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Si riparte a breve?

L'articolo parla di Ponant, che è una compagnia luxury, perciò si parla di navi "piccole", ma ti immagini su navi che anche al 50% trasportano 3000/3500, nei corridoi li trovi con le mascherine? Io non ci credo.
Ti posso assicurare che Smeralda con 3000 persone e’ il deserto assoluto!
 
Ti posso assicurare che Smeralda con 3000 persone e’ il deserto assoluto!

Pur non avendo viaggiato su Smeralda, ma basandomi a naso sulle mie esperienze su navi simili, credo ci possa stare, non proprio deserto, ma è più facile limitare gli assembramenti.

Il dubbio che mi rimane e che mi fa essere "pessimista" sulla ripresa in questo modo è la sua sostenibilità.
Al netto dei nuovi costi di gestione degli spazi (personale vigilante compreso), dei costi sanitari, del rischio (!) di diventare un focolaio galleggiante... Siamo sicuri che possano effettivamente trarne qualche utile?
Per me no, ecco perchè non ci credo a questi annunci di nuove tratte da agosto, più o meno ufficiosi.
 
Pur non avendo viaggiato su Smeralda, ma basandomi a naso sulle mie esperienze su navi simili, credo ci possa stare, non proprio deserto, ma è più facile limitare gli assembramenti.

Il dubbio che mi rimane e che mi fa essere "pessimista" sulla ripresa in questo modo è la sua sostenibilità.
Al netto dei nuovi costi di gestione degli spazi (personale vigilante compreso), dei costi sanitari, del rischio (!) di diventare un focolaio galleggiante... Siamo sicuri che possano effettivamente trarne qualche utile?
Per me no, ecco perchè non ci credo a questi annunci di nuove tratte da agosto, più o meno ufficiosi.

Le compagnie con queste prime crociere non cercano utili ma solo flussi di cassa, denaro fresco che entra: con le navi ferme si hanno solo uscite. Con una ripartenza entra comunque denaro fresco: oltretutto penso che Smeralda abbia dei costi di gestione molto inferiori alle altre navi quindi potrebbe addirittura avere un punto di pareggio molto piu' basso. Ricordiamo che anche i tagli importanti agli stipendi di tutto il personale ed altre riduzioni di spese, potrebbe aver ulteriormente abbassato il punto di pareggio.
 
In linea teorica sarebbe un discorso condivisibile, ma solo se spendo 100 e ne ricavo almeno altri 100... non se ne spendo 100 e ne ricavo 50, perchè sommare altri debiti ai debiti precedenti non è (come dicevo) sostenibile, solo si accelera verso il fallimento. Spendere delle risorse per avere un flusso di cassa di molto inferiore alle spese è follia.

Purtroppo sarebbe da stare nella stanza dei bottoni per capire conti alla mano se ne vale davvero la pena.
 
In linea teorica sarebbe un discorso condivisibile, ma solo se spendo 100 e ne ricavo almeno altri 100... non se ne spendo 100 e ne ricavo 50, perchè sommare altri debiti ai debiti precedenti non è (come dicevo) sostenibile, solo si accelera verso il fallimento. Spendere delle risorse per avere un flusso di cassa di molto inferiore alle spese è follia.

Purtroppo sarebbe da stare nella stanza dei bottoni per capire conti alla mano se ne vale davvero la pena.
Se lo fanno, e lo fanno con Smeralda, hanno fatto bene i loro conti!
Tieni presente che nel prezzo del biglietto crociera vi sono moltissime voci estranee alle spese di crociera stessa ( stipendi dipendenti di terra e pagamenti per costruzioni passate e non ancora finiti o per costruzioni in essere, affitti, interessi per prestiti, etc., etc. ). Sono spese che esistono comunque, navi ferme o meno. Con una nave in movimento i costi gestionali cambiano non di molto ( molti ufficiali sono comunque a bordo, qualche centinaio di crew in piu' e i vari pasti ) , ma verrebbero incassati soldi utili per le altre spese.
Una nave come Smeralda costa ferma come oggi costa meno di 1 milione euro al mese. 3000 pax a bordo per crociere di 4 notti ai prezzi proposti nel sondaggio porterebbero in un mese oltre 30 milioni di Euro, senza contare tutte le spese di bordo, quindi, tolti anche stipendi del crew, gas per la propulsione, attracchi, pasti, etc. resterebbe ancora un buon margine per tamponare altre spese che comunque ci sarebbero anche a nave ferma ( che non produrrebbe alcun flusso di cassa ).
 
Se lo fanno, e lo fanno con Smeralda, hanno fatto bene i loro conti!
Tieni presente che nel prezzo del biglietto crociera vi sono moltissime voci estranee alle spese di crociera stessa ( stipendi dipendenti di terra e pagamenti per costruzioni passate e non ancora finiti o per costruzioni in essere, affitti, interessi per prestiti, etc., etc. ). Sono spese che esistono comunque, navi ferme o meno. Con una nave in movimento i costi gestionali cambiano non di molto ( molti ufficiali sono comunque a bordo, qualche centinaio di crew in piu' e i vari pasti ) , ma verrebbero incassati soldi utili per le altre spese.
Una nave come Smeralda costa ferma come oggi costa meno di 1 milione euro al mese. 3000 pax a bordo per crociere di 4 notti ai prezzi proposti nel sondaggio porterebbero in un mese oltre 30 milioni di Euro, senza contare tutte le spese di bordo, quindi, tolti anche stipendi del crew, gas per la propulsione, attracchi, pasti, etc. resterebbe ancora un buon margine per tamponare altre spese che comunque ci sarebbero anche a nave ferma ( che non produrrebbe alcun flusso di cassa ).

