Computerman
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Nel frattempo sentivo per radio che anche a Napoli ci sono forti venti e disagi nei collegamenti marittimi... chissà se riusciranno ad attraccare
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Trovo avvilente il tuo commento. La sicurezza non ha nulla a che vedere con un contratto e questa strenua lotta a cercare di difendere il soggetto forte (la compagnia) contro il soggetto debole (il cliente) io sinceramente non la capisco né la concepisco. Però se ti diverti così fai pureProbabilmente ne risentiranno anche gli scali successivi. PS un bel esposto all'associazione consumatori non ci starebbe male,un comandante ingrato e incompetente che non riesce ad attaccare a Civitavecchia,il porto più largo del mondo non riesce ad entrare con una bagnarola!!!! (Per favore non prendetemi sul serio)
Per cui...........La sicurezza viene prima di un contratto ed è anche scritto a chiare lettere sul contratto che si sottoscrive all' acquisto di una crociera.
Nel caso di Civitavecchia poi , sono le autorità portuali che non accolgono, in caso di forte rischio, l'ingresso di una nave chiudendo lo spazio portuale.
Non è imputabile alla Compagnia il mancato scalo e non vi è diritto a nessun risarcimento. Per me è chiaro!..e manco mi sfiora l'idea di chiederlo.Per cui...........
Legittimo ed insindacabile. Non so se il porto fosse stato dichiarato aperto o chiuso, in ogni caso il termine di paragone con un'altra nave non è significativo
Mai asserito il contrario e sarebbe anche grave se non gravissimo pensarlo. Ma detto questo non vuole dire non essere esenti da danni eventuali (nota che continuo ad usare il condizionale perché non lo so e non riguardando me neanche mi interessa).La sicurezza viene prima di un contratto ed è anche scritto a chiare lettere sul contratto che si sottoscrive all' acquisto di una crociera.
Nel caso di Civitavecchia poi , sono le autorità portuali che non accolgono, in caso di forte rischio, l'ingresso di una nave chiudendo lo spazio portuale.
Tu capisci che se fosse così sarebbe il caos? Pensa ai voli aerei, prenoti Roma Milano, e ti lasciano a Torino per nebbia e ti dicono "per la tua sicurezza atterriamo a Torino" fine. E se invece fosse Firenze? O Venezia? O Palermo (ovviamente ragiono per assurdi). Ovviamente la sicurezza viene prima di tutto, ma alla fine un responsabile c'è e la compagnia aerea ti deve provvedere un giusto ristoro per il tempo perso (oltre di trovarti un mezzo che ti porti alla tua destinazione).A prescindere dalla circostanza che il porto sia aperto o chiuso il comandante è l' unico responsabile della sicurezza della nave, e può prendere tutte le decisioni che ritiene più opportune per salvaguardare nave equipaggio e passeggeri. In caso di condizioni meteo avverse , soprattutto in caso di vento forte, spetta a lui decidere se tentare le manovre necessarie per entrare nel porto o se ciò sia troppo pericoloso, e non c' è diritto ad alcun rimborso per eventuali cambiamenti di itinerario o di orario di scalo dal momento che si tratta di causa di forza maggiore. Il diritto al rimborso si ha solo quando la crociera subisca modifiche rilevanti per scelta della compagnia, ma viene meno tutte e volte in cui le variazioni sono dovute a cause non dipendenti dalla volontà della compagnia.
Ho postato un articolo riguardante i ritardi aerei causa eventi di forza maggiore, tra i quali nebbia, vento, temporali ....Tu capisci che se fosse così sarebbe il caos? Pensa ai voli aerei, prenoti Roma Milano, e ti lasciano a Torino per nebbia e ti dicono "per la tua sicurezza atterriamo a Torino" fine. E se invece fosse Firenze? O Venezia? O Palermo (ovviamente ragiono per assurdi). Ovviamente la sicurezza viene prima di tutto, ma alla fine un responsabile c'è e la compagnia aerea ti deve provvedere un giusto ristoro per il tempo perso (oltre di trovarti un mezzo che ti porti alla tua destinazione).
Non capisco perché con gli aerei funzioni così, con i treni funzioni così, perché le navi dovrebbero essere diverse?
Poi oh, magari davvero sono diverse e avete 100% ragione. Io non sto dicendo di avere ragione io, sto cercando di mettere un ragionevole dubbio
Giusto per chiarezza, l'accesso al porto potrebbe essere impedito in funzione della stazza e della velocità del vento, come avviene in altre realtà, quindi in modo "automatico".Assolutamente, le decisioni del Comandante sono definitive e non oggetto di dibattito. Però attribuire la responsabilità della scelta ad altri, come in questo caso al Comandante della Capitaneria di Porto, non mi sembra accurato. MSC ha in suo pieno diritto preso una decisione ragionevolissima, ma l’hanno presa loro e non altri.
ricordo con deliziosa a trieste per acqua alta ricordo appunto pulmann anche con targa slovena croata e addirittura tedesca.Ma anche guadagni consistenti per le autolinee chiamate allo spostamento di migliaia di persone andata e ritorno.
La più danneggiata rimane sempre la compagnia, motivo per cui il Comandante se ne guarda bene, nei limiti del possibile e della sicurezza, di saltare uno scalo.
Danni economici ingenti per il mancato attracco della Msc World Europa
Un danno economico stimabile in qualche centinaio di migliaia di euro. Tanto è stato l’impatto del mancato attracco al porto di Civitavecchia della nave da crociere Msc World Europa, dirottata a Napoltrcgiornale.it