E' come recarsi in una Moschea e... oppure come se qualcuno entrasse nella Basilica di S.Pietro o una qualsivoglia Chiesetta di un paesino sperduto e... mi avete capito e non vorrei aggiungetre una parola di più!
Scusate, non devo dare giudizi personali; anche questa volta mi sono dimenticato di questa cosa…
Fortunatamente, e ringraziando Dio, tutto è finito lì…
Alle 20.00 partiamo (finalmente, n.d.r.) da Gerusalemme alla volta del Porto di Ashdod dove arriviamo alle 21.15…
Orbene ora DEVO esprimere un parere personale, non me ne vogliate... ma se il tipo (la guida, n.d.r.) ingegnerava come è in grado di fare la guida… capisco il perché abbia smesso di ingegnerare; di certo una cosa positiva gli devo riconoscere: ha avuto l'enorme buon senso di non chiedere mance o riconoscimenti simili anche perché, nel porto di Ashdod, non eravamo né DENTRO la Basilica della Natività, né DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro, né NEL PERCORSO della Via Dolorosa e neppure AL Muro del Pianto… lascio a Voi ogni deduzione in merito…
Ma siamo in vacanza ed è il settimo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Due giorni e mezzo di navigazione
Approfittiamo di questi momenti di navigazione e con l’Amico di Katakolon, Rodi e Gerusalemme (e vice-aiutante di supporto alla Signora italiana disabile sulla sedia a rotelle...) ci rechiamo all’Ufficio Escursioni dove troviamo la ragazzina accompagnatrice al primo imbarco e una sua collega di pari età o giù di lì alle quali vorremmo anche raccontare le (dis)avventure occorse ma, alla mia prima affermazione pacata (per non partire “sparati” sul tipo, sempre la guida, n.d.r.) “..ma non doveva essere un Kibbutz?” e alla conseguente risposta giustificativa del tipo “... probabilmente si è espresso con una frase umoristica israeliana…”
Eh?
Cosa?
Beh, ci siamo “sentiti un pochino presi in giro e ho deciso di soprassedere…”.
(La frase sopra è corretta nel concetto ma non nell'italiano...).
“Signor Costaaa, la prossima volta, oltre a Topo Gigio, si ricordi anche di Lupo Alberto e, qualora decidesse ancora di sbarcare in Israele, se avessi come accompagnatori Tex Willer, Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack mi sentirei decisamente più al sicuro!"
Ma siamo in vacanza ed è l’ottavo, forse nono giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?
Ma anche no…
Civitavecchia
Sbarcano due nuovi Amici e ritroviamo altri due ”Vecchi Amici” appena saliti a bordo per la loro crociera; li abbiamo conosciuti due anni or sono e con i quali ci siamo anche imbarcati l’anno scorso… le amicizie coltivate in Crociera mi sembrano quelle più spensierate in assoluto… (giudizio personale, ma qua, a dispetto di quanto espresso all’inizio, lo dico…).
Purtroppo la discesa dei nuovi Amici e la salita di quelli vecchi (di data, si intende…) ha un solo significato: la Crociera “Ritorno in Terra Santa” si sta per concludere…
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Bene, ora è il caso di tornare seri!
Ho compilato un questionario piuttosto critico e mi riservo di contattare l’Ufficio Clienti per informarli in un modo decisamente meno burlone di quanto avete letto sino a ora… o meglio, ricevendo dal CostaClub un invito a "Raccontare come è andata la mia Crociera"...
Beh, quasi quasi rispondo inserendo solo il link a questo Thread.
Mi auguro solamente che qualche immancabile Dirigente, Funzionario e/o Impiegato di Costa Crociera (scommetto che tra tutti gli iscritti di questo forum ci sarà per sapere di nascosto come sono andate le cose…) legga questo Thread non sorridendo a quanto ho scritto ma che si faccia un esame di coscienza o, perché no, mi contatti affinchè gli possa raccontare di persona come sono andate le cose qualora il testo di cui sopra non fosse sufficientemente esplicativo.
Tornando a noi, le sensazioni che pensavo di trovare in Terra Santa non le ho potute vivere; purtroppo l’escursione di troppi posti in troppo poco tempo (anche se, alla fine, si è trattato di quasi 12 ore), le ore trascorse in fila (ma questo era in previsione) non mi hanno neppure permesso di abbozzare una mezza preghiera; chi era dietro noi aveva (giustamente) il desiderio che avevo io trenta secondi prima… ovvero essere lì nel punto esatto in cui sono avvenuti certi avvenimenti (scusate il gioco di parole) Sacri, Culturali, Storici, …
Ma questo è il bello della Crociera: vedere un condensato di tutto e, purtroppo, gli avvenimenti che ogni giorno ci vengono descritti dai TG o dai giornali non possono farmi pensare che siamo stati gli "ultimi fortunati" a vedere quei luoghi… almeno per il momento!
Rivedendo le foto scattate… ora ammetto di riscontrare quell’emozione che là, da vivo, non ho potuto percepire… ma lo rifarei, eccome se lo rifarei…
Alla luce di ciò, è giusto che per quanto riguarda il Personale di Cabina, dei Bar, del Ristorante, del Buffet, della Sicurezza, dell’Animazione, gli Attori, i Ballerini, i Cantanti, tutto il Personale “nascosto” e di chi ho dimenticato, sono quelli a cui devo indirizzare i miei complimenti!
Ah… un sentito e particolare grazie non può che essere rivolto ai francesi!
Spero che abbiate apprezzato il modo Fantozziano con cui ho raccontato questa mia esperienza; volutamente ho preferito evitare un resoconto serio (vi sareste fermati alla sesta riga o giù di lì...) e riferimenti precisi quali i numeri degli autobus (nostro e dei francesi) o il nome del Kibb… scusate, dell’albergo a n piani come i nome degli Amici conosciuti; di certo chi c’era, chi ha vissuto o chi ha visto quanto ho descritto sicuramente non potrà che riconoscersi con quanto appena letto.
In ogni caso vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere fino in fondo queste mie st…upidate.
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