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Costa chiese a Genova di poter attraccare con 3 navi anche contemporaneamente, ma le "teste pensanti" risposero picche a fronte di Savona che si rese disponibile a creare un Terminal Crociere.
Per chi non lo sapesse (e mi si perdoni la malcelata vena polemica) il nostro primo cittadino (attuale e precedente) ha sempre sostenuto che il mercato crocieristico non porta benefici alla citta'.
(Genova, una citta' in agonia).
Non è proprio così...Costa voleva il terminal in esclusiva...è un po' diverso!
I tre approdi (volendo anche 4) ci sono sempre stati...dal tempo dei transatlantici.
E Savona, che a me risulti, non ha costruito niente...Savona ha concesso a Costa le aree per costruirsi il terminal...
Nè l'uno, n'è l'altro che io sappia. Lo Stato ha contribuito per la maggior parte, 2/3 e per un 1/3 Costa Crociere, che ne ha ottenuto la gestione, mi sembra, per 25 anni.
Essendo area demaniale (con controllo e gestione demandata alla Capitaneria di Porto che a sua volta demanda al Comune) lo Stato ha avuto una parte molto importante e sia il Comune che Costa hanno potuto usufruire di finanziamenti ed agevolazioni fiscali.
La mia "battuta polemica" (e me ne riscuso) era rivolta alle "teste pensanti" genovesi che si fecero scappare l'ennesima occasione per trattenere nella nostra agonizzante citta' una realta' leader mondiale.
Nessuno potra' mai sapere se anche la delocalizzazione degli Uffici di Piccapietra fu una risposta di Costa a chi gli ha voltato le spalle; ma qui andiamo OT e mi taccio.
rimane la magra consolazione di veder portare sugli scafi della flotta il nome di Genova in giro per il mondo...