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13 Marzo 2024
Summit Clia: “Nei prossimi 5 anni 34 miliardi per 55 nuove navi da crociera green”
Chiesto un maggiore impegno dei governi e dell’Europa, per la produzione di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala
Genova – Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del settore, fissati dall’Ue al 2030, serviranno già nel 2025, 44 mila tonnellate di combustibili sostenibili in più rispetto ad oggi.
A partire da questo dato i leader delle principali compagnie crocieristiche, riuniti a Genova per la Clia Cruise Week Europe, lanciano uniti la richiesta di un supporto sui carburanti green, un maggiore impegno da parte dei governi e dell’Europa, per la produzione di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala.
“Gli ingenti investimenti delle compagnie sono alla base del nostro futuro a emissioni zero, ma non basta – dice Jason Liberty, global chair di Clia, l’associazione che riunisce 70 compagnie crocieristiche nel mondo – La collaborazione tra il nostro settore, i leader mondiali, gli stakeholders e le istituzioni è determinante per assicurare che i combustibili marini sostenibili siano disponibili, affidabili e utilizzabili su larga scala.
Vogliamo rafforzare la nostra partnership con porti, governi e comunità per realizzare pienamente la transizione ecologica del settore marittimo”.
Le compagnie investiranno 34 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per il varo di 55 nuove navi, sempre più ecologiche e sostenibili, a conferma dell’impegno per arrivare a zero emissioni nette al 2050 e investono su nuove tecnologie di propulsione.
“Ma nella sostenibilità non esiste la bacchetta magica”, sottolinea Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Crociere e chairman di Clia Europe.
E spiega: “Non c’è una soluzione che cancella l’emissione.
Sono tante piccole soluzioni – la valvola, la migliore performance, come facciamo il calcolo elettrico in porto, l’alberghiero e altro ancora – che ci portano ad avere un 70% di abbassamento delle emissioni.
L’ultimo 30% deve arrivare con il combustibile”.
E questo 30% è appunto ciò che manca. Le compagnie chiedono un’accelerazione.
Una delle proposte è reinvestire i proventi dell’Ets in un fondo dedicato allo sviluppo di combustibili e infrastrutture portuali green.
Il nodo è individuare il combustibile migliore per la transizione e renderlo disponibile.
“Chiediamo condizioni di parità per l’industria marittima: stiamo facendo investimenti, ma come decideremo quale sarà il carburante del futuro, come determineremo la disponibilità di quel carburante? – aggiunge Vago – Mi piacerebbe vedere un’agenda marittima a Bruxelles”.
I leader del mercato stanno collaborando con i produttori di carburanti e investendo in nuove tecnologie di propulsione: biocarburanti certificati, carburanti sintetici come l’e-metano e l’e-metanolo, soluzioni ibride che includono elettrico, bio-Gnl, e-Gnl, metanolo, celle a combustibile a idrogeno.
Le navi sono green, ma è difficile approvvigionarle e lavorare alla transizione.
“Invitiamo i governi europei a non considerarci come nemici, ma come partner – aggiunge Harry Sommer, presidente e ceo di Norwegian Cruise Line Holdings – Investiremo decine di milioni non solo attraverso i fondi Ets, ma attraverso innovazioni a nostre spese in conto capitale per promuovere l’innovazione.
Ma abbiamo bisogno dello stesso impegno da parte dei Paesi europei, affinché utilizzino i proventi dell’Ets e altri fondi pubblici per l’innovazione”.
13 Marzo 2024
Summit Clia: “Nei prossimi 5 anni 34 miliardi per 55 nuove navi da crociera green”
Chiesto un maggiore impegno dei governi e dell’Europa, per la produzione di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala
Genova – Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del settore, fissati dall’Ue al 2030, serviranno già nel 2025, 44 mila tonnellate di combustibili sostenibili in più rispetto ad oggi.
A partire da questo dato i leader delle principali compagnie crocieristiche, riuniti a Genova per la Clia Cruise Week Europe, lanciano uniti la richiesta di un supporto sui carburanti green, un maggiore impegno da parte dei governi e dell’Europa, per la produzione di carburanti marini sostenibili utilizzabili su larga scala.
“Gli ingenti investimenti delle compagnie sono alla base del nostro futuro a emissioni zero, ma non basta – dice Jason Liberty, global chair di Clia, l’associazione che riunisce 70 compagnie crocieristiche nel mondo – La collaborazione tra il nostro settore, i leader mondiali, gli stakeholders e le istituzioni è determinante per assicurare che i combustibili marini sostenibili siano disponibili, affidabili e utilizzabili su larga scala.
Vogliamo rafforzare la nostra partnership con porti, governi e comunità per realizzare pienamente la transizione ecologica del settore marittimo”.
Le compagnie investiranno 34 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per il varo di 55 nuove navi, sempre più ecologiche e sostenibili, a conferma dell’impegno per arrivare a zero emissioni nette al 2050 e investono su nuove tecnologie di propulsione.
“Ma nella sostenibilità non esiste la bacchetta magica”, sottolinea Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Crociere e chairman di Clia Europe.
E spiega: “Non c’è una soluzione che cancella l’emissione.
Sono tante piccole soluzioni – la valvola, la migliore performance, come facciamo il calcolo elettrico in porto, l’alberghiero e altro ancora – che ci portano ad avere un 70% di abbassamento delle emissioni.
L’ultimo 30% deve arrivare con il combustibile”.
E questo 30% è appunto ciò che manca. Le compagnie chiedono un’accelerazione.
Una delle proposte è reinvestire i proventi dell’Ets in un fondo dedicato allo sviluppo di combustibili e infrastrutture portuali green.
Il nodo è individuare il combustibile migliore per la transizione e renderlo disponibile.
“Chiediamo condizioni di parità per l’industria marittima: stiamo facendo investimenti, ma come decideremo quale sarà il carburante del futuro, come determineremo la disponibilità di quel carburante? – aggiunge Vago – Mi piacerebbe vedere un’agenda marittima a Bruxelles”.
I leader del mercato stanno collaborando con i produttori di carburanti e investendo in nuove tecnologie di propulsione: biocarburanti certificati, carburanti sintetici come l’e-metano e l’e-metanolo, soluzioni ibride che includono elettrico, bio-Gnl, e-Gnl, metanolo, celle a combustibile a idrogeno.
Le navi sono green, ma è difficile approvvigionarle e lavorare alla transizione.
“Invitiamo i governi europei a non considerarci come nemici, ma come partner – aggiunge Harry Sommer, presidente e ceo di Norwegian Cruise Line Holdings – Investiremo decine di milioni non solo attraverso i fondi Ets, ma attraverso innovazioni a nostre spese in conto capitale per promuovere l’innovazione.
Ma abbiamo bisogno dello stesso impegno da parte dei Paesi europei, affinché utilizzino i proventi dell’Ets e altri fondi pubblici per l’innovazione”.