Dimentichi il peso economico del rischio di essere un focolaio galleggiante.
Quanto costerebbe, semmai fosse calcolabile?
 
Dimentichi il peso economico del rischio di essere un focolaio galleggiante.
Quanto costerebbe, semmai fosse calcolabile?

In Italia e con solo passeggeri italiani la vedo remotissima come possibilita’. Se attendono la fine di tutto, non esisteranno piu’ crociere!
 
In Italia e con solo passeggeri italiani la vedo remotissima come possibilita’. Se attendono la fine di tutto, non esisteranno piu’ crociere!

Maurizio, mi dispiace dissentire, ma non sono d'accrodo per niente.

Vienilo a dire a quelli del San Raffaele a Roma, che il giorno prima stavano tutti tranquilli e sereni, il giorno dopo hanno isolato tutto per 90 casi accertati...
Il giorno prima credevano anche loro "remotissima" la possibilità di avere il virus tra i piedi e poi....

In altre parole, non so se bisognerà aspettare la fine di tutto, ma sono convinto che il management delle compagnie sappia bene che non è per niente "remotissima" come possibilità.
 
A questa stregua allora si dovrebbe evitare tutto e non solo le crociere : viaggi in aereo, località balneari super affollate, la movida del fine settimana e via dicendo.
Il virus oramai nel mondo c'è e se si aspetta il vaccino, se mai arriverà, si dovrebbe rimanere rintanati nelle quattro mura. Per carità ognuno poi decide in base a ciò che sente ma guardandomi attorno, la vita sta riprendendo il suo corso e con le dovute cautele, ottemperando a quanto la comunità scientifica raccomanda viaggiare si può.
 
Le navi non son state certamente al primo posto per la diffusione del virus. Solo che per le navi sono diverse le conseguenze per l'ambiente ristretto e per le misure che vengono adottate. Ma chissà quanti aerei, treni, bus, metro, vaporetti, per parlare di mezzi di trasporto, han contribuito alla diffusione del virus, ma impossibile da accertare. Chissà un autobus dove le distanze non son praticamente mai rispettate, che viene, forse, disinfettato una volta al giorno a fine servizio, quante persone ha contribuito a contagiare, ma nessuno ha mai pensato di fermare, per ovvi motivi, questi mezzi.
 
Ultima modifica:
Le navi non son state certamente al primo posto per la diffusione del virus. Solo che per le navi sono diverse le conseguenze per l'ambiente ristretto e per le misure che vengono adottate. Ma chissà quanti aerei, treni, bus, metro, vaporetti, per parlare di mezzi di trasporto, han contribuito alla diffusione del virus, ma impossibile da accertare. Chissà un autobus dove le distanze non son praticamente mai rispettate, che viene, forse, disinfettato una volta al giorno a fine servizio, quante persone ha contribuito a contagiare, ma nessuno ha mai pensato di fermare, per ovvi motivi, questi mezzi.

Forse non riesco a focalizzare la questione.
Nessuno mette in dubbio quello che anche Rodolfo ha sintetizzato in maniera efficace e che trova d'accordo (persino) me!

Qua stiamo parlando di valutare i reali costi, anche in termini di rischi, di una riapertura dei viaggi in crociera per le compagnie. Punto.
Non è un discorso sulla diffusione del virus, sulla differenza delle occasioni.... etc etc
Qui sto dicendo che il costo del rischio di avere un "focolaio galleggiante" non può essere realmente stimato da chi deve decidere se avviare o no le navi.
Oppure, secondo me, ho l'impressione che lo abbiano stimato eccome, tanto che come ho già scritto più volte, le compagnie se ne guardano bene dal ripartire.

A questa stregua allora si dovrebbe evitare tutto e non solo le crociere : viaggi in aereo, località balneari super affollate, la movida del fine settimana e via dicendo.
Il virus oramai nel mondo c'è e se si aspetta il vaccino, se mai arriverà, si dovrebbe rimanere rintanati nelle quattro mura. Per carità ognuno poi decide in base a ciò che sente ma guardandomi attorno, la vita sta riprendendo il suo corso e con le dovute cautele, ottemperando a quanto la comunità scientifica raccomanda viaggiare si può.

Bisognerebbe convincere il management delle compagnie, che - evidentemente - ha fatto le sue valutazioni e le conseguenti scelte che, finora, condivido pienamente.

Spero finalmente di aver chiarito il punto della questione. :D
 
Pitt76, NON capisco il tuo "atteggiamento" di un possibile focolaio sulle navi, ma se nelle metropoli ogni giorno tra aereo,treni,autobus, e metropolitana viaggiano Milioni di passeggeri, dovremmo richiudere tutto, se il virus c'è circola in nave sia su altri mezzi di trasporto.
 
Perché in autobus ci stai "dieci minuti", mentre in nave ci soggiorni e nessuno sa quanti son saliti sani e son scesi contagiati da un bus.
 
Pitt76, NON capisco il tuo "atteggiamento" di un possibile focolaio sulle navi, ma se nelle metropoli ogni giorno tra aereo,treni,autobus, e metropolitana viaggiano Milioni di passeggeri, dovremmo richiudere tutto, se il virus c'è circola in nave sia su altri mezzi di trasporto.

Rodolfo ha risposto in maniera chiara.

Aggiungo solo di andare a vedere cosa è successo nei mesi di febbraio-marzo alle navi in caso di persone a bordo con sintomi parainfluenzali (non ho scritto coronavirus, ma raffreddore o tosse o febbre).....
 
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